venerdì 29 novembre 2019

Conte Dacula

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Conte Dacula (Count Duckula) è il titolo di una serie animata realizzata in Gran Bretagna dalla casa di produzione Cosgrove Hall e andata in onda dal 6 settembre 1988 al 16 febbraio 1993 per un totale di 65 episodi, nonché il nome del protagonista, un papero vampiro nato come parodia del conte Dracula.

La storia
In Transilvania si erge un sinistro castello, dimora dei Dacula, una famiglia di conti il cui solo nome basta a terrorizzare gli abitanti dei poveri villaggi che stanno al di sotto del maniero. Questo perché si dice che i Dacula siano una dinastia di paperi vampiri intenti a succhiare il sangue alla povera gente.
In realtà, come viene narrato nel segmento che precede la sigla iniziale di ogni episodio, questa credenza è errata, non perché i Dacula non siano vampiri, ma perché non sono una dinastia... Infatti Dacula è un solo vampiro, morto e resuscitato più volte nel corso dei secoli. Per resuscitarlo (in seguito alle tipiche morti da vampiro, cioè esposizione alla luce solare e paletti di legno nel cuore), i suoi servitori avrebbero dovuto seguire un complicato rituale durante una precisa occorrenza astronomica (versione originale: "Quando la luna entra nell'ottava casa di Acquario", versione italiana: "Quando il Sole si trova in trigono con Urano"): a quel punto Dacula sarebbe rinato, ma con ricordi e una personalità totalmente differenti, riuscendo così a portare avanti la leggenda della casata Dacula.
Nel presente, un'altra di queste resurrezioni sta per avere luogo, condotta da Igor, il fido maggiordomo di Dacula, e dalla Tata, la governante del castello: grazie alla stupidità della Tata uno degli ingredienti fondamentali, il sangue fresco, viene sostituito con il succo di pomodoro, e così Dacula rinasce come vampiro vegetariano e del tutto inoffensivo, per il disgusto di Igor che sperava di vedere il suo padrone terrorizzare gli inermi abitanti dei villaggi.
Dacula vorrebbe diventare amico di tutti, diventare famoso e viaggiare per il mondo: mentre le prime due opportunità non saranno mai realizzate a causa della cattiva fama che circonda lui e i suoi servi, il tema del viaggio intorno al mondo sarà spesso sfruttato dalla serie grazie all'introduzione della "bara magica". Si tratta di una bara situata in un'ala del castello che garantisce a chiunque vi entri l'abilità di teletrasportarlo in qualsiasi luogo del mondo...con l'unico inconveniente che anche tutto il castello viene trasportato assieme a lui!

Personaggi principali
Dacula (doppiato da Pietro Ubaldi): il protagonista, un papero (probabilmente un germano reale) ultracentenario ma che, a causa del rituale citato, non ha memoria delle sue vite precedenti e si comporta come un giovanotto. Il rituale sbagliato inoltre ha cancellato una delle peggiori sfortune per un vampiro, la debolezza alla luce solare, con il risultato che Dacula può andare ovunque in qualunque momento della giornata senza problemi. Vorrebbe solo stare in pace con gli altri e sé stesso, nonostante Igor continui a ricordargli invano che il suo dovere principale è spargere dolore e desolazione per i villaggi transilvani. Odia vivere nel suo lugubre e malsano castello e quando può lo fa trasportare in qualche angolo soleggiato della terra. Spesso si imbarca in spedizioni intorno al mondo e strane avventure che però si concludono sempre con un nulla di fatto.
Igor (doppiato da Sante Calogero): il maggiordomo della "famiglia" Dacula, un avvoltoio (in questa serie quasi tutti i personaggi sono degli uccelli antropomorfi) che rimpiange continuamente i "bei giorni andati" quando il nome del suo padrone generava il terrore in chiunque. Spesso crudele, e fautore di una buona dose di umorismo nero tipicamente inglese (vista la provenienza della serie), non riesce mai a convincere il padrone a mordere qualche collo invece dei broccoli che abitualmente mangia. Anche lui è ultracentenario, dato che da quello che fa intuire è stato presente a tutte le resurrezioni di Dacula: alcune allusioni fanno pensare che abbia oltre 800 anni, ma potrebbe essere addirittura immortale.
Nell'episodio Il resto è storia si vede il suo predecessore e omonimo (oppure lo stesso Igor) mettere nella stanza del primo conte Dacula un pipistrello vampiro per trasformarlo.
La Tata (doppiata da Antonello Governale): una gigantesca gallina senza nome ("Tata" indica solo quello che fa in fondo) la cui intelligenza è inversamente proporzionale alla stazza e alla forza fisica. Infatti non solo non capisce quasi mai quello che le viene detto (si veda l'incidente del succo di pomodoro) ma causa tremendi disastri, non essendo capace di valutare la propria forza. La gag ricorrente che la coinvolge è la distruzione delle mura del castello quando deve andare da una stanza all'altra: apparentemente non sa che esistono le porte né a cosa servano (quando suonano al portone principale del castello Dacula e Igor cercano di fermarla, in quanto lo distrugge sempre).
La sua frase ricorrente è "Vado io ad aprire!" quando qualcuno suona il campanello del castello.
Si comporta sempre molto affettuosamente con il suo "Signorino Dacula" (come lo chiama lei) e lo tratta come se fosse un bambino di pochi anni. Il suo braccio destro è perennemente avvolto in una fasciatura, dalla quale può tirare fuori qualsiasi oggetto.
Von Crapotten (Dr. von Goosewing in originale, doppiato da Antonio Paiola): cacciatore di vampiri (un'oca), pazzoide ma determinato, è il principale antagonista della serie. Perennemente alla caccia di Dacula con un fucile di sua invenzione che spara paletti di frassino, non sa che il suo bersaglio è del tutto inerme; spesso si serve di altre sue bizzarre invenzioni che non funzionano praticamente mai. La sua incapacità nel catturare Dacula non è dovuta solo a questo, ma anche alla sua instabilità psichica: infatti, probabilmente perché si è fissato con una sua immagine mentale di Dacula, a volte incontra il vero Dacula e inizia a chiacchierare con lui come se niente fosse. La sua follia è confermata dal fatto che spesso si mette a discutere con un assistente immaginario chiamato Heinrich. I suoi mezzi di trasporto sono una mongolfiera a forma di cipolla oppure un piccolo dirigibile.
Dimitri e Vladimiro (Dimitri and Sviatoslav in originale): sono due pipistrelli meccanici, di cui il secondo parla con accento russo, abitanti dell'orologio che agisce come "motore" della bara magica, il cui unico scopo è farsi vedere quando la bara entra in funzione e raccontare terribili barzellette.
Narratore: non è un vero e proprio personaggio, ma introduce e chiude gli episodi come se stesse presentando un film dell'orrore, con toni cupi e cavernosi. La sua frase preferita, al termine di ogni puntata, è: Buonanotte a tutti... qualunque cosa voi siate!

Cattivi secondari
Nel corso della serie animata compaiono numerosi antagonisti secondari che vogliono ostacolare Dacula. Alcuni di questi sono: la banda dei Fratelli Corvi; i francesi Gaston e Pierre; l'Uovo; il Fantasma dell'Opera; Cruel; il fortissimo Morris; Charlie il clown; i Pinguini Pirati.

Storia del personaggio
Il personaggio del Conte Dacula è in realtà uno spin-off di una serie preesistente, Danger Mouse (1981), incentrata sulle avventure di un topo agente segreto, anch'essa prodotta dall'inglese Cosgrove-Hall. In Dangermouse, Dacula è uno dei tanti cattivi nati per apparire in un solo episodio, un vampiro con l'ossessione di sfondare nel mondo dello spettacolo (un tratto che tornerà in parte nella sua successiva "incarnazione"); Dangermouse sfrutterà proprio questa sua debolezza per levarselo di torno. Come stile di disegno, il Dacula del 1981 aveva poco a che spartire con la sua controparte futura: era più tondeggiante, più allungato e dall'aria (un po') più cattiva.

