sabato 22 febbraio 2020

Celestiali

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«In principio erano i Celestiali, dèi spaziali giunti sulla Terra per compiere esperimenti genetici. Dalla primitiva creatura chiamata uomo trassero due nuove razze: i mostruosi Devianti e i perfetti Eterni, esseri simili agli uomini ma dotati di poteri semidivini. In principio erano i Celestiali, che posero il seme. Ora è giunto il momento del raccolto.»
(Quarta di copertina di Gli Eterni - Uccidere un dio)


I Celestiali (Celestials) sono un gruppo di personaggi dei fumetti creati da Jack Kirby (testi e disegni) nel 1976 e pubblicati dalla Marvel Comics. La loro prima apparizione è in Eternals (vol. 1) n. 2.

Caratteristiche fisiche
I Celestiali sono un enigma. Il loro aspetto è quello di umanoidi alti più di seicento metri rivestiti con un'armatura, dietro la quale nessuno sa cosa si nasconda. L'Eterno Ikaris ritiene che siano esseri di pura energia e che l'armatura permetta loro di interagire con il mondo fisico.

Storia
I Celestiali hanno visitato la Terra in pochissime occasioni e le loro visite avvengono per schiere denominate "coorti".
Si dà per certo che più di un milione di anni fa raggiunsero il nostro pianeta e crearono due sottospecie umane, i Devianti e gli Eterni; hanno condotto esperimenti simili anche su altre razze, ad esempio gli Skrull.
I Celestiali sono anche il motivo della presenza di alcuni fra gli individui con superpoteri di Terra-616: durante la loro venuta sulla Terra all'alba dell'uomo, per esempio, hanno introdotto nel genoma umano il fattore X, che ha portato allo svilupparsi della specie Homo superior.

Metodi dei Celestiali
«Noi siamo gli strumenti della (fecondazione/creazione/proliferazione) dell'Universo.»
(Tiamut)


Giunti su un pianeta e individuata la specie vitale di base con il potenziale neurologico richiesto, i Celestiali prelevano un centinaio di individui a caso e li evolvono in Eterni mentre un altro centinaio viene evoluto in Devianti. L'equilibrio è mantenuto dal fatto che, nonostante gli Eterni siano molto più potenti dei Devianti, questi si riproducono esponenzialmente compensando la qualità con la quantità.
Dopo diciannove cicli cosmici il pianeta è pronto per il "raccolto" e l'energia aggregata delle specie base viene incanalata per il Fulcro: esso rappresenta l'ordine cosmico e il primo principio della termodinamica (secondo cui l'energia non può essere né creata né distrutta ma solo trasformata). Solo un'entità può raccogliere l'energia collettiva di un pianeta senza autodistruggersi, l'Orda: se i Celestiali sono lo strumento della proliferazione, l'Orda è lo strumento della distruzione; come in una leva esso rappresenta il bilanciamento dell'energia su due fronti, Celestiali e Orda.
Se al momento del raccolto il pianeta sarà prosperoso e avanzato significherà che l'impronta degli Eterni è stata preponderante e in tal caso l'energia andrà ai Celestiali; se invece sul pianeta imperversano guerre e barbarie allora avranno prevalso i Devianti e in questo caso l'Orda avrà l'energia.
Ogni razza su cui i Celestiali hanno compiuto sperimenti viene periodicamente visitata da Arishem il Giudice e se le cavie non rispettano lo standard Celestiale egli invia un codice di sterminio a Exitar lo Sterminatore (alto 6.100 metri), che eseguirà la sentenza. La prima volta in cui qualcuno assistette a tale rituale Exitar trasformò un pianeta in un paradiso terrestre, sterminando tutti gli abitanti malvagi e dando ai sopravvissuti una seconda possibilità; di solito, però, la razza colpevole viene cancellata dal cosmo insieme col proprio pianeta.

Poteri e abilità
I Celestiali sono tra gli esseri più potenti dell'universo Marvel.
Finora hanno dimostrato di poter sigillare intere dimensioni, creare esseri incredibilmente potenti, disintegrare il manufatto asgardiano noto come Distruttore nonostante fosse potenziato dalla forza vitale di tutti gli dèi asgardiani eccetto Thor e spostare pianeti a galassie di distanza. Possono inoltre modificare a piacimento le loro dimensioni, hanno una forza fisica quasi infinita e sono quasi invulnerabili; inoltre, nel caso in cui vengano danneggiati, possono rigenerarsi quasi istantaneamente.
I Cubi Cosmici altamente evoluti Kosmos e Kubik - esseri in grado di maneggiare quantità incalcolabili di energia e dotati di enormi poteri di manipolazione della materia - hanno affermato che un singolo Celestiale possiede un potere di vari ordini di grandezza superiore al loro.
Come si può intuire dal nome, ognuno di loro ha un campo in cui è più specializzato e ha più potere degli altri; dispongono inoltre di tecnologia e conoscenze fra le più avanzate nell'universo.

