giovedì 7 maggio 2020

Daredevil vs Batman: chi vincerebbe?


Se parliamo di Batman senza i suoi gadget allora non avrebbe scampo. Daredevil non solo é stato addestrato come un ninjia ma i suoi ipersensi gli permetteno di anticipare di molto le mosse dell'avversario. Hai voglia ad essere un atleta di livello olimpico ma battere un uomo che può:
a) sentire il tuo odore e quello dell'adrenalina sapendo in anticipo quando vuoi attaccare,
b) sentire il tuo battito cardiaco aumentare prima di un attacco,
c) avvertire il leggero spostamento d'aria quando stai per fare la tua mossa e
d) usare il suo senso radar per vederti anche al buio e di spalle é davvero dura. Diverso il discorso se il cavaliere di Gotham é al corrente delle capacità del diavolo rosso. In quel caso potrebbe ideare una tuta che annulli il suo odore e il rumore del battito cardiaco, che riduca al minimo il rumore derivato dai suoi movimenti e sia fatta di materiale stealth in modo da rendere inutile il senso radar di Daredevil, in quel caso la lotta sarebbe incerta.



mercoledì 6 maggio 2020

Quale superpotere possiede Hulk ma raramente usa?


La sua velocità, penso che Ben Nelson lo abbia mostrato una volta, e conosco la pagina, ma non l'ho mai visto usare di nuovo questa "abilità".
Beh, forse le sue diverse "versioni" hanno tutti diversi livelli di velocità.
Ecco alcune pagine.




martedì 5 maggio 2020

Dove iniziare con i fumetti DC?

Purtroppo la DC Comics ha collezionato negli anni una serie di tentativi di "rebuilding" che non hanno fatto altro che rendere più confusionarie e meno accoglienti per i nuovi lettori le varie serie.
Nel 2019, se ti devo consigliare un punto di partenza, direi di iniziare dalle serie del New 52, un evento di rigenerazione dell'intero panorama DC che risale al buon vecchio 2011 e che è poi stata di nuovo resettata nel 2016 con DC Rebirth, oppure proprio dalle serie scaturite da DC Rebirth anche se coprono "solo" 3 anni di pubblicazione.
The New 52 cerca di rinfrescare i vari personaggi, azzeccandoci qualche volta sì e qualche volta meno. Rebirth torna alle origini scombinando però le carte in tavola con l'introduzione di nuovi spunti, soprattutto sotto forma di nuove creazioni nelle varie rogue gallery.  

In definitiva, il mio suggerimento è questo:
Se vuoi concentrarti su una/due serie in particolare, direi di iniziare con The New 52 in modo da dare abbastanza respiro e poter godere di un buon numero di albi da leggere con cui "acclimatarsi" al personaggio.
Se invece vuoi qualcosa di panoramico, dovresti essere veramente un eroe tu stesso per iniziare dal 2011 e arrivare ad oggi, dunque consiglio di iniziare proprio da DC Universe Rebirth e poi di proseguire da lì.
Ora, seguire anche solo un personaggio può essere complicato, soprattutto se si tratta di uno dei personaggi cardine DC, in quanto macro-eventi che avvengono su più collane possono influenzare gli avvenimenti su cui ti stai documentando, rendendo necessario recuperare numeri qua e là di serie che non stai seguendo. Se sei interessato ad un unico personaggio, concentrati sulle sue collane dalla produzione New 52 e non estenderti ad altro. Fai sempre a tempo a espandere il tuo raggio d'azione se vieni divorato dalla curiosità.
Esempio: Batman
Parti da Batman Volume 2 #1 e Detective Comics Vol 2 #1 per poi eventualmente allargarti a testate "periferiche" come Batman & Robin Volume 2. Non vai a spulciare altro, altrimenti rischi di passare alla visione periferica e ad arrenderti, molto probabilmente.


