Paperinik è
un personaggio dei fumetti nato su suggerimento
della caporedattrice Elisa Penna a Guido Martina di
creare un personaggio ispirato ai fumetti neri italiani; Guido
Martina, con il disegnatore Giovan Battista Carpi, ideò il
personaggio e scrisse le prime storie. Esordì nel 1969 su
Topolino n. 706 nella storia Paperinik il diabolico
vendicatore. Successivamente è comparso in molte altre storie
pubblicate su Topolino e molte altre testate Disney,
alcune delle quali dedicate al personaggio.
Inizialmente nato come alter
ego mascherato di Paperino, avente lo scopo di vendicarne i
torti subiti (anche con azioni al di fuori della legalità e
del politically correct), è stato in seguito trasformato in un
personaggio avente le funzioni di giustiziere mascherato,
protettore della città di Paperopoli.
Il personaggio esordì nella
storia Paperinik il diabolico vendicatore, pubblicata in due
parti su Topolino n. 706 e 707 nel giugno 1969. Nei decenni
seguenti vennero pubblicate molte altre storie incentrate sul
personaggio come "Il doppio trionfo di Paperinik"
o "Paperinik e la giustizia ultrasonica", "Paperinik
e la Bella Addormentata", "Paperinik e l'intrepido signore
del fuoco" e "Paperinik e il signore del raggio di
Luna".
Nel 1996 ci fu una nuova rivisitazione
del personaggio pubblicata su su alcune serie dedicate, indicate
genericamente come PK, esordite nel 1996 e proseguite fino al
2005 (PKNA - Paperinik New Adventures, PK², PK - Pikappa);
questa interpretazione del personaggio venne poi ripresa dal 2014 per
una serie di storie pubblicate sul settimanale Topolino.
Il personaggio divenne protagonista di
storie realizzate in Brasile, rinominato Superpato,
cioè super papero, di genere demenziale. Tra i suoi compagni
c'è Paperinika (Superpata). Nelle storie brasiliane
(alcune delle quali tradotte in italiano e pubblicate soprattutto
nei mensili Disney Italia, quali l'Almanacco Topolino)
Paperinik entra a far parte del Club dei supereroi, nel quale
combatte il crimine insieme a Paperinika e ad altri
supereroi disneyani.
Sia le storie del primo periodo che
quelle della versione aggiornata degli anni novanta, vennero
pubblicate nei paesi del Nord Europa e scandinavi
(Norvegia, Svezia, Finlandia); in Danimarca la Egmont ha
anche prodotto alcune storie sul personaggio come Paperinik e
gli occhiali magici, di Susanne Staun, Flemming
Andersen e José Colomer Fonts). In Germania, dove è
noto come Phantomias, ha ricevuto sia una serie personale, con
l'edizione in lingua tedesca di PKNA, sia la stampa,
su varie testate Disney, delle storie classiche italiane e
brasiliane.
In Francia è noto come Fantomiald e
ne sono state prodotte storie dagli anni ottanta come Fantomiald
contre les éléments del 1987 (Paperinik e l'idolo
del volo), di Patrick Galliano e Maximino Tortajada del Comicup
Studio sul 1790 di Le Journal de Mickey.
In Spagna e noto come Patomas
e, oltre a pubblicare le storie di produzione italiana, ne sono state
prodotte di originali nelle quali il personaggio è statao
caratterizzato come una sorta di Robin Hood.
Le storie di produzione italiana sono
tradotte anche in Grecia, Paesi
Bassi, Indonesia, Polonia, Islanda.
Nel 2000 venne edita negli
USA la serie Disney Adventures per pubblicare storie tratte
dalla serie italiana PKNA e dove il personaggio venne
rinominato Duck Avenger. Nel 2015 e 2016 vennero
proposte anche le storie iniziali degli anni settanta pubblicate
negli USA negli albi Donald Duck editi dalla IDW. A queste
suguì una serie dedicata alla versione fantascientifica del
personaggio.