Interazioni con altri personaggi
  • Il mutante Apocalisse acquisì le proprie conoscenze scientifiche e tecnologiche riuscendo ad entrare all'interno di un vascello spaziale costruito dai Celestiali, da cui uscì completamente trasformato nell'aspetto e dotato di sembianze parzialmente meccaniche; l'astronave venne in seguito usata dalla prima formazione di X-Factor come base. L'intelligenza artificiale del velivolo venne poi dotata di un modulo vocale in grado di simulare la voce del Professor Xavier e la sua matrice originale seguì il figlio di Scott Summers e Madelyne Pryor nel XL secolo per curare il piccolo da un'infezione del virus tecno-organico degli alieni della Phalanx. In seguito il bambino, divenuto adulto, tornò indietro nel tempo con il nome di Cable e la matrice del vascello Celestiale venne installata nella base orbitale Greymalkin.
  • Gli Osservatori e i Celestiali hanno combattuto una lunga guerra senza alcun esito, vista la natura delle due specie.
  • Tiamut il Celestiale Dormiente (o Sognante) è riuscito a modificare a proprio piacimento la realtà creata da Franklin Richards, il figlio di Reed Richards e Susan Storm, portando un'Onda di Caos cosmica e soggiogando il Celestiale Ashema; fu poi esiliato a causa del suo potere di rendere i suoi sogni una realtà concreta, capacità considerata pericolosa persino dai suoi simili. In seguito il Dottor Destino si alleò con Reed e insieme riuscirono a sventare la minaccia rappresentata dal Celestiale, ma prima di soccombere quest'ultimo scambiò le loro personalità[3].
  • Nella saga La Sfida del Dottor Destino si può notare come Tiamut sia fisicamente più grande addirittura di Exitar lo sterminatore, tanto da poter prendere in mano e distruggere la gigantesca nave del Dottor Destino, le cui dimensioni sfiorano quelle dell'isola di Manhattan. È probabile però che il Celestiale Dormiente abbia la capacità di variare la propria massa, visto che appare di dimensioni ridotte quando intrappola Reed e Destino tra le mani.
  • Secondo una teoria di Richards, i Decaduti hanno adottato tale nome poiché sconfitti dai Celestiali.

Altri media
Cinema
  • I Celestiali vengono nominati dal Collezionista nel film Guardiani della Galassia: uno di loro, Eson il ricercatore, compare su uno degli schermi di Taneleer Tivan mentre la testa mozzata di un Celestiale è il luogo dell'incontro dei Guardiani con il Collezionista.
  • Nel sequel del film, Guardiani della Galassia Vol. 2, compare il personaggio di Ego, un Celestiale che si è evoluto divenendo un pianeta e che assume forma umana per interagire con gli altri.


venerdì 21 febbraio 2020

Floyd Gottfredson

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«Ho cercato di sintetizzare in tre parole il mio pensiero, paragonando Gottfredson al Big Bang, l'esplosione primordiale che ha dato origine all'universo: nel nostro caso, a quello disneyano.»
(Marco Rota parlando di Floyd Gottfredson)


Floyd Gottfredson (Kaysville, 5 maggio 1905 – Montrose, 22 luglio 1986) è stato un fumettista statunitense. È noto soprattutto come disegnatore delle strisce quotidiane che hanno contribuito a decretare il successo di Topolino come personaggio dei fumetti. Dopo che i disegnatori Ub Iwerks e Win Smith ebbero completato la prima storia a fumetti del personaggio, Le audaci imprese di Topolino nell'isola misteriosa, abbandonarono l'impegno per occuparsi di altri progetti e Gottfredson venne incaricato da Walt Disney di continuarne la realizzazione, occupandosi non solo dei disegni ma anche dei soggetti, dando avvio a una lunga evoluzione sia del personaggio che della relativa ambientazione, rendendo le storie più realistiche e il personaggio più sfaccettato e complesso rispetto alla versione cinematografica, creando inoltre molti comprimari di successo come il commissario Basettoni, Eta Beta e Macchia Nera. Realizzò le strisce quotidiane del personaggio ininterrottamente per oltre quarantacinque anni, dal maggio 1930 all'ottobre 1975. La sua opera è stata tale da poterlo ritenere uno dei maestri dell'arte del fumetto riuscendo a combinare la sua abilità come disegnatore con il talento di narratore divenendo esempio per generazioni di altri autori che si sono cimentati col personaggio di Topolino dopo di lui.

