domenica 15 settembre 2019

Brick Bradford

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Brick Bradford è un personaggio immaginario protagonista della omonima serie a fumetti di fantascienza ideato nel 1933 da William Ritt e dal disegnatore Clarence Gray. Rappresenta una delle serie più rappresentative del genere, sia per l'inconfondibile stile preciso e pulito del disegnatore Gray che per l'intensità delle trame concepite da Ritt, i cui interessi per la mitologia, la storia e le teorie scientifiche lo portarono a realizzare un fumetto molto diverso dagli altri dello stesso genere avventuroso, sia per l'originalità dei temi che per la chiarezza espositiva, che hanno reso la serie uno dei pochi esempi di fumetto nel quale la trama è completa e coerente in ogni aspetto.
Ne è stato tratto un serial in 15 puntate prodotto dalla Columbia Pictures nel 1947 oltre che alcune trasposizioni letterarie pubblicate nella collana Big Little Books. La serie ha raggiunto molta popolarità al di fuori degli Stati Uniti venendo pubblicato in Australia e Nuova Zelanda sia su quotidiani che su comic book, mentre in Europa è stata pubblicata su alcune riviste in Francia, dove è nota come "Luc Bradefer" e in Italia dove è stata a lungo pubblicata in vari formati e con diversi nomi.

Storia editoriale
La Central Press Association, piccolo distributore poi assorbito dalla King Features Syndicate, chiese allo scrittore William Ritt e al disegnatore Clarence Gray di realizzare un fumetto di genere avventuroso con elementi polizieschi e fantascientifici. La striscia quotidiana esordì quindi il 21 agosto 1933 riscuotendo ben presto un buon gradimento del pubblico. La popolarità aumentò nel giro di pochi mesi, tanto che dopo poco più di un anno esordì anche nelle tavole domenicali anche se, su alcuni giornali che non avevano una edizione domenicale, esordì sabato 24 novembre 1934. Su altri quotidiani già dal 1933 invece la serie veniva pubblicata nell'edizione domenicale e il 20 aprile 1935 esordì una seconda serie a strisce chiamata The Time Top, che durò un paio di mesi, pubblicata in accoppiata alla serie originaria e che poi venne inglobata nella continuity di quest'ultima nel 1937. In questa seconda serie esordì una macchina del tempo che divenne il pezzo forte delle storie degli anni a venire. Fu inoltre la prima volta in cui fu introdotto all'interno di un fumetto il tema del viaggio nel tempo.
Ritt e Gray lavorarono insieme per oltre quindici anni e quando lo scrittore si ritirò nel 1948, il disegnatore ne prese il posto come sceneggiatore fino al 1952, realizzando sia testi che disegni, quando cedette la realizzazione delle strisce quotidiane a Paul Norris per continuare a occuparsi solo delle tavole domenicali fino al 24 febbraio 1957 quando gli subentrò anche qui Norris, onesto artigiano ma di qualità inferiore. La serie viene infine sospesa il 25 aprile 1987. Con la morte di Gray, alla fine del 1956, si conclude il periodo migliore di questa serie che tuttavia continua disegnata da Paul Norris fino al 1987.
Durante gli anni quaranta Ritt perde progressivamente interesse per il personaggio e così, nel 1948, lascia l'incarico passando prima le strisce quotidiane e poi anche le tavole domenicali allo stesso Gray che, oltre a disegnare, inizia a scrivere anche le sceneggiature fino a quando, per problemi di salute, lascia le strisce giornaliere a Norris, un autore che si era occupato per quattro anni di Jungle Jim per la King. Gray muore cinque anni dopo e Norris inizia a occuparsi quindi anche delle tavole domenicali. Norris aveva lasciato un segno nel mondo dei fumetti avendo partecipato alla creazione di Aquaman per la DC Comics e per il suo lavoro alle serie Secret Agent X-9, Vic Jordan e altre ma il lavoro per Brick Bradford alla fine eclissò tutto quello che aveva fatto prima. Con Norris come unico autore sia delle storie che dei disegni la serie continuò a essere pubblicata per decenni, con storie ambientate sulla terra nella strisce giornaliere e nello spazio cosmico e nel futuro nelle tavole domenicali. Ma come spesso era già accaduto per altre serie a fumetti, l'interesse del pubblico e quindi la sua diffusione sulla stampa andò a calare col tempo e quando Norris decise di ritirarsi, anche la serie venne chiusa. L'ultima striscia venne pubblicata il 25 aprile 1987 e l'ultima tavole domenicali solo due settimane dopo.
Le strisce di Brick Bradford vennero ristampate su albi dal King Features, tra cui King Comics, nel 1936 e Ace Comics, dal 1947 al 1949. Nel 1948 venne pubblicata per alcuni mesi un albo dedicato al personaggio con ristampe di vecchie strisce ed edito da Standard Comics. Le uniche storie originali di Brick Bradford apparire in forma comic book sono state pubblicate alla fine degli anni sessanta da King Comics, nelle pagine posteriori di titoli dedicati a l'Uomo mascherato e Mandrake.