Dacula in fumetto
Sono state pubblicate almeno un paio di serie a fumetti sotto il nome di Dacula. La prima, britannica, risale all'estate del 1989, e fu pubblicata dalla defunta Celebrity Publications fino al 1992. La seconda invece risale al 1989-91 e fu pubblicata in America dalla Marvel Comics in seguito alla comparsa del cartone di Dacula sul celebre canale USA per ragazzi Nickelodeon. Alcuni dei fumetti prodotti dalla Marvel sono stati tradotti in italiano e pubblicati sul Corriere dei Piccoli agli inizi degli anni novanta, assieme ad alcune storie create dallo staff della rivista stessa.



giovedì 28 novembre 2019

Dracula (Marvel Comics)

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«Prima o poi la sete vince sempre.»
(Le ultime parole di Dracula/Drake in Blade: Trinity)


Il Conte Dracula (Vlad Tepes Dracula), più noto semplicemente come Dracula o Drake, è un personaggio immaginario, una delle versioni a fumetti della celebre creatura creata da Bram Stoker. È stato pubblicato dalla Marvel Comics. L'aspetto fisico del personaggio si rifà, per quanto riguarda l'abbigliamento, a quello dell'attore Christopher Lee, mentre i tratti facciali sono ispirati a quelli dell'attore Jack Palance.

Biografia del personaggio
Dracula nacque nel 1430 d.C. Nel 1444 accompagnò il padre e il fratello Radu in Turchia per delle trattative di pace. Il gruppo fu vittima di un'imboscata, e i figli furono fatti prigionieri dal sultano Murad II (spinto dal suo consigliere, il demone Dormammu). Dopo cinque anni di tortura Radu morì, e Vlad il Vecchio e Mircea furono uccisi dai consiglieri di Vlad, guidati da John Hunyadi, per aver appoggiato la Turchia. A 18 anni, Vlad riuscì a fuggire e a tornare a casa, assumendo il titolo di voivode (principe) di Valacchia, ma dopo un anno si dette alla fuga, per paura degli assassini del padre. Di ritorno nel 1451, Vlad si affidò alla misericordia di Hunyadi, che l'addestrò in guerra. Accettò un matrimonio imposto e una donna che in realtà disprezzava, Zofia.
Dopo un anno, portati a termine i suoi obblighi, Vlad cacciò Zofia e la loro bimba, Lilith. Di nuovo principe di Valacchia, Vlad sposò finalmente una donna che adorava, Maria, dalla quale ebbe un figlio, Vlad Tepulus; ordinò poi l'impalamento di tutti coloro che erano coinvolti nella morte di suo padre, uccise il cavaliere teutonico Frank von Frankenstein, ed ordinò un assalto di massa contro la Turchia. A causa di visioni ingannevoli da Varnae nel 1459, Dracula fu sconfitto in battaglia, ma il signore della guerra Turac lo risparmiò, sperando di poterlo usare per prendere il controllo della Transilvania. Dracula fu portato dalla zingara Lianda, che in realtà era una vampira, e che lo trasformò in vampiro. Dracula ritornò alla vita ma Maria fu uccisa da Turac, che morì poi a sua volta per mano di Dracula. Questi divenne poi il Signore dei Vampiri bevendo il sangue di Varnae, il quale poi si autodistrusse.
Dracula inizialmente sterminò molti zingari, biasimandoli per la sua trasformazione. In seguito, dopo avere ripreso possesso del suo castello, cercò di far trafugare il Darkhold dal Vaticano, ma il libro fu sottratto dal mago Cagliostro, che da allora divenne suo acerrimo rivale.
Nel 1471, Dracula abdicò ma rimase nel suo castello per oltre un secolo, insieme alle Sue numerose spose. Infine fu costretto a uccidere Vlad Tepulus, che era stato allevato dagli zingari nell'odio del padre.
Nel XVI secolo, dopo varie avventure, Dracula lasciò il suo castello vicino a Snagov, e si trasferì a Burgo Pass, dove rimase per quattro secoli. Nel 1606, Dracula incontrò la Contessa Sanguinaria, Elizabeth Bathory, la quale, fortificata dall'abitudine di fare il bagno nel sangue di vergine, riuscì a resistergli e quasi ad intrappolarlo, ma Dracula rivelò al mondo i crimini della donna e la uccise. Dopo anni di permanenza in Spagna, Dracula fu cacciato dall'Angelo Dorato.
Ritornò poi al suo Castello fino al 1762, che fu costretto ad abbandonare nuovamente a causa della doppia minaccia dei turchi e della Russia di Caterina la Grande, trasferendosi in Francia, dove ritrovò il suo rivale Cagliostro. Nel 1775, Dracula divenne consigliere del Re Luigi XVI e vampirizzò la moglie di Cagliostro, ma nel 1789 scampò a stento alla distruzione per mano dell'agente di Cagliostro, Montplier, durante l'assedio della Bastiglia. Dopo avere lasciato la Francia, Dracula vampirizzò l'austriaco Henry Sayge e cercò di dominare il barone della Transilvania Grigori Russoff, vampirizzandone la moglie, Louisa, ma fu trafitto da un paletto e distrutto da Russoff.
Ritornato in vita, Dracula riprese possesso del suo castello e lo fortificò. Ciò nonostante nel 1809 non riuscì a fermare Lupescu, che, per vendicarsi della vampirizzazione della moglie, uccise le Spose di Dracula, disponendone i corpi in una croce gigantesca. Sempre nello stesso secolo, Dracula vampirizzò la moglie del Conte Vryslaw, la moglie di Abraham van Helsing, Lyza Strang e Anabelle Saint John, con la quale tornò poi in Transilvania, solo per essere cacciato nuovamente dall'Angelo Dorato.
In seguito fu distrutto da un Maresciallo americano con un proiettile di argento e, nonostante sia stato in seguito richiamato in vita, minute particelle di argento indebolirono temporaneamente Dracula facendolo invecchiare rapidamente in mancanza di sangue. Nel 1890, Dracula si scontrò con Jonathan Harker, Abraham van Helsing, John Seward ed altri, scampando alla morte trasformandosi in nebbia. Fu in seguito trafitto con un paletto da van Helsing, ma ritornò alla vita grazie l'aiuto inconsapevole del mostro di Frankenstein nel 1898.
Gli inizi del XX secolo furono caratterizzati da numerose avventure. Durante la seconda guerra mondiale, Dracula si oppose ai Nazisti, che avevano eliminato i suoi servitori gitani; distrusse l'Hauptmann Rudolph Kris dopo che questi aveva usurpato il suo Castello, ed almeno una volta lavorò coi Sgt. Fury and His Howling Commandos. Con l'avanzare del secolo, le imprese di Dracula furono registrate più frequentemente (tra queste possiamo ricordare lo scontro col giovane Blade).
Infine il cacciatore di vampiri noto come lo Scozzese riuscì a infilzarlo con un paletto e a gettarlo nel Fossato della Morte, che cingeva proprio il Castello di Dracula. Alcuni anni più tardi, il discendente di Dracula, Frank Drake, ereditò il Castello, e il suo sciocco amico Clifton Graves rimosse il paletto dello Scozzese riportando in vita il vampiro. Drake si unì quindi ad una banda di cacciatori di vampiri, che ripetutamente si scontrarono con Dracula, mentre questi si spostava tra i vari continenti, incontrando tra gli altri il lupo mannaro Jack Russell, l'Elderspawn Y'Garon ed Elianne Turac (la figlia del signore turco), e stabilendo un nuovo Castello a Dunwick.
Essendo riuscito in qualche modo a penetrare nel Vaticano, nonostante la grande agonia, Dracula uccise Giuseppe Montesi, ma non prima che quest'ultimo spedisse una copia della Formula a Quincy Harker. Il Dottor Sun, un cervello senza corpo, che aveva bisogno di sangue umano per sopravvivere, prosciugò il potere di Dracula e lo distrusse. Pur di riuscire a fermare il Dottor Sun, i cacciatori di vampiri richiamarono in vita Dracula utilizzando le lacrime della vergine Aurora di Rabinowitz. Il vampiro aiutò temporaneamente Blade a distruggere il Dr. Sun ed in seguito si infiltrò nella Chiesa Satanista di Anton Lupeski, fingendo di essere Lucifero. Lupeski, che aveva intuito l'inganno celebrò il matrimonio di Dracula con Domini e la cerimonia mistica attraverso la quale Dracula e la moglie generarono Janus. Lupeski tentò poi di uccidere Dracula, ma accidentalmente invece uccise Janus e morì, a sua volta, per opera del vampiro. Domini resuscitò Janus, che divenne l'Angelo Dorato e lottò contro Dracula più volte.
Come punizione per aver abusato del suo nome, Mefisto spogliò il vampiro dei suoi poteri, per poi restituirglieli, divertito dalla disperazione di Dracula. Successivamente questi fu nuovamente distrutto da Quincy Harker, che morì innescando un'esplosione che rase al suolo il castello di Dracula. Ritornato nuovamente in vita, il vampiro si scontrò con molti altri personaggi, tra cui Howard il papero, l'usurpatore Gordski, Tempesta degli X-Men.
Infine, insieme agli altri vampiri sulla Terra, fu distrutto da Thor grazie alla Formula Montesi utilizzata dal Dottor Strange. Richiamato alla vita prima dal demone Asmodeus e poi dal Prof. Gregor Smirnoff, Dracula affrontò ancora una volta Frank Drake, Blade, Katinka, e l'Ispettore Judiah Golem. Ferito dai suoi nemici, Dracula alla fine fu sconfitto dagli spiriti dei morti ed esplose. Una successiva esplosione apparentemente unì Frank Drake ed il vampiro Hannibal King in un nuovo mostruoso Dracula, che si scagliò contro Blade. Tuttavia lo spirito del vero Dracula riuscì a possedere il mostro e a separare Drake da King in modo che tutti tornassero se stessi.
Dracula si creò poi una compagna artificiale, Raynee, ma l'Uomo Ragno ed il Dottor Strange riuscirono ad allontanarla. Incontrò anche i mutanti di Generation X, e fu costretto a lavorare con Elsa Bloodstone, contro il cui padre aveva lottato di passato, per sconfiggere i vampiri di Nosferatu, che cercavano di infettare gli altri vampiri di "sangue puro" con un virus simile all'Ebola, per tramutarli in donatori immortali di sangue. Ritornato al suo castello in Transilvania, Dracula riuscì a portare a termine il rituale dell'Ascensione assumendo dimensioni e poteri enormi.
Egli reclamò in sposa la cacciatrice di vampiri Divinity Drake, ma costei si rivelò essere Aamshed, la strega sumera che aveva creato in origine il rituale. Utilizzando una pietra soprannaturale Aamshed attirò le anime di coloro che erano stati uccisi da vampiri negli corso degli ultimi due millenni e le scatenò contro Dracula, che, per la loro purezza, prese fuoco. Infine Blade lo infilzò con un paletto e, mentre veniva consumato dalle anime, l'energia rimanente di Dracula si sparse per il castello e la campagna circostante, consumando anche gli altri vampiri. Dracula poi si ricompose per l'ennesima volta, batté senza problemi un nuovo Doctor Sun, sconfisse senza problemi Doctor Strange con una potente magia. Viene di nuovo ucciso da Blade e Moon Knigth ma risorge grazie all'energia cosmica di Thanos. I due insieme combattono il Tribunale Vivente riuscendo a rubargi un po' d'energia in modo da diventare più potenti. Alla fine, grazie al cuore dell'universo Howard il papero uccide definitivamente Dracula e ammanetta ad un asteroide Thanos.