A seguito della richiesta dei lettori
di storie in cui Paperino riuscisse a uscirne per una volta vincitore
contro lo zio Paperone, la caporedattrice Elisa Penna suggerì a
Guido Martina, ispirata dal successo che all'epoca godevano fumetti
neri italiani, ai fumetti neri e soprattutto alla loro parodia
realizzata da Johnny Dorelli nel film Dorellik; Guido Martina,
con il disegnatore Giovan Battista Carpi, ideò e scrisse la
sceneggiatura. Oltre
che al fumetto nero, alla quale il legame venne evidenziato anche
dalla presenza della lettera K nel nome del personaggio, Martina si
rifece anche alle origini stesse del fenomeno dei fumetti neri
citando, nel nome di uno dei personaggi della storia, Fantomius, il
personaggio di Fantômas, protagonista di una serie
di feuilleton di particolare successo nel XIX secolo;
Martina realizzò quindi una parodia, all'interno del mondo
disneyano, del repertorio narrativo dei romanzi d'appendice che
ebbero protagonisti personaggi come, oltre il già citato Fantômas,
anche Rocambole e Arsenio Lupin, che furono
ispirazione per gli stessi autori del fumetto nero italiano degli
anni sessanta.
Già nel 1949, nella storia di Carl
Barks "Paperino e il superdinamo", Paperino aveva
vestito i panni del supereroe diventando SuperSnooper ma
fu un caso isolato mentre l'invenzione degli autori italiani è
divenuta col tempo un'identità segreta stabile e duratura, ancora
oggi in auge e nota anche al di fuori dell'ambito italiano (vedi
sezione Paperinik nel mondo). Nell'universo Disney Paperino non
è l'unico personaggio che ha un'identità segreta. All'epoca della
pubblicazione della prima storia di Paperinik erano già state
pubblicate storie in cui Pippo, grazie alle super-arachidi,
diventava Super Pippo, paladino dei deboli a Topolinia,
mentre solo in seguito sono stati introdotti nelle strisce disneyane
altri "eroi mascherati" come, ad esempio, Paperinika,
alter ego di Paperina, e Paper Bat, identità segreta
di Paperoga.
Inizialmente Elisa Penna ideò il
personaggio come parodia di Diabolik, sulla falsariga
di Dorellik interpretato nel 1967 in televisione e
al cinema da Johnny Dorelli. Fu poi Guido Martina che
intuendone le potenzialità decise di realizzare una storia dai
tratti noir, supportato dai disegni di Giovan Battista Carpi. In
un'intervista Martina riferì che
«Le sorelle Giussani avevano avuto un
grande successo con Diabolik e Gentilini mi chiese di elaborare una
versione "superman" di Topolino, magari un "Topolinik".
Io dissi di no per Topolino perché è un personaggio noioso, direi
persino antipatico, scontato. Suggerii così di fare "Paperinik",
identità segreta dello sfortunato Paperino, certo più simpatico e
umano di Topolino. L'idea piacque: Paperinik è la rivincita di
Paolino Paperino, il giustiziere delle ingiustizie da lui patite. È
un personaggio decisamente simpatico e che piace molto ai lettori.»
("Guido Martina, fumettista
piemontese, racconta", Stampa Sera)
Trama e caratterizzazione
Esordi ed evoluzione
Nella prima storia, Paperinik il
diabolico vendicatore, Paperino entra in possesso di Villa Rosa,
dimora segreta del ladro gentiluomo Fantomius e dove
rinviene il suo diario segreto, le sue armi e il suo costume. Con
qualche piccola variazione questo diverrà il suo primo costume, il
cui mantello originale, nero esternamente e rosso nell'interno, sarà
sostituito successivamente da uno completamente blu o completamente
rosso. Nella seconda avventura disegnata da Romano
Scarpa (Paperinik alla riscossa) Paperino, dovendo
impersonare Fantomius per una festa in costume, indossa una
completa maschera blu tipica del ladro gentiluomo, mentre nella terza
storia (Paperinik torna a colpire), sempre disegnata da Scarpa, viene
introdotta la mascherina nera che serve per distogliere l'attenzione
dai lineamenti del viso e rendere quindi difficile il riconoscimento
del papero.
