lunedì 12 settembre 2022

Paperon de' Paperoni

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Paperon de' Paperoni (Scrooge McDuck), noto anche come Paperone o zio Paperone (Uncle Scrooge), è un personaggio dei fumetti e dei cartoni animati della Disney, ideato da Carl Barks nel 1947. È apparso come protagonista o comprimario in migliaia di storie a fumetti realizzate in vari paesi del mondo e in decine di cartoni animati. La rivista Forbes lo pone nelle sue periodiche classifiche tra i personaggi di fantasia più ricchi del mondo, attribuendogli un patrimonio sino a 44 miliardi di dollari.
È uno dei personaggi Disney più amati e di maggior successo al mondo, nonostante il suo carattere avaro, ricalcato sul modello di Ebenezer Scrooge, avido protagonista del Canto di Natale di Charles Dickens, ne abbia fatto alle origini un personaggio tutt'altro che simpatico.
Imprenditore, finanziere, manager, magnate e banchiere, dotato di uno spiccato senso per gli affari, è definito «il papero più ricco del mondo», è lo zio di Paperino e appare per la prima volta nella storia Il Natale di Paperino sul Monte Orso (Christmas on Bear Mountain), pubblicata sul n. 178 di Four Color.
Nella prima traduzione italiana della sua storia d'esordio il nome del personaggio è stato tradotto in Paperone de' Paperini; inoltre in molte delle prime traduzioni il cognome del personaggio è scritto "dei Paperoni", anche se ci si riferiva al nome della sua famiglia come "Paperoni", senza il prefisso "dei" (cosiddetta particella nobiliare).

«Eccomi qua, nella mia comoda dimora, aspettando che passi il Natale! Bah! Che stupida festa, in cui tutti si vogliono bene! Ma per me è diverso! Tutti mi odiano e io odio tutti! E tutti a comprare regali… Pare che si divertano! Non mi sono mai divertito, io!»
(Paperone in Il Natale di Paperino sul Monte Orso)

Barks si ispira a una figura ricorrente nel cinema americano, quella dello zio ricco, adattandola alla famiglia dei paperi, traendo ispirazione dalla striscia a fumetti The Gumps, creata nel 1917 da Sidney Smith, dove al protagonista Andy si affianca il ricchissimo zio australiano Uncle Bim. Il modello dell'avaro è poi il personaggio di Ebenezer Scrooge tratto dal Canto di Natale di Charles Dickens dal quale Barks prende anche il nome battezzando il personaggio Scrooge McDuck.
Il personaggio degli esordi è identico alla sua fonte di ispirazione letteraria, Ebenezer Scrooge: un vecchio acido, misantropo e piegato dagli anni ma che già fa intravedere un carattere dedito all'azione. Nella sua storia d'esordio progetta infatti una trappola particolare per testare il coraggio di suo nipote che invita insieme a Qui, Quo e Qua a passare le feste natalizie nella sua baita di montagna e dove poi, a loro insaputa, li raggiungerà travestito da orso. Nel frattempo i nipoti se la dovranno vedere con una coppia di veri orsi; una serie di circostanze convincerà Paperone che i suoi nipoti siano molto coraggiosi spingendolo ad accordare loro quella fiducia che li porterà in futuro ad affrontare insieme numerose avventure. Barks era già da alcuni anni al lavoro per la Western Printing & Lithographing co., la casa editrice che pubblicava le storie a fumetti dei personaggi Disney, quando decise di crearne di nuovi; Paperone è così solo il primo di una lunga serie di nuovi personaggi grazie ai quali diverrà noto come l'Uomo dei Paperi. Da allora Barks sviluppò il carattere dei paperi in maniera sempre più approfondita e particolareggiata, dando loro spessore.
Attraverso le storie di Barks si assiste poi alla progressiva caratterizzazione del personaggio e del suo mondo. In Zio Paperone e la fattucchiera fa la sua comparsa Amelia, la strega napoletana che cerca in tutti i modi di impossessarsi della Numero Uno, prima moneta guadagnata da Paperone, per realizzare un amuleto magico. Da allora inizia una lunga sfida tra i due che periodicamente si rinnova sulle pagine delle varie pubblicazioni Disney sparse per il mondo come Zio Paperone e la cassaforte di cristallo, oltre che Zio Paperone in decini e destini, di Don Rosa che racconta l'origine della moneta dopo aver narrato nella Saga di Paperon de' Paperoni come era stata guadagnata.
In una storia di Barks, Zio Paperone e le sette città di Cibola, ispirata alla leggenda delle città lastricate d'oro cercate invano dai conquistadores spagnoli, i paperi le trovano mentre erano nel deserto alla ricerca di punte di freccia indiane. Si possono poi citare: Zio Paperone e il tesoro sottozero, dove viene menzionata l'avveniristica sostanza per fare i gelati, il bombastium; Paperon de' Paperoni e la Luna a 24 carati (1958) dove il papero più ricco del mondo, in competizione con i Bassotti, uno sceicco arabo e un miliardario texano, cerca di raggiungere un satellite tutto d'oro che si trova poco oltre la Luna. Giunti sul satellite si scopre che questo appartiene all'uomo più ricco di Venere, che baratta il satellite per una manciata di terra, che i paperi avevano portato a bordo per far stare più tranquillo Paperino. Paperone, però, ha la sensazione di non aver fatto un buon affare.
L'anno dopo i paperi sono ancora nello spazio in Zio Paperone astronauta: Paperopoli è una vera e propria città del domani, straboccante di astronavi e con una propria stazione spaziale. Anche Paperone si dà all'esplorazione spaziale scoprendo un mondo ricco di cibi freschi che però abbandona per aiutare degli alieni. Altra storia fondamentale è Zio Paperone e il torneo monetario, che introduce l'antagonista per antonomasia: Cuordipietra Famedoro. In questa storia il miliardario di Paperopoli e quello sudafricano ingaggiano una sfida per stabilire chi è il più ricco dei due.
La ricchezza di Paperone viene resa visivamente da Barks facendolo vivere in un edificio colmo di sacchi di banconote e di monete d'oro. Questo edificio era inizialmente l'ufficio direzionale di Paperone per poi evolversi fino a diventare un enorme deposito di acciaio (Money Bin), di forma scatolare e contenente tre ettari cubici di denaro.
Paperone è un papero con le stesse dimensioni di Paperino, ha basette folte e degli occhiali da vista perché la sua vista è stata danneggiata dal lavoro di minatore nello Yukon. È dotato di grande forza fisica (vedi L'argonauta del Fosso dell'Agonia Bianca). Vestito sempre nello stesso modo con una finanziera vecchia e logora (inizialmente nera, poi blu o rossa con risvolti di colore diverso a seconda delle versioni), una tuba a cilindro per cappello e delle ghette (anche queste blu o rosse, generalmente l'inverso della finanziera); si accompagna con un bastone da passeggio (in fondo a questo c'è una punta di calamita per monete per terra inventata da Archimede Pitagorico) che non gli serve tanto per passeggiare quanto come strumento di difesa. Quando è in tenuta da difesa del deposito porta a tracolla un vecchio spingardino caricato a sale e un elmetto da Marine grigio.
Da bambino sempliciotto crescendo si è trasformato in un papero brutale e col cuore di pietra, indurito da una vita faticosa passata a lavorare e piena di fallimenti a causa di furfanti di cui si era fidato. Pertanto non si fida mai di nessuno se non occasionalmente dei parenti stretti, che comunque dovranno faticare per ottenere la sua fiducia. Inoltre odia tutti coloro che pretendono qualcosa da lui poiché per lui, che si è guadagnato ogni centesimo col sudore della fronte, sarebbe come un insulto vedere qualcuno arricchirsi senza fatica. Paperone detesta «quei fannulloni che non sanno guadagnarsi da vivere», poiché egli stesso ha sperimentato la povertà, la fame, ma senza mai arrendersi. Paperone sa che deve il suo successo solo a se stesso e questo lo rende orgoglioso di ciò che ha costruito al punto da perdere la testa anche solo all'idea che qualcuno possa derubarlo del suo denaro, che rappresenta per lui tutte le fatiche affrontate durante la vita, soprattutto durante la sua difficilissima gioventù. Pertanto si dimostra duro con chiunque anche se in poche occasioni dimostra di essere generoso ma sempre di nascosto. Essendo poi il nipote Paperino un fannullone, dimostra disprezzo per lui e lo dimostra in tante storie nel quale lo prende a calci nel sedere buttandolo fuori dal deposito.
Nelle storie di Don Rosa (Saga di Paperon de' Paperoni e Una lettera da casa), con una interessante inversione è Paperino che disprezza, sovente apertamente, Paperone che in compenso continua a nutrire un grande affetto per lui: nonostante Paperino sia di indole pigra rivede in lui e nei nipotini la sua iniziale sete di avventura e di emozioni, provando sincera ammirazione per come Paperino sia sempre riuscito a conquistare l'affetto incondizionato dei tre nipotini Qui, Quo e Qua, ma preferisce tacere tali sentimenti e lasciare che Paperino, cresciuto nel ricordo di uno zio cinico, disincantato e solitario, provi disprezzo per lui definendolo più volte un avido miliardario legato più ai soldi che alle persone. Nonostante ciò comunque, proprio il contatto coi suoi nipoti ha riacceso in lui l'amore per l'avventura e abbattuto il muro di pietra eretto intorno al suo carattere: sia pur restando volitivo e a tratti tirannico, il personaggio che emerge dalle tavole finali della saga è nuovamente l'avventuroso papero di Glasgow delle origini e che, pur incapace di grandi slanci di affetto, cerca di trasmettere ai suoi nipoti l'amore per l'avventura e la fiducia nelle capacità di costruire insieme un loro futuro.
Descrivendo il lato profondo di Paperone, Giorgio Pezzin, autore italiano, scrive:
«Paperone è stato a lungo uno dei miei personaggi preferiti, soprattutto all'inizio della mia attività. Forse perché ero un po' squattrinato e quindi, frequentandolo, speravo mi restasse attaccato qualche dollaro. Impossibile, direte voi... ma io so che Paperone, in realtà, è più generoso di quanto si pensi.
Attaccato al denaro, è vero, ma non per taccagneria, quanto piuttosto con l'amore del collezionista che conosce ogni moneta una ad una e sa che dietro ad ognuna di esse c'è tanto lavoro e passione. Passione che lo ha fatto sempre pensare più lontano degli altri, e anche fatto agire con una certa "etica" negli affari.»
(Giorgio Pezzin)
Gli atteggiamenti di Paperone verso i suoi parenti cambiano radicalmente nella serie televisiva Ducktales, dove Paperone è stato reso meno taccagno e molto più affezionato ai suoi nipotini Qui, Quo e Qua; infatti in alcuni episodi si può notare Paperone rinunciare a tutto il suo patrimonio pur di difendere i nipotini.
Tra il 1970 e il 1974 Barks realizza numerose storie per la testata della Western Junior Woodchucks (Giovani Marmotte). In diverse di queste storie, in cui vengono trattati temi ambientalistici, Barks decide di impiegare il personaggio nel ruolo di "cattivo". In diverse di queste storie infatti riveste il ruolo del miliardario senza scrupoli disposto a tutto per profitto e giustifica questa sua scelta in una lettera, datata 11 dicembre 1969 e indirizzata al suo biografo Mike Barrier:
«Nella storia che ho scritto a settembre [Peril of the Black Forest, consegnata all'editore il 3 ottobre 1969] ho usato Zio Paperone nel ruolo di cattivo. Faccio lo stesso in quella che sto scrivendo [Whale of a Good Deed, consegnata all'editore il 1º gennaio 1970]. Analizzando tutto quello che voi fan avete scritto e detto, ho concluso che lo preferivate quando costituiva una minaccia nelle storie dei Paperi. Quando poi è diventato l'eroe, con un albo tutto suo [Uncle Scrooge], ho dovuto fare attenzione a rappresentarlo in modo troppo malvagio.»