Poteri e abilità
Dracula ha guadagnato i poteri di un vampiro grazie al morso della Vampira Lianda, ed ha guadagnato potenza aggiuntiva dopo aver bevuto il sangue di Varnae. Egli possiede poteri molto più grandi rispetto alla maggior parte dei vampiri: è sovrumanamente forte (può combattere senza problemi esseri forti come Colosso o l'Uomo Ragno e si è dimostrato addirittura capace di tenere testa a esseri potenti, come Thor e Silver Surfer), e possiede anche una velocità sovrumana (al punto da superare il senso di ragno dell'Uomo Ragno), un'immensa resistenza e formidabili riflessi. È immune all'invecchiamento, alle malattie e a molte forme di lesioni. Non può essere ucciso o ferito permanentemente con mezzi convenzionali.
Egli non è influenzato dalla maggior parte degli attacchi e, a causa del suo fattore di guarigione, può rapidamente rigenerare il tessuto danneggiato. Dracula è in grado di manipolare la mente delle persone, e può controllare mentalmente animali come roditori, pipistrelli e lupi. Con alcune eccezioni, egli può controllare anche altri vampiri. Ha la capacità di controllare mentalmente le persone che ha morso, e può ipnotizzare temporaneamente chiunque con il suo sguardo.
Egli è in grado di trasformarsi in un pipistrello - normale o di dimensioni umane - o un lupo, potendo mantenere la sua intelligenza, oppure in bruma o nebbia - parzialmente o totalmente - e ha la capacità di influenzare gli agenti atmosferici, potendo ad esempio evocare tempeste e temporali. Come alcuni vampiri in altre opere di narrativa, Dracula non riflette la sua immagine sugli specchi. I suoi poteri, nel corso degli anni, sono stati notevolmente amplificati, e i suoi punti deboli sono gradualmente diminuiti. Tra le altre cose è diventato immune agli incantesimi dei Darkholders.
Dracula ha una dipendenza dalla ingestione di sangue fresco per mantenersi in vita, e non sopporta luce solare diretta. Cade in uno stato comatoso durante le ore diurne e deve passare molto tempo a contatto con la sua terra natale. È vulnerabile all'aglio e all'argento (che può causargli dolori e danni molto seri).
Dracula è abilissimo nel combattimento corpo a corpo e nella scherma. Ha secoli di esperienza alle spalle, ed è specializzato nelle arti belliche del XV secolo e nella strategia militarista. Ha un grandissimo intelletto, e ha studiato sotto numerosi tutori durante la sua giovinezza in Transilvania.


mercoledì 27 novembre 2019

Corto Maltese

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Corto Maltese è un personaggio immaginario dei fumetti creato da Hugo Pratt nel 1967 e protagonista della serie a fumetti Cortomaltese. La serie comprende 31 storie di varia lunghezza, pubblicate, senza una periodicità fissa, nel corso degli anni da diversi editori, in Italia ed in Francia. Il personaggio propone un prototipo di un eroe del tutto innovativo e lontano dai canoni dell'eroe classico e l'opera a fumetti della quale è protagonista si caratterizza per i temi adulti e per lo stile, per il contesto storico preciso e documentato e per le notazioni geografiche puntuali e coerenti, con riferimenti dotti e culturali disseminati nell'opera senza appesantire la narrazione e per la profondità della caratterizzazione di tutti i personaggi. La storia di esordio, Una ballata del mare salato, è ritenuta un classico del genere, un graphic novel ante-litteram che ha fatto scuola[4]. Alcune storie hanno avuto una trasposizione animata che ha portato alla realizzazione di una serie di cortometraggi trasmessi dalla Rai negli anni settanta. Ha avuto varie trasposizione teatrali e innumerevoli citazioni in altri fumetti, canzoni, libri. Sono state inoltre organizzate diverse mostre di successo sul personaggio e sul suo autore. Gli è stata dedicata una statua a Grandvaux, sul lago di Ginevra dove Hugo Pratt passò un periodo della sua vita. Apprezzato dalla critica e dal pubblico colto sin dagli anni 70, nel corso degli anni il suo successo popolare è andato costantemente crescendo fino a fargli raggiungere lo status di personaggio cult; dalle sue avventure sono stati tratti negli anni 2000 un film di animazione e una serie animata, e un film live action è attualmente in produzione.