Inizialmente Paperinik è interessato
solo a trovare una rivalsa per il suo alter ego Paperino nei
confronti della sua famiglia, soprattutto sabotando i loschi traffici
dello zio Paperone o del cugino Gastone (in quel
periodo, Martina interpretava ancora Paperone come il faccendiere
senza scrupoli degli esordi barksiani) come avviene nella quarta
storia del personaggio "Il doppio trionfo di Paperinik",
del 1971. Nelle storie successive (quali ad esempio "Paperinik
e la giustizia ultrasonica", "Paperinik e la Bella
Addormentata", "Paperinik e l'intrepido signore del
fuoco" e "Paperinik e il signore del raggio di Luna")
il personaggio inizia una lenta trasformazione che lo porterà a
diventare un giustiziere mascherato, difensore di Paperopoli e
i suoi nemici non sono più lo zio tiranno o il cugino rivale, ma
personaggi disonesti come Rockerduck e i Bassotti, con
i loro tentativi di rapina al deposito di Paperone o di truffa alla
città.
Successivamente compare anche una
versione femminile del personaggio, Paperinika, sempre creata da
Guido Martina e disegnata da Giorgio Cavazzano, che esordisce
nel 1973 in "Paperinika e il filo di Arianna". È
l'alter ego di Paperina che poi comparirà nella storia
"Paperinika contro Paperinik" ma successivamente verrà
accantonata per evitare di oscurare il successo di Paperinik e
quindi il riscatto di Paperino.[senza fonte]
Nel corso degli anni, i vari autori che
ne hanno scritto e disegnato le gesta lo hanno posto di fronte a
diverse minacce, accentuando sempre più il suo ruolo di giustiziere,
che solo in tempi più recenti grazie a sceneggiatori come Fabio
Michelini (autore, con Carpi, di "Paperinik e il ritorno a
Villa Rosa"), Francesco Artibani, Alberto
Savini e Marco Gervasio è tornato un po' verso quelle
atmosfere delle origini che si erano perse con gli anni.
Il periodo umoristico
Successivamente le atmosfere si fanno
più leggere con storie in cui non solo l'aspetto di giustiziere
viene esaltato ma soprattutto la nuova generazione di sceneggiatori
Disney tende a scrivere storie in cui le gag sono sempre
più numerose e non risparmiano nemmeno Paperinik come nella storia
"Paperinik e la rivolta dei mariti" del 1978,
scritta da Giorgio Pezzin (che, con Bruno Concina, fu
uno dei principali artefici di questa evoluzione) e disegnata da
Massimo De Vita. Seguono storie di genere prevalentemente umoristico
come "Paperinik e la marcialonga furtiva" (1976),
"Paperino e... il rivale Paperinik" e "Paperinik
e il festival di Sanromolo" o "Paperinik e la mania
collezionistica", "Paperinik e la disfida analcolica" e
"Paperinik e la lotta dietetica" scritte da Pezzin.
Massimo De Vita crea poi alcuni dei
nuovi avversari come Inquinator, in "Paperinik contro
Inquinator" e Spectrus nell'ottavo capitolo della
saga "Alla ricerca della pietra zodiacale", su testi di
Sarda.
Anni novanta
Negli anni novanta prende il
via un nuovo filone di storie che vedono il personaggio tornare alle
origini con le storie "Paperinik e l'ultima impresa" (1995),
"Paperinik e il ritorno a Villa Rosa" (1996) anche
l'umoristico non scompare completamente, e lo testimonia bene la
serie OK Paperinik, di Artibani-Barbucci.
