mercoledì 27 aprile 2022

Chi ha battuto Superman senza usare la Criptonite?

Ognuno dei seguenti personaggi ha battuto Superman senza usare la criptonite


Wonder Woman…La ragazza infuocata!







Vengo in pace

Non sei la stessa persona che ho combattuto negli anni, sei oscuro, disinibito, la morte di tua moglie ti ha cambiato


Il pentagono pensa che io possa prenderti Superman. Sai perché non l'ho fatto prima di ora?

Perché io servo. Io lotto per il mio paese non per me stesso. Perché non mi era stato ordinato



Muhammad Ali gli ha fatto questo


martedì 26 aprile 2022

Chi è stato all’interno della Marvel a lanciare l’idea dei supereroi ? Quando? L’idea è stata subito condivisa all’interno della azienda ?

Fu il capo di Stan Lee, l'editore Martin Goodman ad avere l'idea lasciando prima ai disegnatori Joe Simon, Bill Everett e Jack Kirby e poi negli anni successivi a Stan Lee il compito di realizzarli.



Giá prima del 1961, anno di nascita della Marvel, Goodman nel 1939 sfruttò la crescente popolarità dei supereroi DC e la diffusione del fumetto tra i ragazzi e poi tra i soldati al fronte per lanciare una linea di supereroi targati Timely (l'antesignana della Marvel). I primi supereroi della Timely furono: Namor the Sub-Mariner,


la Torcia Umana androide, ossia Jim Hammond da non confondere con quella dei Fantastici Quattro,



l'Angelo (Thomas Halloway), un detective con la capacità di volare,


Ka-Zar il grande, un tarzanide che vive in una giungla primitiva tra tigri dai denti a sciabola, mammut e dinosauri,


Capitan America,



e altri personaggi come: Corvo Rosso (quello a sinistra nella foto),


Visione ossia l'alieno Aarkus,



Monako il principe della magia,



Fiery Mask ed altri.


Quando negli anni '50 l'entusiasmo per i supereroi cominciò a scemare Goodman cominciò a pubblicare storie western, horror, fantasy e adolescenziali. Fu negli anni '60 che ricominciò a pubblicare albi di supereroi, stavolta sfruttando il talento di Stan Lee di inventare personaggi piú attuali e di attirare i lettori nelle edicole. Secondo quanto raccontato Goodman era solito giocare a golf col capo della DC Comics, Irwin Donenfield. Durante questi incontri Donenfield rivelò a Goodman che col loro nuovo fumetto (Justice League) facevano soldi a palate. Tornato al lavoro Goodman disse a Stan Lee di inventarsi un gruppo di personaggi come la Justice League e Lee cominciò creando prima i Fantastici Quattro poi Hulk, Spider-Man, gli Inumani, gli Avengers e ripescando eroi dimenticati come Capitan America, Namor e la Torcia Umana androide, attualizzandoli e inventando il mondo Marvel cosí come lo conosciamo.


lunedì 25 aprile 2022

Abelard Snazz


Si tratta di un mutante superintelligente, dotato di quattro occhi disposti su due livelli (a suggerire che anche il cervello sia composto da più strati). Abile inventore, ama applicare la sua intelligenza alla soluzione dei problemi altrui, ma finisce sempre per causare più danni che benefici. In alcune storie è accompagnato dal robot Edwin, suo fanatico ammiratore, che ha il compito di servirlo ed esclamare "Voi siete un genio, padrone!".


domenica 24 aprile 2022

Archimede Pitagorico


 Il personaggio è rappresentato come un grosso pollo antropomorfo, alto, smilzo (per quanto nella seconda, terza e quarta storia fosse stato raffigurato decisamente sovrappeso) e con capigliatura bionda o castana a seconda delle edizioni, inventore pressoché a tutto campo (cioè di tutto e di più). Barks gli dona delle fattezze molto simili a quelle che aveva pensato molti anni prima per Ciccio, aiutante di Nonna Papera, ai tempi in cui lavorava per l'animazione Disney (1937). Inizialmente il personaggio viene utilizzato come lo strambo di turno in una gag di poche vignette nella storia d'esordio, Paperino e l'amuleto del cugino Gastone, in cui è un semplice conoscente di Gastone Paperone; Barks però deciderà di riutilizzarlo come comprimario, iniziando ad approfondirne la personalità. Innumerevoli sono le sue invenzioni, a volte assurde, a volte inutili, a volte avveniristiche, ma spesso con risvolti finali catastrofici; esse sono comunque molto ricercate dagli abitanti di Paperopoli e soprattutto da Paperon de' Paperoni, che cerca sempre di sfruttare il "geniaccio", rifiutandosi poi di pagarlo. Razzi spaziali, nasi elettronici per cercare tesori, dischi volanti personali, innovativi materiali da costruzione: questi e molti altri ancora sono i geniali prodotti che Archimede realizza e vende nel suo laboratorio, anche se per anni lo si è visto andare in giro per le strade della città a proporre invenzioni di tutti i tipi su un carretto da venditore ambulante.