Biografia del personaggio
La vita di Corto Maltese può essere ricostruita sulla base degli indizi lasciati da Hugo Pratt nelle storie e dalle introduzioni alle stesse. Sono in generale frammentarie e, in alcuni rari casi, data la profonda meticolosità della ricerca storica compiuta da Pratt, non collimano con la realtà storica. Di professione marinaio, Corto Maltese abbandona rapidamente la vita legale per dedicarsi alla pirateria, sicuramente intorno al 1910. Con amicizie in tutto il mondo, nel mondo criminale come in quello legale, Corto attraversa la storia del primo quarto del ventesimo secolo con distacco, ironia e profonda umanità, schierandosi immancabilmente con i più deboli eppure mantenendo insospettabili amicizie con spietati criminali come Rasputin o Venexiana Stevenson.
Corto Maltese (il cui nome, come dichiarò Pratt, appartiene all'argot andaluso e significa "svelto di mano") nasce il 10 luglio 1887 a La Valletta, nell'isola di Malta. Il padre è un marinaio inglese di Tintagel in Cornovaglia, nipote di una strega dell'Isola di Man; sua madre è una gitana di Siviglia, detta la Niña di Gibraltar, bellissima, in passato modella del pittore Ingres (che, si dice, si era invaghito di lei). Studia alla scuola ebraica di La Valletta e in seguito a Cordova, dove il rabbino Ezra Toledano, amante della madre, lo inizia ai testi dello Zohar e della Cabbala. Quando, durante la sua permanenza a Cordova, una cartomante si accorge che Corto non possiede la linea della fortuna sulla mano sinistra, Corto Maltese prende un rasoio d'argento di suo padre e se ne incide una da solo. Il primo riferimento sulla sua vita sarebbe un ricordo di Joseph Conrad che ricorderebbe un giovane marinaio di Malta imbarcato come mozzo sulla "Osborn", nave sotto il comando dello scrittore che faceva servizio sulla tratta Australia-Inghilterra. Ciò sarebbe avvenuto nell'ultimo anno di navigazione di Conrad, ovvero nel 1894, quando Corto aveva solo sette anni. A soli 13 anni, nell'anno 1900, lo troviamo in Cina dove assiste e forse partecipa alla guerra dei Boxers, secondo un rapporto del Maggiore Okeda, responsabile dell'informazione militare per il Giappone durante la guerra russo-giapponese. Nel 1904 Corto si imbarca a La Valletta come marinaio sulla Vanità Dorata e inizia i suoi viaggi. Nel 1905 è presente in Manciuria verso la fine della guerra russo-giapponese. Qui incontra il giornalista e scrittore Jack London. Fa la conoscenza anche con il personaggio che lo seguirà, volente o nolente, in molte delle sue avventure: Rasputin, allora disertore dell'esercito zarista ed assassino senza motivo. È London a presentare Rasputin a Corto Maltese, che sta per imbarcarsi per l'Africa in cerca delle miniere di Re Salomone. Nel 1905, assieme a Rasputin, lascia l'Oriente in nave per raggiungere l'Africa sperando di trovare le miniere d'oro della Dancalia, ma, a causa di un ammutinamento, sbarcano in Argentina. Qui Corto e Rasputin incontrano Butch Cassidy e Sundance Kid, i due fuorilegge statunitensi rifugiatisi in Patagonia per sfuggire alle polizie di mezzo mondo. Nel 1906 è ad Ancona, dove incontra un giovane Stalin, che fa il portiere di notte in un albergo. Nel 1908 torna in Argentina, dove incontra nuovamente l'amico Jack London. Poi, a bordo di diverse navi gira per i sette mari, attraccando, fra l'altro, negli Stati Uniti ed in Cina. Nel 1909 Corto sarebbe a Trieste dove, sulla spinta di una lettera del sindacalista ed amico Connolly, avrebbe aiutato lo scrittore Joyce a superare la sua timidezza con le donne. Nel 1910 Corto era secondo ufficiale sul cargo bestiame "S.S.Bostonian" sulla tratta Boston a Liverpool, dove era imbarcato anche il giornalista John Reed. A seguito di un episodio avvenuto sulla nave, Corto riesce a fare assolvere Reed dall'accusa di omicidio ma ciò gli costa la carica e la possibilità di continuare a navigare. Perciò finisce per dedicarsi al contrabbando tra le Antille e il Brasile. In questo lasso di tempo, in un momento e un luogo imprecisato (in qualche avventura mai narrata tra il 1910 e il 1913), conosce lo scrittore inglese Frederick Rolfe, meglio noto come Baron Corvo, il quale, alla sua morte nel 1913, gli lascia una lettera che darà inizio ad un'avventura che avverrà nel 1921 (nella storia "Favola di Venezia (Sirat Al-Bunduqiyyah)").
In seguito lui e Rasputin entrano nell'organizzazione del Monaco, misterioso armatore di una flotta pirata nell'Oceano Pacifico. Mentre la tensione tra le potenze europee, tra il 1913 e il 1914, sale, il Monaco entra in contatto con i tedeschi, che in quell'epoca avevano delle colonie nell'Oceano Pacifico, per aiutarli a rifornirsi di carbone e nella loro "guerra di corsa", in caso di scoppio della guerra. In questo contesto, l'equipaggio di Corto Maltese si ammutina e lo abbandona legato su una zattera al largo delle Isole Salomone. Viene ripescato il primo novembre 1913 dall'imbarcazione dell'amico-nemico Rasputin. Nello stesso giorno vengono salvati da Rasputin anche i due cugini Groovesnore, Pandora e Cain, che vengono fatti prigionieri per ottenere un riscatto dai loro ricchi genitori. Questi avvenimenti, narrati ne "Un ballata del mare salato", avvengono tra il novembre 1913 e il gennaio 1915, ma anche su questa cronologia vi è forse qualche dubbio. Compare un marinaio tedesco, Boëke, che ritroviamo sei anni dopo a Venezia dove è amico di Corto (in "Favola di Venezia") ma qui i due non si conoscono e non è certo che i due Boëke siano proprio lo stesso personaggio. Quanto a Pandora, che si rivelerà essere la figlia illegittima del Monaco, ella sembra provare qualcosa per Corto Maltese, ma alla fine della storia tornerà in Australia dove sposerà un altro uomo. L'amicizia tra i due non cesserà mai, e molti anni dopo sarà proprio Pandora ad accoglierlo presso di sé durante gli anni della sua vecchiaia.
Nel 1916 ritroviamo Corto in Sudamerica e nei Caraibi. Qui ha luogo la serie di storie più lunga, ambientate fra Brasile, Colombia, Belize, Antille, Venezuela e Honduras. E qui conosce tanti personaggi fra cui il giovanissimo Tristan Bantam, sua sorella Morgana, la veggente Bocca Dorata ed il professore ceco Steiner. Dal Sudamerica, Corto si sposta nel Mar dei Caraibi, dove perde temporaneamente la memoria e si fa chiamare "John Smith". Le avventure caraibiche terminano nel 1917.[20] In Perù nel 1917 Corto apprende che una mappa dell'“Eldorado” si trova a Venezia. Pertanto, Corto si sposta in Veneto, dove assiste impotente allo scempio della prima guerra mondiale. Frattanto si interessa al mistero delle “Sette città di Cibola”, un'ennesima versione del mito dell'Eldorado. In un monastero di Venezia recupera la mappa delle città misteriose, ma si accorge che una sua vecchia conoscenza, Venexiana Stevenson, ha avuto la sua stessa intuizione. Con l'aiuto di soldati di diverse nazioni riesce a recuperare, in un paesino sulla linea del fronte, l'oro del re del Montenegro. Pochi mesi dopo, sempre nel 1917, Corto si sposta in Irlanda. Qui cominciano le quattro avventure, denominate “le Celtiche”, che si svolgono a distanza di pochi giorni, in Irlanda, a Stonehenge e sul fronte franco-tedesco della Prima Guerra Mondiale. Durante le sue avventure, Corto si troverà un'altra volta impegnato in azioni di guerra, ritroverà Cain Groovesnore che gli darà notizie dell'incostante Pandora, confidandogli il sentimento che la cugina ha sempre provato nei confronti del marinaio, ed assisterà alla morte del Barone Rosso (21 aprile 1918). Nell'estate del 1918 Corto si trova nello Yemen, incaricato di comandare una nave per conto di un signore della guerra arabo. Incontra Cush, il guerriero dancalo, che lo affiancherà in tutte le vicende in cui verrà coinvolto, fra Yemen, Somalia ed Etiopia. Nell'autunno del 1918 Corto ha raggiunto Hong Kong, dove ha una casa. Ci rimane poco, dato che riparte alla volta della Siberia, passando per la Cina, all'inseguimento di un treno carico d'oro. Questa avventura gli porta via circa due anni. Nell'aprile 1921, tornato dall'Asia, Corto si ferma a Venezia, dove ha numerosi amici fra cui Gambetta d'Argento e suo figlio Boëke (non si sa se è lo stesso Boëke che compare brevissimamente in "Una ballata del mare salato"); è spinto qui da una lettera del suo amico (morto otto anni prima) Baron Corvo, che lo incita a trovare il leggendario smeraldo detto "Clavicola di Salomone"; incontra poi, di sfuggita, Gabriele D'Annunzio. Nella magica città lagunare viene coinvolto in una storia altrettanto magica, in cui se la deve vedere con i membri di una misteriosa Loggia Massonica. Nell'autunno 1921 Corto si trova in Grecia, e più precisamente sull'isola di Rodi. Da qui si imbarcherà per uno dei suoi viaggi più lunghi: destinazione Samarcanda, lungo la mitica Via della Seta, ancora una volta alla ricerca di un tesoro, quello di Alessandro il Grande. Corto attraversa ancora una volta l'Atlantico nel 1923; arriva in Argentina dove viene coinvolto in una storia che è quasi un film poliziesco. Deve scoprire che fine ha fatto una sua vecchia amica, Louise. Per farlo si scontra con la polizia locale L'anno seguente, 1924, Corto è tornato in Europa ed intraprende un lungo viaggio attraverso la Svizzera, di nuovo in compagnia del professor Steiner. Qui incontra lo scrittore Herman Hesse Nel 1925 è ambientata l'ultima delle avventure di Corto che Hugo Pratt disegna. Corto parte per il Sud America, assieme a Rasputin, alla ricerca del mitico continente sommerso di Atlantide detto anche Mu ad Harar insieme al romanziere Henry de Monfried. In un'altra storia di Hugo Pratt della serie Gli scorpioni del deserto, ambientata in Abissinia (dove Pratt soggiornò a lungo) durante la seconda guerra mondiale, compare Cush, il guerriero Beni Amer amico di Corto, il quale racconta ai protagonisti che Corto "sembra sia sparito durante la guerra di Spagna".
Nella prima tavola di Una ballata del mare salato leggiamo, in una lettera datata 16/6/1965 del nipote di Cain Groovesnore, Obregon Carranza, un brano di una lettera di Pandora Groovesnore, scritta diversi anni dopo gli avvenimenti nel Pacifico. La lettera di Pandora narra della morte di "zio Tarao" e di come questa ha fortemente colpito Corto e la famiglia di Pandora, dai quali i due facevano oramai parte.
Ha dichiarato una volta Hugo Pratt:
«Non sono nessuno per giudicare, so soltanto che ho un'antipatia innata verso i censori, i probiviri... ma soprattutto sono i redentori coloro che mi disturbano di più.»
(Corto Maltese in Tango y todo a media luz)