Biografia del personaggio
Il personaggio è protagonista di storie di avventura fantascientifica spaziale sul tipo della serie a fumetti di Buck Rogers di Dick Calkins o Flash Gordon di Alex Raymond, ma agli esordi ricordava maggiormente un'altra creazione di Calkins, Skyroads, nella quale il protagonista era anch'esso un eroico aviatore. Il personaggio è un eroe dai capelli rossi e dal fisico atletico, abilissimo aviatore, esploratore e agente segreto che si trova spesso in lotta contro criminali. Insieme con vari scienziati e con la fidanzata June Salisbury, è protagonista di viaggi straordinari che lo portano fino al centro della Terra così come all'interno di una moneta dopo essere stato rimpicciolito a livelli atomici, potendosi spostarsi a suo piacimento attraverso lo spazio-tempo a bordo della sua macchina del tempo "Time Top", alias cronosfera, una delle prime macchine del tempo dei fumetti, dalla caratteristica forma di trottola e costruita in modo che, mentre gira vorticosamente, la cabina di comando all'interno rimanga immobile e che venne realizzata dallo scienziato Kalla Kopak il quale permetterà a Brick e ai suoi compagni di viaggiare nello spazio e nel tempo.
Nelle strisce giornaliere, oltre al protagonista sono presenti più o meno costantemente gli stessi personaggi: Sandy Sanderson, appassionato di aviazione come Brick, June Salisbury, fidanzata di Brick, e suo padre Van Atta Salisbury, uomo di cultura, e lo scienziato Kalla Kopak. Questi personaggi compaiono raramente nella versione a tavole domenicali nella quale il protagonista si ritrova spesso da solo con la sua macchina del tempo della quale si era fatta conoscenza il 20 aprile 1935 in una breve storia, “The Time Top”, avente come protagonista April Southern, figlia del professor Horatio Southern, personaggio che diverrà ricorrente nelle tavole domenicali, e pubblicata dal 20 aprile al 22 giugno 1935 come striscia aggiuntiva a quelle giornaliere di Brick Bradford. Nelle tavole domenicali la macchina del tempo appare per la prima volta nella tavola del 16 ottobre 1937.

Trama
Il fumetto raccolse l'eredità di serie a strisce americane come Skyroads, Buck Rogers e Flash Gordon, trattando tematiche quali l'esistenza dei dinosauri, viaggi intergalattici, robot e mondi sub-atomici e i viaggi nel tempo ma gli autori riescono a rendere la striscia molto di più di una semplice imitazione di Buck Rogers. All'interno del genere della fantascienza le storie del personaggio rientrano nel filone detto space opera, con tematiche simili a quelle che venivano pubblicati all'epoca sulle riviste specializzate: incontro con razze perdute, viaggi all'interno dell'universo microscopico, viaggi all'interno della Terra oltre a viaggi nel tempo per mezzo della Chronosphere, progettata dallo scienziato Kalla Kopak il quale costruisce una prodigiosa macchina capace non solo di viaggiare nel tempo e nello spazio, ma anche di rimpicciolirsi per poter penetrare tra le molecole. Lo schema dei singoli episodi della produzione a strisce giornaliere parte con un lungo prologo di avventure minori seguito da un tema centrale nel quale viene raggiunto l'acme della storia e un finale spesso usato per introdurre l'episodio successivo. Lo sceneggiatore William Ritt è influenzato nello scrivere le trame dai suoi interessi per la mitologia classica e per la scienza moderna. Nella prima storia, "Amaru la città sottomarina", Brick, nel cuore del Perù sulle tracce degli antichi Incas e di una misteriosa città insieme al suo vecchio amico Sandy, a una bella ragazza, June e suo padre professore vive un’avventura drammatica, piena di rischi e colpi di scena, alla fine della quale tornerà a casa ma pronto a ripartire insieme ai compagni per altre mete. Questo è lo schema delle prime storie caratterizzate da trame avvincenti, con personaggi e scenari che variano continuamente. Nelle strisce giornaliere il personaggio parte alla volta di perdute città, di isole misteriose, arriva in Antartide e si introduce fra gli atomi di una moneta visitandone gli elettroni. In particolare, in questa storia del 1944, "Viaggio in una moneta", il professor Kalla Kopak riesce a rimpicciolire persone e oggetti e insieme a Brick parte per un viaggio dentro una moneta a bordo di una navicella che viene rimpicciolita fino a poter entrare all'interno della moneta fra un atomo e un altro; il tutto viene osservato al microscopio dagli altri scienziati del laboratorio fintanto che la navicella non diviene anch'essa invisibile e gli scienziati decidono di andarsene quando improvvisamente si accorgono che dalla moneta sta già riapparendo la navicella che, reduce da un lungo viaggio che ha portato i suoi passeggeri a scoprire strani mondi all'interno della moneta, restituisce alla normalità i suoi passeggeri. Il viaggio era durato apparentemente così poco per loro che lo osservavano perché si erano scordati della teoria della relatività: nell'infinitamente piccolo anche i tempi sono infinitamente brevi e un’avventura che per i nostri eroi era durata parecchi mesi, nel mondo non rimpicciolito era durata pochi secondi.

Edizioni estere
La serie ha raggiunto molta popolarità al di fuori degli Stati Uniti venendo pubblicato in Australia e Nuova Zelanda sia su quotidiani che su comic book, mentre in Europa è stata pubblicata su alcune riviste in Francia, dove è nota come "Luc Bradefer" e in Italia dove è stata a lungo pubblicata in vari formati e con diversi nomi.

Italia
In Italia Brick Bradford venne tradotto con diversi nomi, tra cui Bruno Arceri, Guido Ventura, Giorgio Ventura, Guido Delani, Antares, Marco Spada e Bat Star. Fu pubblicato sia su L'Avventuroso che su L'Audace, testata questa sulla quale venne pubblicato con il suo vero nome. Il personaggio esordì in Italia su Settebello, settimanale umoristico degli anni ‘30 che pubblicò a puntate la prima avventura a strisce giornaliere modificandone il nome in Bruno Arceri. Sui Tre Porcellini e su Topolino della Mondadori lo chiamano Guido Ventura e gli fanno diventare neri i capelli per italianizzarlo. Nel dopoguerra è stato riproposto varie volte da diversi editori come i Fratelli Spada, Comic Art, Panini e l'Editoriale Corno.



sabato 14 settembre 2019

Brian the Brain

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Brian The Brain è un personaggio immaginario protagonista di una omonima serie a fumetti realizzata dall'autore spagnolo Miguel Ángel Martín.

