lunedì 3 febbraio 2020

Moon Knight

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Moon Knight, il cui vero nome è Marc Spector, è un personaggio dei fumetti, creato da Doug Moench (testi) e Don Perlin (disegni) pubblicato dalla Marvel Comics. Appare per la prima volta (in un racconto in due parti) sulle pagine di Werewolf by Night (prima serie) n. 32 (agosto 1975). Lotta contro gli infernali.
Il sito web IGN ha inserito il personaggio alla 89ª posizione nella classifica dei cento maggiori eroi della storia dei fumetti.
In italiano è stato inizialmente presentato con il nome Lunar.
Marc Spector ha usato tre nomi falsi per non rivelare la propria vera identità: Jake Lockley, Steven Grant, Yitzak Topol.

Biografia del personaggio
Origini
Nato a Chicago, Illinois, Marc Spector diventa un mercenario, un marine e un pugile. Nella sua vita incontra il pilota francese Jean-Paul DuChamp, che diverrà presto suo amico. Marc inizia a lavorare per un mercenario di nome Raoul Bushman in Egitto, con un gruppo formato dal dottor Peter Alraune e da sua figlia Marlene. Durante la spedizione, nella quale viene ritrovata anche la statua del dio egiziano Khonshu, Bushman uccide il dr. Alraune. Anche Spector viene lasciato in fin di vita nel caldo deserto dell'Egitto.
Raccolto dagli egiziani e portato al cospetto della statua di Khonshu, Spector apparentemente muore. Khonshu gli appare in una "visione" e gli chiede di divenire un dio guerriero sulla terra. Una seconda chance che Spector accetta e, dopo aver sconfitto Bushman, decide di tornare in America insieme a Marlene Alraune, a "Frenchie" (il nomignolo che ha dato al suo amico Jean-Paul DuChamp) e alla statua di Khonshu. Decide di diventare un vigilante, creandosi un costume e delle armi, e acquisendo il nome di battaglia di "Moon Knight".
Dopo esser tornato negli Stati Uniti, Spector decide d'investire il denaro accumulato quand'era un mercenario, facendo una fortuna. Nel corso del tempo Spector si crea numerose identità come quella del milionario Steven Grant e quella del tassista Jake Lockley.
In Werewolf by Night n. 32 viene supplicato dal Comitato di uccidere Jack Russell, ovvero Licantropus.

Il pugno di Khonshu
Nella miniserie Fist of Khonshu del 1985, Spector viene telepaticamente convocato in Egitto dal dio Konshu. Qui riceve in dono un grande arsenale di armi, tutte rappresentate come delle Lune, e originariamente create da Occhio di Falco. Khonshu entra nel corpo di Spector, donandogli una super-forza che beneficia della luna. Entra nei Vendicatori della Costa Ovest e instaura una relazione con Tigra. Durante una battaglia Khonshu viene espulso dal corpo di Moon Knight e quest'ultimo gli dice che lui non è "il tipo che entra" nei Vendicatori. Per questo Moon Knight abbandona il gruppo e si riunisce insieme ai suoi vecchi amici. Muore in battaglia, ma viene resuscitato dalla statua di Khonshu.

Marc Spector: Moon Knight
Dopo Fist of Khonshu viene pubblicata una nuova serie, che presenta il socio teenager del protagonista, Jeff Wilde alias "Midnight". Egli è il figlio di "Midnight Man", un supercattivo delle prime storie. Il ragazzo è stato trasformato in cyborg ed è rimasto ucciso sulle pagine di Amazing Spider-Man.
In una storia Spector combatte suo fratello Randal intento a divenire Moon Knight. In quell'occasione Marc scopre che Khonshu non è il dio della vendetta ma della giustizia. In altre storie Spector presenta un suo nuovo costume fatto di adamantio. In queste storie DemoGoblin cerca di possederlo e, grazie all'aiuto di Mr. Fantastic e del Dottor Strange, Spector riesce a rimuovere il parassita. La serie termina bruscamente con la morte di Spector, deciso a salvare chi ama da un supercattivo computerizzato chiamato Seth e dal suo programma "Zero Hour".
Resurrection War
Il personaggio di Spector viene resuscitato nel 1998 da Doug Moench, Tommy Edwards e Robert Campanella. Nel 1999, invece, Moench e Mark Texeira lavorano su una nuova miniserie chiamata High Strangeness che viene candidata per il "Comic Buyer's Guide Fan Award for Favorite Limited Series".