Caratterizzazione
Hugo Pratt spiegò la genesi del personaggio di Corto Maltese su Photo 13 nel 1973, affermando che aveva bisogno di un personaggio mediterraneo, ma inserito in una cultura anglosassone in quanto "nella tradizione narrativa anglosassone c'è più fiaba, più leggenda". Optò perciò per un maltese, originario quindi di un luogo dove molte culture si sono incrociate (elemento che sarebbe ritornato utile nella creazione delle varie storie), figlio di una prostituta di Gibilterra e di un marinaio della Cornovaglia.
All'apparenza Corto Maltese mostra di essere un personaggio cinico, individualista ed egocentrico, affermando che non è interessato agli affari altrui e lamentandosi se vi viene coinvolto suo malgrado. Tuttavia, oltre l'ostentato cinismo, la personalità di Corto Maltese è contraddistinta in realtà da lealtà e solidarietà umana. Spesso lo si ritrova ad aiutare gli altri, persino coloro con cui ha rapporti ostili, e per lui uccidere è sempre un decisione "criticamente consapevole": egli uccide, anche in modo deciso, ma solo se la situazione lo richiede. Brunoro nota nel personaggio addirittura una "componente romantica", in contraddizione col suo apparente cinismo. Egli è romantico nella sfera dei sentimenti (non sono rari momenti di scoramento, oppure di tristezza quando deve abbandonare la donna di cui si è innamorato), nella sua humanitas, nello schierarsi dalla parte del più debole e bisognoso d'aiuto quando deve giocoforza partecipare a un conflitto. Ma Brunoro lo definisce "romantico" anche nella vera e propria accezione manualistica del termine, ovvero "quella che vuole il romanticismo come movimento che alimenta la propensione verso l'ignoto, la fiaba, il vago fantasticare fuori dalla realtà". Il critico infatti nota che il "pirata" Corto Maltese è sì spesso alla ricerca di oro, ma di quello di tesori scomparsi e città leggendarie. Questo non perché sia perso in divagazioni ed esaltazioni idealistiche e quindi disancorato dalla realtà - spiega Brunoro - ma perché egli possiede una grande fantasia e una grande curiosità, doti che smascherano il suo apparente cinismo.
Altro aspetto peculiare della personalità di Corto Maltese è l'ironia. Brunoro definisce l'ironia di Corto come "arguzia e distacco"; è un espediente "psicologico" che secondo il critico gli permette di affrontare le avventure in cui - a suo malgrado o meno - si ritrova coinvolto. Brunoro nota anche come talvolta l'ironia assuma una funzione catartica rispetto alla carica drammatica accumulatasi in precedenza.
L'aspetto di Corto Maltese è caratteristico: prevalentemente veste all'uso marinaio, con lungo paltò nero della marina, ampi pantaloni bianchi , gilet rosso chiaro, camicia bianca con il colletto alzato e una sottile cravatta nera; porta spesso un cappello bianco da marinaio con visiera. Il suo viso è stato vagamente ispirato da quello di Burt Lancaster nel film Il trono nero; ha gli occhi castano chiaro, dal taglio vagamente orientaleggiante, e fitti capelli neri arruffati con lunghe e folte basette, che diventeranno meno evidenti nelle ultime storie. All'orecchio sinistro porta un orecchino ad anello (simbolo di appartenenza alla marina mercantile e simbolo anarchico ricorrente nei primi anni del XX secolo). È alto 1.83 ed ha un fisico asciutto ed agile.