Personaggio
Ambientato in un imprecisato futuro, in una società che sembra la degenerazione ulteriore di quella presente dell'autore, Brian è un bambino la cui madre lavora come cavia presso una società di ricerche mediche e farmaceutiche chiamata Biolab; anche durante la gravidanza la donna venne sottoposta a esperimenti con gli ultrasuoni che hanno causato gravi malformazioni al feto e Brian nasce così senza scatola cranica e con il cervello esposto all'aria; ha però anche sviluppato dei poteri extrasensoriali, come la telepatia e la telecinesi. Oltre a Brian anche altri personaggi presentano varie malattie o disabilità come bambini col cancro o paralizzati ma anche patologie bizzarre e raccapriccianti. L'ambientazione è una società per molti aspetti simili a quella presente dell'autore ma con alcuni aspetti degenerati come ingiustizie sociali sempre più accentuate, comportamenti cinici e razzisti ormai comunemente tollerati e anzi praticati e gli stessi bambini hanno comportamenti hanno comportamenti estremi. Nonostante la sua deformità, Brian sembra essere l’unico a sembrare normale in un mondo degenerato.

Storia editoriale
In Spagna la serie esordì sulla rivista Krazy Comics nel 1990; l'anno seguente continuò sulla rivista Makoki fino alla chiusura della pubblicazione. La casa editrice Ediciones La Cúpula lo ha ristampato in albi all'interno della collana Brut Comix nel 1995 e in un volume antologico dieci anni dopo. Nel 2011 Martín ha ripreso il personaggio nel romanzo grafico La juventud de Brian the Brain, pubblicato da Rey Lear editorial.
Il personaggio esordì in Italia in una serie omonima dedicata, Brian the brain, pubblicata dalla casa editrice Topolin Edizioni, fondata da Jorge Vacca, pubblicata con periodicità variabile dal 1997 al 2002 per otto numeri e con, in appendice, storie brevi di Bug, un'altra serie di Martin.

venerdì 13 settembre 2019

Brendon

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Brendon è un personaggio dei fumetti protagonista dell'omonima serie a fumetti creato nel 1998 da Claudio Chiaverotti ed edito dalla Sergio Bonelli Editore con cadenza bimestrale. La serie si interrompe nel 2014 dopo 100 numeri ma la pubblicazione delle avventure del personaggio riprende nel 2016 con volumi annuali.

Biografia del personaggio
Su una Terra futura post-apocalittica, intorno alla metà del XXII secolo l'impatto di un meteorite ha riportato il mondo a un nuovo medioevo. Brendon D'Arkness è un cavaliere di ventura che ufficialmente agisce dietro compenso ma che spesso si lascia coinvolgere dalle situazioni avverse senza che venga ingaggiato. Ha un carattere duro ma un animo nobile, aiuta gli indifesi senza chiedere nulla in cambio e vive vagando continuamente tra le città della Nuova Inghilterra, tornando saltuariamente al suo castello decadente abitato da Christopher, una marionetta-robot della Vecchia Era addetto alle faccende domestiche. Anche se generalmente si trova a combattere contro assassini e nomadi del deserto capita spesso che si imbatta in situazioni che tendono al fantasy, all'horror e all'occulto.

Comprimari
Falstaff, il suo fedele cavallo che un tempo usava per arare il campo della sua casa e che ora lo accompagna in tutte le sue avventure. Nel nuovo medioevo come nel vecchio, i cavalli sono l'unico mezzo di locomozione conosciuto. È robusto, nero, ha una stella bianca sulla fronte e si lascia cavalcare solo dal suo padrone.
Christopher è un automa con le sembianze di una marionetta che si occupa di tenere in ordine il castello di Brendon, e di preparare succulenti piatti di raffinatissima arte culinaria. È uno degli ultimi residuati della Vecchia Era, trovato tra le macerie di Old London, tenuto in "vita" dalle sue batterie a energia solare.
Anja O'Flanagan, la "Lacrima di Tenebra", una guerriera forte e bellissima, tenace ma fragile, arruolata nell'esercito di Nympha, esercito di sole donne da cui si separa per vivere in pace con suo figlio. Vive con Brendon una breve ma intensa storia d'amore, travagliata dalla presenza dello stregone Janus.
Margareth D'Arkness è la madre di Brendon. Donna dal carattere forte, perde il marito Steven quando il figlio ha nove anni, e manda avanti la famiglia da sola lavorando come sarta e contadina.
Boris Nagel era un Cavaliere di Ventura che si imbatte in Brendon quando questi aveva dodici anni. Nonostante le proteste della madre, Boris gli insegna a combattere, a usare le armi e a vivere come un Cavaliere di Ventura. Trovato in pessime condizioni da Margareth, tra i due nascerà una storia stroncata dalla setta della Luna Nera.

Storia editoriale
Il personaggio esordì in edicola nel giugno 1998 con il primo numero intitolato "Nato il 31 febbraio" scritto da Claudio Chiaverotti e disegnato da Massimo Rotundo. La serie si conclude nel 2014 dopo 100 numeri. Dal 2003 annualmente viene pubblicato un numero speciale. Le copertine di questi volumi sono realizzate dal disegnatore dello stesso albo. Nell'agosto 2016 esce lo speciale a colori crossover Brendon & Morgan Lost intitolato "La Mappa delle Stelle".

giovedì 12 settembre 2019

Brad Barron

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Brad Barron è un personaggio immaginario protagonista dell'omonima serie a fumetti di fantascienza pubblicata da maggio 2005 a ottobre 2006 dalla Sergio Bonelli Editore.

Trama
La Terra viene invasa da malvagi alieni, i Morb. Solo un uomo avrà il coraggio di combatterli: Brad Barron, brillante biologo docente della Columbia University ma anche uomo d'azione, distintosi come soldato durante la seconda guerra mondiale (ne è una prova una cicatrice sul volto procuratasi in Normandia) con il grado di tenente. Catturato dai Morb è riuscito a fuggire, cerca di ritrovare la moglie Gloria e la figlia con cui ha perso i contatti dal giorno dell'invasione. Vaga in una New York e in un'America sconvolte dall'introduzione nel suo ecosistema di numerose e terrificanti specie aliene, sempre braccato dagli emissari delle forze d'invasione. La forza di Brad Barron, che poi è il filo conduttore di tutta la storia, è la speranza incrollabile di trovare la sua famiglia.