Moon Knight: quarta serie
Nel 2006 il personaggio viene rilanciato dalla Marvel ad opera di Charlie Huston e David Finch, che ne narrano il ritorno come vigilante con modi duri e spietati come quelli del Punisher. In questa serie Marc Spector è caduto in un grave stato di depressione, dovuto sia alla frattura delle ginocchia (che lo ha costretto su una sedia a rotelle per un lungo periodo), sia all'abbandono da parte della fidanzata Marlene, e ha assunto grandi quantità di antidolorifici e di antidepressivi.
Tornato ad indossare il manto di Moon Knight a seguito di un'aggressione da parte del mercenario Taskmaster (ingaggiato da una misteriosa società criminale), oggi Spector è costantemente perseguitato da una visione di Khonshu, che solo lui è in grado di vedere e sentire, che lo invita ad essere sempre più violento; se tale visione è frutto della sua pazzia o se sia davvero uno spirito sovrannaturale non è ancora stato chiarito.
Gli eventi narrati avvengono contemporaneamente a Civil War; vediamo infatti Capitan America avvicinarsi a Marc Spector, avvertendolo di non immischiarsi e dicendogli apertamente che non lo vuole sotto il suo comando perché lo ritiene ancor più squilibrato di Frank Castle. Anche Tony Stark lo contatta, chiedendogli di chiamarlo nel caso Cap dovesse rifarsi vivo. Spector rifiuta l'offerta, mostrando chiaramente la sua disapprovazione alla registrazione ma decidendo di non schierarsi su nessuno dei due fronti. Dopo un'iniziale neutralità, però, Marc Spector decide di arruolarsi tra gli eroi registrati, divenendo un eroe autorizzato.
I suoi metodi violenti e l'uccisione di un noto criminale noto come Spettro Nero fanno sì che Stark lo sospenda e faccia di lui un ricercato. Le unità S.H.I.E.L.D. tuttavia non riescono a catturarlo, per cui la Commissione per le attività superumane decide di affidare la cattura di Moon Knight a Norman Osborn e i suoi Thunderbolts.
Moon Knight resiste agli attacchi di Moonstone, Venom e lo Spadaccino, ma quando è Bullseye a dargli la caccia, capisce che il governo non vuole solo catturarlo ma ucciderlo, così decide di simulare la propria morte, facendo saltare in aria il suo covo, dove si stava tenendo il duello con il letale cecchino.
Sia Stark che Osborn dichiarano alle telecamere della morte di Moon Knight, ma Frenchie, suo amico ed ex socio, confida a Marlene Arlune, ex amante di Marc, che a morire è stato Marc Spector, ma Jake Lockley (una delle sue numerose identità) è ancora vivo: difatti, l'ex Moon Knight si è ritirato in Messico, dove è diventato un vigilante violento e sanguinario che scarica la sua rabbia sulla criminalità.

Moon Knight: sesta serie/Vol.6 (2014-2015)
Nel maggio 2014 (data di copertina) viene lanciata una sesta serie sul personaggio, accreditata anche come Moon Knight(2014), questo nell'ambito dell'iniziativa editoriale All-New Marvel Now. La serie dura 17 numeri e chiude nell'estate 2015. Viene suddivisa in tre story-arc, il primo (nn. 1-6) è scritto da Warren Ellis e disegnato da Declan Shalvey, il secondo da Brian Wood (testi) e Greg Smallwood - Giuseppe Camuncoli (matite), il terzo da Cullen Bunn (testi) e German Peralta - Rock Ackins (matite). Ellis decide di costruire un ciclo di storie autoconclusive, che affrontano però diversi aspetti e capacità del Cavaliere Bianco qui presentato in veste di vigilante che collabora con la polizia grazie all'amicizia con il detective Flint. Nelle sei storie sceneggiate da Ellis Moon Knight si presenta come il protettore dei viaggiatori notturni, uno degli aspetti fondamentali del Dio Konshu, suo presunto creatore e che si manifesta a Marc Spector chiamandolo figlio. Ci sono avventure a sfondo urbano dove deve dar la caccia ad un ex membro dello Shield divenuto serial killer, o quando deve fermare un cecchino che uccide i membri di quella che era la sua squadra speciale ora al soldo delle banche per poi arrivare a salvare una bambina rapita e fermare un poliziotto che è ossessionato da lui volendone prenderne il posto. Non mancano due storie a sondo mistico e legate alla mitologia del personaggio. In quella dal titolo Carillon (albo n. 3) deve sgominare una gang di fantasmi e per farlo deve indossare dei manufatti provenienti dall'antico Egitto utilizzando tra l'atro una maschera di ossa che riflette le fattezze con cui gli si manifesta Konshu. In quella dal titolo Sonno (albo n. 4) si dimostra invece in grado di sondare la dimensione dei sogni compiendo una sorta di viaggio astrale. Qui si trova ad affrontare l'eco dei sogni di una persona che è morta e il cui cervello ha generato delle spore in grado di infettare i sogni di chi ne è venuto a contatto. Oltre ad essere un guardiano di chi viaggia di notte per le strade, Moon Knight può quindi anche proteggere dai pericoli che si nascondono in dimensioni che trascendono la realtà e si manifestano nella dimensione onirica o inconscia.

Moon Knight dal n.188 (dal 2017)
Nell'ottobre del 2017 viene lanciato il progetto Marvel Legacy con il quale viene ripristinata la numerazione originale di diverse serie storiche della casa editrice, in controtendenza con quanto fatto negli ultimi anni con la tendenza a rilanciare le serie sempre dal numero 1. Legacy tocca anche Moon Knight e dopo la chiusura del run di Jeff Lemire, il nuovo ciclo di storie di Max Bemis e Jacen Burrows parte con il n. 188 (data di copertina gennaio 2018). La numerazione tiene conto di tutte le serie e miniserie dedicate al personaggio a partire da Moon Knight n. 1 del 1980, albo di debutto della prima serie regolare dedicata al personaggio.
Il primo story-arc del duo Bemis-Burrows vuole introdurre una nuova nemesi per il personaggio e questo nasce dall'idea di contrappore ad un simbolo dell'oscurità/Luna, un'incarnazione della luce/Sole. La vicenda prende forma all'istituto Ravencroft dove viene ricoverato un uomo con l'ossessione per il fuoco, con il quale ha commesso diversi omicidi, il soggetto è denominato Paziente 86. La dottoressa che lo ha in cura cerca di controlllare la sua ossessione spostando la sua attenzione verso lo studio della mitologia egiziana e il suo simbolismo. L'esperimento però non funziona e il paziente comincia a credere di essere l'incarnazione terrena del dio Amon-Ra, sviluppando poteri che gli permettono di controllare il fuoco in modo sovraumano. Si proclama Sun King e vuole far rinascere un culto solare. Dopo aver incendiato l'edificio dov'è rinchiuso, torna libero e la sua ira si rivolge a Konshu (il suo supposto figlio secondo la mitologia). La sua colpa è di aver creato un simbolo dell'oscurità quale Moon Knight. Quest'ultimo si sta scontrando con un essere chiamato The Truth che spinge le persone al suicidio estrapolando dal loro inconscio le verità e le paure più nascoste. Nel frattempo Sun King scopre che, una delle personalità di Marc Spector, ovvero Jack Lockey ha avuto una figlia da Marlene, e di cui Marc è all'oscuro . Alleandosi con il criminale Bushman (una delle nemesi di Moon Knight), rapisce la bambina (di nome Diatrice) e la usa come esca per portare Moon Knight su un'isola dedicata al culto di Amon Ra, a cui da il nome di Island Ra. In questo luogo i due si affrontano con un rituale che attinge sia alle energie psichiche che fisiche dei due combattenti. Moon Knight riesce a prevalere sia grazie al pensiero di avere una famiglia ma anche grazie al caos che alberga nella sua mente disturbata . Si appella a quello che definisce il <<potere della pazzia>> generando terrore in Sun King che perde la fede e la fiducia nelle sue capacità, viene quindi sconfitto sia lui che i suoi seguaci . Marc Spector attribuisce la sua vittoria alla sua mancanza di certezze e di una fede certa in qualcosa di trascendente, persino lo stesso Konshu può essere generato dalla suo disturbo della personalità, e non si può far vacillare qualcuno che non crede in nulla, neppure nella sua stessa identità .