Carriera
Esordi
Floyd Gottfredson nasce il 5 maggio 1905 a Kaysville, nello Utah (USA), in una piccola stazione ferroviaria, il cui capostazione è il nonno.[senza fonte] Nel 1916 si trasferisce a Siggurd, a circa 180 miglia da Salt Lake City: è qui che perde parte della sensibilità alla mano destra a seguito di un incidente di caccia che lo costringe a un lungo periodo di riposo chiuso in casa dove, per riabilitare l'uso del braccio e della mano si applica nel disegno finendo per appassionarvisici. Nel 1916 il giovane Floyd vede su un giornale l'immagine del principe ereditario di Germania e la ricopia. Lo zio, notando la sua abilità, lo spinge ad iscriversi alla London School of Cartooning, una scuola di disegno per corrispondenza. Floyd, quindi, per pagarsi gli studi, vende porta a porta il libro scritto dal nonno paterno che narra le sue peripezie come pioniere mormone tra gli indiani Blackhawk. Completerà la sua formazione seguendo i corsi, sempre per corrispondenza, delle Federal Schools of Illustrating and Cartooning di Minneapolis.
Col tempo riesce a vendere vignette ad alcuni quotidiani e riviste locali. Nel 1924 sposa Mattie Mason e si trasferisce a Richfield, sempre nello Utah, dove lavora come proiezionista e disegnatore di locandine e manifesti per una piccola catena di cinema. Subito dopo la nascita del suo primo figlio, Norman, inizia a collaborare con il Salt Lake City Telegraph, per il quale realizza una serie di vignette umoristiche, intitolata Local Stuff - And So Is Salt Lake, che commentano gli eventi più importanti tra quelli riportati sul quotidiano. Sin da queste prime uscite si nota l'influenza di artisti quali Thomas Sullivan e Jay Norwood Darling. Nel 1927, poi, dopo la nascita della figlia Colleen, inizia ad allargare le sue collaborazioni con The Utah Farmer, The Blow Out - A Magazine of Good Will e Desert News, mentre l'anno successivo partecipa ad un concorso di cartooning indetto dalla American Tree Association, ottenendo il secondo posto con la tavola contro la deforestazione dal titolo Weakening (Indebolimento). Questo premio gli consentì di iniziare una collaborazione con The Battery Man, rivista automobilistica per la quale realizza una serie di vignette, Sparks of Fun, anche a tutta pagina, con divertenti gag automobilistiche. Questi primi successi lo convincono a spostarsi a Los Angeles, dove cerca di iniziare a collaborare con i principali quotidiani della città, senza però il successo sperato. La sua carriera di vignettista continua, comunque, fino al 1930, quando inizia la pubblicazione della sua prima storia Disney, Topolino nella Valle della Morte (5 maggio): ha venticinque anni e questo esordio è solo l'inizio di una carriera che durerà 45 anni e mezzo.