Storia editoriale
Il personaggio esordì nel 1967 sul primo numero della rivista Sgt. Kirk edita dalla Florenzo Ivaldi Editore. Fu Stelio Fenzo a far incontrare Ivaldi, appassionato di fumetti e ammiratore di Hugo Pratt con l'autore; dall'incontro nacque il progetto della casa editrice. Per la nuova rivista Sgt. Kirk Pratt creò il personaggio e realizzò la prima storia, Una ballata del mare salato, che verrà pubblicata a puntate fino alla conclusione nel n° 20 della rivista nel febbraio 1969. Questa prima storia fu successivamente ristampata sempre a puntate anche sul Corriere dei Piccoli nel 1971 mentre la prima edizione in un volume unico è del 1972, edita da Mondadori. L'esperienza genovese termina nel 1969 con la chiusura della rivista.
Nell'anno successivo Pratt iniziò a creare nuovi racconti brevi con il personaggio come protagonista per la rivista francese Pif Gadget sulla quale esordì il 3 aprile 1970 nel nº 1296 con il racconto Il segreto di Tristan Bantam; la collaborazione durò tre anni e terminò nel 1973 quando venne pubblicato sul n. 1455 il racconto Leopardi, l'ultimo destinato al periodico francese. Le ventuno storie apparse sul settimanale francese furono poi raccolte in vari albi negli anni successivi e poi pubblicate negli anni ottanta in Italia dalla rivista Corto Maltese. Tali storie furono poi raccolte in vari albi negli anni successivi.
Chiusa l'esperienza con Pif Gadget, Pratt lavorò al racconto lungo Corte sconta detta arcana, che venne pubblicato sulla rivista mensile italiana Linus dal 1974 al 1977 e raccolta in volume per la prima volta nel 1977 dalla Milano Libri.
Nel frattempo a metà degli anni settanta Hugo Pratt aveva stretto grande amicizia con il giovane Lele Vianello che, assorbiti la tecnica e lo stile del grande fumettista, diventò suo braccio destro collaborando graficamente alle sue opere. Altri collaboratori storici di Pratt in questo periodo, che contribuirono alle storie di Corto Maltese, furono il disegnatore Guido Fuga (per le architetture, i veicoli e i dettagli tecnici) e le coloriste Anne Frognier (all'epoca sua moglie), Mariolina Pasqualini (a cui Pratt si ispirò per il personaggio di Venexiana Stevenson) e, dagli anni 80, Patrizia Zanotta, che ne divenne la principale collaboratrice insieme a Marco Steiner.
Il lavoro seguente fu Favola di Venezia (Sirat al Bunduqiyyah), pubblicato nel 1977 sulla rivista L'Europeo dai nn. 21-22 fino al n. 51; due anni più tardi la storia fu pubblicata per la prima volta in un unico albo dall'editore Milano Libri.
Nel frattempo Bompiani pubblicò la prima edizione degli albi Le etiopiche e Le celtiche, rispettivamente nel 1979 e nel 1980. Nel primo, con prefazione firmata da Umberto Eco, furono raccolti i racconti Nel nome di Allah misericordioso e compassionevole, L'ultimo colpo, ...e di altri Romei e di altre Giuliette e Leopardi; nel secondo furono raccolte le storie Concerto in O' minore per arpa e nitroglicerina, Sogno di un mattino di mezzo inverno e Burlesca e no tra Zuydcoote e Bray-Dunes.
Agli inizi degli anni ottanta Pratt cominciò a lavorare al racconto lungo La casa dorata di Samarcanda, ma la pubblicazione ebbe una storia editoriale piuttosto travagliata: le prime due tavole a colori vennero pubblicate in anteprima su Imaginaria 1 il 30 maggio 1980 per poi continuare la pubblicazione prima su À suivre (1980/1981), poi su Linus (dal nº 10 dell'ottobre 1981 al nº 3 del marzo 1983), rimanendo in entrambe le occasioni incompiuta. Fu ripresa sul primo numero della neonata rivista Corto Maltese nel 1983 per concludersi nel nº 4 dell'aprile 1985.
Nel frattempo, in attesa di terminare la storia precedente, Pratt aveva iniziato un racconto sul giovane Corto Maltese: il 5 maggio 1981 iniziò la pubblicazione de La giovinezza su Le matin de Paris, terminata il 1º gennaio 1982, mentre la prima uscita a colori comparve nel nº 1 de L'Eternauta nel marzo 1982 e terminò nel nº 9 del novembre dello stesso anno. Milano Libri pubblicò la storia in un unico albo a colori nel 1985.
Gli ultimi tre racconti comparvero tutti sulla rivista Corto Maltese: Tango (Tango... y todo a media luz) fu pubblicato dal nº 6 del giugno 1985 al nº 5 del maggio 1986, Le elvetiche "Rosa Alchemica" fu pubblicato nel 1987 dal nº 3 al nº 8 e l'ultimo episodio della serie, Mū - la città perduta, fu pubblicato dal nº 12 del dicembre 1988 al nº 6 del giugno 1989 e dal nº 1 al nº 9 del 1991. Le rispettive prime edizioni in volume unico di questi tre racconti furono pubblicate da Rizzoli/Milano Libri rispettivamente nel 1988, nel 1989 e nel 1992.
Agli inizi degli anni novanta furono pubblicati da Rizzoli/Milano Libri le prime edizioni degli albi Suite caribeana (contenente i racconti Il segreto di Tristan Bantam, Appuntamento a Bahia e Samba con Tiro Fisso) e Il mare d'oro (contenente Un'aquila della giungla, ...e riparleremo dei gentiluomini di fortuna e Per colpa di un gabbiano), entrambi a colori. Dal 1993 la casa editrice Lizard, fondata dallo stesso Pratt insieme ai suoi collaboratori Patrizia Zanotti e Marco Steiner, è l'editore esclusivo italiano di Corto Maltese e di tutte le opere di Hugo Pratt. Nel corso degli anni l'editore ha ripubblicato tutte le storie del marinaio, in vari formati e in edizione integrale e definitiva, spesso ricolorate e arricchite da testi e acquarelli originali.
Dopo Mū, il "maestro di Malamocco" - come lo definì Oreste Del Buono - aveva in mente un altro capitolo per la saga che sarebbe stato la continuazione de La giovinezza del 1981, nella quale si narrava una parte dell'adolescenza del protagonista; di questa ultima opera sono state ritrovate tredici strisce, con dialoghi solo abbozzati, scoperte dalla figlia Silvina nel 2005 e pubblicate due anni più tardi.
Con la morte di Hugo Pratt avvenuta a Losanna nel 1995, Mū resterà l'ultima avventura di Corto scritta dal suo autore.
Poco prima di morire, Pratt si era dichiarato favorevole alla continuazione delle avventure di Corto Maltese da parte di altri autori. Venti anni dopo la sua morte, la Cong SA - società fondata da Pratt che ha l'esclusivo controllo della sua opera - decise di proseguire la realizzazione delle storie del personaggio, affidandone l'incarico allo sceneggiatore Juan Díaz Canales e al disegnatore Rubén Pellejero. Nel 2015 venne così pubblicato da Rizzoli Lizard il trentesimo episodio, dal titolo Sotto il sole di mezzanotte, il primo a non essere firmato dal suo creatore.
La trentunesima storia, anch'essa realizzata da Canales e Pellejero, è intitolata Equatoria e viene pubblicata in anteprima su La Repubblica in dieci puntate quotidiane dal 4 al 13 agosto 2017 e subito dopo edita da Rizzoli Lizard in volume unico.

Stile narrativo
L'opera fumettistica di Pratt, anche e soprattutto per quanto riguarda la saga Corto Maltese, è caricata da una consistenza letteraria: grazie a un particolare progresso stilistico e tematico si possono definire le sue opere con l'espressione "letteratura disegnata", coniata dallo stesso autore veneziano. Nel proseguire della sua carriera infatti i fumetti di Pratt assumono sempre di più i connotati del romanzo.
Gianni Brunoro osserva come già nel 1967 la Ballata del mare salato consista nel primo esempio assoluto italiano di romanzo a fumetti in cui si possono evidenziare gli elementi che lo possono categorizzare come un vero e proprio romanzo, un'opera letteraria, corredato però da illustrazioni e disegni. Innanzitutto, come un'autentica opera letteraria, la Ballata non si basa su una vaga ambientazione alla stregua dei fumetti classici, ma su una precisa realtà storica (l'inizio del XX secolo), e di questa ambientazione vengono sottolineati gli aspetti politici, sociali, economici e umani. Inoltre nella Ballata l'autore effettua un'analisi introspettiva della psicologia dei vari personaggi. Infine l'opera si presenta come un racconto corale caratterizzato da grande equilibrio narrativo dove tutti i personaggi hanno spazio e nessuno prevarica l'altro, nemmeno lo stesso Corto Maltese, come in una matura opera letteraria (il marinaio maltese diventerà unico protagonista solo dalla ripresa della saga sulla rivista Pif Gadget).
L'esigenza di dare autorità letteraria al fumetto porta Pratt a cambiamenti tematici e stilistici che si notano soprattutto a partire da Favola di Venezia. Da una parte il disegno si fa sempre più scarno ed essenziale, ma non meno espressivo; dall'altro la componente testuale diviene sempre più ricca con notizie storiche, riferimenti e la trattazione di temi importanti dai risvolti umani, sociali, letterari e misterico-esoterici (come la massoneria o l'immortalità). Le storie acquistano sempre più caratteristiche appartenenti al genere del romanzo avvicinandosi agli odierni graphic novel.
L'integrazione tra letteratura e fumetto e la nobilitazione di quest'ultimo divennero il primo e unico scopo dei suoi ultimi anni di carriera. È in questo processo che si inserisce la trascrizione in romanzo della Ballata del mare salato (1995) e di Corte sconta detta arcana (1996).


martedì 26 novembre 2019

Creeper (DC Comics)

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Creeper (Jack Ryder) è un supereroe immaginario dei fumetti nell'Universo DC. Creato da Steve Ditko, comparve per la prima volta in Showcase n. 73 (marzo 1968).