"Paperinik e la fortuna
sotterranea", di Artibani e Cavazzano, che nel 2000 riportano
dopo una lunga assenza l'eroe sulle pagine di Topolino;
"Paperinik contro le Giovani
Marmotte, di Sarda-Gervasio, dove viene presentata, per la prima
volta, la Casa dell'Ermellino, un altro dei rifugi di
Fantomius;
"Paperinik e la minaccia al
rifugio", di Savini-Cavazzano, in cui per alcuni lavori alle
fondamenta della casa di Paperino, Paperone rischia di scoprire il
rifugio segreto di Paperinik;
"Paperinik e l'estate a Villa
Lalla", di Michelini-Gervasio, dove fa la sua prima
apparizione Villa Lalla, rifugio estivo di Fantomius;
"Paperinik e l'ombra di
Fantomius", di Marco Gervasio, dove viene rivelato il vero nome
di Fantomius, Lord Quackett;
"Paperinik e la rivincita di
Cornelius Coot", di Artibani-Gervasio;
"Paperinik e l'intrigo
sotterraneo", di Ambrosio-Ziche;
"Paperinik e gli ospiti
impossibili", di Marco Bosco, Massimiliano
Valentini, Andrea Freccero.
Versione "supereroe"
Nel 1981 Paperino prova a
intraprendere una carriera da supereroe, indossando il manto di
alcuni dei più famosi supereroi del fumetto statunitense nella
storia "Paperino aspirante supereroe" di Carlo
Chendi e del disegnatore Giorgio Cavazzano. Paperinik
inizia un periodo da supereroe nelle storie brasiliane. Per
quanto riguarda l'Italia, sulle pagine del mensile Paperinik,
nel corso degli anni novanta, vennero pubblicate, oltre alle
ristampe delle storie classiche, delle avventure inedite in cui anche
gli autori italiani iniziarono a calcare la mano sugli aspetti
supereroistici del personaggio come già avevano fatto gli autori
brasiliani.
Nel 1996 ci fu una nuova rivisitazione
del personaggio pubblicata prima su alcune serie dedicate e
continuate poi su Topolino dal 2014, nella quale il
personaggio è un vero e proprio supereroe in storie di
genere fantascientifico.
Paperinik non è dotato
di superpoteri e fa affidamento su armi e altri
dispositivi meccanici ed elettronici, oltre alle sue abilità
nell'investigazione e nelle arti marziali. Dimostra tuttavia di
sapersela cavare anche senza la sua attrezzatura, come quando in
"Paperinik a mani nude" viene derubato dell'auto e delle
armi dalla Banda Bassotti, riuscendo comunque a fermare i
malviventi. In altri casi, ad esempio in "Paperinik e il ritorno
a Villa Rosa", usa armi fasulle per intimorire i propri
avversari.
Nasconde l'armamentario nel suo covo
segreto sotto la casa di Paperino (si veda "Paperinik alla
riscossa" e "Paperinik torna a colpire"). Nemmeno
i nipotini sanno del covo al quale accede tramite
un ascensore nascosto nell'armadio nella camera da letto.
Il rifugio ha un'uscita segreta che porta al camino sul
tetto della casa, dal quale Paperinik esce per la sua ronda notturna
che solitamente inizia a mezzanotte: per questo motivo sia lui che
altri personaggi chiamano la mezzanotte l'"ora di Paperinik".
Ha anche un personale segnale luminoso usato per richiamarlo
all'azione, faro che proietta nel cielo notturno l'effige di un
pipistrello con la maschera di Paperinik e il berretto da marinaio
caratteristico di Paperino.
I primi strumenti che Paperinik adopera
sono quelli che facevano parte dell'armamentario di Fantomius e
che Paperino trova a Villa Rosa. Primi fra tutti gli stivaletti
a molla: un paio di stivali gialli dall'aspetto ordinario,
con molleincorporate nella suola, grazie ai quali può compiere
enormi balzi e che usa per saltare da un tetto all'altro. In alcune
occasioni gli stivali sono anche dotati di ventose per
arrampicarsi sui muri. Per volare usa a volte uno zaino a
razzo("Paperinik divo del cinema"), ma più spesso si
affida a due mini-razzi montati ai lati della cintura
("Paperinik e i raggiri dei V.A.M.P.I.R.I.").
