giovedì 7 aprile 2022
Nick Fury
mercoledì 6 aprile 2022
Lupo Alberto
Alberto è un lupo innamorato della gallina Marta, che lo corrisponde, ma il loro amore è contrastato dal cane Mosè, messo a guardia del pollaio della fattoria Mckenzie dove vive anche la fidanzata. Lupo Alberto vive da solo nel bosco su una collina nei pressi della fattoria e inizialmente non si avvicinava al pollaio solamente per rapire la sua fidanzata, ma anche per mangiare le altre galline.
Le vicende di Alberto sono ambientate nella fattoria McKenzie e gli animali protagonisti della serie hanno comportamenti umani e caratteristiche antropomorfe. Oltre alla fidanzata Marta e al cane da guardia Mosè ci sono, tra gli altri, anche Glicerina il papero, Alcide il maiale, Krug il toro, Ludovico il cavallo. Ci sono poi i vicini di casa, come Enrico la talpa e sua moglie Cesira, e comprimari occasionali che vengono dalla città o vivono nelle prossimità della fattoria come Alice, la passera scopaiola Silvietta, Odoardo (che è il cugino di Marta), e altri personaggi senza un'identità precisa. Marta, la sua eterna fidanzata, cerca di spingerlo al matrimonio, ma lui non ne vuole sapere. Nonostante il suo amore per la gallina, in più occasioni ha perso la testa per altre, quali ad esempio Alianorah (strisce dalla n. 361 alla n. 430).
Frequenti sono le interazioni di Lupo Alberto con Enrico La Talpa, un comprimario che molto presto diventa un vero e proprio co-protagonista della serie, il quale lo coinvolge in avventure di vario genere. Graficamente il personaggio era inizialmente più tozzo e a forma di pera, con orecchie più piccole e naso po' più schiacciato di come diverrà successivamente, subendo nel tempo un'evoluzione grafica sia per la tipologia di tratto che per la forma dei personaggi. Caratterialmente rimane molto simile nel tempo, mantenendo un'indole allegra, grintosa e indipendente.
Alberto ha provato varie volte a integrarsi nella fattoria, ma la ferrea suddivisione in classi della piccola realtà gli ha sempre impedito di sentirsi a suo agio. Preferisce vivere nel bosco, da solo o in compagnia degli animali che costituiscono l'Assemblea del Bosco che amministra la zona. L'unico motivo valido per lasciare la zona è l'amore per Marta o la necessità di mangiare. Negli anni ha però perso l'iniziale odio per la civiltà e per i McKenzie.
Nelle prime strisce, Alberto cercava di entrare nella fattoria McKenzie per razziare il pollaio, ma con il tempo lo scopo principale diviene l'amore per Marta. In generale, Alberto è abbastanza benvoluto dagli altri abitanti della fattoria e capita che si trovi con tutti gli altri animali a festeggiare qualche evento, nonostante le rimostranze di Mosè. Ha dei contrasti però con la nevrastenica signora Coniglia, che stressa tutta la fattoria. Alberto inoltre è spesso il capro espiatorio degli animali della fattoria. Uno dei migliori amici di Alberto è Enrico La Talpa, che si ostina a chiamarlo Beppe; spesso Alberto cerca di fuggire dall'invadenza di Enrico ed è disgustato da molti suoi atteggiamenti, come i suoi tentativi di adescare la giovane Silvietta o il modo in cui tratta la moglie. Molte volte, però, Alberto in un modo o nell'altro viene coinvolto da Enrico in qualche strampalata avventura, di cui Alberto finisce per pagare il prezzo maggiore. Curiosamente Alberto è perfettamente in grado di nascondersi nella tana di Enrico nonostante questa venga mostrata piccola. Alberto è decisamente restio a sposarsi e ogniqualvolta Marta fa cadere il discorso sul matrimonio è solito scappare via.
All'interno della saga di Lupo Alberto e della fattoria compaiono parodie di altre serie a fumetti come Nathan Never, Martin Mystère o Tex Willer.
martedì 5 aprile 2022
HYDRA
lunedì 4 aprile 2022
I 10 Nemici Naturali dei Giocatori di Giochi di Carte Collezionabili
Ammettiamolo, tutti conosciamo almeno un gioco di carte collezionabili. Tra chi è cresciuto con Magic the Gathering, chi tornava da scuola solo per vedere Yu-gi-oh! e chi oggi si ammazza di Hearthstone, sono milioni i giocatori di questo enorme mondo.
In ogni caso, a partita finita, niente vi vieta di tirargli una craniata in viso. Niente, a parte il buon senso e una legge o due.
L’unica cosa che potete fare è sperare nelle vostre abilità, ma se il mondo vi va contro, dovete solo accettarlo e piangere. Piangere tanto.