Studio Disney e Topolino
Floyd Gottfredson entra nello studio Disney il 19 dicembre del 1929 assunto, con uno stipendio di 18 dollari alla settimana, come intercalatore e assistente animatore, per poi passare alle strisce quotidiane di Topolino l'anno successivo, per richiesta dello stesso Walt Disney che gli assicurò che l'incarico sarebbe stato temporaneo. Dal 17 gennaio 1932 diventa anche il titolare della tavola domenicale per la quale ha l'aiuto di Al Taliaferro e Ted Thwaites; di questa se ne occuperà fino al 1938. Sempre nel 1932 Floyd diventa il responsabile del reparto fumetti che contava poco meno di una decina di persone; qui affidò la sceneggiatura delle storie inizialmente a Webb Smith e poi a Ted Osborne, Merrill de Maris, Bob Karp, Dick Shaw, mentre Floyd continuerà a realizzare i soggetti e i disegni, oltre a creare nuovi personaggi come Musone e il capitano Setter nel 1933, Eli Squick nel 1934, il professor Enigm nel 1936, Giuseppe Tubi nel 1938, Macchia Nera nel 1939, le cui fattezze sono simile a quelle di Walt Disney.
Il suo Topolino è un personaggio che riprende molto da vicino la versione dei cartoni animati: vive in una città in uno stadio di preurbanizzazione e la sua attività principale sembra quella di litigare, bighellonare e attaccar briga, come in Topolino contro il gatto Nipp (strisce dal 19 gennaio al 25 febbraio 1931), in cui Gottfredson viene aiutato alle matite e alle chine da Earl Duvall, o come in Topolino e Felice, detto Il Bel Gagà (strisce dal 22 settembre al 26 dicembre 1930).
La maturazione del personaggio avverrà lentamente con l'affinamento delle qualità di scrittore di Gottfredson e, soprattutto, con la ricerca della spalla ideale per Topolino. In questa ricerca, si contano alcuni incontri con Paperino (Topolino e il mistero dei cappotti), con Orazio (Topolino e il tesoro di Clarabella o Topolino e Orazio nel castello incantato) ma il successo arriva con Pippo, che diventa così il migliore amico di Topolino. Il loro rapporto inizia con Topolino poliziotto e Pippo suo aiutante, che ispirerà, 25 anni più tardi, Paperino e le teste a zero di G. B. Carpi. Coadiuvato da Merrill de Maris ai testi e da Ted Thwaites alle chine, Gottfredson costruisce una storia di investigazione in cui due vicende sono intrecciate fra loro: da un lato dei falsari che stanno inondando la città (ancora chiamata, in originale, Homeville), dall'altro dei ladri che si accontentano di capelli e mutandoni.
Nella serie di strisce che compongono le storeTopolino nella casa dei fantasmi, Topolino, Pippo e Paperino si alleano per risolvere un intricato mistero di fantasmi che verrà risolto da Topolino mentre le due spalle interpretano gli intermezzi comici. Gottfredson qui venne coadiuvato ai testi da Ted Osborne insieme a Bill Walsh. La produzione di Gottfredson con Topolino protagonista è molto vasta. Nel 1943 arriva Bill Walsh a occuparsi dei testi delle strisce inaugurando uno dei periodi più felici del personaggio sotto la gestione Walsh-Gottfredson, aiutata alle chine da Dick Moores, Bill Wright, Manuel Gonzales e altri. Tra i personaggi che Gottfredson affiancò a Topolino si ricorda poi il prof. Enigm. Gottfredson realizzò anche storie di vita quotidiana, come Topolino e l'elefante o Topolino e lo struzzo Oscar.
Nel 1947 Frank Reilly gli succede come direttore del reparto fumetti e così poté dedicare completamente alla realizzazione delle storie di Topolino: generalmente si pensava alla strip successiva subito dopo averne realizzata una, mentre a fine settimana lo staff tecnico si riuniva per discutere della storia fino a quel punto e quindi decidere come sarebbe proseguita. Il 26 settembre fa il suo esordio Eta Beta in Topolino e l'uomo del 2000, che diventerà spalla fissa di Topolino per una lunga serie di storie fino al luglio 1950.
Con Walsh, Gottfredson realizza storie di Topolino di ampio respiro di genere noir alternate a storie di vita quotidiana nelle quali il tratto di Gottfredson migliora ulteriormente portando la figura di Topolino a un aspetto molto più grintoso e adatto alle nuove atmosfere già in parte introdotte da un po' di tempo dallo stesso Gottfredson, come in Topolino e il corvo misterioso. Esempi di questo periodo sono Topolino e gli orfani di guerra, Topolino e la banda della morte, Topolino e l'anello di Re Mida e la Topolino contro Topolino. Questo periodo si conclude nel 1955 quando il King Features Syndicate chiede esplicitamente che le strisce quotidiane diventino autoconclusive: la prima di questo genere è datata 5 ottobre 1955.

Altri lavori
Oltre alle strisce a fumetti di Topolino realizza i disegni per Zirlino, leone pecorino, adattamento, su testi di Frank Reilly, dell'omonimo cortometraggio dell'8 febbraio 1952, una serie di tavole settimanali su Walt Disney's Treasury of Classical Tales dal luglio 1952 che proponeva la riduzione a fumetti di film e che vede la collaborazione di Gottfredson anche per il lettering della riduzioni della bella addormentata nel bosco (dal 3 agosto al 28 dicembre 1958, disegni di Julius Svendsen). Per la riduzione della carica dei 101 (dal 1º gennaio al 16 marzo 1961) realizza le matite di base.
Il 26 novembre 1960 fa il suo esordio Peter Pan's Christmas Story, una storia natalizia la cui striscia introduttiva è opera proprio di Gottfredson. Su testi di Reilly, poi, realizza The Three Little Pigs' Christmas Story (25 novembre-24 dicembre 1963), per passare l'anno successivo a Cinderella's Christmas Party (23 novembre-24 dicembre) e finire nel 1965 con Bambi's Christmas Adventure (29 novembre-24 dicembre), per la quale realizza il lettering oltre a numerose correzioni dei disegni di Guillermo Cardoso.