Se invece vuoi la visione periferica, buona fortuna. Io ho iniziato una decina di anni fa e diciamo che ora come ora mi sento abbastanza in linea e a mio agio, anche se non arrivo ancora ad una totale conoscenza su tutta la produzione. Ho iniziato con Batman e poi mi sono lentamente allargato quando non resistevo al richiamo della tentazione. In ogni caso, seguire un intero universo fumettistico alla americana non è impossibile, ma molto impegnativo e alla lunga può stancare. Il suggerimento è comunque di identificare dei personaggi cardine (ad esempio Batman, Superman e Wonder Woman) e di leggere le loro serie e la serie "di gruppo", in questo caso la Justice League. Quando viene suggerito o tu stesso ritieni necessario l'allargarti su un altro personaggio lo fai e dopo qualche numero decidi se proseguire o se tuffarti su quell'eroe solo quando necessario.
Ad esempio, ricordo che nel 2013 o giù di lì tentai di allargarmi a Flash ma smisi di leggere la sua serie dopo pochi mesi perchè Williamson, lo scrittore del tempo, secondo me dovrebbe cambiare mestiere.
Cercare di mantenersi costantemente aggiornato su tutti è impossibile e molto noioso: ti scontrerai spesso con autori che non sopporterai e costringere te stesso a leggere storie non appassionati per mantenere la continuity nella tua testa è una gran perdita di tempo. Io ho tutt'ora difficoltà ad ingoiare il Batman di uno degli autori più sopravvalutati degli ultimi anni, Tom King, che proprio non sopporto. Trovati uno, due personaggi che ti appassionano e che hanno scrittori che li fanno rendere e concentrati su quelli, partendo da New 52. Se hai la determinazione e la curiosità, il resto verrà da se.
P.S. Io non leggo in italiano ma digitalmente in inglese, dunque non saprei proprio come guidare un lettore alle prime armi tra gli albi cartacei o digitali italiani. Con queste linee guida, trovare però come sono stati trasposti qui in Italia questi titoli sicuramente non sarà difficile ed anzi, è probabile che collane come Batman/Detective Comics saranno unite qui nel nostro paese, facilitando anche le cose.



lunedì 4 maggio 2020

Strange Tales

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Strange Tales è una serie a fumetti antologica, pubblicata dalla Marvel Comics dal giugno 1951 al novembre 1976. Ha ospitato anche storie dei personaggi di Dottor Strange, Nick Fury, Agent of S.H.I.E.L.D. oltre a storie fantascientifiche e di suspense realizzate da Jack Kirby, Steve Ditko e Jim Steranko. In precedenza era stato il anche nome di due pulp magazine.

Storia editoriale
Prima serie
La serie ha esordito nel giugno 1951 con il nome di Strange Tales of Mystery and Terror che manterrà fino al n° 67 del febbraio 1959, specializzata in storie di fantascienza e horror illustrate a fumetti. Dal 1962 inizia a ospitare delle serie regolari incentrate su personaggi come Torcia Umana, Dottor Strange e Nick Fury fino a quando, nel 1968 con il n° 188 (novembre 1976) si interrompe per essere sostituita dalla testata dedicata al Dottor Strange.