Probabilmente dovreste rivedere la conformazione del mazzo, modificare qualcosa per equilibrarlo un po’ e, se tutto questo non funziona, accendere un cero a qualsivoglia divinità potrebbe essere l’unica soluzione.

Così, spavaldi, inizierete la vostra competitiva online o, (per chi ancora ama, come me, il gioco cartaceo) il vostro torneo, sicuri della vittoria.
Ma ecco spuntare uno di quei due mazzi specifici, i cosiddetti Counter, che distruggeranno ogni vostra tattica di gioco costringendovi alla resa. E vada per una, vada per due, ma alla quinta volta inizierete a piangere chiedendo pietà nemmeno vi stessero torturando da ore con una canzone di Paolo Meneguzzi in loop.
Cambiate mazzo, fate più strategie e sperate di essere anche voi un po’ Culuti, ma in questi casi c’è poco da fare.
Ed è così anche e sopratutto nei giochi di carte collezionabili. Il Riccone è il tipico stronzo di turno che spende il più possibile per avere il meglio del meglio, che sbusta pacchetti su Hearthstone come fossero pacchi di crackers e che si crea un mazzo con tutte carte foil solo per il gusto di averlo brillante. Quest’individuo, mentre voi sudate per avere la seconda copia di una carta fondamentale, si presenta con un 3x di tutto e di più, facendovi il culo in ogni occasione grazie alla superiorità che il potere dei soldi gli conferisce.
Non disperate, per quanto odiosi, questi Tony Stark dei giochi di carte non sono quasi mai così tanto bravi e basta un minimo di strategia per destabilizzarli e trovare un punto di fuga dalle loro abilità.
No davvero, scherzavo, non avete scampo, perderete e non avrete nemmeno i soldi per il bus del ritorno. Potreste sempre chiederglieli in prestito.
Questi simpatici esserini si nutrono della vostra frustrazione e delle ire che gli inviate contro e, per tanto, continueranno a prendere in giro il gioco, i nomi delle carte ed anche la complessità del suo sistema.
Non disperatevi se ignorati, vanno via da soli, scomparendo come fumo nell’aria.

Saranno così tante che lo stesso judge si infastidirà e, per tanto, potrete condividere insieme lo stesso odio sperando che il match termini presto, anche se Il Pignolo sta ancora leggendo il titolo di questo articolo da 2 ore ed ha chiamato voi per spiegarglielo.
Simili ai Video-poker e ai Gratta e Vinci, non vi daranno mai nulla di buono fino a quando non ci avrete speso un capitale sopra. E se vi capita roba decente non era assolutamente ciò che volevate. E quindi comprate ancora qualcosa, nella speranza di trovare una di quelle carte ed ancora nulla, e così via per centinaia di volte. La carta che volevate non era nemmeno tanto rara, magari avete la migliore ma non vi serve o, peggio, il vostro amico Culuto ha sbustato tutto alla perfezione.
Non disperate, per quanto le bustine siano casuali, qualsiasi cosa vi arrivi potreste sembre scambiarla per ciò che cercate… Oppure rapinare la fumetteria mascherati da Darth Vader. Però non vi consiglio di farlo, specie con la spada laser da 20 € in mano.
La novità, che dovrebbe modificare e ravvivare il gioco, spesso lo uccide, è vero, ma senza modificare nulla non ci sarebbe possibilità di creare roba nuova e diversa. Provate a testare i nuovi sistemi, a rapportarvici con calma perchè, se la passione c’è, la voglia di giocare non muore mai.
Eppure, nonostante sia così, voi continuerete a spendere soldi in questo gioco, investendo tempo, denaro e pazienza in qualcosa che, per qualche motivo, vi fa sentire bene.
domenica 3 aprile 2022
Il 4 Aprile 1978 alle ore 18:45, debuttò sulla RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA - RAIDUE, il cartone animato ATLAS UFO ROBOT (GOLDRAKE).
Fu la prima serie animata giapponese a carattere robotico trasmessa nell'intero occidente grazie alla RAI, la TV di Stato italiana .
Il grande Blek
Blek è un atletico trapper dai lunghi capelli biondi che indossa sempre un cappello di marmotta, un gilè di pelliccia che copre il torace e dei pantaloni rossi. Per combattere usa principalmente le mani nude, ma utilizza anche il fucile "Kentucky" usato dai cacciatori americani dell'epoca. Conosciuto come "Blek Macigno" per la sua stazza e la sua forza nella lotta per raggiungere l'indipendenza dell'America coloniale contro il predominio inglese, scontrandosi frequentemente con le giubbe rosse. Comprimari fissi delle sue avventure sono un coraggioso adolescente, Roddy Lassiter, e lo scienziato professor Cornelius Occultis. Non sono presenti personaggi femminili. Le spalle del personaggio sono il piccolo orfano Roddy e il Professor Occultis, truffatore però colto e raffinato con conoscenze mediche, che pare sia venuto con i genitori di Blek in America quando l'eroe era solo un bambino.