Gli ultimi anni
Gottfredson lascia la Disney il 1º ottobre 1975, dopo 45 anni e mezzo; la sua ultima striscia esce il 15 novembre. Come già Carl Barks, anche Floyd realizza su richiesta del collezionista Malcolm Willits, degli acquerelli e inizia a riproporre alcune scene ispirate alle sue storie più famose realizzando ventiquattro quadri fino al 1983. In questi anni, tra l'altro, riprende i rapporti con il disegnatore italiano Luciano Bottaro e con il gruppo di appassionati disneyani di Rapallo, che gli invia un premio in occasione dei cinquant'anni di Topolino.
Il 22 luglio del 1986, dopo una lunga malattia, Gottfredson muore.

Eredità
Alla sua opera si ispirano quelle realizzate in Italia da Romano Scarpa e poi da Casty per il settimanale Topolino.
L'editore Sergio Bonelli a proposito di Floyd Gottfredson disse: «Ma all'interno [dei miei fumetti preferiti] le storie - che, non a caso, portano l'inconfondibile marchio di Floyd Gottfredson - sono davvero eccezionali: si possono leggere come vicende comiche, ma anche come romanzi d'avventura o, meglio ancora, come film. Così, di volta in volta, il piccolo eroe disneyano sembra diventare Humphrey Bogart in Topolino giornalista e in Topolino nella casa dei fantasmi, Gary Cooper in Topolino agente della polizia segreta e in Topolino nel Paese dei califfi, Harrison Ford in Topolino e il pirata Orango e in Topolino e il mistero dell'uomo nuvola... E, se proprio volete farmelo dire, sembra diventare il mio Tex Willer in Topolino e il tesoro di Clarabella e in Topolino e il bandito Pipistrello.»
Con queste parole Marco Rota sintetizza l'importanza di Gottfredson nel panorama Disney internazionale: «Posso dire che, personalmente, lo considero il più grande artista Disney di tutti i tempi! Ho cercato di sintetizzare in tre parole il mio pensiero, paragonando Floyd Gottfredson al big Bang, l'esplosione primordiale che ha dato origine all'universo: nel nostro caso, a... quello disneyano. Dobbiamo tutti riconoscenza a questo impareggiabile disegnatore: i lettori, per le splendide storie che ha realizzato, e i disegnatori, anche per gli insegnamenti che hanno potuto trarre dal suo lavoro».

Al Lewin
Nel 1966 lo sceneggiatore Alfredo Castelli scrisse una guida dedicata a Topolino su una rivista in cui, non riuscendo ad avere risposta dalla Disney, affermò che il disegnatore delle strisce giornaliere del personaggio dal 1940 al 1954 fosse stato un certo Al Lewin, nome inventato allo scopo di coprire il periodo del quale non si avevano informazioni. Molti credettero a Castelli tanto che in molti testi Al Lewin venne presentato come uno dei più importanti autori delle storie di Topolino. Dagli Stati uniti scrissero a Castelli che il nome che stava cercando era quello di Floyd Gottfredson. Castelli allora poté completare la sua ricerca e la rettifica avvenne in un articolo sulla rivista di fumetti Eureka nel 1968. Ma intanto il nome di Al Lewin era stato registrato e ricomparve su altre pubblicazioni e lo stesso Mario Gentilini, direttore del settimanale Topolino, lo indica come uno degli autori del personaggio trasformandolo però in Al Levin e inoltre conferma a Levin la paternità del personaggio di Eta Beta in un volume omonimo dedicato al personaggio. Negli anni settanta la stessa Disney disse di non poter escludere che Al Levin avesse veramente lavorato a Topolino. Anche molti decenni dopo, sul settimanale Topolino (n° 2468), la redazione attribuì la creazione del personaggio di Eta Beta ad Al Lewin e non a Gottfredson.





giovedì 20 febbraio 2020

Basin City

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Basin City, meglio nota come Sin City (la città del peccato) è una città immaginaria creata dal disegnatore statunitense Frank Miller nella graphic novel Sin City, collocata convenzionalmente negli Stati Uniti d'America, stato di Washington.

Geografia fisica
Il clima di Basin City è rappresentativo del clima di tutta l'America: a volte è arido e caldo mentre a volte è nevoso. La pioggia è calda e fastidiosa per chi non è abituato.

Storia
Basin City viene fondata nel XIX secolo durante la corsa all'oro nel West da parte degli avventurieri europei e della costa occidentale.