Storia editoriale

La serie è stata ideata da Tito Faraci, autore di tutti i soggetti e sceneggiature. L'ideazione grafica del personaggio è di Fabio Celoni, autore anche di tutte le copertine. Composta di 18 numeri, è la prima miniserie in casa Bonelli. Dopo la fine della serie iniziale, da agosto 2008 il personaggio è tornato nelle edicole con speciali semestrali. La serie è ambientata negli Stati Uniti negli anni cinquanta e si richiama alle atmosfere cinematografiche tipiche del periodo, in particolare di quella fantascientifica. Ogni albo infatti è sceneggiato riferendosi a un genere narrativo diverso come il western, l'horror o il noir. Nel dicembre 2018 avviene un team-up con Zagor nell'albo della collana semestrale "Color Zagor" La minaccia dei Morb.


mercoledì 11 settembre 2019

Braccobaldo Bau

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Braccobaldo Bau (Huckleberry Hound) è un personaggio immaginario protagonista di una omonima serie televisiva a cartoni animati, Braccobaldo Show, realizzato della casa di produzione statunitense Hanna-Barbera, esordito nel 1958.

Caratterizzazione del personaggio
È un fedele cane dal sangue blu e parla lentamente. Spesso canticchia la canzone O mia cara Clementina. Della razza Bloodhound, caratterizzato da accento campagnolo e dalla voce nasale e meno silenziosa dello stesso personaggio. In Italia diventò popolare negli anni 60 grazie al Braccobaldo Show in cui era il personaggio che introduceva tutti gli altri cartoni animati fra i quali l'Orso Yoghi, Pixie, Dixie e Mr. Jinks e Ugo Lupo prima degli altri. È anche protagonista del film d'animazione Il buono, il cattivo e Braccobaldo. La sua prima voce italiana è stata quella di Renzo Palmer che doppiava anche Svicolone.

martedì 10 settembre 2019

Braccio di Ferro

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Braccio di Ferro (Popeye) è un personaggio immaginario statunitense creato da Elzie Crisler Segar, apparso in strisce a fumetti e cartoni animati cinematografici e televisivi. Il personaggio esordì il 17 gennaio 1929 nella striscia a fumetti Thimble Theatre che successivamente venne rinominata Popeye. Fra i più celebri personaggi dei fumetti di tutti i tempi raggiunge presto una notevole popolarità tanto che nel 1933 gli viene dedicata una serie di cortometraggi animati cinematografici intitolata Popeye the Sailor subito molto popolare al punto che la sua fama è ora più legata a questi cortometraggi realizzati dai Fleischer Studios per il cinema. Nel corso degli anni il personaggio è apparso anche in comic book, in cartoni animati televisivi, in videogiochi, pubblicità ed è stato oggetto di un diffuso merchandising; nel 1980 il regista Robert Altman ne trasse un film; nel 2002 TV Guide classificò il personaggio al 20º posto nella sua lista dei "50 Greatest Cartoon Characters of All Time". Nel 1995 fu una delle venti serie a fumetti incluse nella serie commemorativa di francobolli statunitensi Comic Strip Classics.

Genesi del personaggio
Il personaggio venne ideato dal fumettista Segar inizialmente come comprimario all'interno della serie di fumetti a strisce The Thimble Theatre quando Castor Oyl, protagonista iniziale della serie, vuole partire per l’Africa ma prima deve trovare un marinaio in grado di condurre la nave e incontra Popeye, un tipo magro, guercio e dalla parlata molto caratteristica. Dopo le prime apparizioni, Segar decide di promuoverlo a protagonista della serie che viene anche ribattezzata con il suo nome. L'esuberante e irascibile Popeye è sempre pronto a venire alle mani per risolvere le questioni anche grazie alla sua formidabile forza la quale, inizialmente, non è chiaro da cosa gli derivi, ma in seguito Segar fornirà una giustificazione negli spinaci che fa ingurgitare al personaggio (espediente riproposto nei cartoni e destinato a diventare il segno distintivo del personaggio).
Il taglio del disegno è scarno ed essenziale. A differenza di altri fumetti grossomodo contemporanei, come Flash Gordon, le vignette sono disegnate in maniera tale da prediligere il tratto e l'effetto. I paesaggi dello sfondo sono privi di molti dettagli, le inquadrature dei personaggi sono in genere piuttosto strette, il disegno è caricaturale, tuttavia Segar ha un tratto tale da non farlo sentire un limite. Per quello che le storie mostrano, anche dei personaggi, c'è tutto quello che serve per inquadrarle.

