Magneto,
il cui vero nome è
Max
Eisenhardt
anche
conosciuto come Erik Magnus Lehnsherr,
è un personaggio del fumetti creato da Stan Lee (testi) e Jack Kirby
(disegni), pubblicato dalla Marvel Comics. Apparso per la prima volta
sulle pagine di X-Men (vol. 1) n. 1 (settembre 1963) e noto anche
come Signore del magnetismo, è un mutante in grado di generare e
controllare campi magnetici e attraverso di essi controllare e
manipolare i metalli, soprattutto ferrosi. Tra i più potenti ed
influenti mutanti della Terra, nella sua storia editoriale ha
ricoperto diversi ruoli: inizialmente un supercriminale che è stato
la principale nemesi degli X-Men, successivamente è diventato un
loro membro ed un supereroe; ultimamente ricopre la figura di
antieroe assieme a Ciclope (l'ex leader degli X-Men, diventato nel
frattempo un ricercato dalle autorità).
La storia della creazione del
personaggio è stata paragonata al leader dei diritti civili Malcolm
X e al fondatore della Lega di Difesa Ebraica Meir Kahane. Magneto si
è classificato al primo posto nella classifica dell'IGN dei cento
più grandi antieroi della storia dei fumetti. È stato inserito al
17º posto nella classifica dei 100 più grandi antieroi mai creati
da Wizard, ed è stato classificato come il 9° personaggio dei
fumetti più grande nella lista dei 200 migliori personaggi,
risultando il secondo miglior antieroe in quella lista.
Apparso per la prima volta su X-Men n.
1 (settembre 1963), Magneto fece la sua comparsa come primo e
principale avversario del team di giovani mutanti che davano il
titolo alla testata. Benché sia stato quasi sempre presente
all'interno dei vari titoli dedicati ai mutanti, la prima miniserie a
lui dedicata intitolata Magneto (novembre 1996 - febbraio 1997),
scritta da Peter Milligan e Jorge González e disegnata da Kelley
Jones, raccontava del periodo in cui si credeva che fosse stato
ringiovanito e soffrisse di amnesia, facendosi chiamare Joseph; fu
poi rivelato che questi era un clone. Nel periodo in cui ottenne la
sovranità dell'isola di Genosha vennero pubblicate altre due
miniserie dal titolo Magneto Rex (scritta da Joe Pruett e disegnata
da Brandon Peterson) e Magneto: Dark Seduction (scritta da Fabian
Nicieza e disegnata da Roger Cruz). L'ultima, in ordine cronologico,
è stata X-Men: Magneto Testament, scritta da Greg Pak e disegnata da
Carmine Di Giandomenico, con la quale si mettevano finalmente in
chiaro le origini ebree e l'esperienza dell'olocausto del Signore del
magnetismo e veniva rivelato il suo vero nome.
Max Eisenhardt nacque in Germania verso
la fine del 1920. Sopravvissuto alla Notte dei cristalli, all'ascesa
al potere dei Nazisti e all'emanazione delle leggi di Norimberga nel
1939 la famiglia fuggì in Polonia dove venne catturata durante
l'invasione tedesca e confinata nel ghetto di Varsavia, dal quale
riuscì infine a scappare. Rintracciata la famiglia, i nazisti
uccisero il padre, la madre e la sorella, ma Max riuscì a salvarsi,
forse grazie al primo manifestarsi dei suoi poteri, ed a fuggire per
poi, successivamente, essere catturato ed inviato ad Auschwitz, dove
divenne un Sonderkommando e si riunì al suo amore adolescenziale, la
rom Magda, con la quale fuggì durante la rivolta del 7 ottobre 1944.
I due si spostarono quindi nella città ucraina di Vinnytsia dove Max
assunse l'identità di "Magnus" ed ebbe una figlia assieme
alla moglie. Tempo dopo i poteri di Magnus si manifestarono
pienamente quando un gruppo di mafiosi ucraini bruciò la sua casa
con dentro la figlia Anya. Terrorizzata dalla rabbia del marito e
dagli omicidi degli ucraini da lui commessi, Magda si rifugiò in
Transia dove diede alla luce i mutanti gemelli Quicksilver e Scarlet
prima di morire. Ricercato dalle autorità, Magnus comprò e assunse
l'identità di Erik Lehnsherr. Trasferitosi in Israele, conobbe e
strinse amicizia con Charles Xavier a cui non rivelò l'esistenza dei
propri poteri (Xavier fece altrettanto) fino a quando non si
scontrarono con il Barone Strucker e l'HYDRA. Al termine, Erik si
rese conto che le visioni sue e di Xavier concernenti il genere
mutante e la coesistenza con gli umani erano inconciliabili e decise
di andarsene.