Poteri e abilità
Moon Knight è stato un pugile, un mercenario, un marine, un agente della CIA e persino un supereroe. E da ognuno di questi "lavori" Marc Spector ha acquisito qualcosa, come divenire bravo nel combattimento corpo a corpo, nelle arti marziali, uno stratega e un atleta a livello olimpionico. Quando c'è la luna, Moon Knight sviluppa un fattore rigenerante, riuscendo a guarire anche ferite mortali, effetto che si amplifica con la luna piena: in un'occasione, con la luna piena, ha guarito diverse ferite di armi da fuoco in pochissimo tempo. Inoltre è immune a molti veleni, droghe e tossine. Quando si trova nell'oscurità, è in grado di diventare invisibile.
Grazie al suo divino protettore, quando la luna si alza nel cielo la forza, l'agilità, i riflessi e la resistenza di Moon Knight aumentano a livelli sovrumani, in base alle fasi lunari e con la luna piena è in grado di sollevare fino a 2 tonnellate. Anche senza il beneficio della luna Moon Knight possiede forza e agilità fuori dal comune. Grazie alle sue molteplici personalità, Marc è immune alla telepatia e agli attacchi psichici.

Armi e gadget
Moon Knight ha numerose armi e gadget; alcuni di questi gli sono stati donati direttamente da Konshu e sono quasi tutti a foggia di luna. Egli ha cambiato costume un paio di volte, passando dal kevlar all'adamantio. Può anche contare su un Mooncopter e un Angelwing come mezzi di trasporto.
Le armi usate dall'eroe sono molte:
  • Un bastone che può essere trasformato in nunchaku
  • Due bastoni di adamantio
  • Un bastone a forma di Ankh (usato raramente)
  • Rivestimento per le nocche d'acciaio dotato di punte
  • Vari shuriken
  • Dardi argentei a forma di luna crescente
  • Il suo mantello, che può fungere da deltaplano
Marlene Alraune
Marlene Alraune è una delle più fidate collaboratrici e l'amante di Moon Knight. È stata ideata da Doug Moench (testo) e Don Perlin (disegni).
La sua prima apparizione avviene in Marvel Spotlight (prima serie) n. 28 (giugno 1976). Marlene Arlaune è figlia dell'archeologo Peter Arlaune. Mentre i due sono impegnati in scavi in Sudan, che portano alla luce la tomba del faraone Seti II, vengono attaccati da un gruppo di mercenari capeggiati da Raoul Bushman. Peter viene ucciso mentre Marlene si salva grazie all'aiuto di uno dei mercenari, di nome Marc Spector, che tradisce il suo capo schierandosi dalla parte della ragazza. Proprio in questa occasione Spector viene ferito gravemente, si riprende grazie all'intervento divino di Khonshou, di cui diventa servitore e decide, ritornato negli Stati Uniti di diventare il giustiziere mascherato chiamato Moon Knight.
Insieme con Jean-Paul DuChamp, Marlene lo aiuta nelle sue missioni e intreccia con lui una tormentata relazione sentimentale. La ragazza è preoccupata per il delicato equilibrio mentale di Spector, ossessionato dalla lotta al crimine e che arriva ad avere ben quattro differenti identità segrete. Sempre più coinvolta, anche in maniera attiva, nelle imprese di Spector, diverse volte Marlene rischia anche la vita. Alla fine la ragazza decide di rompere il rapporto con Spector e diventa assistente sociale. Dopo un breve ritorno di fiamma, Marlene si rende conto che Spector non abbandonerà mai la sua ossessione e lo lascia per sempre, scegliendo di sostenerlo solo come alleata.
Nella versione "Ultimate" Marlene è una delle molteplici personalità di Moon Knight, con l'aspetto di una ragazzina di circa tredici anni, che dialoga e interagisce con Steven Grant e Jake Lockley, altre personalità di Spector.

Altre versioni
Marvel 2099
Moon Knight è apparso anche sulla linea Marvel 2099, ma in questo caso è una donna.