Se inizialmente Archimede resta per Barks un inventore un po' picchiatello dai risultati mediocri, nelle storie in cui lo usa da protagonista lo arricchisce di una certa ragionevolezza, pur mantenendone, per via della grande purezza d'animo, una certa ingenuità di fondo. Infatti è vero che Archimede spesso si ritrova incompreso di fronte all'ottusità della gente, ma altrettanto spesso risulta poco furbo, e dunque inerme di fronte alle scaltrezze degli altri individui: per questo il minuscolo aiutante Edi, inizialmente solo una comparsa, acquisirà il ruolo dell'incarnazione della saggia coscienza del personaggio, riuscendo a salvare la situazione tante volte. La prima invenzione di Archimede di cui si abbia menzione è alquanto particolare: i "pop-corn al burro senza burro" della storia d'esordio. Il passato di Archimede viene approfondito in occasione dei 50 anni del personaggio (2002) con la storia di Don Rosa La prima invenzione di Archimede, che oltre a raccontare la nascita di Edi, ci rivela che Archimede ha ereditato il laboratorio dal padre Fulton; il personaggio afferma inoltre che Edi (chiamato semplicemente Helper, cioè aiutante, nella versione originale), un piccolo robot che emette semplicemente dei rumori elettrici ("bzzz... bzzz" che solo il "papà" è in grado di interpretare) è la sua prima vera invenzione, cioè la prima utile e valida. Peraltro, nella storia non è esattamente Archimede a inventarlo, in quanto Edi nasce nel momento in cui una vecchia lampada da comodino di Paperino finisce dentro le "scatole pensanti" che Archimede usava in una delle sue prime apparizioni, nella storia Paperino e la macchina soffiapensieri (1952), un marchingegno capace di fornire l'elaborazione del pensiero agli animali, rendendoli in grado di parlare e agire come esseri umani.

Archimede conduce una vita tranquilla e spartana nella sua casa/laboratorio, dove regna un disordine generale; non è interessato al denaro, ma è solo e unicamente alla ricerca e alle scoperte scientifiche, che rappresentano la sua più grande passione, oltre ad essere animato da un forte sentimento morale, arrivando talvolta a rifiutarsi di accondiscendere a qualche richiesta spregiudicata di vari magnati senza scrupoli o dello stesso Paperon de' Paperoni, il quale, benché sia debitore ad Archimede degli innumerevoli e fantascientifici antifurti che presidiano il suo deposito, riesce sempre a evitare di pagarlo. I cittadini di Paperopoli generalmente lo sfruttano come un semplice aggiusta-tutto, dato che spesso ripara e migliora gli elettrodomestici che gli vengono consegnati. Vive da solo e non ha una fidanzata, tranne in qualche storia in cui lo si vede alle prese con problemi amorosi.

Nel tempo la caratterizzazione del personaggio è stata modificata dai vari autori a seconda delle esigenze narrative: alcuni rappresentano Archimede come un inventore un po' pasticcione, in linea con la versione di Barks e Don Rosa, mentre altri come uno scienziato geniale, sentendo il bisogno di un "cervellone" infallibile che aiuti i paperi nelle imprese più disparate. Non sempre ogni autore mantiene la stessa caratterizzazione, passando dall'una all'altra, alternando il genio al pasticcione in storie diverse. Altri artisti contemporanei di Barks si cimentarono col personaggio modificandone l'aspetto fisico (becco più lungo e capelli ispidi), in particolare Phil de Lara nel 1954, Al Hubbard, Giovan Battista Carpi (1955), Pier Lorenzo De Vita (1957). Peculiarità delle storie italiane è quella che vuole Archimede occupato a mettere a punto armi sempre nuove per Paperinik, per il quale ha creato la maggior parte dei dispositivi e costruito il rifugio segreto sotto la casa di Paperino. Egli è a conoscenza del segreto di Paperino, ma in alcune storie fa in modo di dimenticarlo inghiottendo di sua spontanea volontà le caramelle Car-Can, ovvero "caramelle Cancellin" (che esordiscono in Paperinik alla riscossa di Martina-Scarpa), che servono a cancellare la memoria recente di chi le ingerisce.