Storia editoriale
Il personaggio comparve per la prima volta nella striscia Thimble Theatre che Segar disegnava ormai da dieci anni e ne divenne rapidamente il protagonista facendola diventare una delle serie a fumetti del King Features Syndicate più popolari degli anni trenta. La striscia Thimble Theatre veniva pubblicata già dal 19 dicembre 1919 riscuotendo un discreto successo ma non confrontabile con la fama che raggiungerà con l'introduzione del personaggio di Popeye che era stato inserito come comparsa per un singolo episodio e destinato, nelle intenzioni originali dell'autore, a scomparire con la conclusione della vicenda narrata. I protagonisti della striscia erano Castor Oil e sua sorella Olive Oil la quale diverrà poi l'eterna fidanzata di Popeye, un marinaio guercio dalla parlata sgrammaticata e piuttosto scorbutico nell'episodio La gallina fischione africana (Whiffle Hen), assunto da Castor Oil per condurre una nave. Da questo esordio raggiunge un apprezzamento da parte del pubblico tale da spingere il suo autore a renderlo il personaggio di punta della striscia. Questa caratterizzazione del personaggio per opera di Segar è molto diversa da quella che si troverà nei cortometraggi nei quali lo schema narrativo si chiude solitamente con una inevitabile scazzottata e con l'aiuto in extremis di una scatola di spinaci dalla quale attingere la forza per sconfiggere il nemico di turno. Nelle prime storie infatti gli spinaci non compaiono neanche se non successivamente alla loro introduzione dopo il successo dei cartoni animati. Nei fumetti il personaggio è protagonista di storie di ampio respiro e in cui, oltre a lui, vi sono altri protagonisti di vicende che, attraverso la successione di strisce quotidiane, sviluppano una trama lunga e complessa. Alle storie realizzate in strisce quotidiane e utilizzate per narrare racconti lunghi e articolati si affiancheranno poi le tavole domenicali. Segar realizzerà una trentina di storie fino alla sua morte, nel 1938.
Dal 1938 la striscia venne continuata da Tom Sims fino al 1954 e poi da Ralph Stein fino al 1959 per i testi mentre per i disegni delle strisce giornaliere da Doc Winner fino al 1939 e per quelli delle tavole domenicali Joe Musial fino al 1939 per poi passare a Bill Zaboly che disegnerà il personaggio fino al 1959, perdendo però col tempo il loro originario mordente e diventando quasi esclusivamente umoristiche. Successivamente l'assistente di Segar, Bud Sagendorf, si occuperà delle strisce quotidiane e delle tavole domenicali dal 1959, infondendole nuova vitalità e lavorandoci per quasi trent'anni quando nel 1986 passerà il compito di realizzare le strisce a Bobby London che le disegnerà fino al 1992 mentre continuerà a dedicarsi solo alle tavole fino al 1994 quando Hy Eisman porterà avanti le storie del personaggio nella sola versione a tavole domenicali. Dal lunedì al sabato vengono quindi pubblicate ristampe delle strisce di Bud Sagendorf mentre la domenica viene pubblicata una tavola inedita realizzate dal 1994 da Hy Eisman.

Cronologia delle strisce giornaliere dal 1929 al 1938
I dati sono tratti dalla collana Braccio di ferro edizioni Comic Art (1994 - 1995).
La Gallina Fischione Africana, 10 settembre 1928 - 27 marzo 1929
Il viaggio della "Tom Cod", 28 marzo 1929 - 24 giugno 1929
La miniera di ottone, 25 giugno 1929 - 9 dicembre 1929
La Strega del Mare, 10 dicembre 1929 - 12 maggio 1930
La casa stregata, 13 maggio 1930 - 8 novembre 1930
Il mistero Wiltson, 10 novembre 1930 - 13 dicembre 1930
Nel Far West, 15 dicembre 1930 - 28 marzo 1931
La banca a senso unico, 30 marzo 1931 - 9 maggio 1931
La grande guerra domestica, 11 maggio 1931 - 26 dicembre 1931
Skullyville, 28 dicembre 1931 - 11 giugno 1932
L'Ottavo Mare, 13 giugno 1932 - 12 novembre 1932
Lunga vita al re, 14 novembre 1932 - 4 marzo 1933
Popeye Re di Popilania, 6 marzo 1933 - 8 luglio 1933
Popeye Reporter, 10 luglio 1933 - 9 dicembre 1933
Popeye a Puddleburg, 11 dicembre 1933 - 27 gennaio 1934
Amore e soldi, - 29 gennaio 1934 - 14 luglio 1934
Selvaggi bianchi, 16 luglio 1934 - 3 novembre 1934
Popeye nella Valle Nera, 5 novembre 1934 - 12 gennaio 1935
La sorella della Strega del Mare, 14 gennaio 1935 - 20 aprile 1935
L'Arca di Popeye, 22 aprile 35 - 19 ottobre 1935
Nuvole di guerra, 21 ottobre 1935 - 19 marzo 1936
Il "Jeep", 20 marzo 1936 - 3 agosto 1936
Alla ricerca di Papà, 4 agosto 1936 - 28 novembre 1936
Come ti educo Papà, 30 novembre 1936 - 12 dicembre 1936
Me lo dia magica, 14 dicembre 1936 - 3 aprile 1937
Susan, l'orfanella, 5 aprile 1937 - 28 agosto 1937
Papà corre la cavallina, 30 agosto 1937 - 13 novembre 1937
La Valle dei Goons, 15 novembre 1937 - 5 marzo 1938

Edizioni estere
All'estero le storie a strisce realizzate da Segar sono state a lungo prive di una edizione completa e organica.

Italia
La pubblicazione in Italia delle storie di Braccio di Ferro è stata abbastanza discontinua sebbene siano state pubblicate già negli anni Trenta su diverse testate ma per molto tempo non si è riusciti ad averne una edizione integrale ma nonostante questo ha da subito goduto di vasta fama venendo pubblicato su varie testate sin dal 1935 soprattutto della Mondadori[6]. Nel 1939 vengono pubblicati come supplementi alla collana Albi d'Oro della A.P.I. Anonima Periodici Italiani (denominazione della Mondadori) 13 volumi che presentano la ristampa sia delle strisce giornaliere che delle tavole domenicali già apparse su testate dell'Editore Lotario Vecchi e della Mondadori, con l'aggiunta di materiale inedito. Nel secondo dopoguerra continua a essere pubblicato per vari editori comparendo anche sulla rivista culturale Il Politecnico diretta da Elio Vittorini ed edita da Einaudi.
Le ristampe continuano negli anni sessanta su una testata dedicata edita da Giuseppe Vita Editore per 12 numeri dal 1962 al 1963 e omonima del personaggio che ripropone le storie disegnate da Sagendorf e, negli ultimi numeri, da Segar mentre sul quotidiano L'Unità tra il 1962 e il 1967 viene proposta la versione a strisce giornaliere di Sagendorf e Zaboly mentre quella di Segar sono state pubblicate sulla rivista Linus. Durante gli anni settanta le strisce giornaliere di Sagendorf vengono pubblicate sul quotidiano Paese Sera e sul supplemento Paese Sera Domenica tra il 1974 e il 1979. Il personaggio continua a essere riproposto anche negli anni ottanta e novanta sul Radiocorriere TV e su alcuni supplementi della rivista Lupo Alberto edita da Macchia Nera. Molte delle storie originali di Segar sono state pubblicate anche negli Oscar Mondadori, in una serie di dieci albi dall'editore Comic Art (1994 - 1995) che hanno riproposto quasi tutte le vignette originali di Segar del periodo che va dal 1929 al 1938; successivamente la Rizzoli ha pubblicato un volume dedicato al personaggio nella collana I classici del fumetto della Biblioteca Universale Rizzoli nel 1999; Planeta de Agostini ha ristampato, in volumi di grande formato, strisce giornaliere e tavole domenicali a colori.