Serie a fumetti e personaggi principali
Jack Kirby & Dick Ayers cominciarono a disegnare le avventure della Torcia Umana (Johnny Storm) dal n.101 (ottobre 1962) al n.123 (agosto 1964), dal n.124 (settembre 1964) con Torcia Umana (Johnny Storm) e la Cosa cominciano le avventure disegnate da Dick Ayers & Bob Powell e terminano al n.134 (luglio 1964). La prima apparizione del Dott.Stephen Strange fu sul n.110 (luglio 1963) a firma di Stan Lee (testi) e Steve Ditko, Bill Everett (disegni), l'avventura continuò dal n.111 e finì col n.168 (maggio 1968). La vicenda del Doc.Strange proseguì dal n.169 (giugno 1968) a opera di Roy Thomas & Dan Adkins. Dopo i successi riscossi dalla storia a fumetti sugli albi Sgt.Fury and his Howling Commandos, le avventure di "Nicholas Joseph Fury" proseguirono negli albi a fumetti di Strange Tales dal n.135 (agosto 1965) al n.168 (maggio 1968) creati da Stan Lee (testi) & Jack Kirby (disegni), Don Heck (disegni) e Jim Steranko (storia e disegni). La storia continuò come "Nick Fury, Agent of S.H.I.E.L.D." dal n. 1 (giugno 1968) da Jim Steranko (storia e disegni).
Dal settembre 1973 la testata riprende proseguendo la numerazione da dove si era fermata e presentando al suo interno le storie di Fratello Voodoo e Golem. Dal numero 178 per quattro albi la serie ospita Adam Warlock per poi, dopo aver ristampato alcune storie del Dottor Strange, chiudere definitivamente.

Strange Tales Annual
Due albi annuali (1962/1963) di ristampe:
  • n. 1 (1962), totale 72 pagine
    • Journey into Mystery n.53, 55 (1959) e n.59 (1960)
    • Strange Tales n.73,76 e 78 (1960)
    • Tales of Suspense n. 7 e 9 (1960)
    • Tales to Astonish n. 1, 6 (1959) e 7 (1960)
  • n. 2 (1963), totale 70 pagine
    • Torcia Umana (non è una ristampa, titolo: "The dazzling Human Torch, on the trail of the amazing Spider-Man!", 18 pagine) a firma di Stan Lee (storia), Jack Kirby (disegni) & Steve Ditko (inchiostro).
    • Strange Tales n. 67 (1959)
    • Strange Worlds n. 1 (1958), 2 e 3 (1959)
    • World of Fantasy n. 16 (febbraio 1959)
Strange Tales of the Unusual
Seconda serie
Negli anni ottanta venne pubblicata una seconda serie della testata edita dall'aprile 1987 all'ottobre 1988 per 19 numeri che ha presentato storie di Cloak e Dagger e del Doctor Strange dopo la chiusura della seconda serie dedicata al personaggio.

Speciali
Strange Tales: nel novembre 1994 venne edito un numero speciale con un team-up tra il Dr. Strange, la Cosa e la Torcia Umana.
Strange Tales: Dark Corners: nel maggio 1998 venne edito un numero speciale che raccoglie storie dei personaggi Cloak e Dagger, Morbius e Gargoyle.

Quarta serie
Miniserie di due numeri edita nel 1988 con storie di Werewolf by night e dell'Uomo Cosa.

Quinta serie
Miniserie di tre numeri ambientata in un universo alternativo edita nel 2009.

domenica 3 maggio 2020

Quale software viene usato per creare i fumetti di Topolino?

5 parodie Disney a fumetti che hanno fatto la storia


Il fumettista Marco Gervasio, che disegna su Topolino, da una intervista rilasciata nel 2014, disegna principalmente ancora con matita e pennello. Come lui fanno anche molti suoi colleghi.
Esistono anche le tavolette grafiche, utili per disegnare i fumetti al computer, ma non esistono programmi specializzati solo per fare i fumetti, tranne forse Mangastudio, utile per lo stile manga e non per lo stile Topolino.
Per realizzare lo stile Topolino ci sono programmi più universali, come Photoshop, Gimp, ecc., come alternativa a matita e pennello.
E’ ormai diffuso l’uso del computer per i colori e le chine, mentre la matita viene ancora spesso usata inizialmente, poi i disegni vengono passati allo scanner, per poi essere elaborati al computer.



