In uscita nelle librerie il 15
novembre, in anteprima il fumetto tratto dal diario originale di
Mussolini soldato, per celebrare i 100 anni dalla vittoria
Un Mussolini prefascista che si forma
nelle trincee dell’alta montagna travolto dal ghiaccio e dal
freddo. Un Mussolini soldato che dalla fine della Prima Guerra
Mondiale avrebbe segnato per sempre la nostra storia.
Mussolini, classe 1883, il 31 agosto
1915, all’età di 32 anni, venne richiamato alle armi. Assegnato
all’11esimo bersaglieri, venne mandato al fronte il 2 settembre
successivo. “A voi, miei commilitoni del fortissimo 11°bersaglieri,
dedico queste cronache di guerra (…) c’è in queste pagine la mia
e la vostra vita”. E da queste cronache dove emergono pensieri,
emozioni, poesie, giornate monotone che si alternano ad altrettante
giornate frenetiche sotto le bombe, ora ne è nato un fumetto, per la
sceneggiatura di Federico Goglio della casa editrice Ferrogallico. I
disegni sono di Enrico Cumino e l'autore è proprio Benito.
“L’idea – spiega in anteprima al
Giornale.it Federico Goglio - nasce dalla volontà di poter celebrare
i cent’anni della vittoria. Abbiamo fatto il possibile per finirlo
entro novembre. Con questo si vuole riproporre la guerra di
Mussolini. Un Mussolini prefascista, soldato e anche giornalista, è
un documento straordinario di giornalismo infatti e di assoluto
realismo”. Nel diario ci sono vari aneddoti e pagine di storia in
cui Mussolini racconta le fatiche della guerra, ma anche le noie.
“Come ieri, come sempre, da un mese a questa parte, piove –
scriveva Benito il 25 dicembre di 103 anni fa – Oggi è Natale.
Proprio Natale. 25 dicembre. Terzo Natale in guerra. La data non mi
dice niente…”
“Mussolini ha delle doti
straordinarie di giornalismo – dice Goglio – e le ha messe al
servizio. Oltre a essere un soldato che combatte è anche cronista. E
documenta la cronaca diretta dalla trincea. Io ho preso il diario
integrale che abbiamo ripubblicato nel libro, e l’idea è stata
quella di scegliere le parti da rappresentare più spettacolari sia
dal punto di vista bellico, ma anche le parti che descrivono la
psicologia dei soldati. E’ un documento umano, sull’umanità
della guerra, della trincea, che a volte narra anche la noia”.
E infatti, fatalità, oggi 1.novembre
di 103 anni fa, Benito scriveva: “Comincia – per me- il terzo
mese di guerra. Che cosa mi porterà? Notte di quiete e di sogni. Da
qualche giorno, salvo la cannonata di ieri sera, l’artiglieria
nemica tace. Anche il “cannoncino” riposa. Che significa? Sono
state trasportate altrove le batterie che tiravano sulla nostra
posizione? O si prepara con una copiosa scorta di munizioni un
bombardamento in piena regola di qualche giorno? Chissà. Nei ripari
si lavora accanitamente. Ogni tenda ha il suo fuoco. Si annuncia che
Padre Michele dirà la messa al Comando. Ma, della mia compagnia
nessuno si muove. Pomeriggio. Il cielo incupisce. Pioggia a raffiche.
- E’ la burrasca del giorno dei morti – mi dice qualcuno”.
La trasposizione dal diario al fumetto,
nelle librerie dal 15 novembre, è rigorosissima, “sia dal punto di
vista della sceneggiatura – spiega Goglio – sia da quello che
effettivamente Mussolini ha descritto con le parole, non c’è nulla
di inventato. Ho cercato di scegliere anche le parti ricordano
l’infanzia, anche sul Natale, e questo mette in risalto l’aspetto
umano del personaggio. C’è una parte che è una tavola intera su
questo aspetto: ad esempio una mattina i soldati si svegliano e
iniziano a fare a palle di neve. Questo è significativo”. Dal
momento della sceneggiatura, ci sono voluti sette mesi per vederlo
nascere crescere e finire. E ora è anche prevista una sorta di tour
con una serie di presentazioni. “C’è già una grande richiesta –
dice Goglio – anche dalle librerie abbiamo avuto tante richieste. È
un argomento che interessa molto perché si racconta un Mussolini un
po’ indietro nel tempo”.
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