Tuttavia, non sempre in queste storie il personaggio è completamente negativo. Per esempio, nell'ultima tavola di Peril of the Black Forest, Paperone si redime rinnegando la propria decisione di distruggere la foresta dopo aver trascorso una giornata a contatto con la natura ed essersi reso conto del patrimonio che costituisce l'ambiente (tra l'altro il respirare l'aria salubre della foresta lo aveva guarito dal raffreddore cronico provocato dall'aria inquinata della città).
Paperone diventa un supereroe in un episodio di DuckTales, "The Masked Mallard" (Il Papero Mascherato), dove un giornalista da strapazzo mette in giro false voci sul conto del personaggio per screditarlo. Paperone si trasforma quindi nel Papero Mascherato, supereroe dalle fattezze molto simili a Paperinik che combatte il crimine e decide poi di rivelare la sua vera identità dopo un periodo di buone azioni per la cittadinanza, così da rimettere in buona luce il suo nome.
Inizialmente Barks impiega il personaggio nelle storie di Paperino pubblicate sulle testate Walt Disney Comics and Stories e Donald Duck. Fra il 1947 e il 1952 il personaggio viene progressivamente caratterizzato: l'abitudine di tuffarsi nel denaro «come un pesce baleno», farci gallerie come una talpa e gettarselo in testa, compare per la prima volta in Paperino esattore (gennaio 1951) e fa la sua seconda apparizione in Paperino e la pioggia d'oro (marzo 1952). In Zio Paperone e la ghiacciata di dollari appare per la prima volta il deposito.
Il successo del personaggio spinge la casa editrice Western a dedicargli un albo speciale di Four Color Comics incaricando Barks di realizzarela prima avventura di ampio respiro con il nuovo personaggio Disney: Zio Paperone e la disfida dei dollari (1952). A questa storia dobbiamo una delle più spettacolari quadruple del Maestro dell'Oregon. Dopo ulteriori due numeri di prova di Four Color Comics dedicati al personaggio, la Western decide di varare Uncle Scrooge, una testata dedicata interamente a Paperone e la cui numerazione inizia dal n. 4, contando retroattivamente anche i tre numeri di Four Color Comics. In questa collana Barks svilupperà un ciclo di storie dove i nipoti insieme ad altri personaggi secondari agiscono in funzione del personaggio. Paperone conoscerà nuovi antagonisti (Zio Paperone e la Banda Bassotti) e viene introdotta la Numero Uno, una moneta da dieci centesimi di dollaro e primo guadagno di Paperone da bambino lavorando come lustrascarpe a Glasgow.
Nella primavera del 1952, Paperon de' Paperoni è ormai una presenza ben consolidata negli albi statunitensi. Oltre al suo creatore, anche altri artisti come Murry, Moore, Thompson stanno lavorando sul papero più ricco del mondo. Nello stesso anno il direttore di Topolino, Mario Gentilini, dopo aver pubblicato alcune storie di Barks e altri autori americani, chiede a Guido Martina, il suo sceneggiatore di punta, di iniziare a inserire anche nelle storie italiane il personaggio di Paperone. Martina lo fa esordire in Topolino nella valle dell'incanto, disegnata da Rino Anzi e pubblicata sul n. 44 del 10 giugno 1952. In questa storia fa il suo esordio un ricco e imponente maniero che sarà presente, con alcune variazioni, nelle prime storie di Martina del personaggio, e vi si mescolano i vari personaggi Disney, proprio come succede anche negli USA, ma con la differenza che in Italia, prima che in America, inizia a crearsi un'identità anche per la città di Topolinia, che, almeno in Italia, nasce proprio in quell'anno.
Le due storie successive, Paperino e le onorificenze e Le miniere di Re... Paperone, entrambe su testi di Carlo Chendi e disegni di Luciano Bottaro, sono le prime storie italiane del personaggio. Quest'ultima edita sugli Albi d'Oro n. 322 del luglio 1952, in formato comic book. Dopo Bottaro toccherà a Scarpa che negli anni seguenti realizzerà storie come “Paperino e la leggenda dello Scozzese Volante” (1957) e Paperino e la Fondazione de’ Paperoni (1958). Da queste prime storie il personaggio sarà destinato a evolvere, al pari della sua versione americana, divenendo un modello anche per il resto del mondo.
In molte storie italiane (ma non solo), specialmente in quelle di Guido Martina, Paperone è un affarista cinico, senza scrupoli e machiavellico che pur di raggiungere i suoi scopi o pur di spendere poco o nulla è disposto a tutto, anche a barare. Spesso raggira suo nipote Paperino facendogli firmare contratti che contengono clausole e cavilli scritte in piccolo che lo costringono a lavorare gratis per lui, oppure a rinunciare alla sua quota di tesoro. Oppure lo ricatta con la lista dei debiti. In molte situazioni però, la sua avarizia si rivelerà controproducente. Il Paperone martiniano è diverso da quello barksiano che, pur essendo tirchio, dimostra in molte occasioni di essere onesto (per esempio nella storia Zio Paperone e il torneo monetario in cui potrebbe vincere la sfida con Famedoro barando ma non lo fa).
Il disegnatore e sceneggiatore Romano Scarpa ha inventato molti personaggi legati a Paperone come Gedeone de' Paperoni e Brigitta McBridge. Gedeone è fratello minore di Paperone e direttore del giornale "Il grillo parlante". È apparso per la prima volta in Paperino e i gamberi in salmi. Invece Brigitta è una papera follemente innamorata di Paperone; purtroppo per lei non è ricambiata. Cerca in alcune storie di costringere in qualche modo Paperone a sposarla e in una storia disegnata da Massimo De Vita ci riesce quasi.
Nei primi anni novanta l'autore statunitense Don Rosa, basandosi sulle precedenti storie a fumetti di Carl Barks, ha ideato la Saga di Paperon de' Paperoni (The Life and Times of $crooge McDuck), una lunga e dettagliata opera che narra la vita e le avventure del papero più ricco del mondo dalla sua infanzia al successo. Paperon de' Paperoni è dunque l'unico personaggio Disney che presenta una vera e propria biografia, completa di date e riferimenti a fatti storici realmente accaduti (Afferma l'autore: «Io non mi invento mai nomi sciocchi per le città, e non uso mai nomi buffi o poco precisi per i personaggi storici. Faccio incontrare a Paperone persone "vere", che lui incontra attraversando l'America dal 1867 al 1947»). Infatti generalmente i personaggi Disney non hanno un passato, se non quello che occasionalmente viene rievocato nelle storie dagli autori. Di Paperone, invece, si conosce l'anno di nascita (1867), i suoi genitori e i suoi parenti stretti (di cui viene anche esplicitato il decesso, caso rarissimo nei fumetti Disney) e si possono datare le sue avventure.