Determinato ad impedire che odio e
violenza da lui vissuti nei campi di concentramento potessero
ripetersi nei confronti dei mutanti (Homo superior), e convinto che
essi avrebbero infine ereditato il controllo del pianeta diventandone
la razza dominante, Magneto non esitò a ricorrere alla forza pur di
proteggere i suoi simili. La sua prima azione criminale avvenne
quando attaccò la base americana di Cape Citadel, rubando alcuni
missili e pianificando di utilizzarli contro gli umani, prima di
venire sconfitto dagli X-Men di Charles Xavier. In seguito Magneto,
creato l'Asteroide M, base orbitante in cui accogliere i mutanti per
allontanarli dagli umani, fondò la Confraternita dei mutanti, la cui
prima incarnazione consisteva in Mastermind, Toad, ed i presunti suoi
due figli gemelli (fatto di cui allora non era a conoscenza, e che
venne smentito recentemente) Quicksilver e Scarlet. Dopo innumerevoli
sconfitte da parte degli X-Men, venne catturato dall'entità aliena
nota come Straniero che lo portò sul proprio mondo d'origine facendo
sciogliere la Confraternita. Poi fuggì dall'asteroide e ritornò
sulla Terra, dove rimise insieme la Confraternita prima di venire
sconfitto dai Vendicatori aiutati da un ribelle Toad.
Creati i primi mutati all'interno dei
confini della Terra selvaggia, si scontrò con Ka-Zar e gli X-Men; in
seguito, dopo aver attaccato New York City assieme a Namor, combatté
contro gli Inumani e di nuovo con i Vendicatori, prima di
riorganizzare una nuova Confraternita sconfitta dal Professor X e i
Difensori. Tempo dopo, utilizzando un'avanzata quanto antica
tecnologia recuperata vicino al nucleo della Terra diede vita ad un
umanoide artificiale chiamato Alpha. Ribellatosi contro il proprio
creatore, Alpha utilizzò i propri poteri per farlo regredire
fisicamente all'infanzia; deciso a proteggere l'amico, Xavier lo
affidò alle cure di Moira MacTaggart sull'isola Muir. Ritornato
adulto, Magneto decide di fermare il proprio processo di crescita
anni prima della sua precedente età così da guadagnare una seconda
giovinezza. Rimessa insieme la Confraternita affrontò Capitan
America e si oppose alla conquista del mondo da parte di Destino.
Venuto a conoscenza che Scarlet e
Quicksilver erano i figli di cui Magda era in attesa quando lo
abbandonò, Magneto cercò di riconciliarsi con loro nel periodo in
cui sposarono rispettivamente Visione e Crystal solo per vedersi
rifiutato a causa delle azioni compiute in passato che spinsero la
loro madre ad abbandonarli. Tempo dopo, assieme a Xavier, alcuni
X-Men e Vendicatori e numerosi supercriminali venne rapito
dall'entità aliena Arcano e portati sul pianeta Battleworld con lo
scopo di combattere fra loro in quelle che più tardi vennero
definite Guerre Segrete. Durante questo periodo, fra la sorpresa di
molti che lo ritenevano un criminale, Magneto combatté a fianco
degli eroi venendo difeso anche da Capitan America e Wasp, che
sviluppò nei suoi confronti dei sentimenti temperati però dal
ricordo delle sue passate azioni. Ritornato sulla Terra, l'arrivo di
Warlock sul pianeta distrusse l'Asteroide M sul quale risiedeva
facendolo precipitare nell'Oceano Atlantico dove fu soccorso e curato
dal capitano Lee Forrester con la quale condivise una breve
relazione. Combattuto nuovamente a fianco degli X-Men contro
l'Arcano, decise di rimanere con loro e consegnarsi alla giustizia:
organizzato un tribunale speciale con lo scopo di giudicarne i
passati crimini, il processo venne interrotto dall'attacco dei
Fenris, gemelli figli del Barone Wolfgang von Strucker, che ferirono
gravemente Xavier prima di essere da lui sconfitti. Incaricato
dall'amico di gestire la scuola e gli X-Men in sua assenza, Magneto e
i Nuovi Mutanti furono vittime dell'Arcano che uccise e riportò in
vita gli studenti traumatizzandoli profondamente e preparando così
l'entrata in scena di Emma Frost, direttrice della concorrente
Massachusetts Academy e Regina Bianca del Club infernale, che con il
pretesto di aiutarli li manipolò per farli scontrare con i
Vendicatori. Riportato in tribunale, utilizzò uno strumento
recuperato dai rottami dell'Asteroide M per far sì che il giudice lo
scagionasse da tutte le accuse assolvendolo anche dai suoi passati
crimini, cosa che infiammò il malcontento dell'opinione pubblica
contro i mutanti in generale. Venuto a conoscenza del massacro dei
Morlock nelle fogne di New York City, assieme a Tempesta decise di
prendere il comando del Club infernale come Re Bianco. Incapace di
prevenire la fuga di Sunspot e Warlock dalla scuola e la morte di
Cypher, Magneto vide sempre più crescere la distanza con i suoi
studenti, accentuata dopo gli eventi di Inferno e l'apparente morte
in diretta TV degli X-Men. Contemporaneamente impegnato nella scalata
del Club, rivelò al Re Nero Sebastian Shaw il suo piano per
preparare un esercito per il prossimo conflitto fra umani e mutanti
prima di cacciarlo ed assumere il titolo di Re Grigio. Dopo che i
Nuovi Mutanti decisero tagliare i ponti, Magneto si installò nella
Terra Selvaggia dove assieme a Nick Fury, Ka-Zar e Rogue, con la
quale intrecciò una breve relazione, cercò di restaurare la pace
prima di uccidere la sacerdotessa Zaladane (sorellastra malvagia di
un'altra figlia di Magneto, Lorna Dane conosciuta come Polaris)
rinunciando così a seguire il sogno di Xavier.