Nella storia Superpippo e la sfida al Sultano, apparsa su Albo d'Oro n. 7 del luglio 1969, Archimede è raffigurato molto ricco, fumatore di pregiati sigari e addirittura in possesso di un aeroporto personale.






sabato 23 aprile 2022

BRAIN CONDOR

 




(Brian Condor - Cervello Condor - Buren Kondoru - ブレーンコンドル)
È l'apparecchio pilotato da Tetsuya Tsurugi (Tsurugi Tetsuya - 剣鉄也 - つるぎ てつや), tramite il quale, è possibile controllare Il Grande Mazinga (Il Grande Mazinger - Great Mazinger - Gurēto Majingā - グレートマジンガー).
Questo velivolo si incastra, in seguito ad una complicata manovra, nella testa del Super Robot: quando sta per avvenire l'agganciamento, allo scopo di attutire l'impatto, Tetsuya attiva dei propulsori. alloggiati nella parte anteriore del jet e che hanno lo scopo di rallentarne la velocità.
Una volta completata l'operazione di agganciamento, la cabina del velivolo effettua una rotazione di 90° per allinearsi alla visuale della calotta ruotata e permettere al pilota di avere una adeguata visibilità.
Il Brain Condor, che è alimentato a Energia Fotoatomica ed è composto in Nuova Superlega Z, è dotato anche di armi; può infatti compiere attacchi lanciando Missili Condor (Condor Missile - コンドルミサイル), Raggi Condor (Condor Laser - コンドルレーザー) e Bombe al Cobalto (Cobalt Bombs - Kobaruto Bakudan - コバルト爆弾).
Quando Tetsuya decide di entrare in azione, in seguito ad un attacco nemico, attraversa un lungo percorso all'interno della Fortezza Delle Scienze, che lo conduce ad una cabina, in cui entrando, viene trasportato direttamente nell'abitacolo del Brain Condor.
Dopo aver azionato i potenti reattori del jet (ordine di guerra: "Accensione" o "Avviare i Motori"), ed aver azionato la partenza premendo l'apposito tasto simultaneamente al comando vocale: "Brain Condor, via!" Il velivolo percorre un lungo e tortuoso tunnel, situato sotto il livello del mare e nel sottosuolo, per poi uscire da una caverna che si trova presso una ripida scogliera con davanti dei relitti di vecchie imbarcazioni, nei pressi della Penisola di Izu (Izu Hantō - 伊豆半島), situata sull'Isola di Honshū (本州), nell'arcipelago giapponese, a circa cento chilometri a sud-ovest di Tokyo.
A questo punto, Tetsuya, tuona l'ordine di guerra: "Mazinga Fuori!" ("Maziinga Fuori!")
Il Grande Mazinga emerge dal mare, spinto verso l'alto dal potente vortice generato dal suo Equipaggiamento di Guerra; l'hangar segreto in cui viene custodito nella Fortezza Delle Scienze; la base diretta dal dottor Kenzo Kabuto (Kabuto Kenzō - 兜剣造).
Tetsuya termina l'agganciamento incastrando l'apparecchio nella testa del robot, utilizzando il comando vocale: "Agganciamento!" ("Aggaanciamento!").
Quindi, segue l'ordine di guerra: "Pronti all'azione!" oppure "Pronti al combattimento!", o ancora "Decollo Rapido!"
A questo punto, il robot spiega le grandi Ali Retrattili, poste alla connessione della fusoliera, e vola velocemente verso il nemico da affrontare.
Vista la dinamica con la quale l'apparecchio di Tetsuya si incastra nella testa de Il Grande Mazinga, assumendo il pieno controllo del Super Robot, è naturale che in più di una occasione, i Mikenes abbiano pensato (senza però mai riuscirci), di mettere a punto dei piani d'attacco che prevedessero la distruzione del Brain Condor, e/o azioni, che riuscissero ad impedire, o a sabotare la fase dell'agganciamento, tramite ordigni, in grado di abbattere e/o far perdere quota al velivolo.
Ogni loro strategia, si rivela però un fallimento clamoroso, anche per via della velocità con cui avviene l'intera manovra.
La manovra dell'Agganciamento prevede il lanciarsi a grandissima velocità dall'alto verso il basso, in direzione del robot lanciato dal basso verso l'alto ed agganciarsi alla testa, negli ultimi istanti dell'allineamento, Il Grande Mazinga compie un giro di 180° su se stesso, consentendo così a Tetsuya, di potersi incastrare nella testa.
Per avere un'idea della velocità in cui tutto ciò avviene, si consideri che dall'accensione del Brain Condor al suo agganciamento con Il Grande Mazinga, il tempo che intercorre, è esattamente pari a 20 secondi di orologio.

