mercoledì 26 febbraio 2025

Dentro la Fumetteria: Sopravvivere e Prosperare nel 2025

 


In un angolo tranquillo di Milano, tra le vetrine di via Torino, la fumetteria “L'Inchiostro Nero” resiste come un baluardo di carta e sogni. Marco Rossi, 42 anni, proprietario e anima del negozio, accoglie i clienti con un sorriso e una pila di albi freschi di stampa. In un'intervista esclusiva, ci svela come il suo mondo – fatto di supereroi, manga e tavole illustrate – sta affrontando un 2025 segnato da crisi distributiva e boom digitale. “I fumetti sono vivi”, dice, “ma per tenerli in vita serve più di una passione: ci vuole strategia”.

Rossi ha aperto “L'Inchiostro Nero” dieci anni fa, spinto dall'amore per Batman e dalla nostalgia per le domeniche passate a sfogliare Topolino . Oggi, con il mercato globale dei fumetti che ha raggiunto i 2,1 miliardi di dollari nel 2024 secondo ICv2, la sua fumetteria è un microcosmo di successi e difficoltà. “Il 2024 è stato un incendio”, racconta. “La bancarotta di Diamond Comics Distributors negli Stati Uniti ha mandato onde d'urto fino a noi. Le spedizioni di albi Marvel e DC arrivano in ritardo, a volte danneggiate. Ma il vero boom è stato il manga: rappresenta il 60% delle mie vendite ora”. In Italia, il fenomeno è esploso: le vendite di manga sono cresciute del 25% nell'ultimo anno, secondo l'Associazione Editori, con titoli come One Piece e Jujutsu Kaisen che attirano una generazione di lettori under 30.

La giornata di Rossi inizia alle 8:00, quando sistema le novità del mercoledì – il giorno sacro per i nuovi arrivi. La sua strategia per sopravvivere? Diversificazione. Oltre ai fumetti, offre giochi da tavolo, action figures e corsi di disegno per bambini, che nel 2024 hanno portato il 15% del fatturato. “Non puoi vivere solo di albi”, ammette. “I margini sono stretti – un albo da 3 euro mi lascia 90 centesimi di guadagno – ma eventi come le firme con autori locali riempiono il negozio”.

Non mancano le critiche al settore. Rossi punta il dito contro le grandi case editrici: “Marvel e DC inondano il mercato di variable cover, ma le storie? Spesso sono prevedibili. I clienti vogliono qualità, non collezionismo sterile”. Alcuni fan, però, dissentono: “Le varianti sono arte”, dice Luca, 28 anni, abituale del negozio. “Mi piace avere qualcosa di unico”. Intanto, il digitale avanza: piattaforme come ComiXology hanno conquistato il 20% dei lettori italiani nel 2024, secondo Nielsen, ma Rossi non teme la concorrenza. “Il profumo della carta, il chiacchierare con altri appassionati – questo non lo trovi online”.

Il futuro della fumetteria, per Rossi, è un equilibrio tra nostalgia e innovazione. Sta pianificando un podcast su Batman per attirare un pubblico giovane e sogna di ospitare un mini-festival del fumetto indipendente. Ma le sfide restano: l'aumento dei costi di affitto – saliti del 10% a Milano nell'ultimo anno – e la dipendenza da distributori incerti pesano. “A volte penso di mollare”, confessa, “poi arriva un ragazzino con 5 euro in mano, occhi spalancati, e mi ricordo perché lo faccio”.

“L'Inchiostro Nero” è uno specchio dell'Italia del 2025: un Paese che abbraccia il manga ma venera ancora i classici, che cerca il digitale ma ama toccare la carta. Rossi rappresenta una generazione di commercianti che devono reinventarsi per non soccombere. Mentre il mondo dei fumetti si trasforma, la domanda aleggia: quanto durerà questo rifugio di storie? Forse la risposta non sta nei numeri, ma nella passione che, contro ogni logica, tiene accesa la luce dei negozi come questo.


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