Nobile nascita in miseria
«Che mi serva di lezione! La vita è piena di lavori duri e ci saranno sempre dei furbi pronti a imbrogliarmi! Beh, sarò più duro dei duri e più furbo dei furbi... e farò quadrare i miei conti!»
(Un giovane Paperone subito dopo aver guadagnato la sua Numero Uno.)
Nato, secondo la genealogia di Don Rosa, nel 1867, Paperone discende da un nobile clan scozzese caduto in declino. Il giorno del suo decimo compleanno riceve da suo padre (Fergus de' Paperoni) un kit da lustrascarpe, nella speranza che possa fargli guadagnare qualche soldo. Come primo lavoro il giovane Paperone pulisce le scarpe incrostate di fango a Burt, uno scavafossi: al termine del lavoro (durato mezz'ora) sviene e il cliente se ne va, (apparentemente) lasciandogli una moneta da 10 cent americani (la Numero Uno, totalmente inutile in Scozia). Questo suo primo lavoro, però, è stato architettato da suo padre Fergus, così come la ricompensa con un decino americano, trovato dalle sorelle Matilda e Ortensia tra alcuni spiccioli regalateli da Howard Rockerduck. Paperone rinviene, guarda la moneta e si rende conto di essere stato truffato: in questa occasione capisce che per tutto il resto della sua vita dovrà stare sempre all'erta perché tutti cercheranno di imbrogliarlo, ed egli per evitare ciò dovrà dimostrarsi "il più duro dei duri e il più furbo dei furbi". Ispirato dalla provenienza della moneta, decide di andare a cercar fortuna in America, ma il viaggio costa molto denaro e i suoi non possono permetterselo: Paperone è costretto quindi a lavorare ancora come lustrascarpe (ottimizzando tempi ed energie grazie a degli apparecchi di sua invenzione) e inoltre arrotonda intraprendendo un piccolo commercio di torba da ardere, andando di persona a prenderla nelle paludi durante la notte. In questo periodo Paperone non dimentica i suoi doveri familiari e contribuisce all'istruzione e alla crescita delle sorelle versando sempre alla famiglia parte dei suoi guadagni e non scorda anche le sue radici, proteggendo il castello del suo clan dal clan rivale, i Whiskervilles. A 13 anni si arruola in una nave bestiame diretta a New Orleans come mozzo.
In America cerca e trova in breve tempo suo zio, un vecchio marinaio soprannominato Manibuche De' Paperoni (Angus). Paperone è convinto di trovarsi davanti un uomo benestante e invece scopre che lo zio è un perdigiorno che non fa altro che giocare a carte con un imbroglione di nome Porcello Suinello. Proprio durante una partita in cui è presente anche Paperone, lo zio Manibuche vince una barca contro Suinello: zio e nipote decidono di utilizzarla per dare la caccia al tesoro della nave Drennan White (una nave statale che trasportava oro per il valore di 100.000 dollari). Sfortunatamente, Suinello origlia il luogo della nave (conosciuto solo da Manibuche) e cerca di battere Paperone e lo zio sul tempo, ingaggiando la banda di Cuorenero Bassotto e i suoi tre figli; al termine dell'avventura (dove Paperone crea per loro un nome per la loro banda, la Banda Bassotti) trova il tesoro, ma non può prenderne possesso. In seguito a questa avventura, Manibuche decide di intraprendere la carriera di scrittore e vende la nave a Paperone, che comincia come trasportatore fluviale, aiutato da Cacciavite Pitagorico, un'attività che fallirà a causa dell'affondamento della nave da parte dei Bassotti e l'avvento della Ferrovia.
Dopo il fallimento sul Mississippi Paperone cade accidentalmente da un treno dopo aver sgominato Jesse e Frank James. Solo e sperduto nel Montana, accetta di fare il cowboy per conto di Murdo McKenzie: qui vivrà una nuova avventura nel tentativo di sgominare (con successo) la banda dei fratelli McViper e nella stessa occasione conoscerà Theodore Roosevelt, liberandolo da una roccia sotto cui era rimasto intrappolato. Durante questo percorso lavorativo, Paperone e il ritrovato Cacciavite, sono testimoni e sopravvissuti all'eruzione di Krakatoa (grazie ad un'invenzione di Pitagorico, inoltre, vengono create le prime multe e infrazioni stradali della storia).
Alla fine, Paperone andrà per la sua strada con la sua fidata cavalla Ortensia (chiamata così in onore del pessimo carattere della sorella). Dopo essersi comprato gli attrezzi con la dentiera dorata di un suo antenato, tenta la fortuna come minatore di rame, e, grazie ad un cavillo legale e all'aiuto di Howard Rockerduck (padre di John, futuro rivale di Paperone), riesce a diventare proprietario di una grandissima miniera di rame della collina dell'Anaconda (di sua proprietà. Tale "autogoal" è stato fatto per lasciare al presuntuoso figlio, meno averi): l'altro proprietario, Marcus Daly, gli offre 10.000 dollari per rinunciare ai suoi diritti, ma lui non accetta decidendo di dedicarsi all'impresa del rame. Sembra la realizzazione dei sogni di Paperone, ma arriva una lettera da casa che lo avvisa di tornare con tutti i soldi che ha messo da parte per pagare le tasse arretrate sul castello di famiglia: Paperone è costretto così ad accettare i 10.000 dollari e imbarcarsi per la Scozia.
Ritornato in Scozia per pagare le tasse sulla proprietà di famiglia, il clan rivale dei Wiskervilles lo sfida a duello per poterlo mettere fuori combattimento e per rubargli i soldi e, di conseguenza, il castello con il suo tesoro nascosto, ma Paperone riesce a vincere il duello e a pagare le tasse. Durante il combattimento, Paperone cade in acqua dentro una pesante armatura e di fatto muore annegato. I suoi avi in Paradiso, però, riuniti in tribunale lo accolgono e, leggendo sul grande libro del clan che Paperone sarebbe in futuro dovuto diventare il più avaro papero della storia, decidono di aiutarlo rispedendolo sulla Terra, e ricordandogli di avere una monetina (la Numero Uno) che gli servirà per svitare i bulloni dell'armatura e liberarsi.
Paperone arriva in Sudafrica per cercare oro e diamante: durante il viaggio soccorre Cuordipietra Famedoro, trovato legato sul dorso di un bufalo vagante per il deserto per aver cercato di rubare dei diamanti, ma questo gli ruba tutto mentre dorme. Paperone si sveglia solamente ore dopo e si rende conto di essere stato derubato. A quel punto, per la prima volta nella sua vita, Paperone va in escandescenza, trova Famedoro e lo fa imprigionare. Non avendo successo con la ricerca dell'oro è costretto a viaggiare ancora.
Mentre si trova nel mezzo del deserto australiano conosce Jabiro Kapirgi, un indigeno che in realtà è un indovino, che lo guida in una meravigliosa caverna piena di misticismo e di segreti. All'interno della caverna c'è un opale di enorme valore, e Paperone è combattuto se rubarlo o meno. Durante un'alluvione perde la Numero Uno; Jabiro lo aiuta a ritrovarla, e dopo ore di ricerca Paperone decide che la ricchezza che tanto agogna non vale il prezzo di un tradimento della fiducia di un uomo. Colpito da queste parole, Jabiro gli fa una profezia, nella quale vede una Aurora Boreale: questa lo ispira ad andare nello Yukon in cerca di oro.
Per arrivare in nord America lavora come fuochista sulla nave La perla del sud, e una volta arrivato nello Yukon si licenzia e cerca qualcuno che venda materiali per cercatori: durante questa ricerca incontra il leggendario Wyatt Earp, il quale rimane estesiato e sorpreso di fronte al papero che è ormai una leggenda. Wyatt, però, lo mette nei guai, facendogli pagare i danni con tutti i suoi soldi. Paperone è dunque costretto ad indebitarsi con il losco e disonesto usuraio Soapy Slick (personaggio basato sul truffatore Soapy Smith) per poter comprare gli attrezzi per la corsa all'oro. In seguito cerca e trova un terreno al Fosso dell'Agonia Bianca e vi lavora per anni con scarsi risultati, utilizzando quasi tutto il poco oro che riesce a trovare per pagare le esose rate del prestito concessogli da Soapy Slick; durante questo periodo vivrà quasi esclusivamente nel suo terreno, andando in città solo in rarissime occasioni. Durante uno di questi viaggi, giunto a registrare la concessione e a ritirare la posta da casa, viene rapito da Soapy e incatenato ad un suo casinò, per poi venire quindi ridicolizzato davanti a tutti i minatori leggendo le sue lettere: una di queste riporta che la madre Piumina è deceduta. Pervaso da diverse emozioni, Paperone distrugge il locale e porta Soapy in cella.
Dopo alcuni giorni dall'incarcerazione di Soapy, Paperone trova un'enorme pepita d'oro. Quando torna in paese a vantarsene con tutti, Paperone conosce Doretta Doremì, proprietaria del bar Bolla d'Oro, che lo droga e lo deruba di tutte le sue pepite, ma Paperone si vendica stendendo tutti gli uomini di Doretta e obbligandola a restituirgli il maltolto. Quando scopre che le sue più piccole pepite sono state già spese, Paperone prima la costrinse a firmare un cambiale di 1'000 dollari con tanto d'interessi, poi la trascinò con sé nella sua concessione per farle capire la fatica che provano i minatori che deruba. Durante questo mese di prigionia, Soapy, in libertà vigilata, conosce Wyatt Earp, Roy Burns e Bat Masterson, che vogliono aprire un locale con l'aiuto di Doretta. Soapy ne approfitta per metterli contro Paperone, mentre Butch Cassidy e Sundance Kid, approfittano della confusione per rubare l'oro di Paperone, rapendo anche Doretta, che stava facendo la stessa cosa. Dopo che Wyatt riconosce Paperone e capisce il malinteso, Paperone salva Doretta, che capisce che prova qualcosa per lei, anche se fa di tutto per nasconderlo.
Mesi dopo, Doretta, per vendicarsi del mancato interesse di Paperone nei suoi confronti, lo denuncia al leggendario colonnello Samuel Benfield Steele inventando calunnie appoggiate dai suoi concittadini che lo invidiano e desiderano appropriarsi della sua concessione mineraria. Paperone riesce a difendere le sue miniere e combatte a viso aperto con Steele che giura di arrestarlo: il suo nome infine viene riabilitato grazie all'amico di Paperone, Casey Coot, e dopo che Doretta inscena il suo salvataggio da un incendio alla Bolla d'Oro, quando Paperone sviene per via di un pezzo di ghiaccio in testa. Quando Paperone si libera del debito che aveva con Soapy, guadagna finalmente un milione di dollari. Casey Coot, volendo tornare a casa, vende la proprietà di suo nonno Cornelius a Paperone in cambio dei soldi del viaggio: Paperone diventa proprietario di Forte Paperopoli.
Nel corso degli anni continua ad accumulare oro e decide di investirlo in alcune attività fondando una banca e diverse imprese (una segheria, una ditta di olio di pesce, una di trasporti navali e vendendo limonate). Grazie alla banca finanzia altri cercatori di oro in cambio di parte dei loro profitti, in seguito lascia Dawson City per seguire altre attività e intraprenderne di nuove dimostrando di sapersi destreggiare in ogni tipo di affare grazie al suo fiuto; in questo periodo aumenta notevolmente la sua ricchezza diventando miliardario e contemporaneamente peggiora il suo carattere.
Raggiunto il successo, torna a casa, ma a causa del suo atteggiamento viene schernito da tutti e, capendo di aver perso il suo lato scozzese, decide trasferirsi con la famiglia negli Stati Uniti, a Paperopoli. Il padre è l'unico che non accetta, in quanto troppo vecchio (difatti, la mattina seguente, muore) ma fa prometter al figlio che si comporterà sempre onestamente. Arrivato con le sorelle a Paperopoli, fa la conoscenza della famiglia di Casey, tra cui Nonna Papera e Quackmore Duck (che si fidanza con Ortensia). Dopo aver cacciato via il primo gruppo delle Giovani Marmotte dal forte in cima alla sua proprietà, sul colle Ammazzamotori (appena rinominato a seguito dello schianto della sua macchina), Paperone è attaccato prima dai Bassotti e poi dall'esercito americano, avvertito dalle GM. L'attacco termina non appena Paperone riconosce Roosvelt e spiega il malinteso. Paperopoli viene industrializzata e viene creato il Deposito.
Dopo diversi viaggi per il mondo con le sorelle, Paperone cerca di comprare un terreno dallo stregone africano Matumbo, ma questi rifiuta e scaccia via Paperone, ridicolizzandolo. Furioso, Paperone fa radere al suolo il suo villaggio e, usando un travestimento, si fa cedere da Matumbo la terra per "non darla a Paperone". Quando lo stregone se ne accorge, gli lancia contro un anatema. Quella sera, le sorelle di Paperone, disgustate dal suo comportamento, tornano a casa e Paperone, accortosi del suo errore, si accorge della maledizione di Matumbo: adesso sarà seguito da Gongoro, uno zombie con un feticcio avvelenato. Paperone riesce a scappare allo zombie togliendosi il travestimento, ma lo zombie continua a dargli la caccia. Intanto, Paperone cerca di tornare a casa per farsi perdonare, ma viene costantemente sviato da nuove opportunità di arricchirsi: una di queste è il ritrovamento del primo Uova Fabergé, il Rubino Striato. Giunto a Ripan Taro, dopo altri otto anni di viaggi, senza fare tappa a Paperopoli, e altri inseguimenti da parte di Gongoro, Paperone vende il Rubino Striato al re dell'isola, che blocca la maledizione di Matumbo (e lo zombie) per circa trent'anni. Tornato finalmente a casa dopo ventisette anni, l'intera città e la famiglia (a cui si sono aggiunti Paperino e Della) lo accoglie, ma Paperone scaccia via malamente tutti quanti. L'unica cosa che gli da soddisfazione, anche se per poco, è lo scoprire che adesso è diventato l'uomo più ricco del mondo.
All'età di 75 anni, Paperone decide di chiudere tutto il suo impero, e per 5 anni vive isolato nella sua villa. Nel Natale del suo ottantesimo anno di vita, Paperone decide di mettere alla prova il mondo, dicendo che se troverà qualcuno di coraggioso almeno quanto lui, riaprirà i contatti con il mondo, invitando Paperino e i figli di Della, Qui, Quo e Qua, sotto la sua custodia, a passare la viglia nella sua baita a Monte Orso, dove dovranno restare senza fuggire spaventati dagli orsi. Paperino e i nipotini superano la prova per pura fortuna, e Paperone li invita per il cenone di Natale nella sua villa. Prima di cenare, Paperino, mettendo lo zio al corrente della situazione a Paperopoli e di cosa la gente crede di lui, dice che è convinto che egli oramai abbia scialacquato tutte le sue ricchezze e che le sue avventure siano solo bugie e frutto di deliri senili. Irritato da questo atteggiamento, Paperone decide di portare i suoi parenti all'interno del deposito per mostrare loro le sue immense ricchezze e i suoi cimeli; sfortunatamente viene seguito da Cuorenero e i suoi Bassotti, composti dai suoi nipoti, che lo catturano e lo derubano. Ovviamente, vedendo che qualcuno gli sottrae le sue ricchezze, Paperone moltiplica le sue energie, liberandosi e stupendo i nipotini per il modo in cui sgomina da solo l'intera banda. Dopo questa impresa. Paperone si rende conto che il suo tempo non è finito, riapre tutti i suoi uffici e si rimette in affari, per dimostrare a tutti e a se stesso che lui è e sarà sempre il numero uno.