Edizione italiana del personaggio
Il personaggio è stato anche protagonista di storie realizzate in Italia e pubblicate dall'editore Bianconi che, dagli anni sessanta, su licenza del King Features Syndicate, incaricò i suoi autori italiani di realizzare un restyling del personaggio mirato al pubblico giovane che portò alla pubblicazione di varie testate in formato libretto sull'onda del successo di Topolino della Mondadori che godranno per decenni di un importante successo che porterà le storie italiane a venire prodotte e ristampate più volte per almeno cinquant'anni e a venire acquistate anche da editori stranieri. La collana venne pubblicata in Italia dal 1963 al 1994 dall'Editoriale Metro fondata dall'editore Renato Bianconi e conteneva storie inedite realizzate in Italia caratterizzate da una profonda rivisitazione del personaggio originario modificandone i contenuti per potersi rivolgere a un pubblico molto giovane, presentano una propria originalità introducendone nuovi personaggi o recuperandone altri poco presenti nella versione originaria americana e conferendogli estrema rilevanza o rinominandone altri.

Filmografia
Nel 1933 i Fleischer Studios di Max e Dave Fleischer adattarono i personaggi di Thimble Theatre per una serie di cortometraggi animati cinematografici intitolata Popeye the Sailor per la Paramount Pictures che divennero tra i più popolari degli anni trenta, e i Fleischer - e successivamente i Famous Studios di proprietà della Paramount - ne continuarono la produzione fino al 1957 realizzandone oltre duecento. I cortometraggi sono ora di proprietà della Turner Entertainment, una società controllata dalla Time Warner, e distribuiti dalla società sorella Warner Bros.[senza fonte] La fama sul lungo periodo del personaggio è dovuta maggiormente a questa serie di cartoni animati degli anni 30 e 40 realizzati dagli Studio Fleischer. Successivamente fu prodotta per la televisione una serie di cartoni animati realizzata dalla Hanna-Barbera Production dal 1978 al 1983 Le nuove avventure di Braccio di Ferro (The All-New Popeye Hour) e un'altra nel 1987 Che papà Braccio di Ferro (Popeye and Son).

Caratteristiche del personaggio
Braccio di Ferro è un marinaio, guercio di un occhio, con una pipa sempre in bocca; ha un corpo nerboruto con avambracci sproporzionati, abbinate a gambe corte, che portano entrambi tatuato un'ancora. Fidanzato con Olivia Oyl, il personaggio, rude e scorbutico, è un eroe che soccorre fanciulle in pericolo e vive straordinarie avventure in giro per il mondo. Fortissimo di suo, ricorre in casi estremi agli spinaci che gli conferiscono una forza da supereroe che gli consente di abbattere i suoi avversari.