sabato 2 maggio 2020

Topolino nell'isola misteriosa

Risultato immagini per Topolino nell'isola misteriosa



"Topolino nell'isola misteriosa" (Lost on a Desert Island) è un arco narrativo formato dalle strisce a fumetti con protagonista Topolino pubblicate sui quotidiani statunitensi tra il 13 gennaio ed il 31 marzo 1930, ed è considerata la prima storia a fumetti creata dalla Disney. Le strisce (che si fondano più su singole gag che su una trama vera e propria) furono scritte dallo stesso Walt Disney ispirandosi parzialmente ai corti L'aereo impazzito (1928) e Topolino nella jungla (1929), e disegnate da Ub Iwerks fino all'8 febbraio e successivamente da Win Smith a causa dell'abbandono della Disney da parte di Iwerks. Il fumetto è stato pubblicato anche coi titoli "Le audaci imprese di Topolino nell'isola misteriosa" e "Topolino emulo di Lindbergh".

Trama
Topolino, ispirato da una lettura, decide di diventare un aviatore. Prendendo pezzi da una vecchia automobile e sfruttando vari animali, costruisce un aereo, con cui, insieme a Minni, fa una breve quanto catastrofica prova di volo. A causa del fatto che Topolino non sa manovrare un aereo, si perde e, superata una tempesta, va a finire in un'isola deserta (Minni, intanto, era già scesa utilizzando la propria mutanda come un paracadute). Nell'isola si susseguono gag una dopo l'altra, con scene ai limiti dell'inverosimile. Alla fine, dopo aver provato invano a cacciare per sfamarsi e dopo essere riuscito a salvarsi da una tribù di nativi, si finge uno dei pulcini di un uccello molto più grande di lui che, dopo un'altra serie di gag, lo riporta inaspettatamente a casa.


venerdì 1 maggio 2020

Zuvembie

Risultato immagini per Zuvembie

Uno zuvembie è una creatura usata da Robert E. Howard per il suo racconto I colombi dell'inferno (Pigeons from Hell), pubblicato postumo in Weird Tales nel 1938 per il ciclo di Kirby Buckner. Nel 1970 il termine venne usato dalla Marvel Comics al posto della parola "zombie", bandita al suo tempo dalla Comics Code Authority.

Riviste pulp
Come detto prima, Robert E. Howard usò lo zuvembie per ilr acconto I piccioni dell'inferno.
In questo racconto, una donna può diventare uno zuvembie bevendo una Miscela Nera. La creatura risulterà essere non più umana, non riconosce amici o parenti. Non parla o non pensa come un essere umano. non ha bisogno di mangiare e vivrà per sempre, stando in una grotta o in una vecchia casa. Ha alcuni poteri come comandare i gufi, i pipistrelli, i piccioni e i lupi mannari. Può anche ipnotizzare una persona con la sua voce e ordinargli di uccidere o uccidersi finché il corpo non è freddo. Può essere uccisa solo da piombo o ferro.

Televisione
Quando I piccioni dell'inferno venne adattato in un episodio della prima stagione serie televisiva Thriller, lo "zuvembie" è stato adattato anch'esso, interpretato da Ottola Nesmith.

Fumetti
Sotto il Comics Code Authority, ai fumetti del XX secolo vennero apportati numerose restrizioni, finalizzate soprattutto per prevenire l'uso di elementi horror. Questo codice divenne più indulgente nel 1971, ma impediva ancora l'uso di termini come "zombie" perché legate allo sfondo letterario di creature come vampiri e lupi mannari, anche se non l'uso di zombie e creature simili a questi. Per aggirare il problema la Marvel Comics usò il termine "zuvembie" come sostituto per "zombie" nei suoi fumetti. Nel 1989 il codice cambiò e venne permesso l'uso del termine "zombie", e la Marvel prontamente abbandonò il termine "zuvembie". Nel 1997 John Byrne citò questo termine brevemente in Wonder Woman n.6, pubblicato dalla DC Comics, suggerendo che, fin dalla sua prima apparizione in Weird Tales, il termine "zuvembie" è un termine riconosciuto da entrambe le maggiori case editrici dei fumetti.