Ultimate
Il personaggio ha fatto anche la sua comparsa nell'Universo Ultimate sulla testata Ultimate Spider-Man. In origine, viene presentato come un criminale al servizio di Kingpin che si scontra spesso con l'Uomo Ragno e con Elektra. Il personaggio ha qualche differenza nell'aspetto rispetto a quello classico: armi più vistose, non porta un cappuccio e ha la maschera nera.
Una volta si è battuto contro l'Uomo Ragno, Devil e Punisher; in quell'occasione Devil gli ha chiesto di entrare a far parte di un'organizzazione di supereroi che hanno il compito di sconfiggere Kingpin. In questa testata continua a permanere il mistero sulle sue origini.
Il Marc Spector di questa realtà, ennesimo esperimento fallito di ricreare un super soldato, è ancora più squilibrato di quello classico; difatti è affetto da personalità multiple, oltre a quella di Marc Spector, ha quella del milionario Steven Grant e persino quella di Marlene Alraune è frutto della sua psiche: le sue personalità vanno spesso in conflitto tra di loro, causandogli seri problemi. Oltre a queste, in seguito ha assunto un quarto alter ego, quello di Ronin, per poter infiltrarsi tra gli uomini di Kingpin senza destare sospetti. Dopo un tentativo fallito di assassinio da parte di Kingpin, si costituisce alla polizia rivelando la sua identità segreta, per incastrare Kingpin.

House of M
In House of M Moon Knight e Pugno d'acciaio vengono arruolati da Luke Cage e Occhio di Falco nella loro banda di Sapiens, un gruppo di fuorilegge non-mutante.

Altri media
Televisione
  • Moon Knight è stato menzionato in Blade - La serie, senza mai apparire; nella serie Spector è un collega dell'esperto di vampiri Melvin Caylo ed è a sua volta un esperto di lupi mannari.
  • Moon Knight è apparso in un episodio speciale di Natale della serie animata Ultimate Spider-Man.
  • È in sviluppo una serie televisiva su Moon Knight ambientata nel Marvel Cinematic Universe che arriverà su Disney+
Videogiochi
  • Moon Knight è un personaggio giocabile in Marvel: La Grande Alleanza. Il suo personaggio è esclusivo per le consolle; nella versione PC del videogame è sbloccabile tramite una patch. Viene menzionato anche nel videogame "Ultimate Spider-Man". Conta anche un'apparizione come alleato nel videogioco "Spider-man Il regno delle ombre". Moon Knight compare anche come eroe reclutabile e personaggio giocabile nel videogame online della Playdom :Marvel Avengers Alliance. È presente anche nel gioco per cellulari e tablet della Kabam "MARVEL sfida dei campioni".
  • Moon Knight appare come un personaggio giocabile in Lego Marvel Super Heroes, LEGO Marvel's Avengers, e LEGO Marvel Super Heroes 2.



domenica 2 febbraio 2020

Pippo

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Pippo (Goofy, in precedenza Dippy Dawg e Dippy the Goof) è un personaggio immaginario dei cartoni animati e dei fumetti della Disney, ideato nel 1932 da Pinto Colvig e dall'animatore Johnny Cannon come comprimario di Topolino in un cortometraggio, ma viene caratterizzato definitivamente dall'animatore Art Babbitt nel 1935 e successivamente esordisce nei fumetti realizzati da Floyd Gottfredson che definisce ulteriormente il personaggio dandogli spessore come spalla di Topolino. È apparso in centinaia di cartoni animati come protagonista o comprimario e in migliaia di albi a fumetti realizzati in vari paesi del mondo.

Biografia del personaggio
Pippo abita nella città di Topolinia ed è il migliore amico di Topolino. È un cane antropomorfo, alto, dinoccolato e vestito da contadino; è goffo, sbadato, smemorato, disordinato e dotato di una disarmante irrazionalità, e quindi rappresenta la controparte ideale del razionale ed efficiente Topolino. A differenza di altri personaggi disneyani come Topolino o Paperino, ai quali si fa riferimento spesso alla specie animale a cui appartengono mediante i dialoghi (cfr la parola "papero" o "topo" e derivati vari come i dispregiativi "topastro" o "paperastro", pronunciati spec. dai nemici), di solito nessuna frase attribuita a questo personaggio fa riferimento alla sua specie animale e cioè il cane, perché chi lo vede lo definisce spesso "lungo" o "spilungone" negli stessi episodi in cui ad esempio Topolino viene definito "topo".
In una storia italiana, Topolino e la controcometa Astritel, si afferma che il compleanno di Pippo è il 29 febbraio.
In alcuni cortometraggi ha una moglie (Penny o Mrs. Geef) apparsa sempre con il volto nascosto come a es. nei cortometraggi "Cold War" (1951), "Fathers are People" (1951), "Father's Day Off" (1953), contribuendo a raffigurarlo come "uomo di casa". Solo successivamente (già in Goof Troop) Pippo appare come vedovo e padre single, impegnato a far crescere suo nipote Gilberto. La famiglia di Pippo è molto vasta e numerosa, fatta di molteplici cugini e bis-bis (ovvero gli antenati). Questi saranno protagonisti di una saga pubblicata nel 2006 su Topolino chiamata I bis-bis di Pippo.