Personaggi di Thimble Theater/Braccio di Ferro
Braccio di Ferro (Popeye): il protagonista della serie. Questo marinaio è apparso nel 1929, circa dieci anni dopo l'inizio della serie (1919) ed è diventato così popolare da soppiantarne i personaggi originali. All'inizio viene presentato come un uomo decisamente anziano: non appena incontrato il successo, la sua età scenderà a circa 40-42 anni.
Olivia Oyl (Olive Oyl): alta, è la sorella di Castor Oyl. Malgrado l'apparenza, può essere molto forte e molto pericolosa. Inizialmente fidanzata di Harold Hamgravy, in seguito Olivia diventa la fidanzata a tempo pieno di Braccio di Ferro.
Dante Bertolio (Castor Oyl): fratello di Olivia. Piccolo, prepotente, intraprendente, gran avaro e imbroglione. In seguito, padrone di un'agenzia investigativa onnipresente sull'intero pianeta.
Harold Hamgravy (o Ham Gravy): è stato fidanzato di Olivia negli episodi della strip The Thimble Theatre, quindi soppiantato da Braccio di Ferro.
Signori Oyl: genitori di Olivia e Castor.
Strega del mare (Sea Hag): inizialmente una donna pirata armata di fucile, quindi una strega vera e propria. Nella serie a fumetti è il nemico più ricorrente di Braccio di Ferro (una volta, tuttavia, compare come alleata). Ha l'aspetto di una vecchia solenne, magra e vestita di nero. Può assumere l'aspetto di una bella fanciulla. Questo personaggio compare per la prima volta nella stessa storia in cui fa la sua prima apparizione Braccio di Ferro. In seguito il disegnatore Bud Sagendorf ha modificato il suo aspetto e il suo ruolo. Non compare nelle prime due serie di cartoni animati.
Poldo Sbaffini (J. Wellington Wimpy): scroccone, adulatore, imbroglione e perennemente affamato di hamburger, si autodefinisce il migliore amico di Braccio di Ferro. Spesso risulta il personaggio più astuto della comitiva, tanto da essere in (quasi) buone relazioni con la Strega di Mare. (Nel cartone animato è, per lo più, una spalla comica).
Pisellino (Swee' Pea): trovatello adottato da Braccio di Ferro. Occasionalmente, re di Demonia.
Junior: figlio biologico di Braccio di ferro e Olivia.
Bluto/Bruto (Bluto/Brutus, talora tradotto nei fumetti italiani come "Timoteo"): capo di una banda di pirati. Compare nel fumetto di Segar in una sola storia ("L'Ottavo Mare"), come avversario. Ripreso da Bud Sagendorf e reso membro regolare della serie.
Jack Snork: compare nella prima avventura di Braccio di Ferro e arriva molto vicino a ucciderlo (sparandogli). Ricompare in una storia molto più avanti, con una maschera da misterioso omaccione barbuto.
Alice/Teresa la Goon (Alice The Goon), una donna appartenente allo strano popolo dei Goon. Dapprima schiava della Strega di Mare, diventa poi amica di Popeye, che le affiderà la cura di Pisellino.
Oscar: marinaio dai denti sporgenti.
Fusto/Toro (Toar): gigantesco, devoto e molto forte, è un uomo dell'Età della Pietra arrivato fino ai giorni nostri. Inizialmente avversario quindi amico di Braccio di Ferro. Compare per la prima volta nella storia La sorella della Strega di Mare.
Barbaspina (George W. Geezil): un individuo dalla lunga barba nera, lenti, bombetta e apparenza trasandata (nelle intenzioni di Segar, doveva mettere alla berlina gli Ebrei americani, di cui riprende lo stereotipo[senza fonte]). Rivale di Poldo/Wimpy, il quale lo ignora elegantemente quando non lo tratta con condiscendenza. Ama lamentarsi a voce alta del cibo che mangia, compreso quello preparato da lui. In alcune strip ha aperto un ristorante. Naturalmente continua a lamentarsi della qualità del cibo - almeno finché un giorno Braccio di Ferro non gli fa notare che è assurdo.
Casagrossa (Rough House): cuoco locale. Ha un ristorante. Spesso ha problemi a farsi pagare da Poldo Sbaffini. Nel cartone animato è noto come Salsiccia.
Poopdeck Pappy (Babbo di Bordo, Braccio di Legno e Trinchetto): padre di Braccio di Ferro. Di aspetto quasi identico al figlio, tranne che per la barba e i tatuaggi, ne ha tutti i difetti e pochissimi pregi. Maleducato, rissoso, donnaiolo e incivile. Finirà anche in galera, ma ne verrà cacciato fuori per cattiva condotta.
Re Blozo (King Blozo): sovrano scalognatissimo di Nazilia, un regno disastrato. Adora i fumetti e viene preso a calci dai suoi amati sudditi.
de Rughi (van Ripple): un vecchio mega-miliardario piuttosto alla mano. Amico entusiasta di Braccio di Ferro e suo compagno occasionale in alcune avventure (Far West, Nazilia, luoghi esotici).
Giugi/June (June van Ripple): figlia del suddetto miliardario: giovane, bella, intelligente, viene salvata da Braccio di Ferro e se innamora perdutamente. Compare per la prima volta nella storia Amore e soldi.
O.G. Wotasnozzle: scienziato e inventore eccentrico. Apparizione sporadica. Compare come personaggio regolare nella serie Sappo, sempre di Segar.

Animali
Gallina fischiona (Whiffle Hen): uccello di medie dimensioni, ali microscopiche; vola. La femmina ha un corpo di forma vagamente cubica, il maschio ha forma conica.
Poteri: fortuna.
Prima apparizione: 1929, nella stessa storia in cui compare per la prima volta Braccio di Ferro.
Eugenio il Gip o Eugene il Jeep (Eugene the Jeep): cane multidimensionale, si nutre solo di orchidee, ha una sorta di onniscienza e risponde sempre la verità.
Poteri: oracolo, autosmaterializzazione.
Prima apparizione: 16 marzo 1936
Uccello della pioggia (the Rainbird): uccello di piccole dimensioni.
Poteri: controllo del tempo atmosferico.
Prima apparizione: 1939
Pappagallo cinese nero: parla correntemente cinese, inglese e francese. Intelligente, astuto e rompiscatole. Nulla si sa per le altre lingue. Ali minuscole.
Cane-PLUTT (o cane-smorfia): un cane che fa le boccacce. Smette quando gli vengono dati da mangiare spinaci. Cane di piccole-medie dimensioni.
Uccello porta-jella: vive nella Nazilia del Nord. Si ignora se il suo appellativo sia veramente giustificato.
Avvoltoio della Strega del Mare: di grandi dimensioni e "forte come un elefante", secondo le parole di Braccio di Ferro. Obbedisce alla sua padrona e rapisce le persone.
Differenze con i personaggi delle serie a cartoni animati
Braccio di acciaio, Braccio di gomma e Braccio di legno: nipotini di Braccio di ferro. Compaiono solo nella serie a cartoni animati (spesso gli si aggiunge un quarto, Braccio di Piombo).

Nomi nelle diverse edizioni italiane
I nomi di alcuni dei personaggi variano a seconda delle edizioni. Talvolta sono utilizzati i nomi originali.
Castor Oyl/Dante Bertolio. Il personaggio è chiamato Castor nell'edizione degli Oscar Mondadori del 1971.
Fusto (Oscar Mondadori, 1971)/Toro
de Rughi (Linus, 1971) / van Ripple
Su Linus n. 1 Olivia viene chiamata Oliva.