Nelle "Origini di Blek" scritte da Marcell Navarro e illustrate da Jean-Yves Mitton si riscrivono completamente le origini del personaggio: Blek è nato a Saint-Malo in Bretagna il 27 novembre del 1749 col nome di Yannick Leroc, figlio del cartografo del Re, Diodato Leroc, mentre il nome della madre è Maria. Dopo molte rocambolesche avventure Yannick diventa un corsaro che lotta contro pirati e negrieri con una nobiltà d'animo che ricorda i celebri personaggi di Emilio Salgari. Con il padre divenuto vedovo Yannick parte all'esplorazione dell'allora inesplorato passaggio a nord-ovest del continente americano. Ma la nave fa naufragio e Yannick perde suo padre. Il giovane gigante francese viene salvato dagli esquimesi con cui rimane a vivere un periodo di pace e serenità per poi partire per il sud verso il San Lorenzo dove viene catturato dai Montagnais o Innu (in italiano più semplicemente gli Algonchini). Al palo della tortura viene graziato «e da quel giorno presi il nome Blek, che in indiano vuol dire appunto "dai capelli d'oro". Divenni anch'io un indiano! Dimenticai la mia nascita, le mie origini, la mia razza! ero completamente felice!» In conclusione di questa avventura salva la moglie e la figlia dell'avvocato Connoly, prigioniere dell'esercito inglese, e l'avvocato lo nomina capo indiscusso dei trapper.
L'autore Bane Kerac pubblica in Yugoslavia nel 1980 sulla rivista Strip Zabavnik l'episodio "Cuore spezzato" nella quale Blek incontra una guerriera indiana chiamata Piccolo Piede che sposa ma perde subito dopo un attacco al forte inglese "Killer". Si scoprirà che in realtà Piccolo Piede è ancora viva, ma ricomparirà solo dopo alcuni anni.
sabato 2 aprile 2022
JUN
È
la pilota alla quale il dottor Kenzo Kabuto (Kabuto Kenzō - 兜剣造),
ha affidato
Venus Alfa
(Venus - Venere - Venus A - Venus Alpha - Venus Ace -
Byunasu Esu - ビューナスA),
il robot dalle sembianze femminili che affianca in battaglia Tetsuya
Tsurugi (Tsurugi Tetsuya - 剣鉄也
- つるぎ てつや),
e Il Grande Mazinga (Il
Grande Mazinger - Great Mazinger Grande Mazinga - Grande Mazinger -
Gurēto Majingā - グレートマジンガー).
Adottati
in tenerissima età dal dottor Kabuto, Tetsuya e Jun sono
praticamente cresciuti insieme e sono stati educati con lo scopo di
farne dei guerrieri e degli abili piloti.
Il loro padre
adottivo li ha sottoposti quotidianamente a dei durissimi
allenamenti, avendo previsto l'attacco del Regno delle Tenebre di
Mikenes (Impero delle Tenebre - Impero di Mikenes - Empire of Mikenes
- Mikeene Teikoku - ミケーネ帝国),
già molti anni prima.
Il padre biologico di Jun era un africano,
mentre la madre biologica era giapponese: questo le ha creato dei
problemi fin da bambina, poichè i suoi coetanei la schernivano e la
emarginavano per via del colore della sua pelle.
Nella versione
manga realizzata da Gosaku Ota, viene mostrata tra incessanti
addestramenti e pesanti discriminazioni razziali, questo porta Jun a
vivere una fase di ribellione giovanile, che l'ha portata
a frequentare ambienti
studenteschi ai margini della società: spesso e volentieri, è stato
proprio il dottor Kenzo Kabuto a tirarla fuori dai guai quando è
stata arrestata o fermata dalla polizia.
Nonostante la sua rabbia
e le sue fragilità, comunque, Jun, è riuscita a crescere e a
diventare una donna molto forte, matura e responsabile, pronta a
supportare il suo fidanzato Tetsuya e anche la
Fortezza Delle Scienze
(Fortezza della Scienza - Fortress of Sciences - Kagaku
Yōsai Kenkyūjo - 科学要塞研究所),
nella difficile e sanguinosa guerra contro gli spietati
Mikenes.
Spesso e volentieri, Jun, si ritrova a dover sopportare
le ossessionanti attenzioni del goffo Boss (Capo - Bosu - ボス),
che spera, invano, di riuscire a soppiantarla dal cuore di Tetsuya.