In seguito Paperinik sarà aiutato da
numerosi e ingegnosi marchingegni fornitigli da Archimede
Pitagorico. In alcune storie, Archimede sembra essere a conoscenza
della sua alleanza col Papero Mascherato mentre in altre no; nel
secondo caso (almeno nelle storie più moderne) di solito è perché
Archimede preferisce precauzionalmente cancellarsi la memoria delle
sue collaborazioni con Paperinik grazie ad una sua stessa invenzione,
anch'essa in dotazione a Paperinik: delle pasticche in grado di
cancellare la memoria recente dell'individuo che le assume,
dette Caramelle Cancelline, o Car-Can (in alcuni casi
utilizza la Poof-Car-Can, la versione spray). Anche l'auto di
Paperino, la vecchia 313, viene potenziata da Archimede per
divenire la super accessoriata 313-X.
Una rubrica speciale sull'armamentario
di Paperinik è stata pubblicata sull'Almanacco Topolino N.280
del 1980.
Le storie del personaggio sono comparse
inizialmente sul settimanale Topolino e poi su altre
testate dedicate come:
Paperinik e altri
supereroi (aprile 1993 – aprile 2005): ristampava storie già
pubblicate sul settimanale Topolino.
Paperinik Cult (maggio 2005 –
settembre 2011): ristampava storie già pubblicate sul settimanale
Topolino oltre a quelle della terza serie di PK.
Paperinik Appgrade (ottobre
2012 – dicembre 2016): presentava ristampe di storie già
pubblicate sul settimanale Topolino oltre a storie inedite fra le
quali quelle del ciclo Universo PK nelle queli il classico
Paperinik affronta i nemici di PK senza essere un seguito delle
collane originarie ma racconti a sé stanti ambientati in un
universo alternativo. Vi compaiono sia personaggi classici come
Paperone e Archimede che nuovi provenienti dal mondo PK.
Paperinik (gennaio 2017 –
in corso):
Differenze tra Paperinik e PK
Le storie classiche di Paperinik sono
più che altro umoristiche e raramente hanno tratti fantascientifici,
diversamente dalle saghe di PK dove vale l'esatto opposto.
Anche lo stile di disegno che caratterizza i personaggi è molto
diverso. Nelle saghe classiche è Archimede Pitagorico a
fornire armi e gadget al supereroe mentre in PK è Uno ad
occuparsi di ciò. Le armi di PK, poi, sono futuristiche e
tecnologiche, mentre quelle di Paperinik molto spesso sono
strampalate, paradossali e non sempre funzionali o funzionano come
dovrebbero. Altra differenza sostanziale sono le motivazioni e i
nemici di Paperinik: in PK l'eroe deve fronteggiare
invasioni aliene per la salvezza della Terra, a volte dell'intera
Galassia, e altri avvenimenti al limite della realtà, mentre il
Paperinik originale lotta per vendicare i torti subiti dal suo alter
ego Paperino e per garantire unicamente la sicurezza di Paperopoli,
sconfiggendo criminali come Inquinator, Spectrus, Mr.
Invisible, Macchia Nera, la Banda Bassotti o
perfino Rockerduck e Amelia.
Nelle prime due serie, PKNA -
Paperinik New Adventures e PK², e nella quarta pubblicata
a puntate su Topolino queste differenze possono essere considerate
parte dell'evoluzione del personaggio, maturata in seguito ad una
serie di eventi che lo portano ad affrontare nuovi nemici, come
gli Evroniani, affiancato da nuovi alleati, senza però mai
rinnegare le origini del personaggio, anzi nello Speciale
98 vengono approfondite le conseguenze di questo brusco
cambiamento della vita di Paperinik, fra cui per esempio l'abbandono
del classico alleato Archimede Pitagorico. Nelle avventure
facenti parte delle serie PK, le classiche armi di Paperinik si
dimostrano inefficaci fin dal primo numeroe l'eroe dovrà
procurarsene di nuove, molto più fantascientifiche, create dal
computer Uno e dal geniale miliardario Everett
Ducklair. I vecchi trucchi fanno comunque diverse apparizioni,
rivelandosi ancora utili (ad esempio in PKNA #8 e PKNA
Speciale 98), per poi sparire definitivamente in PK - Pikappa,
serie nella quale Villa Rosa e le armi di Fantomius non
sono mai esistiti. Il nuovo gadget principale del supereroe diventa
lo scudo Extransformer, che appare per la prima volta verso la fine
del Numero Zero (solo in questa occasione viene
denominato Scudo Attivo Extransformer): una potente arma
ipertecnologica dall'aspetto di un grosso scudo quadrato, in grado di
calzare sul braccio sinistro. Inventato da Everett Ducklair, grazie
alla tecnologia del pianeta Corona da cui proviene e composto da
un metallo mutageno, è in grado di cambiare notevolmente
forma e densità a secondo del bisogno grazie a un
comando densomorfico, è in grado di volare comprimendo ed
espellendo l'aria tramite un potente magnete, è dotato di un
efficace telecomunicatore e localizzatore (il Comunik) e di tutta una
serie di armi ausiliarie descritte in un manuale di istruzioni
estremamente voluminoso, che PK non ha mai letto a fondo.