Cronologia della vita
La cronologia è basata sulle narrazioni di Don Rosa in The Life and Times of $crooge McDuck
  • 1867: Paperone nasce a Glasgow in Scozia.
  • 1877–1880: Paperone inizia l'attività di lustrascarpe e guadagna la Numero Uno, una moneta del valore di dieci centesimi americani, inutile in Scozia, che lo spronerà per il resto della sua vita ad essere "il più duro dei duri e il più furbo dei furbi". Nei tre anni successivi lavora duramente e prende infine la decisione di cercare la fortuna in America, imbarcandosi come mozzo su una nave-bestiame diretta a New Orleans.
  • 1880–1882: Paperone arriva negli Stati Uniti, a Louisville, dove incontra suo zio Angus, un imprenditore dalla dubbia reputazione nel campo del trasporto fluviale su battello a vapore lungo il Mississippi. Paperone lo affianca nel tentativo di recuperare il tesoro perduto di una nave affondata affrontando nel corso dell'avventura la Banda Bassotti per la prima volta; in seguito lavorerà insieme allo zio come trasportatore.
  • 1882: Lo zio Angus si ritira dall'attività cedendo a Paperone il proprio battello a vapore per una cifra modesta. In seguito Paperone scoprirà che la generosità dello zio è dovuta alla crisi che il trasporto fluviale sta subendo a causa delle nascenti compagnie ferroviarie transcontinentali. Cercando fortuna ad ovest si reca nel Montana, dove trova lavoro come cowboy per il compatriota Murdo MacKenzie, un allevatore di bestiame.
  • 1884–1885: Le crescenti difficoltà che Murdo MacKenzie deve affrontare lo costringono a licenziare Paperone, che decide di diventare un minatore, stabilendosi a Butte, in Montana, dove spera di trovare argento. Il terreno è povero di metallo prezioso, tuttavia nasconde immense quantità di rame, il cui prezzo sta inaspettatamente e vertiginosamente crescendo per la sua applicazione nella crescente diffusione della corrente elettrica in tutta la nazione. Nonostante ciò, l'appezzamento di Paperone non è sufficiente a garantirgli la ricchezza che invece raggiungono i proprietari della miniera della Collina dell'Anaconda, Marcus Daly e Howard Rockerduck (padre del futuro rivale di Paperone, John D. Rockerduck). Sarà lo stesso Howard Rockerduck, un papero che ha realizzato la sua fortuna con le proprie mani e che vede in Paperone se stesso da giovane, a svelare al giovane scozzese un oscuro cavillo legale per cui avrebbe diritto alla concessione della Collina dell'Anaconda, che tuttavia è costretto a cedere per tornare in Scozia a causa di gravi problemi familiari. Durante uno dei suoi viaggi, il 27 agosto 1883 Paperone assieme a Cacciavite Pitagorico assiste all'eruzione del vulcano Krakatoa.
  • 1886–1889: Paperone viaggia in Sudafrica nella speranza di riuscire finalmente a raggiungere il successo come minatore, cercando ancora l'oro. Tuttavia la concentrazione di metallo prezioso è tale che la sua estrazione sia redditizia solo per le grandi compagnie minerarie, già arricchite dall'estrazione di diamanti. Nel corso della sua avventura farà il primo incontro col suo futuro rivale, il giovane e disonesto boero Cuordipietra Famedoro.
  • 1889–1893: Paperone torna negli Stati Uniti in cerca d'oro, senza tuttavia avere fortuna. Nel corso della sua permanenza diventerà noto col nome di Veleno di Pizen Bluff.
  • 1893–1896: Ancora una volta alla ricerca dell'oro, Paperone viaggia fino in Australia, senza tuttavia avere successo. Muore lo zio Jake.
  • 1896–1899: Paperone arriva in Klondike, dove esplode la Corsa all'oro. La sua indomita tenacia, unita ad una vita di fallimenti ed importanti lezioni, gli conferisce una marcia in più rispetto agli altri scavatori. Per primo, affronta il Ghiacciaio Collo d'Alce dove risiede un mostro che terrorizza i minatori (e che si rivelerà essere un mammuth morto ma preservato integro dalla gelida temperatura ambientale), unico accesso alla Valle dell'Agonia Bianca, dove trova un ricco giacimento d'oro. Nel corso dell'avventura avrà la sfortuna di imbattersi in Soapy Slick, uno strozzino opportunista dei cui soldi ha però bisogno per acquistare gli attrezzi necessari. Conosce inoltre Doretta Doremì, con cui avrà un rapporto controverso e che è riconosciuta come la sua unica vera fiamma.
  • 1897: La madre di Paperone muore a 57 anni.
  • 1899–1902: Paperone diventa milionario ed espande il suo giro d'affari, compra una banca e fonda diverse imprese.
  • 1902: Diventa miliardario e ritorna in Scozia per stabilirvisi. Tuttavia si rende conto di aver perso il contatto con la sua terra natia e decide di portare la sua famiglia con sé in America, il posto che ormai ritiene la sua vera patria. Solo le sorelle accettano di seguirlo a Paperopoli, dove aveva comprato un piccolo appezzamento anni prima, mentre il padre Fergus decide restare a Colle Fosco affermando di essere troppo vecchio per stabilirsi in un altro paese; durante la notte precedente la partenza della sua famiglia, Fergus muore, all'età di 67 anni.
  • 1909: Nel corso di un viaggio d'affari in Africa, le sorelle si rendono conto di quanto loro fratello sia cambiato, inasprito da una vita di stenti e fallimenti. In un episodio di eccezionale crudeltà, Paperone fa bruciare un villaggio come ritorsione per il loro rifiuto di concedergli lo sfruttamento minerario della zona. Pur rimanendo un'eccezione nella vita del papero più ricco del mondo, l'evento spingerà le sorelle a tornare a Paperopoli e perseguiterà Paperone per molti anni (anche letteralmente, sotto le spoglie di un Gongoro, una sorta di zombie nato dal maleficio del capo del villaggio distrutto da Paperone).
  • 1909 – 1930: Mentre le sorelle rimangono a Paperopoli gestendo il lavoro d'ufficio dei numerosi affari di Paperone, egli, nel tentativo di ricongiungersi e riappacificarsi con le sorelle, viaggia a lungo, fino al punto da compiere tante deviazioni (in nome del profitto) da dimenticarsi completamente delle sue mancanze come fratello. L'ossessione di diventare il papero più ricco del mondo lo spinge a compiere imprese memorabili e concludere affari eccezionali, al pesante prezzo di perdere di mira l'iniziale intento del suo viaggio.
  • 1930: Paperone raggiunge finalmente il suo obiettivo e risulta essere il papero più ricco del pianeta. Il suo deposito trabocca di monete d'oro e ogni genere di tesori. Il papero, sempre più burbero e aspro, fa il suo atteso ritorno a Paperopoli, che grazie ai suoi investimenti è ora una rigogliosa metropoli. Un ulteriore, violento litigio con le sorelle lo allontana definitivamente dalla famiglia.
  • 1942: Paperone, persa la sua proverbiale vitalità, decide all'età di 75 anni di ritirarsi dagli affari e di chiudere tutte le sue imprese, depresso e convinto che nessuno sia degno di ereditare le sue ricchezze.
  • 1947: Paperone decide di conoscere Paperino, figlio di sua sorella Ortensia, e i suoi nipoti, Qui, Quo e Qua. Nel mostrare l'immensa fortuna che ancora oggi giace nei tre ettari cubici del suo deposito (e che i media ritenevano una leggenda metropolitana) ai nipoti, la espone alla Banda Bassotti. Saranno i piccoli Qui, Quo e Qua a spronare il decrepito zio Paperone a ritrovare l'energia di un tempo. Con la sua ritrovata vitalità, il papero salva la sua famiglia e in essa trova una nuova ragione per tornare il papero attivo e audace di un tempo.
Oltre a dare a Paperone una vera e propria biografia, Don Rosa ha anche pensato per lui un anno di morte, il 1967, che è proprio l'anno in cui Carl Barks, creatore di Paperone, ha smesso di scrivere e disegnare storie a fumetti vent'anni esatti dopo aver creato il personaggio (anche se in futuro continuerà ancora ad occuparsene nelle vesti di sceneggiatore). L'anno appare nella cronologia personale dell'autore nonché in una vignetta pubblicata nel 1991, che rappresenta la sua tomba. La lapide reca il motto Fortuna favet fortibus (la sorte aiuta gli audaci); intorno ad essa stanno Paperino e Paperina invecchiati (probabilmente sposati visto che entrambi portano un anello al dito), insieme a Qui, Quo e Qua cresciuti: Paperino lamenta il fatto che nessuno lo autorizzerà mai a raccontare l'ultima avventura dello zio.
In questo modo, Don Rosa ha introdotto una concezione realistica del trascorrere del tempo nei fumetti Disney discostandosi dagli autori che producono storie ambientate nel nostro "presente" senza mai far invecchiare i personaggi:
«Io non ho percezione di un "mondo Disney" dove i personaggi non invecchiano mai. Questo mi lascia perplesso. [...] E non posso capire chi vuole vedere questi personaggi come creature da favola immortali. Perché dovrebbero essere immortali? Quando leggo Asterix o Calvin e Hobbes o (riempite il vuoto) non penso di star leggendo storie su un essere immortale sovrannaturale. Semplicemente so che le storie si svolgono quando il personaggio ha un certo aspetto. Calvin non cresce mai, ma non perché sia immortale [...] Non mi dà però fastidio che si continui a produrre storie (da parte di altri scrittori e disegnatori) che mostrano Paperino e Paperone (apparentemente) vivi nel presente. Va bene -- non sono fatti miei. Io faccio solo le mie storie. E ho un'idea diversa. Ci sono molti personaggi classici che sono rimasti famosi per decenni, su cui si continua a produrre nuove storie... come Sherlock Holmes, o the Shadow, o Doc Savage. Ma queste nuove storie non sono mai ambientate nel presente -- le nuove storie di Sherlock Holmes sono ambientate nell'epoca vittoriana. I film su The Shadow e Doc Savage sono ambientati negli anni trenta. Quella è l'epoca di quei personaggi, altrimenti non funzionano. Ecco come io vedo le mie storie di Paperone, basandomi sul mio modo di vedere i personaggi di Barks.»
(Don Rosa)