Stanco dello stato di costante
conflitto con i governi umani e i vari gruppi di supereroi, Magneto
costruì un secondo Asteroide M chiamato Avalon posizionandolo in
orbita attorno alla Terra dove sperava di trascorrere una vita
tranquilla. Visto come un punto di riferimento attorno al quale
raccogliersi per portare avanti la sua dottrina, Magneto fu
avvicinato da un gruppo di mutanti noti come Accoliti guidati da
Fabian Cortez che lo ammaliò con i suoi poteri facendo in modo che
proclamasse Avalon rifugio per tutti i mutanti puntando dei missili
nucleari sovietici verso la Terra per garantire la sicurezza di
quanti a bordo. Scoperto che durante il periodo in cui era stato
riportato all'infanzia e preso in custodia da Moira MacTaggart aveva
subito delle modificazioni genetiche, rapì la genetista con lo scopo
di vendicarsi riuscendo perfino a torturarla prima che gli X-Men
raggiungessero Avalon per liberarla quasi in contemporanea con
l'attivazione di un satellite russo che distrusse la base orbitante.
Tradito ed abbandonato da Cortez, rifiutò la proposta di Xavier di
mettersi in salvo ed assieme agli Accoliti sembrò morire
nell'esplosione. Si scoprì poi che sopravvisse grazie all'aiuto
dell'accolito Chrome che lo protesse utilizzando i suoi poteri.
In risposta all'ennesima salita al
potere di Magneto ed alla costruzione e messa in orbita di un nuovo
Avalon, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite attivò i
"Protocolli Magneto" consistenti in una rete di satelliti
in orbita attorno alla Terra con il compito di impedirgli di
utilizzare i suoi poteri; in risposta, Magneto generò un impulso
elettromagnetico che non solo mise fuori uso la rete ma anche tutti i
dispositivi elettronici del pianeta per qualche minuto costringendo
gli X-Men ad intervenire assaltando Avalon e risultando in uno
scontro nel quale Magneto strappò l'adamantio dallo scheletro di
Wolverine, costringendo così Xavier a lobotomizzarlo lasciandolo in
uno stato di coma. Le azioni di Xavier portarono poi alla creazione
dell'onnipotente Onslaught, amalgama dei poteri del signore del
magnetismo e del leader degli X-Men. Rimasto a bordo di Avalon ormai
sotto il controllo del mutante Exodus, Magneto venne accudito da
Colosso fino alla distruzione della base orbitante ad opera di
Olocausto fuggito dall'era di Apocalisse. Messo a bordo di una
capsula di salvataggio diretta verso la Terra venne però
intercettato dall'antica nemica Astra la quale lo clonò riportandolo
in uno stato cosciente, fallendo nel tentativo di ucciderlo.
Sconfitto il clone, che sopravvisse però senza memoria diventando
per tutti Magneto ed entrando a far parte degli X-Men, il vero
Magneto assunse l'identità di Erik il Rosso rivelando la parte avuta
da Gambit nel massacro dei Morlock facendolo così espellere dal
gruppo e uccidendo l'uomo che creò l'identità di "Erik
Lehnsherr" impedendo a Sabra e Garielle Haller di scoprire
quella vera. In seguito Magneto costruì una macchina per amplificare
i suoi poteri, minacciando il mondo di invertire i poli se non gli
fosse stata concessa una nazione in cui la sua specie avrebbe potuto
vivere in pace. Benché l'intervento degli X-Men e il sacrificio del
clone Joseph per ripristinare il campo magnetico abbia portato alla
sua ennesima sconfitta l'O.N.U., dietro proposta di Alda Huxley,
concesse a Magneto di governare l'isola di Genosha senza però
riconoscerla ufficialmente. Governando l'isola con l'aiuto degli
Accoliti, fece iniziare una guerra civile con gli umani che in
passato avevano brutalizzato la sua specie fino a quando, sconfitte
le opposizioni, cominciò a radunare un esercito di mutanti con il
quale sottomettere l'umanità. Catturato Xavier per utilizzarlo come
simbolo del fallito ideale di coesistenza pacifica, Magneto fu in
ultimo nuovamente sconfitto dagli X-Men e ferito gravemente da
Wolverine.