Nella terza serie, PK - Pikappa,
invece, gli scrittori hanno completamente abbandonato tutti i
riferimenti a Paperinik: sebbene il costume sia lo stesso, PK è
di fatto un altro personaggio ed il modo in cui Paperino diventa PK è
raccontato nel primo numero della serie. Lo stesso soprannome "PK"
viene coniato da Paperino dopo aver letto la sigla alfanumerica
dell'Extransformer, che viene qui rivelata per la prima volta, ossia
"PK2370". Probabilmente ciò è stato fatto per rendere il
personaggio di PK del tutto autonomo, svincolandolo dai
riferimenti a Paperinik e rendendo quindi la testata anche più
facile da esportare all'estero.
Nel crossover PK vs DD -
Timecrime, il legame tra il Paperinik classico e il Paperinik del
ciclo PKNA - Paperinik New Adventures e seguiti - nonché
ovviamente il legame con l'agente segreto DoubleDuck -
viene ufficializzato confermando, avvalorando di fatto l'esistenza di
un'unica continuity in cui il ciclo di PK è un'evoluzione
diretta del personaggio originale creato da Penna, Martina e Carpi, e
Paperino riveste entrambe le identità del supereroe e dell'agente
segreto.
Videogiochi
Nel 2002, Ubisoft ha
pubblicato il videogioco Chi è PK?, su Sony PlayStation
2 e Nintendo GameCube. Il gioco,
un platform 3D in cel-shading, permette di
impersonare PK che, armato di scudo Extransformer ed
aiutato da Uno, deve scongiurare un'invasione evroniana.
Per un certo periodo, all'epoca degli
albi di PK
² (2001-2002),
sul sito web di Disney Italia è stato disponibile PK
Race, semplice videogioco gratuito realizzato in Adobe Flash:
con visuale dall'alto, Pk, a bordo della Pi-kar, doveva portare
a termine un percorso evitando ostacoli (tombini, macchie d'olio),
raccogliendo bonus (il cappello di PK o "il pulcino
Waldo", mascotte del Duckmall), rimanendo entro
stretti limiti di tempo e punteggio e ricevendo messaggi sulla
falsariga delle spiritose risposte alle lettere della redazione
(«Complimenti, non ti sei ancora arreso! Ti meriti una patente per
il triciclo»). Altri piccoli videogiochi, ma amatoriali (non
ufficiali), sono stati creati da alcuni fan.
Altre versioni estere del personaggio
Come per tutti i personaggi Disney,
anche Paperinik ha, nei diversi paesi del mondo, una diversa versione
del nome:
Brasile e Portogallo:
Superpato
Danimarca: Stålanden
Finlandia: Taikaviitta
Francia: Fantomiald
Germania: Phantomias
Grecia: Phantom Duck
Inghilterra: Paperinik e Super
Duck
Norvegia: Fantonald e Superdonald
Paesi Bassi: Fantomerik
Polonia: Superkwęk
Spagna: Patomas
Stati Uniti: Duck Avenger e
Phantom Duck
Svezia: Stål-Kalle