In accordo con la sua vignetta e la propria cronologia, tutte le storie di Don Rosa sono ambientate negli anni cinquanta, e comunque mai dopo il 1967. A proposito della vignetta l'autore ha dichiarato:
«Ritengo che la situazione descritta in quella vignetta [Paperino, Paperina e Qui Quo Qua che visitano la tomba, nda] si sia svolta nell'anno in cui l'ho disegnata, 1991. Paperone non ha un grande attaccamento al castello de' Paperoni, a differenza delle sue sorelle che sono vissute lì, quindi immagino che la tomba potrebbe essere a Paperopoli. Ma quando provo a immaginare una storia che non potrò mai raccontare sulla morte di Paperone, sono orientato a pensare che sia morto in qualche grande avventura, e che il suo corpo non sia mai stato ritrovato, così che sembri più drammatico. Quindi la tomba sarebbe solo simbolica.»
(Don Rosa)

Da segnalare comunque un intervento dell'autore, rivolto ai fan che chiedevano lumi sulla vicenda, che sembrerebbe palesare l'intento non ufficiale della cosa, come dimostrano queste sue parole:
«L'uso non autorizzato di quella vignetta è un vero problema. Voi avete visto quel disegno su un sito web che non ha mai richiesto il permesso di riprodurre o utilizzare quell'immagine! Originariamente io lo disegnai come mio contributo a una fanzine tedesca che aveva invitato molti cartoonists a proporre un'idea per illustrare la battuta "Ehi, Paperina! Cos'è successo a Paperone?". Era una specie di gioco - si pensava sarebbe stato divertente vedere tutte le idee bislacche che i vari fumettisti avrebbero proposto per illustrare la battuta. Alcune delle trovate erano divertenti, alcune piuttosto volgari... ma quanto al mio contributo, dato che ho una visione molto seria di questi personaggi, ho proposto una scena di ciò che potrebbe venir detto in un futuro lontano sulla tomba di Paperone. Non hanno mai spiegato ai lettori l'iniziativa della fanzine per cui la mia illustrazione fu fatta, così alla fine sembra che mi sia preso io la responsabilità di mostrare una scena deprimente e dare una notizia morbosa senza alcuna ragione! Non rinnego l'immagine che ho mostrato, ma è scorretto nei miei confronti che non possa spiegare lo scopo originale e il contesto della tavola a tutti coloro che vedono l'immagine su quei siti non autorizzati.»
(Don Rosa)