giovedì 21 aprile 2022

Goemon Ishikawa XIII

 


Goemon è il ritratto del perfetto samurai, animato da un profondo senso dell'onore e che segue un austero stile di vita, apparentemente insensibile al fascino femminile (ma anche lui, come Jigen, non ne è del tutto immune). Rispetto a Daisuke Jigen appare molto più schivo ed estraneo alla banda di Arsenio Lupin III; tuttavia il suo aiuto si è rivelato più volte fondamentale per Lupin, per il quale prova grande rispetto che più avanti diventerà grande amicizia, in quanto ammira il coraggio del ladro gentiluomo. Infatti, quando credeva che Kyosuke Mamō avesse ucciso Lupin, era disposto a vendicare la sua morte a costo della sua stessa vita.

Da buon guerriero, è di religione shintoista (ma si interessa anche alla disciplina spirituale buddista, come ha dimostrato in molte occasioni), non uccide mai un avversario senza un valido motivo (preferisce inabilitarli), ascolta soltanto musica tradizionale giapponese, veste abiti tradizionali e si ciba solo di alimenti tipici della cucina del paese del Sol Levante, preferendo il sakè al vino. Di solito è di carattere calmo, riflessivo e di poche parole, e ha un estremo orgoglio per le sue capacità e prova estrema vergogna o rimorso quando non porta a termine un compito o la sua Zantetsuken viene rotta o usata per qualcosa di indegno. Sebbene Goemon sia tradizionalmente senza paura in battaglia, mostra una timidezza infantile quando si confronta con donne attraenti. La sua reazione alla vista di una donna in abiti succinti è distogliere lo sguardo e arrossire; questo imbarazzo viene tipicamente eseguito anche quando è in compagnia di donne per le quali ha un interesse romantico, come Murasaki Suminawa, la sua fidanzata in La cospirazione dei Fuma. Il suo passatempo più frequente è la meditazione, di solito seduto con le gambe incrociate e gli occhi chiusi. Il suo senso dell'onore viene provato nel momento in cui Lupin aiuta un vecchio ladro morente a completare la sua ultima opera: Goemon è disposto ad aiutare Lupin senza esitazione, mentre Jigen si rifiuta di lavorare senza paga.

Nella serie anime spin-off (che precede gli eventi della prima serie) Goemon si presenta come un ladro principiante, ma già abilissimo come spadaccino e il samurai che conosciamo già, anche se più emotivo e sensibile al fascino femminile; in questa serie interagisce con Fujiko Mine sin dal suo debutto (nel terzo episodio) e si prende spesso cura di lei, vedendo il lato positivo del carattere della ladra. In questa serie non incontra mai Lupin e combatte con Jigen senza vederlo in faccia; questi fatti rispettano i tempi in cui i due ladri e lo stesso Goemon si conoscono nel quinto episodio della prima serie.

Dalla prima serie Goemon non si fida di Fujiko Mine per la sua tendenza a tradire e molte volte prova a dissuadere Lupin nell'ascoltare Fujiko, mentre Lupin, affascinato dalla bellezza di Fujiko lo ignora, causando spesso l'esasperazione di Goemon che deve poi tirarlo fuori dai guai.

Il suo maestro e mentore è stato Momochi Sandayu, il quale, dopo aver in un primo momento ordinato a Goemon di uccidere Lupin, premedita l'assassinio di entrambi. Momochi morirà per mano dello stesso Lupin. Goemon fa la sua prima apparizione nell'anime nella quinta puntata della prima serie cercando di uccidere Lupin e riappare nella settima puntata dove comincia a rispettare Lupin; a fine episodio, diventa membro ufficiale della banda di ladri capeggiata da Lupin.