Costretto su una sedia a rotelle ed in
via di guarigione per le ferite riportate, Magneto e i 16 milioni di
abitanti di Genosha vennero sterminati dalle Megasentinelle inviate
da Cassandra Nova, perduta gemella di Xavier. Occupato a registrare
in una scatola nera gli ultimi momenti di vita dei genoshani per
farli così vivere per sempre nell'etere, Magneto viene confermato
tra le numerose vittime della tragedia da Polaris che proprio in quel
periodo aveva avuto la conferma di essere sua figlia biologica.
A questo punto la biografia è soggetta
a controversie: secondo lo scrittore Grant Morrison, all'epoca autore
della testata X-Men (seconda serie), Magneto sopravvisse alla
distruzione dell'isola e si diresse in Cina dove creò l'identità
del mutante Xorn (guaritore con al posto della testa una stella ed
obbligato quindi ad indossare un elmetto speciale per contenerla; si
è poi scoperto che l'elmetto bloccava l'uso della telepatia).
Imprigionato dalle forze governative, venne poi venduto agli U-Mani e
soccorso dagli X-Men che gli offrirono un posto da insegnante allo
Xavier Institute, dove li aiutò a sconfiggere un'infezione da
Nanosentinelle e riparare il danno alla spina dorsale di Xavier,
permettendogli di camminare di nuovo. Impegnato ad istruire una
classe di mutanti "speciali" e mostrare il proprio supporto
per il sogno della coesistenza pacifica, mentre la morte di Magneto
l'aveva consacrato a martire per la causa mutante, il coincidere
della rivolta dell'open day nella quale Sophie perse la vita,
l'omicidio di Emma Frost, il malcontento dei suoi studenti,
l'alleanza con la Naiade Esme e Toad e l'assunzione della droga
"Kick" (forma virale con la quale Sublime infettava e
controllava i suoi ospiti) funsero da catalizzatore alla rivelazione
della sua messa in scena. Durante gli eventi di Pianeta X distrusse
quindi l'istituto, catturò Xavier e conquistò Manhattan uccidendo
centinaia di umani, venendo infine decapitato da Wolverine non prima
però di aver convogliato tutta la sua energia in Jean Grey
causandone la morte.
Non volendo dipingere il personaggio di
Magneto come un genocida la Marvel decise di ricorrere all'espediente
del retconning per spiegare le azioni di quest'ultimo: nella serie
Excalibur Magneto incontrò Xavier fra le rovine di Genosha
raccontandogli di come fosse sopravvissuto alla distruzione e di come
fosse poi rimasto nascosto sull'isola, proclamando che quel "Magneto"
altri non era che un impostore. Questa tesi è poi stata rafforzata
prima dall'apparizione di un secondo Xorn, gemello del primo, che
affermava la colpevolezza del fratello per le azioni compiute e poi
da un incontro ravvicinato tra Xorn, in forma di pura energia, e lo
stesso Magneto.
Tormentata da visioni riguardanti due
bambini, Scarlet cadde preda di un terribile crollo mentale quando
ricordò la scomparsa dei suoi figli ed inavvertitamente cominciò a
modificare la realtà portando alla dissoluzione dei Vendicatori.