Autori italiani hanno scritto numerose storie sul passato di Paperone, le quali però spesso aggiungono particolari che rendono contraddittoria la biografia nel suo insieme. Uno degli eventi della biografia che rimane un punto fermo è il fatto che Paperone si sia arricchito in Klondike alla fine del 1890; fa eccezione quanto raccontato nel ciclo di storie della Storia e gloria della dinastia dei paperi (scritta da Guido Martina) nel quale si narra la storia della famiglia dei paperi dai tempi dell'antico Egitto fino ai tempi moderni; nell'ultima storia del ciclo si sostiene che fu il padre di Paperone a fare il cercatore d'oro in Klondike, Paperon-Papà, che Paperone nacque nel 1897 e che la sua prima parola pronunciata fu "dollaro". Nella storia "Il primo miliardo di Zio Paperone" (di Bruno Concina), Paperone narra ai nipoti di aver fatto, ai tempi del Klondike, il postino e il cercatore d'oro allo stesso tempo. In alcune delle storie italiane sul Klondike appare anche Doretta Doremì, di cui Paperone è innamorato, anche se tenta di non darlo a vedere. In molte storie italiane, Paperone è il fratello di Nonna Papera. Nella storia "Buon compleanno, Paperino! " del 1984, furono Paperone e Nonna Papera a trovare, in una notte di tempesta, un neonato Paperino, appena uscito dall'uovo, che venne poi ospitato nella fattoria di Nonna Papera, scenario confermato nella serie di storie Paperino Paperotto.
Nelle storie realizzate in Italia Paperone ha avuto tre alter ego come giustiziere mascherato in storie pubblicate su Topolino n. 1027, n. 1632 e n. 2078. Nella prima, "Zio Paperone e il Pescecane Mascherato" (scritta da Jerry Siegel), si veste come Zorro e, munito di armi inventate da Archimede Pitagorico, scende in campo a difendere i ricchi di Paperopoli vessati dalle tasse con l'aiuto di Paperino, ma viene presto scoperto. Nella seconda storia "Paperinik e il mistero di Tuba Mascherata" (scritta da Massimo Marconi e disegnata da Massimo De Vita): avendo necessità di una scorta per un carico di oro, Paperone decide di pensarci da solo nei panni di "Tuba Mascherata": si inventa un costume (una palandrana nera) e come arma ha un cannone arrugginito che sbuca dalla tuba e costringe i giornalisti del suo giornale a diffondere voci incoraggianti su questo nuovo supereroe; l'alter ego è estremamente maldestro ma, nonostante ciò, riesce per pura fortuna a sconfiggere i Bassotti. Nella terza storia, "Paperone supereroe", si fa costruire una tuta in grado di conferirgli superpoteri da Archimede in modo da poter raccogliere le monetine cadute a terra. La tuta funziona perfettamente ma raccogliere monete diventa una ossessione e pertanto decide di togliersela. Nella storia "Paperinik e la battaglia delle pizze" (pubblicata sul n. 266 dell'Almanacco Topolino) Paperone si traveste da Paperinik allo scopo di pubblicizzare (senza il consenso dell'eroe mascherato) le sue immangiabili pizze industriali.
Il personaggio è apparso, oltre che nei fumetti, anche in alcuni cartoni animati e film d'animazione. La prima apparizione di Paperone in forma animata (fatta eccezione per una breve apparizione cameo nella serie TV Il club di Topolino) fu nel cortometraggio del 1967 Paperone e il denaro, in cui insegna ai nipoti alcuni principi basilari della finanza.
In seguito fece un'apparizione come Ebenezer Scrooge nel film cortometraggio Canto di Natale di Topolino (Mickey's Christmas Carol, 1983), una versione animata del famoso romanzo di Charles Dickens Canto di Natale. È anche apparso nel cartone Pippo e lo sport in Calciomania del 1987.
Paperone è protagonista, insieme ai suoi nipotini, della serie a cartoni animati DuckTales - Avventure di paperi e del film lungometraggio Zio Paperone alla ricerca della lampada perduta. Alcuni episodi della serie si ispirano a storie a fumetti di Carl Barks. In questa serie, il cui primo episodio andò in onda negli Stati Uniti il 18 settembre 1987, a Paperone vengono affidati gli adorabili nipotini Qui, Quo e Qua dopo che Paperino si arruola nella Marina degli Stati Uniti.
Tale serie fu prodotta prima della Saga di Paperon de' Paperoni di Don Rosa, per cui la storia di come Paperone giunse in America e quella della sua famiglia si discosta non poco da quella dei fumetti.
Paperone appare anche in un episodio di Raw Toonage, in due cortometraggi della serie Mickey Mouse Works, in alcuni episodi (specialmente "House of Scrooge") di House of Mouse - Il Topoclub e nei film Il bianco Natale di Topolino - È festa in casa Disney e Topolino: Strepitoso Natale!. L'ultima apparizione del personaggio è nella serie Disney "Topolino", nell'episodio "Il primo amore di Pippo" del 2015.
Il personaggio torna a ricoprire il ruolo del secondo protagonista, insieme ai suoi nipoti, nel 2017 nella serie DuckTales, reboot dell'originale.
Sono state fatte delle stime della ricchezza accumulata da Paperone che è oggetto di disputa fra alcuni autori, che spesso lo indicano utilizzando unità di misura da loro inventate: Carl Barks la stima in «1 multiplujilione, 9 obsquatumatilioni, 623 dollari e 62 centesimi», mentre Don Rosa nella Saga di Paperon de' Paperoni la quantifica in «5 multiplujilioni, 9 impossibidilioni, 7 fantasticatrilioni di dollari e 16 centesimi»; invece, nella storia a fumetti "Zio Paperone e il dollaro pesante", il capitale ammonterebbe a "1200 fusomilioni" (il fusomilione è definito sempre nella storia come una cifra talmente alta da fondere un calcolatore); uno dei termini più classici per definire la quantità dei dollari di Paperone è "45 fantastiliardi".
La rivista Forbes pubblica annualmente la lista delle persone più ricche del mondo e in aggiunta ha iniziato a pubblicare anche la Forbes Fictional Fifteen, ovvero una classifica dei miliardari nel mondo della finzione comprendente tra gli altri Gordon Gekko, Lex Luthor, Bruce Wayne e Charles Montgomery Burns. In questa classifica gli autori non potendo stimare i possedimenti sconfinati di Paperone hanno deciso di prendere in considerazione esclusivamente il denaro accumulato all'interno del deposito, i famosi tre acri cubici di denaro e per questo Paperone è quarto nella classifica del 2002, essendo stato il suo patrimonio valutato in 8,2 miliardi di dollari. Nel 2005 la stima è stata confermata, mentre nel 2006 è stata corretta a 10,9 miliardi di dollari, una sovrastima che lo ha portato al terzo posto della classifica. Paperone conquista la prima posizione nel 2007 in seguito al rialzo del prezzo dell'oro con un patrimonio di 28,8 miliardi di USD. Altri autori hanno stimato che la fortuna contenuta nel solo deposito ammonterebbe a un totale di 2.556 miliardi di dollari. Di sicuro si sa che Paperone divenne miliardario nel 1902 e che è, da molti anni, il più ricco del mondo, più di chiunque altro sia nella realtà che nella leggenda o finzione, sia del presente che del passato, in quanto le sue ricchezze totali, costituite da azioni, obbligazioni, immobili, imprese industriali e commerciali, banche, assicurazioni, miniere, materie preziose e da tanto altro che non è contenuto nel deposito, sono sconfinate, dilatate all'inverosimile e (quasi) illimitate, caratterizzate da un tasso di crescita annuo grandissimo e costante.

Avversari
Nelle storie di Paperone c'è sempre qualcuno contro cui deve combattere: da chi cerca di derubarlo agli imprenditori concorrenti (soprattutto questi ultimi nei primi anni cambiavano da storia a storia ma in seguito gli autori si sono soffermati particolarmente su alcuni personaggi). Addirittura nella storia Paperone e l'ultima avventura i tutti i suoi nemici si alleano per sconfiggerlo.

  • Cuordipietra Famedoro è uno spregevole e disonesto miliardario boero. Paperone lo conosce per la prima volta casualmente in Sudafrica mentre è in cerca dell'oro. Il primo incontro tra i due avviene in circostanze molto turbolente perché Famedoro è legato sul dorso di un bufalo come pena per aver tentato di rubare dei diamanti, Paperone ignaro lo salva e accetta di essere accompagnato e guidato fino alla sua meta in cambio del vitto; purtroppo Famedoro approfitta della notte per scappare con tutti gli averi di Paperone, che, non dandosi per vinto, lo insegue fino a quando non lo ritrova e lo fa imprigionare. Famedoro è di origine umile, ed esattamente come Paperone si costruisce da solo la sua fortuna definendosi un Self-Made, ma a differenza di questo costruisce il suo impero grazie a truffe, imbrogli, raggiri e ad ogni genere di scorrettezza. Famedoro è l'antagonista preferito degli autori americani, mentre in Italia il suo ruolo è stato soppiantato da Rockerduck, ed è caratterizzato da un odio personale (reciproco per altro) verso Paperone, oltre che da una concorrenza imprenditoriale.
  • John D. Rockerduck è stato creato da Carl Barks nella storia Zio Paperone e la superbenzina, con l'intento di non essere più riutilizzato, ma in seguito il personaggio è stato adottato da molti autori italiani che lo hanno reso l'antagonista per antonomasia di Paperone. I due si incontrano per la prima volta quando John è ancora un bambino e Paperone è ancora giovane (sui 20 anni): in questa occasione John rimprovera al padre Howard di passare troppo tempo con gli scavatori puzzolenti, denotando un carattere snob e viziato (non più presente da adulto). A differenza di Paperone e Famedoro, John Rockerduck non ha dovuto faticare per diventare ricco avendo ereditato le ricchezze di suo padre. Diversamente da Famedoro, la rivalità tra Rockerduck e Paperone sembra limitarsi agli aspetti professionali, non sono rare infatti le occasioni in cui i due collaborano per un obiettivo comune e addirittura si aiutano l'un l'altro, cosa che non accade mai tra Paperone e Famedoro che sembrano detestarsi anche sul piano personale.
  • La Banda Bassotti è una famiglia di ladri capitanata da Nonno Bassotto (nei fumetti) e Mamma Bassotto (nella serie televisiva DuckTales). Questi ladri hanno come unico obiettivo quello di riuscire a rapinare il deposito di Paperone, cosa che ovviamente non riescono mai a fare nonostante i numerosi piani e tentativi. Il primo incontro tra Paperone e i Bassotti avviene quando questi aiuta lo zio Manibuche a vincere una gara fluviale; in quell'occasione i Bassotti vengono assoldati dal rivale di Manibuche come equipaggio della sua nave, e lo aiutano cercando di mettere fuori combattimento Paperone e lo zio. I Bassotti vivono in una roulotte o in una casa diroccata (a seconda delle versioni) e si distinguono tra loro dal numero di matricola del carcere (in DuckTales ogni bassotto ha un proprio nome).
  • Amelia: è una strega napoletana che vive sulle pendici del Vesuvio (nella prima storia viene anche affermato il nome del paese vicino, Sulfurea); è ossessionata dall'idea di prendere la numero uno di Paperone. Amelia deve ottenere una moneta da ognuno degli uomini più ricchi del mondo, allo scopo di fonderle in un amuleto che renderà lei stessa ricchissima: si reca nell'ufficio di Paperone per comprare una moneta, ma quando viene a conoscenza della Numero Uno, vuole comprarla in quanto essa è quella dotata di maggior potere perché è quella che Paperone ha toccato più volte di tutte le altre. Il rifiuto di Paperone scatenerà le ire della strega che da quel momento diventerà nemica giurata del papero più ricco del mondo. Esattamente come i Bassotti anche lei vede fallire costantemente i suoi piani a causa della determinazione di Paperone nel difendere le sue proprietà.
Collaboratori
Oltre ai suoi parenti, Paperone si avvale della collaborazione di alcune persone che godono della sua fiducia e talora del suo affetto: costoro ricevono uno stipendio particolarmente basso e non hanno diritto a ferie se non in rarissime condizioni.
Nella serie DuckTales appare anche il suo avvocato.