Città vecchia
Zona più vecchia della fondazione di Basin City. Questa parte di territorio è governato principalmente dalle prostitute che vi abitano. Nemmeno la legge o la giustizia dello stato vi può influire. Ai tempi del west, Basin City era solo una città abitati da cercatori di pepite d'oro nelle miniere. Prossima a divenire una città fantasma, Il bisnonno dei Roark spese tutte le sue monete d'argento per deportare prostitute di ogni nazionalità per cercare di riportare prosperità alla città. Il piano ebbe infatti successo, facendo divenire Sin City la città che è adesso, dove grandi uomini d'affari di tutto il mondo vi arrivano per soddisfare i propri desideri. A seguito di questo, la famiglia Roark col proseguire delle generazioni, il loro patrimonio aumentò vertiginosamente da milioni a miliardi, venendo considerata una famiglia reale locale.

Case popolari
Zona alta di Sin City. È il luogo in cui è nato e cresciuto Marv. Una notte mentre, Marv è impegnato a catturare degli studenti che tentavano di bruciare un barbone, riesce a raggiungerli ed attirarli nel suo quartiere. I vicini di Marv rispondono con alcune frecce per indicare che stanno vedendo e osservando. Marv a gesti gli dice chi è, e chiede aiuto a uccidere gli studenti. I vicini intervengono colpendo con assoluta precisione gli studenti con le loro frecce. Il volto di coloro che abitano nelle case popolari non viene mai mostrato.


mercoledì 19 febbraio 2020

24-hour comic

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Un 24-hour comic è un fumetto di 24 pagine scritto, disegnato e completato in 24 ore. Ideato nel 1990 da Scott McCloud come esercizio creativo e per sfidare il collega Stephen R. Bissette ha dato vita dal 2004 a un evento annuale, la 24 Hour Comics Day, in cui decine di fumettisti realizzano un fumetto di questo tipo.
L'edizione italiana dell'evento è stata organizzato dalla webzine Lo Spazio Bianco dal 2005 al 2008 con il titolo 24 Hour Italy Day Comics e successivamente dai fumettisti Bigio, Sio e Dado come 24 Ore Comics.

Origine
Scott McCloud lanciò l'iniziativa come una sfida tra lui e Steve Bissette come esercizio creativo. McCloud disegnò il suo primo 24-hour comic per dimostrare che poteva essere fatto il 31 agosto 1990, Bissette realizzò il suo il 5 settembre successivo.
La notizia della sfida si diffuse, specialmente quando Dave Sim pubblicare il suo personale (il terzo per la cronaca) 24-hour comic, insieme a quelli di McCloud, Bissette e Neil Gaiman in appendice al suo Cerebus. Alla fine Scott McCloud raccolse sei fumetti realizzati in 24 ore sul suo sito web, realizzati da noti creatori di fumetti. Infine Scott McCloud raccolse sei fumetti di noti disegnatori sul sito web. Erik Larsen e Chris Eliopoulos pubblicarono le loro storie nel one-shot Image-Two-In-One featuring The Herculean and Duncan (dove The Herculean è la sezione di Larsen e Duncan quella di Eliopoulos).
McCloud mantenne fino al 2004 un archivio di tutti i fumetti completati in 24 ore sul suo sito web, successivamente l'archivio venne gestito da About Comics per passare quindi al Billy Ireland Cartoon Library & Museum, che conserva anche le copie fisiche di centinaia di fumetti completati in 24 ore.

Regolamento
In qualità di iniziatore della sfida, Scott McCloud ha stabilito le regole per cui un fumetto si possa qualificare:
  • deve essere iniziato e completato entro 24 ore consecutive;
  • solo una persona può essere direttamente coinvolta nella sua creazione; gli autori possono lavorare "gomito a gomito" ma non possono intervenire in alcun modo sul lavoro altrui.
  • Deve essere composto di 24 pagine oppure, se realizzato direttamente in versione web deve essere composto di 100 riquadri o vignette;
  • l'autore può raccogliere generi di conforto, documentazione e strumenti per il disegno preventivamente, ma non può abbozzare la trama prima o predisporre niente su carta (come schizzi dei personaggi o impostazioni della tavola) finché non partono le 24 ore. Qualunque pausa (per mangiare, dormire o qualunque altro scopo) viene conteggiata nelle ventiquattr'ore.
  • Se il fumettista fallisce il completamento del fumetto in 24 ore vengono ammesse due alternative:
  • #lasciare il fumetto così com'è al termine delle ventiquattro ore;
  • #proseguire finché le 24 pagine (o le 100 vignette) sono finite.
La prima è detta the Gaiman variation, con riferimento al tentativo fallito di Neil Gaiman (13 pagine più copertina); la seconda è chiamata the Eastman variation, dopo l'insuccesso di Kevin Eastman (24 pagine in 50 ore). Entrambi i tentativi fanno parte dei primi sei 24-hour comic a cui si è accennato prima, raccolti da McCloud nel suo index con la definizione di The Original Six.
Scott McCloud considera entrambe le opere dei "nobili tentativi" (noble failures) e ha catalogato tutte e due sul suo sito dal momento che ritiene che gli autori intendessero completarle nel tempo prestabilito e abbiano comunque rispettato lo spirito della competizione.
In caso l'opera venga realizzata al di fuori della giornata stabilita per l'evento, viene richiesto all'autore di presentare una copia del fumetto a Scott McCloud, perché sia ufficialmente riconosciuto come "24-hour comic" o "nobile tentativo".
La versione italiana del regolamento non si discosta da quella pensata da McCloud: è in pratica la traduzione letterale di quanto pubblicato sul sito ufficiale della manifestazione.