Goemon si veste con una hakama bianca e un yukata azzurro, con sandali abbinati e un cappello a cono di paglia, e preferisce tenere lunghi i suoi capelli neri.

Nel manga originale, Goemon appare per la prima volta come un nemico molto pericoloso di Lupin nel capitolo 28 "L'apparizione di Goemon" (五右ェ門登場, Goemon Tōjō). Lupin tenta di rubare la formula alchemica del maestro di Goemon per le lame impenetrabili della spada attraverso l'infiltrazione del clan di Goemon, ma la sua copertura viene scoperta da Fujiko Mine, che all'epoca è la fidanzata di Goemon. Goemon cerca di uccidere Lupin nelle prossime puntate, facendo tentativi che vanno dall'assumere assassini abili come Actarus Jigense stesso, ad entrare al servizio di tre maestri di arti marziali, a piazzare bombe negli averi di Lupin. Tuttavia, in seguito decide che potrebbe imparare di più lavorando per Lupin che contro di lui, e cambia piuttosto bruscamente la sua fedeltà. La sua posizione al fianco di Lupin è cementata quando Lupin rovina il caso del governo contro l'uomo che ha ucciso lo zio di Goemon, permettendo a Goemon di vendicarsi brutalmente e pubblicamente come vuole senza dover entrare in prigione per farlo.

Per gli eventi della seconda serie manga, Lupin si fida implicitamente di Goemon e Goemon ricambia. Quando un rivale di Lupin cattura e tortura orribilmente Goemon, Goemon si rifiuta persino di rispondere al suo interrogatorio, tranne per dire che Lupin lo avrebbe trovato e gli avrebbe permesso di vendicarsi. Lupin quindi cattura e seduce la moglie del suo rivale e usa le informazioni raccolte per salvare Goemon, che uccide il suo rapitore con l'aiuto di Jigen.

Goemon è un eccellente spadaccino, esperto anche di diverse armi bianche ed è un maestro di numerose arti marziali giapponesi, in particolare kenjutsu, karate, jujutsu, aikidō e iaidō; quest'ultima è una tecnica di scherma che consiste nel portare fendenti nel momento stesso in cui la spada viene sfoderata, per sfruttarne al meglio lo slancio. La sua rapidità quasi sovrumana gli permette di maneggiare la sua spada allo scopo di respingere le pallottole (o altre armi) puntate contro di lui, tagliandole a metà. Usando la spada, può tagliare qualsiasi oggetto. La sua precisione gli permette persino di tagliare gli indumenti di chiunque senza fargli neanche un graffio.

Forte, agile e veloce, può facilmente sconfiggere diversi avversari in combattimenti e prendere una freccia o un pugnale lanciato a mani nude.

Goemon, come tutta la banda di Lupin, è anche talentuoso nel travestimento e nelle imitazioni, parla diverse lingue ed è un pilota addestrato, anche se preferisce essere un passeggero piuttosto che prendere il posto di guida.

La sua arma, una katana shirasaya chiamata nella serie animata zantetsu-ken (斬鉄剣 zan tetsu ken) nagareboshi è capace di tagliare qualunque oggetto (compresi edifici a più piani) grazie al materiale di cui è composta. In un episodio è rivelato dallo stesso Goemon che uno dei pochissimi materiali resistenti alla spada è il morbido konnyaku, tipica pietanza giapponese fatta con il glutine del tubero "konnyaku imo". Goemon se ne ricorderà in un episodio in cui gli viene sottratta e usata contro di lui: lui e i suoi amici prepareranno tale cibo e lo spennelleranno su un aereo, che la spada non riuscirà a scalfire. Quel metallo ha dimostrato di conferire molteplici qualità alla spada: la rende virtualmente indistruttibile, resistente al punto da uscire dai combattimenti senza neanche un graffio; Goemon racconta che la spada fu creata dalla combinazione di tre potenti katane, ossia la Kotetsu, la Yoshikane e la Masamune, e per ricreare questa lega metallica occorrono le tre pergamene che racchiudono le istruzioni per ricostruire le stesse tre leghe di metallo delle rispettive spade. La spada, inoltre, ogni 300 anni deve essere sottoposta ad un rito di "incontro" con la sua controparte femminile in possesso di Nidaemon: questo incontro permette alla Zantetsu-ken di mantenere i propri poteri. In una puntata viene rivelato che una delle sue peculiarità è che, per ragioni ignote, la lama si mantiene ad una temperatura insolitamente alta. Nel film Lupin III - The First viene rivelato da Zenigata che la zantetsu-ken è una spada Ryusei, cioè di quelle spade forgiate con un minerale estratto dai meteoriti. Viene fatto un accenno al padre di Lupin, infatti sembra che lui fosse in possesso di un coltello che aveva le stesse caratteristiche della katana di Goemon.