Storia di pubblicazione
Dopo il suo debutto in Showcase, al Creeper (Jack Ryder) fu data una sua serie Beware the Creeper, scritta da Dennis O'Neil; Steve Ditko ne scrisse la prima avventura. La serie durò 6 numeri. Nel fumetto fu contrapposto ad un criminale camaleontico di nome Proteus, la cui vera identità fu rivelata prima della sua morte violenta nel numero finale. Poco dopo l'ultimo numero della sua serie, Creeper si alleò con Batman in The Brave and The Bold n. 80, ottobre-novembre 1968 (una progressione naturale, dato che entrambi combattevano il crimine a Gotham City), per poi comparire in Justice League of America n. 70 (marzo 1969), dove il Cavaliere Oscuro chiese alla League di determinare se il Creeper fosse o no un fuorilegge. Una comparsa in Detective Comics n. 418 (dicembre 1971), sembrò mettere una fine al personaggio, mostrando che il dispositivo per la trasformazione cessò di funzionare e Creeper non poté riassumere la sua identità umana, una situazione che sembrò corrodere la sua stabilità mentale. In qualche modo, Batman riuscì a ricostituire la sua vera natura. Dopo che le origini furono rinarrate nello stesso fumetto durante la sua uscita nel formato da 100 pagine di Super Spectacular del 1974 (n. 443, ottobre-novembre), Ryder fu mostrato mentre lavorava come anchorman per la televisione di Gotham (n. 445, febbraio-marzo 1975), e poco dopo, (n. 447 e n. 448, maggio-giugno) divenne di nuovo Creeper per aiutare Batman a ripulirsi il nome dopo essere stato accusato di omicidio.
Dopo di ciò, la DC tenne il personaggio attivo in alcune comparse sporadiche nei vari fumetti per gli anni successivi. Fu di nuovo il protagonista nella serie di brevissima durata dedicata al Joker (n. 3, settembre-ottobre 1975, scritta da O'Neil), dove la somiglianza tra i capelli verdi e la risata maniacale dei due creò confusione. Questa serie fu seguita da una storia di cui fu il protagonista nel n. 7 di 1st Issue Special (ottobre 1975, disegnato dal suo creatore, Steve Ditko). Altre comparse in questo periodo inclusero le alleanze con Wildcat (Super team Family n. 2, dicembre 1975-gennaio 1976, sempre di O'Neil) Batman (The Brave and The Bold n. 143, settembre-ottobre 1978 e n. 178, settembre 1981), e molti altri eroi come nel n. 100 di Showcase (maggio 1978). Tra i vari numeri da protagonista ci fu una storia che non fu mai pubblicata per Showcase n. 106 nel 1978 (scritta e disegnata da Ditko e che sarebbe stata inclusa in Cancelled Comics Cavalcade n. 2), e alcune storie rinarrate in Adventure Comics n. 445 e n. 447 (nel 1976), World's Finest Comics n. 249 e n. 255 (nel 1978-1979, scritto e illustrato interamente da Ditko) e The Flash vol. 1 n. da 318 a 323 (1983).
Cominciando con un'alleanza con Superman (in DC Comics Presents n. 88, dicembre 1985, scritto da Steve Englehart), durante la Crisi, la descrizione del Creeper cambiò sotto la direzione di diversi scrittori, cosa che incluse delle nuove origini a cui ci si riferì, ma che non vennero mai spiegate del tutto. Il suo comportamento squilibrato, inizialmente utilizzato per spaventare i criminali, fu trasformato in un comportamento genuinamente psicopatico. In più, Ryder poteva accedere alle sue abilità fisiche solo quando era in costume, e non poteva più controllare la sua trasformazione. La nuova versione giunse agli occhi quando Creeper si alleò con la rinnovata versione post-Legends della Justice League, la Justice League International, nel 1987. Un decennio dopo (dicembre 1997), la DC diede la possibilità al Creeper di essere il protagonista di una sua altra serie personale intitolata The Creeper. Durò 12 numeri incluso il milionesimo. Lo scrittore Len Kaminski si concentrò sul crollo della sanità di Jack Ryder sotto l'influenza del Creeper e si fecero numerosi riferimenti alla continuità precedente.
Il Creeper divenne il protagonista di una miniserie da 6 numeri (settembre 2005-febbraio 2007) scritta da Steve Niles ed illustrata da Justiniano.

Biografia del personaggio
Jack Ryder era un ospite di un talk show televisivo di Gotham City licenziato a causa della sua natura schietta. Trovando un impiego nella sicurezza del network, tentò di salvare uno scienziato di nome Dr. Yatz che la mafia aveva rapito al fine di avere la sua scoperta più recente. Il capo dei mafiosi stava ospitando in casa sua una festa in maschera. Per riuscire ad entrare, Jack improvvisò un costume con una calzamaglia gialla e un make-up disegnato per sembrare bianco, indossò una parrucca verde, un paio di guanti rossi, stivali ed un mantello pieno di peli. Ryder riuscì a localizzare Yatz tra la folla, ma i mafiosi lo individuarono e gli spararono contro, ferendolo. Yatz fece un'iniezione a Jack e gli impiantò un dispositivo nella ferita. Il siero gli conferì il potere quasi istantaneo di guarigione per ogni ferita e gli fornì un'innata superforza ed una grande agilità. Il dispositivo utilizzato con il suo attivatore, fece scomparire il costume, lasciando Ryder nudo. Inavvertitamente, Yatz lasciò il dispositivo fuori dalla ferita, ma non se ne accorse finché la parte ferita non guarì. A quel punto, i mafiosi li ritrovarono, ma questa volta uccisero Yatz. Ryder scoprì che con l'attivatore poteva ritrovarsi con il costume addosso ogni volta che lo utilizzava. Con il dispositivo, una risata maniacale e le sue nuove abilità fisiche, non gli fu difficile rovesciare la situazione.
La revisione delle origini di Ryder eliminarono il siero e affermarono che il medico impiantò chirurgicamente due dispositivi (alcuni affermano un dispositivo solo con due effetti) che incrementavano le abilità fisiche di Ryder e potevano ricreare un oggetto la cui forma fu memorizzata nei circuiti. Lo scienziato eseguì l'operazione per salvare la vita di Ryder dopo che dei criminali sui quali stava investigando lo attaccarono e lo drogarono. Dato che lo scienziato era ignaro della droga presente nel sistema vitale di Jack, inavvertitamente registrò la memorizzazione del siero nello stesso istante in cui memorizzò il costume. Dato che il dispositivo che ricreava il costume di Ryder ricreava anche la droga iniettatagli, questo fu la spiegazione data per la personalità del Creeper. Ma quando il Creeper ritornava nella forma di Jack Ryder, la droga spariva e con essa anche la psicosi. Infine, Ryder giunse a credere che lui e Creeper erano due persone diverse invece di due identità impersonate dallo stesso uomo; mantenne questa convinzione anche nella persona del Creeper, che cominciò a sdegnare grandemente "Jack Ryder". Una volta, il Creeper riottenne brevemente la sua razionalità mentre si trovava legato dal lazzo magico di Wonder Woman, ma le implicazioni di ciò non furono mai esplorate.

Combattendo Eclipso
Creeper ricomparve nell'annuale Eclipso: The Darkness Within nel 1992, venendo ingannato nel prendere uno dei cristalli oscuri di Eclipso, che lo mise sotto il controllo del suo nemico. Fu poi liberato da Bruce Gordon, un avversario di lunga data di Eclipso. Nella serie omonima dedicata ad Eclipso, il Creeper, Gordon e sua moglie Mona effettuarono un'entrata clandestina nella parte del sud-America conquistata da Eclipso. Questo portò a fare sì che un contadino impossessato da Eclipso tentasse di gettare il Creeper (e se stesso) giù da una collina. Il contadino fu mentalmente abbandonato ed entrambi furono lasciati a saltare verso le loro morti. L'intervento di una squadra di stuntmen salvò le vite di entrambi. Molti altri eroi si unirono alla battaglia contro Eclipso, incluso Major Victory, l'Acciaio originale, Amanda Waller e Wildcat. Insieme formarono una squadra chiamata Shadow Fighters. Nel n. 13 di Eclipso, una parte dei Fighters, che includeva il Creeper, fece un altro viaggio nel territorio nemico. Numerose iene, sotto il controllo di Eclipso, individuarono il Creeper e lo fecero a brandelli. La maggior parte della squadra infiltrata fu sconfitta; solo una piccola parte del Creeper fu recuperata. I resti, insieme agli eroi deceduti, furono tolti dal controllo di Eclipso dagli Shadow Fighters sopravvissuti.
Nonostante la sua morte, una serie con il Creeper fu lanciata nel 1997. Ci furono delle indicazioni nel fumetto che le origini del Dr. Yatz narrate precedentemente erano false in qualche modo e che le vere origini del Creeper erano un qualche modo correlate al suo nemico di sempre, Proteus. Prima che tutto ciò venisse esplorato, tuttavia, la pubblicazione della serie fu cancellata.