Avvenimenti
Il primo evento 24 Hour Comics Day è stato organizzato da Nat Gertler 24 aprile 2004. Quel giorno autori di fumetti di tutto il mondo furono invitati a trascorrere la giornata creando un fumetto. Fu richiesto a tutti i partecipanti di inviare il loro lavoro a McCloud, che dedica all'archiviazione di tutti i 24-hour comic completati una sezione apposita del suo sito. Molte fumetterie statunitensi (e all'estero) hanno fornito supporto all'evento fornendo spazio a coloro che desideravano partecipare. L'evento ha attratto molti scrittori e disegnatori, anche dilettanti, e ha avuto risonanza sia sulla stampa cartacea sia su quella online.
Nel 2005, il secondo 24 Hour Comics Day è stato fissato per il 23 aprile, con la partecipazione di oltre 800 fumettisti sia nelle sedi stabilite che da casa loro o altra sede, come le suddette fumetterie.

Italia
La prima edizione italiana, chiamata 24 Hour Italy Comics Day, si è svolta dalle 14 del 1º ottobre 2005 alle 14 del giorno successivo, nello spazio allestito presso la Scuola del Fumetto di Milano, a cura di Lo Spazio Bianco.it, rivista online di critica e cultura fumettistica[5] Tra i partecipanti più famosi a questa prima edizione si annoverano Alfredo Castelli, Tito Faraci, Carmine Di Giandomenico, Stefano Raffaele, Roberto Recchioni e Davide Toffolo. Andrea Plazzi (redattore e traduttore specializzato in supereroi) ha fornito il suo apporto come direttore artistico, ruolo che ha svolto in collaborazione con Alfredo Castelli. Questa edizione si è svolta con il patrocinio della Coop Lombardia e la partecipazione di Amnesty International. Tutti i proventi della manifestazione e di pubblicazioni successive sono devoluti in beneficenza.
Il 24 Hour Italy Comics Day ha avuto l'approvazione ufficiale di McCloud (che avrebbe voluto partecipare personalmente alla prima edizione, ma ha dovuto declinare per impegni precedenti) e Nat Gertler, organizzatore dell'edizione statunitense.
Lo Spazio Bianco ha organizzato altre manifestazioni.
  • 16/17 dicembre 2005: Padova
  • 27/28 maggio 2006: Milano, Palermo
  • 7/8 ottobre 2006: Milano, Cremona, Casalecchio di Reno, Nova Milanese, Roma, Napoli e Palermo
  • 21/22 luglio 2007: Sesto Fiorentino
  • 20/21 ottobre 2007: Pordenone, Palermo, Lecce
  • 18/19 ottobre 2008: Lecce, Sarzana, Terni, Sesso, Palermo
L'edizione italiana 2007 è avvenuta in contemporanea con oltre ottanta diverse località nel mondo.
Il volume che raccoglie tutte le storie realizzate nel primo 24HIC è stato presentato ufficialmente il 21 maggio nell'edizione 2006 di Torino Comics.
Successivamente la formula viene ripresa dai fumettisti Bigio, Sio e Dado, che organizzano annualmente la 24 Ore Comics, ma invece di svolgersi in un luogo fisico gli autori caricano i testi finali sulla pagina web della manifestazione.