mercoledì 20 aprile 2022

Kyashan - Il ragazzo androide

 


Il dottor Kotaro Azuma ha costruito quattro androidi dall'intelligenza artificiale sofisticata: Bryking, Sagure, Akubon e Barashin. I quattro androidi, creati per aiutare l'umanità a risolvere il grave problema dell'inquinamento, a causa di un violento corto circuito acquisiscono una volontà propria e assumono il comando di un esercito di robot. Il loro obiettivo è la sottomissione di tutto il genere umano, da essi visto (non senza una punta di ragione) come il principale responsabile del degrado ambientale planetario. Azuma, disperato per quanto accaduto e ormai assediato dagli androidi, non sa come rimediare, quando suo figlio Tetsuya, al prezzo della propria integrità umana, si offre per essere trasformato in un super androide capace di affrontare il nemico. L'esperimento riesce e il giovane Tetsuya si trova così trasformato in Kyashan, mentre il fedele cane Lucky, gravemente ferito poco prima proprio per mano degli androidi, viene trasformato nel fedelissimo segugio-robot Flender, in grado di trasformarsi in vari veicoli per volare o perforare il terreno.

Il dottor Azuma, catturato dagli androidi, riesce a salvare la vita anche alla moglie Midori, riversando la sua coscienza e i suoi ricordi nel corpo di un cigno robot, Swanee, che nelle notti di Luna piena è in grado di proiettarne l'immagine e permetterle così di comunicare con il figlio. La lotta di Kyashan contro gli androidi si complica anche a causa della diffidenza che gli esseri umani hanno nei suoi confronti non appena scoprono che egli stesso è un androide. L'unica persona che gli resta fedele è Luna, sua amica d'infanzia e figlia di uno scienziato morto per mano degli androidi, che le ha lasciato in eredità la pistola MC, capace di generare un campo magnetico letale per gli androidi che vengono colpiti dal suo raggio.

Kyashan affronta così una serie di avventure in giro per il mondo (contrariamente ad altre serie nipponiche del periodo la scena non è focalizzata sul solo Giappone) incontrando anche individui disposti a tradirlo, sconfiggendo i robot in un ambiente che ricorda l'Europa mitteleuropea degli anni 40. In effetti la caratterizzazione dei cattivi rimanda alla dittatura nazista: il capo dei robot Briking è un graficamente simile a Benito Mussolini, con tratti caratteriali di Adolf Hitler (l’amore per la pittura, per gli animali, ecc.) e gli stessi robot sottoposti si rivolgono a lui salutandolo con il saluto nazista.

La serie si conclude con la vittoria degli esseri umani ed il ritorno della pace sulla Terra, grazie ad un'arma sviluppata dal dottor Azuma che sfrutta il passaggio di una cometa. I robot ribelli vengono riprogrammati ed utilizzati per la ricostruzione. Tetsuya però si trova nell'impossibilità di tornare a vivere come essere umano, dato che la trasformazione in androide è definitiva - infatti suo padre gli conferma che l'attuale tecnologia a loro disposizione non è in grado di eseguire la trasformazione inversa, ma che forse quella del futuro potrà riuscirci. Fino ad allora Kyashan rimarrà a difesa della Terra e del genere umano.

Rispetto ad altre serie giapponesi dello stesso periodo, gli spunti comici sono ridotti al minimo e le storie hanno spesso un carattere cupo e malinconico. Vi sono inoltre dei traditori del protagonista che, per la sua doppia natura di umano e androide, non è beneamato da tutti come gli eroi a tutto tondo delle serie robotiche. Inoltre l'eroe non "salva la Terra" da solo e le volte in cui Kyashan mette in fuga il nemico allontanandolo da una città sono spesso facilitate da circostanze esterne come una ribellione dei cittadini o un'arma poderosa già sul posto.