Origini riavviate
Nel 2006, le origini di Creeper furono riconnesse retroattivamente di nuovo. Jack Ryder comparve come ospite di uno show televisivo controverso, You Are Wrong!, promettendo un milione di dollari a chi avrebbe catturato il Creeper. Antagonizzò deliberatamente anche i suoi ospiti per accrescere l'attenzione sui temi come le cellule staminali e la nanotecnologia medica. Ryder cercò lo scoop sulla rivoluzionaria terapia delle "nanocellule" del Dr. Vincent Yatz, un miscuglio delle terapie nanotecnologica e delle cellule staminali in grado di incrementare la rigenerazione dei corpi al punto di restituire una pelle nuova alle vittime degli incendi. Rayder scoprì il tentativo di furto della scoperta al Dr. Yatz. Inacapce di fuggire, il buon dottore iniettò l'ultimo campione di nanocellule direttamente nel corpo di Ryder nel tentativo di nasconderle ai criminali. Ma quando questi spararono alla testa di Jack, la sostanza rigenerante interagì con la chimica del suo corpo resuscitandolo come Creeper. Ryder si disfece dei suoi avversari, scoprendo che adesso poteva richiamare a sé il suo bestiale alter ego ogni volta lo desiderasse.
La storia delle origini per questa versione di Jack Ryder comparve nell'auto conclusivo Brave New World, pubblicato successivamente a Crisi Infinita. La storia prende luogo nei primi anni dell'attività di Batman. Sia Batman che il Joker comparvero in questo numero. Jack scoprì le prove che un Senatore degli Stati Uniti era in lista per essere assassinato. Sfortunatamente, non era così ufficiale da smuovere la polizia. Jack non sapeva cosa fare, ed infine si fece strada fino ad una gara di rally tenuta proprio dal Senatore e, come Creeper, evitò letteralmente che le pallottole lo toccassero. Creeper manipolò una guardia della sicurezza, costringendo l'uomo a sparare al cecchino, che infine rimase ucciso. Più avanti nello show, Ryder rioffrì del denaro per la cattura del Creeper.

Countdown
In Countdown to Mystery n. 2, Jack Ryder fu avvicinato da Eclipso, che sperò di sedurlo, come fece con Plastic Man. Vi riuscì, ma il Creeper fu poi liberato da Bruce Gordon. In Green Lantern n. 24 (2007), il Creeper fu visto accanto agli altri eroi combattendo contro i Sinestro Corps per le strade di New York.

Reign in Hell
Durante la miniserie Reign in Hell, Jack Ryder fu separato dal Creeper quando fu richiamato all'Inferno da Lilith, madre delle atrocità nate sulla Terra. Fu rivelato che il demone Creper è solo una delle specie simili ai demoni.

Outsiders
Il Creeper si unì agli Outsiders in The Outsiders n. 15.

Poteri e abilità
Originale
I poteri del Creeper sono per lo più di natura fisica e sono il risultato dell'invenzione di Yatz. Grazie all'innesto ricevuto infatti Creeper possiede velocità, riflessi e resistenza sovrumane nonché una discreta forza, con la quale può far volare una persona per notevole distanza con un solo calcio e sollevare un uomo e lanciarlo via senza sforzo alcuno. Acquista anche un'agilità ai livelli di un ginnasta di classe olimpica e ciò gli permette di eseguire incredibili gesta acrobazie ed immensi salti che spesso usa per muoversi tra i palazzi. Queste capacità hanno fatto del Creeper un combattente formidabile, dato che lui le incorporò a tecniche di lotta da rissa personalizzate: una delle sue mosse tipiche è saltare sulla schiena dei suoi avversari, atterrandogli sopra con tutti e quattro gli arti per sbilanciarli a terra. In più i suoi sensi sono stati sviluppati ben oltre il limite umano e possiede un senso dell'orientamento molto elevato.
Il Creeper possiede anche un fattore rigenerante discretamente forte, che gli permette di guarire virtualmente da quasi ogni ferita, infatti gli spari e le ferite da arma da taglio inferte al suo corpo guariscono nel giro di pochi minuti. La sua rigenerazione gli permise addirittura di ritornare in vita dopo che il suo corpo venne smembrato dalle feroci iene di Eclipso. Inoltre la sua risata fu descritta come fisicamente dolorosa per le orecchie delle sue vittime, causandone uno stato comatoso psicotico, ed è anche in grado di aderire a superfici solide lisce attraverso le mani e i piedi.

Corrente
Secondo la miniserie Reign in Hell, la forma di Creeper di Jack Ryder appartiene ad una classe di demoni che condivide le stesse capacità della sua versione originale.

Altre versioni
  • Il Creeper ha trovato una nuova versione nella serie Beware the Creeper dell'inizio del XX secolo (scritto da Jason Hall ed illustrato da Cliff Chiang), che fu pubblicata sotto la marca della Vertigo. Ambientata nella Parigi degli anni venti, presentò una Creeper femminile, che fu in qualche modo differente dal suo predecessore. Tuttavia, la miniserie ebbe luogo nell'universo DC, e la Creeper femminile potrebbe essere in qualche modo la predecessore di Jack Ryder.
  • Il Creeper ebbe un cameo in Batman: The Dark Knight Strikes Again dove il Cavaliere Oscuro rimase colpito quando lo vide. Fu impiegato da "Joker Boy" come parte di un piano per eliminare Batman.
  • In Kingdom Come di Alex Ross e Mark Waid, il Creeper comparve come un vecchio metaumano che faceva parte della fazione di metaumani di Batman.
  • Nel crossover DC One Million, l'anno è l'85271. Sul Pianeta IAI, un'entità conosciuta come RYDR avverte un disturbo che potrebbe svelare tutto ciò che è e trasformarlo in altro, la somma totale dell'irrazionalità collettiva, avatar sciamanici e distillazione cruda di pazzia nota come Creeper. La via porta al Jack Ryder odierno, che era stanco di essere un supereroe. Jack ed il Creeper divennero parti separate do ognuno, veri e propri esseri viventi distinti. Dopo che il Creeper si divise in altrettante copie di sé, ognuna rappresentante una parte della sua personalità, Jack capì che volente o nolente, il Creeper era una parte di lui. Il Creeper futuro ingerì tutte le sue copie, ma capendo la verità di questo avvenimento, li fece ritornare al Creeper originale e raccontò a lui e a Jack di rifondersi, e il Creeper rinacque. Il Creeper futuro ritornò a IAI con l'ultimo Creeper rimasto, quello che rappresentava l'auto disprezzo, di cui si occupò prima di ritrasformarsi in RYDR per catalogare l'evento.
  • Bouncing Beatnik e Jack-in-the-Box della serie Astro City di Kurt Busiek sono parzialmente basati sul Creeper.
  • Nella serie Tangent: Superman's Reign, la versione del Creeper di Terra-9 viene mostrata come un demone che si nutre delle anime delle sue vittime.
  • Nell'Universo Amalgam viene fuso con Nightcrawler della Marvel Comics, creando Night Creeper della JLX (Justice League + X-Men).


lunedì 25 novembre 2019

Dani Futuro

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Dani Futuro è un personaggio dei fumetti, un ragazzo del XX secolo che si ritrova a vivere nel futuro, creato da Víctor Mora e disegnato da Carlos Giménez.
Rimasto imprigionato fra i ghiacci dell'Artico in seguito a un incidente aereo, Dani, figlio di uno scienziato, si risveglia 135 anni più tardi, nel 2104. Sulla Terra del futuro gli si affiancano il robot Jorge (Jules nella versione francese) e la bella Iris, nipote dello scienziato Dosian che ha fatto tornare in vita il ragazzo.
Pubblicata inizialmente in Spagna alla fine del 1969 da Gaceta Junior (l'esordio avviene sull'Almanacco 1970) e continuata dal 1971 sulle pagine di Tintin (Belgio) e Nouveau Tintin (Francia), la serie si conclude nel 1976, dopo sette episodi, che l'editore Lombard ripubblicherà in forma di album tra il 1973 e il 1983:
  1. La Planète Nevermor
  2. Le Cimetière de l'Espace
  3. La Planète des Malédictions
  4. Les Maîtres de Psychédélia
  5. Une Planète en Héritage
  6. La Fin d'un Monde
  7. Le Magicien de l'Espace
In Italia è stata pubblicata con il titolo Dany Futuro dal Corriere dei piccoli nel 1971: 1º episodio (nn. 27-39) e 2º episodio (nn. 40-43).