Filmografia
Esordi
Una prima versione del personaggio chiamata Dippy Dawg comparve nel corto La rivista di Topolino ("Mickey’s Revue", 12 maggio 1932) dotato di barbetta e un paio di occhiali a pince-nez e[1] rispetto al Pippo moderno era visibilmente più anziano, una coda paffuta e non indossava calzoni. Nel corto Topolino, Clarabella e Orazio si esibiscono in uno spettacolo musicale e Dippy, in prima linea nel pubblico, disturba con interminabili e sguaiate risate. Il personaggio riapparve in un altro cartone animato dello stesso anno, Una festa scatenata (The Whoopee Party) nel quale compare più giovane e promosso al rango di amico di Topolino. Questa versione comparve in altre sei corti animati realizzati fra il 1932 e il 1933. Nel corto animato Una serata di beneficenza (Orphan's Benefit, 1934), viene chiamato per la prima volta Goofy e da quel momento divenne un membro fisso dei comprimari nei corti animati di Topolino, alla quale si unì nello stesso periodo anche Paperino.
Alla metà degli anni trenta la Disney iniziò a realizzare una serie di cartoni che vedevano protagonisti Topolino, Paperino e Pippo. In ogni episodio, ai tre veniva assegnato un determinato compito, che ognuno cercava di portare a termine individualmente. La scena si spostava dall'uno all'altro personaggio, fino alla sequenza conclusiva in cui i tre eroi confrontavano i successi (o più probabilmente gli insuccessi) ottenuti. La serie si aprì con Topolino meccanico e fra gli episodi più memorabili si ricordano L'orologio del campanile e Topolino e i fantasmi (in cui i tre formano l'agenzia "Ajax Ghost Exterminators", precorrendo così i celebri Ghostbusters).
Con il proseguire della serie, il ruolo di Topolino divenne sempre minore; Paperino e Pippo (il primo con la sua implacabile sfortuna, il secondo con la sua sbadataggine) risultavano più comici e per questo motivo divennero i preferiti degli sceneggiatori Disney. Caccia al polo (Polar Trappers, 1938) fu il primo cartone animato dedicato esclusivamente a questo duo.
Nel 1939 Pippo fu protagonista unico del cartone animato Pippo e Wilbur (Goofy and Wilbur), che lo vedeva alle prese con una canna da pesca e in compagnia di Wilbur, sua "cavalletta domestica".

Anni quaranta e cinquanta
Negli anni quaranta a Pippo fu dedicata un'intera serie How to... ("Come si fa a..."), in cui Pippo era incaricato di dare dimostrazioni di football, sci e altre attività con le prevedibili, catastrofiche conseguenze e l'imbarazzo della voce fuori campo chiamata a commentare le sue prodezze. Questa serie ebbe un enorme successo e fu rimontata in una versione per il cinema nel 1972 dal titolo Pippo Olimpionico; la formula venne utilizzata in successive produzioni Disney.
Nello stesso periodo la Disney realizzò una nuova serie di cartoni animati con Pippo protagonista in versioni leggermente modificate (solitamente solo con abiti diversi), di cui la più famosa è Mr. George Geef, alter ego borghese di Pippo, esordito nel corto Cold War del 1951, che si ritrova ad affrontare i problemi dell'uomo moderno come la famiglia e il lavoro. Di questa serie è interessante ricordare No smoking, un episodio in cui George lotta contro la dipendenza da nicotina.

Dagli anni sessanta agli anni duemila
Dopo il 1963, quando comparve nell'episodio Tiger Trouble della serie Le avventure di caccia del Professor Pico De Paperis, Pippo scomparve per lungo tempo dagli schermi riapparendo nel cortometraggio del 1983 Canto di Natale di Topolino e in seguito nel cortometraggio animato televisivo del 1987 Pippo e lo sport in Calciomania oltre che in una brevissima apparizione insieme a tante altre star dei cartoni animati, nelle scene finali di Chi ha incastrato Roger Rabbit del 1988.
Tornò in maniera più frequente sulle scene negli anni novanta con il corto Il principe e il povero e nella serie di cartoni animati per la televisione Ecco Pippo (Goof Troop, 1992-93) in cui vengono introdotti suo figlio Max e il suo gatto Cialda (Waffles) vicini di casa della famiglia di Gambadilegno. Pippo e Max sono stati anche protagonisti di lungometraggi come In viaggio con Pippo (A Goofy Movie, 1995) e Estremamente Pippo (An Extremely Goofy Movie, 2000). Lo ritrovaiamo come personaggio secondario in diverse trasmissioni realizzate per Disney Channel come House of Mouse - Il Topoclub (House of Mouse, 2001/02) mentre è protagonista insieme a Topolino e Paperino del film Direct-to-video Topolino, Paperino, Pippo: I tre moschettieri del 2004 (Mickey, Donald, Goofy: The Three Musketeers).

Storia editoriale
Stati Uniti d'America
Il personaggio esordì nei fumetti come Dippy Dawg nel 1933 nella tavola domenicale dell'8 gennaio in una tavola settimanale di Mickey Mouse disegnata da Floyd Gottfredson in cui suona uno scacciapensieri. Dippy era ingenuo, candido e svitato, e per questo i lettori lo trovavano simpatico. Fu proprio grazie a queste doti che Dippy divenne la spalla privilegiata di Topolino. La prima storia in cui Dippy aiutò Topolino nelle sue indagini fu Topolino poliziotto e Pippo suo aiutante pubblicata come strisce giornaliere dal 20 aprile 1933 al 9 gennaio 1934. Nella storia Topolino e lo struzzo Oscar (1936), il nome divenne Goofy come già modificato nei cortometraggi; oltre al nome cambiò anche aspetto e look. Pippo è la spalla di Topolino nella maggior parte delle storie ma talvolta ne diventa protagonista (con Topolino in secondo piano) o, più raramente e in genere in storie brevi, protagonista unico. È stato soprattutto Floyd Gottfredson a definire il personaggio di Pippo nei fumetti e assegnargli un ruolo efficace nelle storie. Dopo il periodo delle strisce, negli albi a fumetti gli vengono spesso dedicati dei numeri unici disegnati soprattutto da Bill Wright, Paul Murry, Jack Bradbury e Tony Strobl.
Nel 1965 Del Connell e Paul Murry creano un alter ego mascherato del personaggio, Super Goof (Super Pippo) che riscosse successo in tutto il mondo, parodia del supereroe del quale assume le sembianze mangiando speciali noccioline americane (chiamate spagnolette nella versione italiana). Grazie ai poteri conferiti dalle noccioline riesce a volare e camuffa la propria identità indossando una calzamaglia di flanella rossa con mantello blu annodato intorno al collo. È al corrente del suo segreto solo il nipote Gilberto, il cui personaggio, serio, studioso e intelligentissimo (rappresentato con il "tocco" universitario sulla testa), è agli antipodi rispetto a quello dello zio. Gilberto ha a sua volta acquisito superpoteri ingerendo le noccioline e diventando Super Gilberto, elemento di prestigio del Club dei Supereroi.