Volumi
  • 24 Hour Comics (ISBN 0-9716338-4-3) presenta nove fumetti selezionati da McCloud.
  • 24 Hour Comics Day Highlights 2004 (ISBN 0-9753958-0-7) presenta una selezione dei lavori realizzati per l'edizione del 2004.
  • 24 Hour Comics All-Stars (ISBN 0-9753958-4-X) presenta opere di numerosi autori professionisti.
  • 24 hour Italy Comics, Edizioni Scuola del Fumetto, Milano, 2006 (ISBN 88-7855-054-X) presenta tutte le storie realizzate nella prima edizione italiana della manifestazione.
  • Dado, Bigio, Sio, 24 Ore Comics, Shockdom, 2017, ISBN 978-8896275825
  • Dado, Bigio, Sio, Tre Trighi – Collection, 2018
Sfide simili
L'idea del 24-hour comic ha generato delle imitazioni. Vari fumetti online hanno partecipato al duello fumettistico, ma invece di 24 pagine hanno prodotto 24 strisce (che non possono raggiungere la soglia prevista delle 100 vignette).
C'è poi una 24 ore della recitazione (24-hour play), in cui un gruppo di attori e commediografi sceneggia e recita un'intera rappresentazione fino al termine delle 24 ore. Di converso, questo ha dato origine a una 48 ore cinematografica (48 hour film project).
Con spirito analogo, novembre è stato dichiarato NaNoWriMo (National Novel Writing Month, cioè il "mese nazionale della scrittura di romanzi") da un'organizzazione di scrittori entusiasti. L'obiettivo è produrre un romanzo di cinquantamila parole, iniziando il 1º del mese e terminando entro la mezzanotte del 30.


martedì 18 febbraio 2020

Arjuna - La ragazza terra

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Arjuna - La ragazza terra (地球少女アルジュナ Chikyū shōjo Arujuna) è un anime in 13 episodi diretto da Shōji Kawamori, che è anche l'autore della storia originale da cui è tratta la serie, e prodotto nel 2002 dallo studio Satelight e da Bandai Visual.
In Italia la licenza di distribuzione dell'anime per il circuito home video era stata acquistata dalla Shin Vision, ma la EMC che ha rilevato il marchio dopo il fallimento della compagnia, non distribuirà la serie[1]. Il primo episodio dell'anime con audio giapponese e sottotitoli in italiano, è stato trasmesso dall'emittente italiana MTV giovedì 8 settembre 2005.

Trama
La storia inizia con la morte di Juna. Lei era una ragazza normale come tante altre, andava a scuola, aveva il ragazzo e l'hobby del tiro con l'arco, ma tutto finisce con il gravissimo incidente che la uccide. Nella breve fase di coma prima della morte, la ragazza ha una terribile e angosciante visione del futuro della Terra, devastata da siccità e alluvioni provocate dai Raaja, misteriose creature-virus simili a lombrichi, allegoria dei danni e dell'inquinamento causati dall'uomo. A quel punto Juna entra in contatto con uno spirito che fa parte di una non meglio precisata organizzazione per la salvaguardia della natura, che le offre di ritornare in vita in cambio della sua collaborazione per salvare il pianeta.

Tematiche
Nella serie riecheggiano le tematiche ambientaliste del primo Hayao Miyazaki (come in Conan il ragazzo del futuro e Nausicaä della Valle del vento), che l'autore e regista Shōji Kawamori porta alle estreme conseguenze. Juna si trova a combattere per salvare l'equilibrio ecologico compromesso, ma si rende conto che anche il "nemico", i Raaja, sono anche loro creature viventi. La ragazza ogni volta dovrà quindi operare delle scelte difficili e tutto ciò porta l'anime ad essere un messaggio di pace e di rispetto per la natura, grande e disperato.

Episodi

Titolo italiano
Giapponese Kanji- Rōmaji
In onda
Giapponese




1
Drop of time
「時のしずく」 - Toki no shizuku
09/01/01
2
The Blue Light
「青い光」 - Aoi hikari
16/01/01
3
Tears of the Forest
「森の涙」 - Mori no namida
23/01/01
4
Transmigration
「転生輪廻」 - Tensei rinne
30/01/01
5
The Small Voices
「小さきものの声」 - Chisaki mono no koe
06/02/01
6
The First One
「はじめの一人」 - Hajime no hitori
13/02/01
7
The Invisible Words
「見えない言葉」 - Mienai kotoba
20/02/01
8
The Distant Rain
「とおい雨」 - Toi ame
27/02/01
9
Before Birth
「生まれる前から」 - Umareru mae kara
25/10/01
10
The Flickering Genes
「ゆらぐ遺伝子」 - Yuragu idenshi
06/03/01
11
The Day of No Return
「かえらざる日」 - Kaerazaru hi
13/03/01
12
The Death of a Nation
「国ほろびて」 - Kuni horobite
20/03/01
13
The Here and Now
「今」 - Ima
27/03/01

Colonna sonora
Sigle di chiusura
  • Mameshiba cantata da Maaya Sakamoto
  • Sanctuary cantata da Maaya Sakamoto