Posta in uno stato di coma dal Dr. Strange, venne presa in custodia
da Magneto (che rivelò così a tutti di essere vivo) e portata a
Genosha cosicché Xavier potesse aiutarla, anche se con il
trascorrere dei mesi lo stato di salute psichico della donna non
accennava a migliorare. Riuniti X-Men e Vendicatori, Xavier chiese
consiglio su come gestire la situazione e si mostrò sorpreso quando
alcuni di essi proposero di ucciderla per impedire che i suoi poteri
distruggessero la realtà, alimentati dalla sua follia. Deciso a
salvare la sorella, dopo aver spiato la conversazione, Quicksilver
pregò il padre di intervenire prima di chiedere alla sorella di
modificare la realtà dando vita ad House of M: in questa, tutti i
desideri più intimi dei supereroi di Terra-616 furono avverati ed i
mutanti divennero la specie dominante guidati dalla Casata di M,
ovvero Magneto e i suoi figli. A lungo andare, grazie a Wolverine
(unico a ricordare il mondo come era prima a causa del suo desiderio
di ricordare tutto il proprio passato), le memorie degli eroi vennero
ripristinate dalla giovane Layla Miller, che prese anche parte alla
spedizione diretta a Genosha per liberare Xavier e riportare tutto
come era prima. Durante la battaglia Layla riuscì a ripristinare la
memoria di Magneto che immediatamente si confrontò col figlio,
accusandolo di aver fatto tutto questo usando il suo nome e i poteri
della sorella; in preda all'ira nei confronti del padre, Quicksilver
affermò che lui avrebbe lasciato morire Scarlet. Furioso, Magneto
uccise il figlio che venne però riportato in vita da Scarlet che
accusò il genitore di aver sempre messo davanti a loro la sua guerra
contro gli umani. Decidendo che non ci sarebbero stati più mutanti,
prima di ripristinare la realtà pronuncia un incantesimo che estirpa
il gene-X dal 98% dei loro simili. Ritornati a Genosha, gli X-Men
scoprirono che Magneto non possedeva più i suoi poteri e Wolverine
decise di risparmiarlo punendolo con una vita da "sapiens".
Attaccato dall'energia mutante residua
derivata dall'incantesimo di Scarlet che prese possesso del mutante
Michael Pointer, Magneto venne soccorso in battaglia da Iron Man, Ms.
Marvel, Sentry e Daisy Johnson. Scoperto che l'energia era sotto il
controllo di Xorn, che in qualche modo riuscì a sopravvivere alla
distruzione del suo corpo fisico, Sentry la estirpò dai corpi di
Michael e Magneto spedendola sul sole. Arrestato dallo S.H.I.E.L.D.,
l'elicottero su cui Magneto venne fatto salire non fece in tempo a
decollare che esplose colpito da un razzo.
Ritornato in scena al termine di
Messiah Complex senza poteri, dietro richiesta di Exodus partecipò
alla riparazione della mente di Xavier colpita da un proiettile
sparatogli contro da Alfiere. Attaccato da Frenzy, riuscì a metterla
fuori gioco grazie all'utilizzo di un laser chirurgico diretto in uno
dei suoi occhi con il quale le recise alcune connessioni nervose.
Infuriato per la menomazione di uno dei suoi sottoposti Exodus
cominciò a soffocarlo con la sua telecinesi prima di essere
interrotto da Xavier che lo impegnò in un combattimento sul piano
astrale.
Apparso a San Francisco durante i
festeggiamenti per il trasferimento degli X-Men nella metropoli
californiana, Magneto con indosso il suo vecchio costume fece mostra
dei suoi poteri attivando un gruppo di Sentinelle da esposizione con
lo scopo di distrarre gli X-Men mentre l'Alto Evoluzionario
lobotomizzava il Celestiale del Golden Gate Park. Scopertosi che in
realtà Magneto utilizzava un avanzato esoscheletro per mimare quelli
che erano i suoi poteri, gli X-Men arrivarono troppo tardi per
fermare l'Evoluzionario che riuscì a fuggire. Tempo dopo, in orbita
attorno alla Terra i due sperimentano il potere del Celestiale
creando una macchina che permise a Magneto di riacquistare
definitivamente i suoi poteri, benché non sia chiaro se il suo
gene-X sia stato riattivato nel processo.
Conscio che il suo tempo e quello di
Xavier sono ormai passati, Magneto decise di far visita ad Utopia
chiedendo a Ciclope di ammetterlo fra gli X-Men e comunicandogli
tutta la sua stima per essere riuscito a compiere quello che lui non
ha potuto, ovvero riunire tutto il genere mutante sotto un'unica
bandiera. Attaccati improvvisamente da un gruppo di Predatori X,
Magneto ne sconfisse uno prima di cadere preda della spossatezza per
l'uso prolungato dei suoi poteri. Ricoverato presso l'infermeria,
accettò la proposta dell'X-Club di fungere da dinamo per i motori
dell'isola in modo da non farla affondare, convincendo poi Namor a
costruire sotto di essa un pilastro che potesse sostenerla ed attorno
al quale gli atlantidei potessero ricostruire la loro civiltà.
Venuto a conoscenza delle sue azioni, Ciclope gli rinfacciò di non
aver seguito la catena di comando e che non avrebbe mai avuto la sua
fiducia; amareggiato, Magneto si recò sul monte Tamalpais dove
cominciò a meditare per riportare sulla Terra il missile all'interno
del quale Kitty Pryde era intrappolata vagando per l'universo.