Italia
A seguito del divieto di pubblicazione di materiale di provenienza americana durante la fase finale del regime fascista, venne inventata nel 1942-1943, una versione umanizzata del personaggio con lo stesso nome pubblicata nella collana Tuffolino.
Negli anni sessanta, a partire dalla storia Pippo e la fattucchiera (disegnata da Luciano Bottaro e pubblicata per la prima volta su Topolino n. 236 nel 1960) è protagonista di storie con la strega Nocciola della cui doti magiche dubita con un disarmante scetticismo. Nello stesso periodo gli viene affiancata una fidanzata di nome Gloria comparsa in diverse storie fino agli anni settanta. Successivamente, in diverse storie realizzate da Romano Scarpa negli anni ottanta e novanta è invece fidanzato con Zenobia.
Fra i disegnatori italiani che maggiormente hanno saputo sfruttare le peculiari doti del personaggio Pippo, si devono citare Giovan Battista Carpi, Romano Scarpa, Massimo De Vita, Sergio Asteriti e Luciano Bottaro.
Lo sceneggiatore Bruno Sarda crea nel 1988 Indiana Pipps, cugino-sosia di Pippo.
Nel 1993 gli è stata dedicata una serie di storie tutta sua, I mercoledì di Pippo (scritta e ideata da Lino Gorlero e Rudy Salvagnini), che lo vedeva, in ogni episodio, intento a leggere a Topolino il suo ultimo racconto basato sempre su fatti privi di spiegazione logica (infatti si chiama "Ai confini dell'irrealtà" la serie di romanzi di fantascienza che vorrebbe inaugurare) che destano il disappunto del razionalissimo Topolino, che lo interrompe di continuo, pretendendo che l'amico sia un po' più aderente alla realtà nei suoi racconti, senza riuscirci. Nei suoi racconti i personaggi "interpretati" da Topolino e Pippo hanno i ruoli invertiti rispetto al solito: Topolino è la spalla imbranata mentre Pippo è l'eroe. L'episodio "zero" di questa serie venne pubblicato su Topolino n. 1947 col titolo Pippo e il giallo a premi. La serie in senso stretto parte dal n. 1982.

Francia
In Francia gli sceneggiatori Gasc, Clément e Lelièvre iniziano nel 1987 la serie parodistica "James Ding Triple Zéro" con un Pippo nelle vesti di agente segreto e disegnata da Miquel Pujol.


Witchblade

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Witchblade (in inglese lama stregata) è un personaggio dei fumetti creato da Marc Silvestri e Michael Turner, rispettivamente fondatore e disegnatore di punta della Top Cow, una divisione della Image Comics. La sua serie ha esordito negli Stati Uniti nel 1995.
A lungo considerato un fumetto T&A, Witchblade è stato curato da moltissimi disegnatori, dopo che Turner fu costretto a lasciare per motivi di salute. La sua sostituzione e l'avvicendarsi di molti autori, anche ai testi, ha provocato una forte flessione qualitativa con riflessi sulle vendite. Dal 2005, con l'arrivo dello sceneggiatore Ron Marz a partire dal n. 80, la serie riscuote nuovamente successo, grazie anche alle tavole di Michael Choi e di alcuni disegnatori come Chris Bachalo.

Trama
Witchblade narra le avventure di Sara Pezzini, una detective della "Omicidi" di New York. Divenuta poliziotta in seguito alla morte in servizio del padre, anche lui nelle forze dell'ordine, Sara dedica tutta la sua vita alla lotta contro il crimine. Della madre non si sa nulla, tranne che è sparita nel nulla quando lei era ancora una bambina e che Sara e sua sorella minore Julie sono state allevate dalla zia materna Ruth e dall'ex collega del padre Joe Siry, il quale si scoprirà averlo ucciso. Durante le indagini sulla morte di un'amica d'infanzia, Pezzini riceve una soffiata su un ritrovo di malavitosi organizzato al teatro "Rialto" da Kenneth Irons, un misterioso miliardario ossessionato da Witchblade, la mitica lama stregata in cerca di una nuova "proprietaria".
Introdottasi all'interno del teatro con il collega Michael Yee, sostituito da Jake McCarthy che lo sarà a sua volta dal detective Patrick Gleason durante il suo stato di coma (entrambi si innamoreranno della loro partner) Sara viene scoperta e il suo collega ferito a morte. Nel tentativo di salvarlo, anche lei viene ferita mortalmente. È a quel punto che Witchblade "sceglie" Sara come sua nuova proprietaria, fornendole delle nuove e straordinarie capacità.
La vita di Sara, d'ora in poi, è legata a questa arma semi-senziente che, ad ogni generazione, sceglie una donna dallo spirito forte come padrona. Sara si ritrova dotata di un enorme potere che spesso fatica a padroneggiare e che è ambito da molti. Irons cercherà con ogni mezzo di impadronirsi del magico oggetto. Nella lotta per il possesso della lama, Irons si servirà anche del misterioso killer, da lui stesso addestrato fin dalla giovane età, Ian Nottingham, il quale però si innamorerà del suo bersaglio giurando a Sara eterno amore e fedeltà, ma nonostante questo lei lo respingerà ignorando la sua attrazione fisica per lui.
Nel corso delle storia si verrà a scoprire che Pezzini non è la prima donna a indossare Witchblade, ma anzi l'ultima di una lunga stirpe di guerriere che affonda le sue radici fin nella preistoria. Anche gli uomini possono indossare Witchblade, ma solo in casi straordinari. Dopo Irons l'unico detentore maschio sarà proprio Nottigham che ne entrerà in possesso in seguito agli eventi che hanno coinvolto Jackie Estacado, lo spietato killer mafioso detentore di Darkness. Ian rischierà la morte rimanendo così a lungo a contatto con la Lama, essa infatti prenderà il sopravvento, ma verrà fermata da Sara, la quale accetterà di riprenderla indietro, anche se una parte dell'arma, chiamata Excalibur, resterà con Nottingham per poi essere in seguito riassorbita.
Witchblade (che rappresenta il bilanciamento e le leggi universali) fa parte di una triade di artefatti magici, assieme ad altre due entità: Darkness (il potere del caos e delle tenebre) e l'Angelus (il potere dell'ordine e della luce). È un'entità fondamentalmente maschile che, appunto, sceglie una detentrice donna per controbilanciarsi nutrendosi delle sue emozioni. Witchblade è composta da tre parti:
  1. il Digitabulum
  2. Excalibur
  3. un'altra parte omonima all'arma.
Witchblade può emettere raffiche magiche, resuscitare le persone morte per una morte non naturale, far rivivere i traumi di una persona e viaggiare nel tempo. Le sole cose che possono resistere a Witchblade sono Darkness l'Angelus e la Lancia del destino.
Curiosamente l'oggetto, definito spada o lama, è in realtà un braccialetto, o come si nota nella serie Tales of the Witchblade, qualunque altro gioiello, che può assumere anche forma di spada o di qualsiasi altra lama.