Influenza culturale
Ritenendo ai tempi che gli spinaci fossero un alimento vegetale ad alto contenuto di ferro, ed essendo Braccio di Ferro un personaggio immaginario con una forza sovrumana, l'associazione Braccio di Ferro-spinaci, ovvero il fatto che mangiando spinaci si diventa forti come Braccio di Ferro nacque a scopo promozionale per invogliare i bambini a nutrirsi di questa verdura senza fare capricci. Per molti decenni è circolata la leggenda che gli spinaci facessero bene perché “contenevano ferro”; quando sono state fatte analisi accurate si è visto che contengono, sì, ferro, ma circa 3 mg per 100 g di foglie fresche, molto meno di quanto ritenuto precedentemente.
Il personaggio di Braccio di Ferro, non a caso, fece la fortuna dei coltivatori di spinaci, tanto che i contadini di una località texana, Crystal City, gli eressero una statua per ringraziarlo.
Il personaggio è stato usato nella pubblicità o come mascotte da diverse aziende, società o enti, in vari settori. Nel mondo sportivo del calcio italiano il personaggio Braccio di Ferro è il simbolo dei "Granata South Force", un gruppo ultrà della tifoseria organizzata della Salernitana.




lunedì 9 settembre 2019

Booster Gold

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Booster Gold, il cui vero nome è Michael Jon Carter, è un personaggio dei fumetti DC Comics creato da Dan Jurgens. La sua prima apparizione è in Booster Gold vol. 1 n. 1 (febbraio 1986).
È un supereroe, membro della Justice League proveniente dal XXV secolo. Peculiarità del personaggio è il fare il supereroe per professione, ovvero dedicarsi a imprese eroiche (sempre enfatizzate) a scopo di lucro, utilizzando numerosi sponsor e pubblicizzando dei prodotti. Booster è sempre accompagnato da Skeets, un robottino dorato sarcastico che lo punzecchia e prende in giro in continuazione.
Era anche un grande amico di Ted Kord, il secondo Blue Beetle, insieme al quale ha dato vita a numerosi sketch comici durante la gestione di Keith Giffen e J.M. DeMatteis della Justice League International.

Biografia del personaggio
Michael Jon Carter nasce in una famiglia molto povera nel XXV secolo; suo padre aveva ridotto sul lastrico la famiglia a causa di debiti di gioco. Fortunatamente, Michael ebbe la possibilità di frequentare il college grazie ad una borsa di studio ottenuta grazie ai successi nel football. Suo padre, però, lo convinse a truccare una partita sulla quale aveva scommesso ma venne scoperto e bandito dal college e dalla possibilità di divenire un professionista. Trovato lavoro come custode in un museo di Metropolis; Michael studiò la storia dei grandi eroi del XX secolo, e decise di utilizzare la macchina del tempo di Rip Hunter per cercare fortuna in quel secolo, grazie ad altri manufatti che aveva rubato dal museo.
Appena arrivato nel nostro tempo, si trovò a sventare un complotto organizzato per uccidere il presidente degli Stati Uniti; sfruttando la pubblicità che ne conseguì, Michael inventò il soprannome di Booster Gold e divenne il primo supereroe dedito ai profitti commerciali.
Per lanciare definitivamente la sua immagine, cercò di unirsi al più grande team di eroi, la Justice League International: questi inizialmente lo respinsero, non approvando le sue idee e le sue trovate commerciali, ma quando Booster si rivelò determinante nello sconfiggere la Gang della Scala Reale, venne ammesso nel team.
Qui fece la conoscenza di colui che diventerà il suo più grande amico: Ted Kord, alias Blue Beetle. Tra i due nacque una profonda amicizia, che si basava sullo stesso (discutibile) senso dello humor e sulle stesse strampalate idee di far soldi sfruttando il nome della JLA.
Durante lo scontro con l'alieno Doomsday (a cui proprio Booster dà il nome, spaventato dalla straordinaria potenza) il suo costume viene distrutto; sarà proprio Ted Kord a fornirgliene un altro.
Durante una battaglia contro una creatura nota come Devastator, Booster viene ferito mortalmente e perde un braccio. Ancora una volta, Blue Beetle viene in suo aiuto, progettando una tuta che agisce come un sistema di supporto alla vita, oltre a replicare i poteri del precedente costume, oltre a fornirlo di un braccio cibernetico in grado di sostituire il braccio che Booster aveva perso.
Booster guarirà da tutte queste ferite soltanto grazie ad un accordo fatto col supercriminale Monarch.
Poco prima degli eventi di Crisi infinita, Booster Gold indaga sulla sparizione del suo amico Ted Kord; con suo enorme dispiacere scopre che ad ucciderlo fu il loro vecchio amico Maxwell Lord, ex p.r. della Justice League International, che gli rivela di aver sempre odiato i supereroi. Questa scoperta fa perdere a Booster la fiducia in tutti gli eroi, e medita addirittura di tornare al suo secolo d'origine.
Successivamente Booster Gold fa aggregare il nuovo Blue Beetle (Jamie Reyes) in una squadra composta da alcuni dei maggiori eroi per una missione nello spazio capeggiata da Batman, allo scopo di distruggere il satellite seziente Brother Eye: l'intuizione di Booster si rivela azzeccata perché solo lo scarabeo magico di Beetle è in grado di rivelarne la posizione, permettendo così alla squadra di eroi di distruggerlo.

Poteri e abilità
I poteri di Booster Gold sono tutti di natura tecnologica:
  • I circuiti del suo costume gli danno una superforza e la possibilità di creare un campo di forza quasi impenetrabile di diversa grandezza.
  • Booster è in possesso di un anello di volo appartenente alla Legione dei Super-Eroi.
  • I suoi guanti possono proiettare raggi d'energia ad intensità variabile
  • Il suo visore gli permette una vista notturna, microscopica e ad infrarossi
Altri media
  • È protagonista di un episodio di Justice League Unlimited e compare di sfuggita negli altri.
  • Compare nella decima stagione della serie televisiva Smallville interpretato da Eric Martsolf.
  • Un film dedicato a Booster Gold e Blue Beetle, facente parte del DC Extended Universe è attualmente in sviluppo. Il film sarà diretto da Greg Berlanti, mentre la sceneggiatura è stata affidata a Zak Penn.
  • Booster Gold compare come personaggio giocabile in LEGO Batman 3: Gotham e oltre.