Riuscito nella sua faticosa impresa fra lo stupore generale degli
X-Men, cadde in uno stato di coma.
Durante la lunga notte di Necrosha,
Magneto assieme a Rogue e ad un manipolo di X-Men vennero inviati
sull'isola Muir dove furono attaccati da un risorto Proteus fra le
rovine del laboratorio di Moira MacTaggert. Dopo una spossante
battaglia, Magneto riuscì a frammentare l'energia vitale del nemico
dichiarando però di non averlo distrutto definitivamente. Al ritorno
su Utopia, mostrò ancora di provare dei sentimenti per Rogue e i due
si scambiarono un bacio (frutto del feedback dell'attrazione che
Rogue provava nei suoi confronti) durante il periodo in cui la
ragazza fungeva da contenitore per i poteri telepatici delle Naiadi.
Risvegliatosi dal coma all'arrivo della
messia Hope Summers su Utopia, Magneto non assistette al funerale di
Nightcrawler perché ricoverato in infermeria. Ripresosi abbastanza,
partecipò allo scontro con i Nimrod provenienti dal futuro impegnati
a distruggere l'isola riuscendo così a difendere gli altri degenti.
Con il ritorno dell'entità Fenice
sulla Terra per possedere Hope Summers, Magneto fu tra gli X-Men che
impegnarono subito i Vendicatori, scontrandosi con Iron Man; quando i
Vendicatori usarono un congegno per distruggere Fenice, che però
fallì dividendo la sua energia tra 5 mutanti (Ciclope, Emma Frost,
Namor, Colosso e Magik), Magneto fu inizialmente contento della
creazione di Utopia, ma vide molto presto che Ciclope stava seguendo
la sua stessa strada; sollecitato dalla richiesta di Xavier (e
convinto definitivamente dalla sua morte per mano di Ciclope), passò
con gli altri X-Men dalla parte dei Vendicatori contro i Cinque della
Fenice. Sconfitto Ciclope, Magneto trovò il modo di comunicare con
lui tramite una manciata di minerale ferroso che Ciclope nascondeva
in un calzino; insieme a Psylocke ed altri, Magneto lo fece evadere e
essi crearono una nuova formazione di X-Men, in un mondo in cui i
mutanti stavano riaffacciandosi a causa del potere di Fenice: un
mondo in cui i mutanti erano temuti ed odiati, come agli inizi.
Magneto diventò un insegnante alla New
Xavier School, la scuola segreta fondata da Ciclope in Canada. Dopo
aver visitato Madripoor ed aver scoperto che Mistyca l'aveva
trasformata in un "paradiso mutante" (in realtà più
simile alle favelas brasiliane) Magneto tentò di ucciderla e poi
abbandonò gli X-Men, tornando a lavorare in proprio. Dopo aver
distrutto un laboratorio dove venivano create nuove Sentinelle,
tornerà a Madripoor per liberare Dazzler da Mystica e portarla alla
New Xavier School, e la aiuterà nello scontro con le sentinelle
dello S.H.I.E.L.D.controllate da Bestia Nera.
Successivamente si allea con una donna
zoppa di nome Brian, che gli fornisce informazioni per trovare i
Marauders, dei mutanti killer che sterminarono i Morlok, dei mutanti
reietti, su ordine di Sinistro. Magneto uccide quindi tutti i
Marauders, eccetto Malice, Sabretooth e Scalphunter (al quale amputa
gli arti). Successivamente riprogamma i loro cloni (anche di
Sabretooth e di Scalphunter) in modo che quando verranno risvegliati
obbediranno a lui.
Magneto attacca Genosha, che ora è un
campo di concentramento gestito da Teschio Rosso. Viene catturato, ma
in seguito liberato dagli Uncanny Avengers.
Magneto è uno dei mutanti più potenti
della Terra (classificato come "di classe quattro" nei film
sugli X-Men). Il suo potere principale consiste nel poter manipolare
i campi elettromagnetici, e dunque primariamente i metalli. Il
massimo quantitativo di materia che può manipolare
contemporaneamente è sconosciuto. Più volte è stato in grado di
spostare degli enormi asteroidi, e ha fatto levitare senza sforzo un
sottomarino nucleare di 30 000 tonnellate. Le sue abilità si
estendono fino al livello atomico, cosa che gli permette di
manipolare le strutture chimiche e di riorganizzare la materia, anche
se questo è spesso un compito per lui faticoso. Magneto può
manipolare un gran numero di singoli oggetti contemporaneamente e con
i suoi poteri è stato in grado di assemblare macchinari complessi.