Personaggi
Sara Pezzini è la prima detentrice della lama stregata, una poliziotta irruente che cerca sempre di arrestare i criminali e impedire che la gente soffra per causa loro. Viene a contatto con l'artefatto mistico quando tenta di salvare un suo partner da una esecuzione mafiosa. In seguito tenta di conciliare la sua vita come poliziotta e come detentrice di Witchblade, un'arma che deve garantire un equilibrio universale e a cui molti ambiscono. Ultimamente Sara è rimasta incinta di Jackie Estacado e ha ceduto Witchblade a Danielle Baptiste. Al momento del parto le forze della luce e delle tenebre si sono scontrate per ottenere la bambina mentre Sara, partorendo, è quasi morta, per essere resuscitata dalla lama stregata. Alla fine con metà della lama ha affrontato l'Angelus e i suoi guerrieri assieme a Danielle che ha metà di Witchblade. Detiene la parte di Witchblade legata alla tenebra.
Danielle Baptiste: Succede a Sara Pezzini come detentrice di Witchblade, è una ragazzina che frequenta ancora il liceo e che deve fare i conti con i desideri di distruzione dell'arma. Ha aiutato Sara a far nascere la sua bambina e ha cercato d'impedire che la piccola venisse rapita dalle forze della luce e dell'oscurità. Dopo la divisione di Witchblade con Sara, Danielle era la detentrice della metà che rappresentava la Luce e, sconfitta da Sara al termine della Guerra delle Lame Stregate, è stata salvata dall'Angelus, da cui poi è stata scelta come nuova ospite.
Patrick Gleason viene assegnato ad un caso in cui il detective Sara Pezzini, la detentrice di Witchblade, viene attaccata in circostanze misteriose. Durante la sua investigazione scoprirà il segreto di Sara e così deciderà di aiutarla a scoprire di più sul potente artefatto. Gleason fa parte delle forze di polizia da 17 anni, è nato e cresciuto a New York in una famiglia di poliziotti da 4 generazioni. Il fratello, Sean, muore durante l'attacco dell'11 settembre 2001 al World Trade Center. Patrick è single, e prova un forte interesse per Sara.
Jake McCarthy: diventa il partner di Sara Pezzini alla omicidi fin dalla morte del suo primo partner, Michael Yee, accaduta nel luogo dove Witchblade la lega a sé. In un qualche modo Jake appare essere segretamente innamorato di Sara da molti anni, ed ha anche avuto una relazione con la sorella di Sara, Julie Pezzini, la quale ha la tendenza di finire nei guai. Notando che si stava comportando in modo strano Jake la segue e scopre che Julie è coinvolta in un traffico di droga, così lui decide di denunciarla facendola arrestare. Jake si dimostra molto protettivo nei confronti di Sara e non manca di dimostrarle il suo affetto. Spesso geloso dei vari uomini che le girano attorno Jake è stato attaccato da Witchblade più di una volta trovandosi spesso in mezzo al fuoco incrociato per il possesso della Lama. McCarthy finisce in coma in seguito ad uno scontro con alcuni demoni, ma non prima di aver dichiarato i propri sentimenti a Sara. Dopo essere stato posseduto si risveglia ma poi si suicida per non permettere all'entità che lo possedeva di uccidere Sara.
Ian Nottingham: è un assassino alle dipendenze di Kenneth Irons. Ian ha antenati inglesi e nativi americani.
Julie Pezzini: sorella minore di Sara, Julie al contrario di lei sembra avere una certa attitudine a violare le leggi e a mettersi nei guai. Sempre desiderosa di riscattarsi agli occhi della sorella, che la considera un'inetta combina guai, e di provare nuove emozioni accetta di aiutare Sara nell'indagine sulla morte dell'ex fidanzata di Jake. La sua aspirazione più grande è quella di entrare nel mondo dello spettacolo ed è pronta a tutto per realizzare il suo sogno. Educata fin dall'infanzia a cercare la gloria dalla madre Julie sembra non aver sofferto troppo per la morte del padre poliziotto, a cui Sara era invece molto più legata, contribuendo così a rendere ancora più spinosi i suoi rapporti con la sorella maggiore.
Lara Croft: nobildonna inglese famosa per le sue scoperte archeologiche. Ha incontrato Sara durante le sue avventure, sebbene il suo animo ribelle sia in contrasto con quello responsabile di Sara. Lara si chiede sempre perché non è lei la custode invece di Sara. Dopo il primo incontro si sono sempre date una mano. Sara le ha fatto conoscere Jackie Estacado detentore di Darkness e in un'occasione ha combattuto assieme a lui e a Sara contro Dracula e i suoi scagnozzi. Lara ha scoperto che Witchblade, Darkness e Angelus sono dei poteri dati agli umani dagli alieni che ogni millennio tornano per verificare se gli umani sono stati degni dei loro doni. Da notare che la biografia fumettistica di Lara Croft non è in continuity con le vicende narrate nei vari videogiochi della serie Tomb Raider di cui è protagonista.
Jackie Estacado non è cattivo, non è buono è semplicemente complicato. Sara e Jackie sono amici anche se hanno scelto strade diverse. Lui detentore di Darkness è sempre stato un mafioso mentre lei custode di Witchblade è una detective della polizia. Loro sono amici dopotutto, anche se Witchblade vede in Darkness un nemico. Lui e Sara si sono trovati molte volte a lottare assieme e contro, quando Ian Nottingham assunse i due poteri rubandoli ai due e quando Angelus dichiarò guerra.
Angelus è una delle componenti della triade; come Darkness può soggiogare Witchblade. Lei vuole vedere le tenebre annientate e il potere assoluto. Per ottenere i suoi scopi deve eliminare Witchblade e Darkness.