  • Battista: è il tuttofare di Paperone, svolge infatti le mansioni di maggiordomo, cameriere, cuoco, giardiniere e guardia di sicurezza, oltre a fare le pulizie e occuparsi personalmente delle piccole riparazioni domestiche. Le sue capacità di fare il massimo con poco sono eccezionali anche perché il suo principale gli dà un budget per le spese talmente limitato che senza il suo ingegno i due sarebbero costretti a morire di stenti. Battista vive al deposito e serve Paperone a orario continuato, sia di giorno sia di notte, inoltre asseconda tutti i capricci e le bizzarrie del suo principale diventando il suo primo confidente: spesso è lui che in caso di problemi chiama Paperino e i nipotini per assistere il vecchio zio. Battista partecipa occasionalmente anche alle missioni a caccia di tesori di Paperone, ma spesso rimane a casa per proteggere il deposito dagli attacchi dei Bassotti o di Amelia e mantenerlo in ordine in attesa del ritorno del capo. L'aspetto di Battista varia tra una storia e l'altra, secondo il tratto dei diversi disegnatori (come la banda Bassotti). Nella serie animata DuckTales - Avventure di paperi, Battista è sostituito da Archie: come la sua controparte, è maggiordomo/autista di Paperone. È un tipo molto paziente che parla con accento inglese e mostra sempre la classe di un vero maggiordomo. Ha un aspetto più vecchio rispetto a Battista ed è anche più grassoccio.
  • Miss Emily Paperett: è la segretaria di Paperone. Si occupa di gestire la fittissima agenda del suo principale e il suo archivio; a differenza di Battista non vive al deposito ma ci lavora soltanto e questo fa sì che il suo rapporto di fiducia con Paperone non arrivi mai allo stesso livello di quello con Battista, sebbene anche Miss Paperett sia un'importante confidente per Paperone.
  • Archimede Pitagorico e Pico De Paperis svolgono molto spesso la funzione di consulenti per Paperone. Il primo si occupa di costruire tutte le macchine necessarie al magnate per compiere le sue imprese (talvolta alcune geniali invenzioni di Archimede vengono commercializzate da Paperone che ne ottiene immensi guadagni). Pico compie spesso ricerche per conto di Paperone e lo erudisce ogni qualvolta egli ne abbia bisogno.
  • Bentina Beakley: è la governante di Villa de' Paperoni nella serie televisiva Ducktales, dove si occupa della magione e di Qui, Quo, Qua (che la chiamano Tata, in segno di affetto) nonché di sua nipote Gaia, il paperottolo preistorico Bubba ed il suo cucciolo di triceratopo Tootsie. Viene chiamata affettuosamente Tata anche dallo stesso Paperone.
  • Fenton Paperconchiglia: Fenton è un personaggio televisivo della serie Ducktales, dove lavora come ragioniere di Paperone. Nei panni del supereroe Robopap è anche la guardia del corpo del miliardario.
Paperon de' Paperoni è l'ultimo discendente del suo clan a portarne il cognome, la sorella minore Ortensia si è sposata con Quackmore Duck, avendo due figli, Della (la madre di Qui, Quo, Qua, di cui si ignora che fine abbia fatto) e Paperino, che è quindi il parente più prossimo di Paperone e insieme ai nipotini l'ultimo del clan dei de' Paperoni. Anche se non sembra, Paperone è molto legato alla sua famiglia[49]. Secondo Don Rosa, Matilda, la sua altra sorella, sarebbe sposata con il tuttologo Pico De Paperis.
Altri parenti acquisiti di Paperone sono gli altri figli di Nonna Papera e Humperdink Duck: Dafne Duck ed Eider Duck (i fratelli di Quackmore Duck, padre di Paperino) e i loro figli (cugini di Paperino per parte di padre) vale a dire Gastone Paperone (figlio di Dafne e Gustavo Paperone) e Paperoga (figlio di Eider e Lulubelle Loon).
Un aspetto interessante in questo intrico di parentele è il fatto che zio Paperone è fratello della madre di Paperino, che a sua volta è fratello della madre di Qui Quo e Qua. Ma dal momento che questo albero genealogico non era conosciuto con precisione ai tempi delle prime avventure i traduttori dei fumetti disneyani in arabo si sono trovati di fronte a un dilemma: infatti in arabo non esiste un termine "generico" per "zio", ma è necessario specificare sempre se si tratta di "zio paterno" ('am) o "zio materno" (khal). Probabilmente a causa dell'"autorevolezza" dei personaggi, i traduttori optarono per lo "zio paterno", figura di spicco nella famiglia araba tradizionale: 'Am Dahab "Zio Paperone", 'Am Butut "Zio Paperino", con una scelta che si è però rivelata infelice rispetto alle genealogie di Barks e Don Rosa.
In un episodio della serie televisiva Ducktales, La sposa portava un abito a righe (The bride wore stripes), la mamma dei Bassotti (Ma' Bass) riesce a farsi passare per la moglie di Paperone, tramite delle foto e dei documenti falsi. Infine si ricorda che nell'episodio 65 (Le nozze di zio Paperone) viene corteggiato da Milionaria Vanderbucks, la quale ha il solo scopo di mettere le mani sui suoi soldi.


domenica 11 settembre 2022

Chi è l'umano più potente in Marvel e DC?

Per la Marvel, ci sono molte ipotesi, la mia va a ...
Babbo Natale.

Anche senza il Guanto ...
Nella Marvel, si dice che Babbo Natale sia un mutante di livello Omega. La prima volta che incontra gli X-Men, casualmente trasforma un gruppo di nemici in giocattoli. Ha poteri di distorsione della realtà, controllo mentale e alterazione della memoria, manipolazione del tempo. Potrebbe essere l'uomo più potente della Marvel …



Alcune fonti hanno addirittura affermato che è il mutante più potente di tutti



sabato 10 settembre 2022

Qual è la storia di Groot nei fumetti Marvel?



É un esponente della razza dei Flora Colossus una razza di piante senzienti, simili ai Cotati alieni presenti in vecchie storie Marvel. Questa razza leggendaria, un tempo numerosa ora é ridotta al solo Groot. Come tutti i Flora Colussus Groot può alterare le sue dimensioni crescendo a dismisura, comandare a piacimento le piante, rigenerarsi da qualsiasi pezzo del suo corpo, é immune al fuoco ed é forte quasi quanto Hulk anche se crescendo la sua forza aumenta. Un tempo parlava in modo corretto ma dopo la saga Annihilation: conquest ripete sempre le stesse parole: io sono Groot con inflessioni diverse per farsi capire. Groot appare prima dell'avvento della Marvel, quando la casa editrice si chiamava ancora Atlas Comics. É un alieno giunto sulla Terra per studiare e rapire gli esseri umani ma viene fermato dalle termiti scatenategli contro dallo scienziato Leslie Evans. In seguito Xemnu il Titano lo duplicò partendo da un suo pezzo scatenandolo contro Hulk da cui venne sconfitto. Dopo rimase per un un po' al soldo dell'Uomo Talpa, poi nel supergruppo The Supernaturals e successivamente agli ordini di Nick Fury insieme ad altri mostri. Durante Annihilation: conquest viene "reclutato" dai Kree insieme a Drax, Star-Lord, Rocket Racoon e altri per fermare la minaccia di Phalanx, un'intelligenza cibernetica aliena controllata da Ultron. Dopo l'esperienza i 4 si uniranno ne i Guardiani della galassia insieme a: Gamora, Adam Warlock, Phyla-Vell e Mantis; oggi la formazione dei Guardiani é la stessa dei film.


Esemplari di Flora Colossus, la specie di Groot.


Esemplare di Cotati, l'altra specie di piante senzienti imparentati forse con i Flora Colossus.



venerdì 9 settembre 2022

Banda Bassotti

Risultato immagini per Banda Bassotti wallpaper

La Banda Bassotti, o semplicemente i Bassotti (in inglese Beagle Boys), è un gruppo di personaggi immaginari dei fumetti e cartoni animati Disney, creati da Carl Barks nel 1951 quando apparvero nella storia Paperino e la banda dei segugi. Appartengono alla schiera di cattivi del mondo dei paperi.
Sono una banda di malviventi di Paperopoli, il cui obiettivo principale è rubare denaro a Paperon de' Paperoni e non solo. Sono generalmente presentati come fratelli, mentre secondo Don Rosa sono un gruppo di fratelli e cugini; il numero dei membri della banda varia da storia a storia. Non si conoscono i loro nomi, ma soltanto il numero di riconoscimento carcerario impresso sulla targa che ciascuno di essi porta in bella mostra sul petto.