In misura minore può influenzare anche oggetti non metallici e non
magnetici, e può far levitare se stesso e gli altri (sempre tramite
il controllo dei campi elettromagnetici). Può inoltre generare degli
impulsi elettromagnetici di grande forza e generare e manipolare
l'energia elettromagnetica fino al livello dei fotoni. Può diventare
invisibile curvando la luce intorno al suo corpo. Un altro modo in
cui Magneto usa spesso il suo potere è la proiezione di campi di
forza che possono bloccare selettivamente materia ed energia. Questi
campi sono abbastanza forti da resistere alla detonazione di
molteplici armi termonucleari, per cui Magneto è invulnerabile a
molti danni quando circondato dal suo scudo e grazie a esso può
sopravvivere temporaneamente nello spazio profondo. Egli può anche
incanalare i suoi poteri attraverso il proprio corpo per aumentare la
sua resistenza e durata ben oltre i limiti umani e ha un tempo di
reazione di base quindici volte più breve di quello degli esseri
umani normali. In un'occasione egli ha alterato il comportamento dei
campi gravitazionali attorno a lui, cosa che viene attribuita
all'esistenza di un campo unificato che egli può manipolare. Ha
dimostrato la capacità di produrre wormhole e di teletrasportare in
sicurezza se stesso ed altri attraverso il wormhole.
Magneto è stato spesso descritto come
in grado di resistere ai più forti o più inaspettati attacchi
telepatici. Sono state proposte varie spiegazioni per la sua
insolitamente forte resistenza alla telepatia, tra cui: (a) gli viene
conferita tramite la tecnologia cablata nel suo casco (spiegazione
fornita anche nella serie di film sugli X-Men), (b) qualche aspetto
fisico dei suoi poteri elettromagnetici possono interferire con la
telepatia (una volta ha usato il campo magnetico della Terra per
smorzare i poteri di tutti i telepati alla sua portata), (c) ha dei
poteri telepatici latenti o (d) resiste grazie alla sua pura forza di
volontà.
Il tema dei poteri telepatici
latenti è stato esplorato in una serie di storie, tra cui quella
delle Guerre segrete. In alcune delle sue prime apparizioni, Magneto
è stato descritto come capace di impegnarsi nella proiezione astrale
(similmente a quanto possono fare i mutanti telepati). Ha anche, in
rare occasioni, dimostrato la capacità di leggere i sogni di altri,
di inviare comandi telepatici, e di sondare le menti altrui.
Ha dimostrato la capacità di
proteggere la sua mente tramite intensa meditazione, così
completamente che persino Emma Frost non è stata in grado di leggere
i suoi pensieri, pur essendo direttamente di fronte a lui e tentando
attivamente di farlo.
Nella serie X-Men: Legacy, durante
uno scontro con Legione, questi lo priverà del casco e lo stenderà
telepaticamente. È possibile, però, che visto che in quel periodo i
suoi poteri erano minori, indossasse il casco per proteggersi.
In aggiunta ai suoi poteri, Magneto ha
molte altre abilità. È dotato di grande intelletto, con competenze
in vari campi della scienza avanzata, soprattutto nella manipolazione
genetica, fisica delle particelle, ingegneria, e in altri campi della
tecnologia. Ha progettato armi avanzate, stazioni spaziali, forme di
vita umanoidi dotate di superpoteri, dispositivi che generano vulcani
e terremoti, dispositivi che bloccano la telepatia, e dispositivi in
grado di vanificare tutti i poteri mutanti tranne che il proprio. Ha
ricostruito dei dispositivi computerizzati basandosi unicamente sulla
sua memoria. Parla correntemente molte lingue umane e una volta ha da
solo decifrato la lingua sconosciuta di una civiltà perduta.
Possiede una straordinaria abilità
nel "leggere" le microespressioni sui volti altrui
rilevando cosa stanno pensando e provando.
È anche un maestro stratega e
tattico con una vasta esperienza di combattimento, e spesso ha avuto
successo in combattimento da singolo contro interi gruppi di
avversari sovrumani. Benché sia - quindi - abile nel combattimento
corpo-a-corpo, preferisce comunque fare uso dei suoi poteri.
La versione Ultimate di Magneto ha
aspetto e poteri simili alla sua controparte classica ed è anch'esso
a capo della Confraternita dei mutanti, tuttavia ha un retroscena
narrativo diverso e contraddittorio: è subito consapevole del suo
legame di parentela con Quicksilver e Scarlet, la moglie deceduta si
chiama Isabel (e non Magda), ha collaborato con Xavier alla creazione
della Terra selvaggia, dichiara di aver perduto la famiglia durante
l'Olocausto. Inoltre, è lui il responsabile della paralisi di
Xavier. Anche il carattere del personaggio differisce
sostanzialmente, poiché è assai più tenebroso e cinico non
facendosi scrupoli ad usare metodi terroristici per raggiungere il
suo scopo. Il suo odio per gli umani è così profondo da pianificare
più volte il loro genocidio vedendo in loro nient'altro se non
insetti.