Triade
Witchblade fa parte di una triade di poteri universali assieme a Darkness e l'Angelus. Witchblade è il figlio della luce e dell'oscurità ed è nato come patto di non belligeranza tra le due forze. In questa triade la lama stregata rappresenta l'equilibro e la forza dell'alba, visto che è un'unione di luce e tenebre. Essendo un maschio si nutre delle emozioni delle sue custodi.

Detentrici/Detentori
  • Danielle Baptiste
  • Ian Nottingham
  • Sara Pezzini
  • Colin X (Il primo uomo detentore di Witchblade)
  • Tasya Federova
  • Josephine Valmont
  • Elizabeth Brontë
  • Marie Curie
  • Florence Nightingale
  • Enola
  • Anne Bonny
  • Roxanne Laroque
  • Shiori-sama
  • Isabella di Castiglia
  • La regina Kijani
  • Giovanna D'arco
  • Maitea
  • Annabella Altavista
  • Itagaki
  • Leung Lin Yao
  • Settima Zenobia
  • Cathain
  • Samantha
  • Boudica
  • Cleopatra
  • Principessa Rachele
  • Artemisia
  • Lysandra
  • Myrine
  • Una (la prima detentrice)
Poteri e abilità
Le capacità di Witchblade comprendono una grande destrezza nel combattimento corpo a corpo, oltre a una serie di facoltà straordinarie fornite dalla Lama Stregata:
  • forza, velocità e riflessi sovrumani;
  • arsenale di armi bianche;
  • emissione di energia;
  • manipolazione degli elementi;
  • fattore rigenerante;
  • volo.

ULTIMATUM

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ULTIMATUM (sigla per Underground Liberated Totally Integrated Mobile Army To Unite Mankind) è un'organizzazione immaginaria dell'universo Marvel, creata da Mark Gruenwald (testi) e Paul Neary (disegni). La loro prima apparizione è in Captain America (prima serie) n. 321 (settembre 1986), pubblicato dalla Marvel Comics.
Creata dallo Spezzabandiera ha affrontato più volte Capitan America, ma si è scontrata anche con i vigilantes del calibro del Punitore e Moon Knight.
Alcuni uomini di ULTIMATUM hanno lavorato anche per il Teschio Rosso.


sabato 1 febbraio 2020

Zhentarim

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Zhentarim, conosciuta anche come Rete Nera, è una società segreta malvagia dell'ambientazione Forgotten Realms. Lo scopo principale dell'organizzazione è dominare nel Faerûn le terre che vanno dal Mare della Luna alla Costa della Spada settentrionale. Originariamente una società segreta, gli Zhentarim operano in prevalenza in una vasta zona il cui centro è Zhentil Keep, la loro più grande base delle operazioni, una piccola città indipendente sulle coste ad ovest del Mare della Luna considerato uno dei luoghi con il più alto tasso di malvagità dei Reami, paradiso di gilde malavitose, religioni oscure e pratiche illecite. Questo modo di vivere, alla base della società della città, tenta di espandersi nei territori adiacenti quali le Dragonspine Mountains, Yulash, Voonlar e le vicine Valli. La città di Zhentil Keep con la sua armata (conosciuta con il nome, ormai in disuso, di Zhentilar) ha in precedenza distrutto Teshendale e successivamente è arrivata vicina a distruggere anche Daggerdale. Anche Shadowdale è stata per molto tempo sotto il controllo di agenti provenienti dalla città. Oltre ad essere la forza dominante della città di Zhentil Keep, gli Zhentarim controllano la Cittadella del Corvo e Darkhold, due importanti fortezze.
Col passare degli anni, l'organizzazione si è separata maggiormente dalle politiche della città, diventando di fatto una fazione a sé stante in contrapposizione ai Keeper (l'insieme delle organizzazioni che perpetuano la politica aggressiva della città e che formano la cosiddetta Reta Nera). Gli avventurieri che si rivolgono all'una o a l'altra devono fare attenzione, perché le due entità sono ora ben distinte.

Membri
Attualmente, il capo degli Zhentarim è Fzoul Chembryl, un Eletto di Bane.
I membri degli Zhentarim sono essenzialmente chierici malvagi, maghi e creature non umane che controllano ogni rotta commerciale di rilievo che attraversa la Costa della Spada (che comprende città quali Baldur's Gate e Waterdeep), il territorio del Cormyr e il deserto dell'Anauroch.