Descrizione
I Bassotti sono rappresentati come cani antropomorfi che indossano delle mascherine nere sul viso, un berretto, e un maglione su cui portano una targa con il loro numero di matricola carceraria. Tale numero comincia con 176- e prosegue con una permutazione delle cifre 1, 6 e 7, il che genera sei combinazioni: 176-167, 176-176, 176-617, 176-671, 176-716 e 176-761. Il numero dei Bassotti varia però da storia a storia, e in alcuni casi sono più di sei, il che rende necessario coprire le targhe di alcuni membri quando compaiono tutti in una sola vignetta: questo è particolarmente evidente nelle storie di Don Rosa, che utilizza sette Bassotti (si veda anche l'articolo "Matematica nel fumetto" di Marco Abate, in "Matematica e cultura 2004", Springer). In altre storie, i Bassotti sono meno di sei.
I Bassotti sono identici sia nell'aspetto fisico che nel carattere, con una eccezione: il Bassotto 176-167 è golosissimo di prugne, come viene rivelato in due storie di Carl Barks (Paperino e l'isola del cavolo del 1954 e Zio Paperone e la meraviglia scientifica del 1965) e in numerose storie di Don Rosa. Il Bassotto 176-176 è un grande fan di Paperinik, ma espone questa sua idolatrazione solo in due storie.
L'aspetto dei Bassotti cambia notevolmente a seconda del disegnatore. I disegnatori americani li raffigurano tarchiati, mentre alcuni loro colleghi italiani (in particolare Giorgio Cavazzano) li rendono talvolta più snelli e atletici. Altri autori italiani (come Luciano Bottaro e Giulio Chierchini) li rappresentano come grassocci e con la barba di due giorni.
I Bassotti vivono alla periferia di Paperopoli in modeste condizioni economiche: la loro base è una baracca di legno, nelle storie più recenti hanno per covo una roulotte un po' malconcia. Infine vi sono storie in cui i Bassotti appaiono come una vasta organizzazione criminale con ramificazioni in tutto il mondo. La Banda Bassotti è occasionalmente protagonista di alcune storie e non più semplice antagonista di Paperone, che a volte non c'è nemmeno.

Nonno Bassotto
Nonno Bassotto (in lingua originale Grandpa Beagle), nato Capitan Bassotto Cuornero (Blackheart Beagle) è il nonno dei Bassotti, e uno degli acerrimi nemici di Paperone e farebbe qualsiasi cosa pur di rubargli tutto il denaro.
Nelle storie in cui appare lui è il leader della banda e a volte tratta in maniera dura e autoritaria i suoi nipoti in una sorta di parallelismo di ciò che fa Paperone nei confronti di Paperino. Non risparmia qualche bel pugno in testa ai nipoti ogniqualvolta qualcuno dice una stupidaggine oppure tira loro qualsiasi oggetto ingombrante che gli capita sottomano.
Nonno Bassotto non compare sempre nelle storie dove i Bassotti cercano di derubare Paperone. Nella sua storia d'esordio la sua matricola ha il numero 186-802, e lo stesso numero compare nelle storie di Don Rosa. Nelle storie italiane la sua matricola presenta la scritta "GRAZIA" invece di un numero. È la mente dell'intero clan.

I nomi dei Bassotti
Forse il solo Guido Martina ha presentato dei Bassotti con il rispettivo nome: Gionni e Gianni Bassotti (in "Paperino a Botte o Risposte", 1956) e Basso Bassotto (in "Paperino e il Natale Natalizio", 1958).

Interpretazione di Don Rosa
Nella Saga di Paperon de' Paperoni di Don Rosa si scopre che Nonno Bassotto conosce Paperone fin dal 1880, anno in cui Paperone arrivò in America. A quell'epoca era conosciuto come "Capitan Bassotto" ed era a capo di una banda di ladri fluviali formata dai suoi tre figli (dei quali Nonno Bassotto stesso non ricorda più i nomi, ma solo le matricole,176-716,176-617 e 176-167, si veda ad esempio la Saga di Paperon de' Paperoni e Bassotti contro Deposito, entrambe di Don Rosa) assoldati da Porcello Suinello per ostacolare l'allora tredicenne Paperone e suo zio Manibuche de' Paperoni. Il piano tuttavia fallì, e i quattro vennero arrestati. Usciti di prigione, i Bassotti tentarono di rubare un carico d'oro che il giovane Paperone si era incaricato di trasportare, ma anche in tal caso per la Banda di Capitan Bassotto le cose non si misero bene.
Un nuovo scontro con Paperone si ebbe nel 1902 quando il futuro multi-multi-miliardario si trasferì a Paperopoli con le sorelle Matilda e Ortensia. I Bassotti riuscirono quasi a derubarlo, ma furono coinvolti loro malgrado nella battaglia della Collina Ammazzamotori e quindi arrestati dal presidente degli Stati Uniti in persona, Theodore Roosevelt, a capo di un imponente esercito formato dalla United States Navy, dai Marines e dalle Giovani Marmotte.
Infine Nonno Bassotto appare anche nell'ultimo capitolo della saga (ambientato nel 1947) dove tenta ancora una volta di derubare un ottantenne Paperone aiutato dai suoi nipoti ma alla fine Paperone con l'aiuto di Paperino e Qui, Quo e Qua riesce a sconfiggerli e a recuperare tutto il suo denaro.

Elenco dei Bassotti dotati di particolarità
Nel corso degli anni sono stati ideati innumerevoli membri aggiuntivi della Banda Bassotti, ma la maggior parte di essi compaiono in una sola storia. Alcuni membri che appaiono in più storie sono:
  • Intellettuale-176 (Intellectual-176), è il Bassotto individuabile più ricorrente, rappresentato con occhiali e 'tocco' da laureato. Soprattutto ideatore e coordinatore di piani criminali, Intellettuale-176 viene rappresentato in alcune storie come un inventore quasi al livello di Archimede Pitagorico. Sostituisce a volte Nonno Bassotto o lo affianca come guida della banda. Compare per la prima volta nella storia I Bassotti e l'attacco subdolo (1967), scritta da Vic Lockman e disegnata da Pete Alvarado.
  • Nonno Bassotto, che appare in moltissime storie. È probabilmente l'unico Bassotto ad essere uscito per buona condotta: difatti, poco prima di evadere dal carcere di massima sicurezza di Sing Song, fingendosi un buon galeotto gli fu data la grazia, come dice la sua targhetta. È identico ai nipoti, ma ha la barba che gli copre il muso.
  • Padrino Algebrik: Padre dei Bassotti. Identico al padre (Nonno Bassotto), salvo il mento che è coperto dalla barba. La sua targa prima era "+-×÷" per poi essere "789-987". Compare solo in due avventure di Paperinik.
  • Nonna Bassotta (Granny Beagle), apparsa per la prima volta nella tavola autoconclusiva Le avventure dei Bassotti (1967), scritta da un autore ignoto e disegnata da Tony Strobl.
  • In alcune storie più datate, il loro animale domestico era un gatto chiamato Mitraglia (Ratty). Compare per la prima volta nella storia I Bassotti e il crollo del record (1966), scritta da un autore ignoto e disegnata da Tony Strobl.
  • Un altro animale domestico, presente soprattutto nelle storie italiane, è un cane (guarda caso un bassotto) chiamato Ottoperotto, che pur non essendo antropomorfo indossa una mascherina nera sul viso, un berretto, e un maglione con il numero di matricola 64, che è il risultato della moltiplicazione 8x8. Cane addestrato ovviamente a rubare, ma che finisce sempre per combinare qualche guaio a spese dei Bassotti (nonno compreso) per il suo insaziabile appetito. Compare per la prima volta nella storia Zio Paperone e le bande rivali (1964), scritta da Pier Carpi e disegnata da Giovan Battista Carpi.
  • Esistono infine anche tre nipotini dei Bassotti, i Bassottini (Beagle Brats), che recano i numeri 1, 2 e 3. Compaiono per la prima volta nella storia Maga Magò e l'istinto materno, scritta da un autore ignoto e disegnata da Tony Strobl (1965)
  • Bassotto 000 si dice sia la pecora nera della famiglia, non ha mai effettuato una rapina in vita sua ed entrò a far parte del corpo delle forze armate, diventando poi un giudice legale (clemente per chi si mostra pentito)
I Bassotti in DuckTales
Nella serie animata DuckTales, i Bassotti presentano delle caratteristiche fisiche e caratteriali diverse tra loro. Ciascun componente della banda ha un nome (a volte diverso a seconda della traduzione italiana) che finisce quasi sempre con il suffisso bass e che nella maggior parte dei casi è anche indicativo delle peculiarità del singolo bassotto.
Nell'episodio 79, Le brave mammine appaiono tre cugine dei Bassotti (la Banda Bassotte) formate da BabyDoll, BumBum e Bouffant.

Altre apparizioni televisive
Appaiono come antagonisti nel corto Pippo e lo sport in Calciomania. E dopo DuckTales, appaiono in cameo nell'episodio "Dalla missione alla pensione" dello spin-off Darkwing Duck, insieme ad Amelia e Cuordipietra Famedoro. Appaiono anche nel lungometraggio animato Topolino, Paperino, Pippo: I tre moschettieri e nel videogioco Kingdom Hearts 3D: Dream Drop Distance, insieme a Pietro Gambadilegno, il capitano dei moschettieri. appariranno tra gli antagonisti della serie remake di DuckTales - Avventure di paperi, DuckTales, uscito nell'estate 2017 su Disney XD.

Influenza nella cultura di massa
Negli anni ottanta un gruppo musicale di genere rock-ska di Roma, probabilmente in omaggio agli avversari di Paperone, decide di assumere il nome di Banda Bassotti.
Nell'edizione svedese del libro Uomini che odiano le donne c'è un riferimento ai Bassotti (chiamati "Björnligan").