Durante il crossover Ultimatum, la
morte dei figli lo spinge a dare vita ai suoi piani ed utilizzando il
martello di Thor assieme ai suoi poteri causa catastrofi su scala
mondiale come l'inondazione di New York City, il blizzard del regno
di Destino e della maggior parte dell'Europa, terremoti ed eruzioni
vulcaniche; grazie all'aiuto di Lorelei e il condizionamento di
Madrox utilizza i doppi prodotti per fare esplodere le sedi del
potere. Gli Ultimates e gli X-Men sopravvissuti si imbarcano in un
viaggio per porre fine alla sua minaccia e raggiunta la sua fortezza
volante danno il via ad un combattimento che costa la vita a
Wolverine. Grazie all'arrivo di Nick Fury ed a Jean Grey Magneto
scopre la vera origine dei mutanti, ovvero la loro creazione
accidentale per mano del governo e non la naturale evoluzione
dell'uomo, e viene decapitato dai raggi ottici di Ciclope.
Dopo l'accidentale morte di Charles
Xavier per mano del suo stesso figlio, che viaggiò indietro nel
tempo con lo scopo di uccidere Magneto, il signore del magnetismo
fondò gli X-Men con lo scopo di opporsi al sempre crescente potere
di Apocalisse riuscito infine ad impadronirsi nel Nord America.
Sposato con Rogue e padre del piccolo Charles, Magneto venne
catturato da Apocalisse in persona e soccorso dagli X-Men durante la
battaglia finale nella quale utilizzando il Cristallo M'Kraan Alfiere
riuscì a tornare indietro nel tempo per impedire l'omicidio di
Xavier. Con le sue ultime forze Magneto squarcia a metà Apocalisse e
stringendo a sé la moglie e il figlio assiste alla caduta di milioni
di bombe nucleari sul Nord America. Nello stupore generale, una
misteriosa forza impedisce l'esplosione delle testate e l'opinione
pubblica presume sia opera del leader degli X-Men che con riluttanza
decide di non svelare la verità. Diventato capo dell'ufficio per gli
Affari Mutanti, riceve la visita di Sinistro che lo informa del ruolo
svolto da Jean Grey nel fermare le testate e gli propone di mantenere
segreto il fatto che la giovane sia ancora in vita a patto che non
cerchino di liberarla. In seguito a numerosi attacchi da parte di
X-Men presunti deceduti durante la battaglia finale con Apocalisse,
Magneto è costretto a rivelare la verità alla sua squadra e
permettere che questi si scontrino con i Sinistri Sei guidati da
Sinistro in persona. Usciti vittoriosi dallo scontro gli X-Men
vengono affidati alla guida di Jean Grey mentre Magneto si consegna
alle autorità governative.
In questa realtà dove quasi tutti gli
eroi sono stati infettati da un virus alieno che li rende simili a
zombi, Magneto è uno dei pochi superesseri ad essere scampato al
contagio. Rifugiatosi con un piccolo gruppo di umani nei tunnel della
metropolitana di NYC, incontra Mr. Fantastic e lo salva dall'attacco
degli zombi. Insieme i due riescono a portare i superstiti al portale
dimensionale che conduce all'Universo Ultimate e mentre gli altri lo
attraversano lui rimane indietro poiché consapevole di essere
l'unico in grado di distruggerlo impedendo agli zombi di infettare
un'altra dimensione. Svolto il suo compito, viene contattato dagli
Accoliti che si offrono di inviare uno shuttle a prelevarlo ma per
paura di estendere il contagio anche all'Asteroide M (in orbita
attorno alla Terra ed unico luogo sicuro) rifiuta affermando che
troverà un modo per arrivarvi. Tuttavia, viene preso alla sprovvista
da un gruppo di zombi e riesce a decapitare Occhio di Falco e
staccare la parte superiore del cranio di Colonnello America prima di
essere morso da Wasp e fatto a pezzi da Thor e Hulk.
Il Magneto dell'universo Amalgam è un
eroe che per combattere il malvagio fratello Will Magnus ha creato i
Magnetic Men (i Metal Men della DC fusi alla Confraternita dei
mutanti malvagi della Marvel) robot completamente composti da metallo
che hanno le caratteristiche e i poteri dei mutanti uccisi dal
fratello Will.
Magneto,
assieme a Titanium Man e Dinamo Cremisi, viene citato nella canzone
di Paul McCartney intitolata Magneto and Titanium Man, comparsa nel
1975 sul disco Venus and Mars accreditato ai Wings.