giovedì 5 settembre 2019

Blue Beetle

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Blue Beetle è un personaggio immaginario dei fumetti; venne pubblicato negli Stati Uniti d'America da diverse case editrici a partire dal 1940; è un supereroe che ha avuto nel tempo diversi alter ego.

Storia editoriale
La prima versione del personaggio era l'alter ego di Dan Garrett, ed esordì nella serie Mystery Men Comics n. 1 (agosto 1939) della Fox Comics, disegnato da Charles Nicholas Wojtkowski (con lo pseudonimo Charles Nicholas), sebbene Grand Comics Database assegni a Will Eisner il ruolo di sceneggiatore gli eredi di Wojtkowski, un altro disegnatore, Charles Nicholas Cuidera, ha disegnato le storie di Blue Beetle in seguito, ed ha dichiarato di essere stato il creatore, ma gli storici del fumetto danno la paternità del personaggio a Wojtkowski.
È stato il protagonista di una serie di fumetti, di una striscia a fumetti e di una serie radiofonica ma, come la maggior parte dei supereroi della Golden Age, finì nel dimenticatoio negli anni cinquanta. La serie di fumetti ebbe alcune anomalie nella pubblicazione: 19 numeri, dal n. 12 al n. 30, furono pubblicati dalla Holyoke Publishing; la frequenza di uscita del fumetto variò nel corso del tempo e ci furono dei "vuoti" in cui non furono pubblicati dei numeri (soprattutto all'inizio del 1947 e tra il 1948 e il 1950).
Alla metà degli anni cinquanta, la Fox Comics chiuse i battenti e vendette i diritti di Blue Beetle alla Charlton Comics che pubblicò poche avventure sporadiche del personaggio della Golden Age prima di rinnovarlo nel 1966. In questa versione rivista di Dan Garrett, egli è un archeologo che trova un artefatto magico egiziano, rassomigliante ad uno scarabeo, e che inizia a combattere il crimine. Charlton tentò per tre volte di usare il personaggio come protagonista di una serie omonima. Due dei tentativi mantennero la numerazione di un titolo precedente. Queste vennero infine rimpiazzate con nuove testate che portarono avanti la numerazione.
La nuova serie ebbe breve durata, e nel 1967, la Charlton introdusse Ted Kord, uno studente di Dan Garrett che assunse l'identità di Blue Beetle dopo la morte di Garrett. Kord era un supereroe ma anche un inventore, che usava una gran varietà di gadget. Con il resto della formazione della Charlton, venne venduto nel 1983 alla DC Comics e da allora è apparso con diversi gruppi di supereroi, compresa la Justice League.
Nel 2006, la DC ha introdotto un nuovo Blue Beetle, il teenager Jaime Reyes i cui poteri derivano dallo scarabeo, ora mostrato come un oggetto di un'avanzata tecnologia aliena.

Biografia del personaggio
Egli è un poliziotto alle prime armi, che per combattere il crimine utilizza un equipaggiamento speciale, un costume a prova di proiettile (talvolta) ed una "vitamina" che gli fornisce una superforza, e l'aiuto di un vicino farmacista.

Dan Garrett (1939 - 1966), Golden Age
Il primo Blue Beetle era un archeologo di nome Dan Garrett, che ottenne un numero di poteri sovrumani (super-forza, il volo e la capacità di generare un fulmine) da un mistico scarabeo che trovò durante uno scavo in Egitto, che era stato usato per imprigionare un malvagio Faraone mummificato.
Dan usò i suoi poteri per combattere il crimine, ma quando rimase mortalmente ferito in battaglia, la sua eredità di Blue Beetle passò ad un suo studente, Ted Kord, che divenne il secondo giustiziere ad usare quel nome, ma non il mistico scarabeo.
Anni dopo Dan tornò dalla morte, sotto l'influenza malvagia dello scarabeo, ma venne sconfitto dal suo erede.

Ted Kord (1966 - 2006), Silver Age
Figlio dell'industriale Thomas M. Kord ed erede della Kord Inc., Ted era uno studente brillante in diverse materie scientifiche, e da adulto divenne un inventore di successo. Ted aveva uno zio, Jarvis, che era un criminale; quest'ultimo venne affrontato e sconfitto da uno dei professori di Ted, Dan Garret, alias il giustiziere Blue Beetle. Alla morte di questi, Ted decise di proseguirne l'opera, divenendo un supereroe e assumendone il nome. Allenò duramente il suo fisico e usò le sue finanze e il suo ingegno per creare vari gadget da usare nella sua lotta al crimine, ad esempio il Blue Beetle Bug, un veicolo volante ultra tecnologico.
Ted divenne un membro della Justice League International, e lì incontrò quello che diverrà il suo più grande amico: Booster Gold. Beetle e Booster hanno lo stesso senso dell'umorismo, spesso fuoriluogo e inappropriato. Spesso i due hanno escogitato vari modi per arricchirsi sfruttando il marchio della JLA ma non hanno creato nient'altro che guai.
Ted ha avuto per anni problemi di sovrappeso, ma grazie alla sua determinazione e all'allenamento di General Glory, li ha superati. Ha fatto per anni parte della League, ma quando il team affrontò Doomsday (colui che uccise Superman) Beetle fu colpito e cadde in coma.
Risvegliatosi, è divenuto una riserva della League, e si è dedicato agli affari della propria società.
Poco prima di Crisi Infinita, Ted è stato ucciso da Maxwell Lord, ex coordinatore della JLA, divenuto al capo dell'organizzazione Checkmate: Lord rivela a Blue Beetle che il suo intento è quello di usare l'organizzazione per garantire che i metaumani, compresi i supereroi, siano tenuti sotto la sorveglianza e sotto il controllo da esseri umani. Lord dà a Beetle un ultimatum a iscriversi alla sua organizzazione; quando Kord si rifiuta, Lord lo uccide con un proiettile alla testa.

Il manto di Blue Beetle passa poi a Jaimie Reyes
Jaime Reyes (2006), Modern Age
Jaime vive a El Paso, Texas, con il padre, madre e sorella; suo padre possiede un'officina. Jaime si è offerto di aiutare il padre nel lavoro, ma suo padre lo ha sempre invitato a concentrarsi sui suoi studi e a godere della sua infanzia fino a quando è possibile. Jaime ha un acuto senso di responsabilità per la sua famiglia e gli amici.
Lo scarabeo magico del primo Blue Beetle, da tutti considerato disperso, fu consegnato da Ted Kord al Mago Shazam; quando questi recentemente è morto (sostituito nel ruolo da Capitan Marvel) lo scarabeo scomparve dalla Roccia dell'eternità per riapparire sulla Terra, proprio ad El Paso, Texas, dove è stato raccolto da Jaime.
Non molto tempo dopo, apparve Booster Gold a casa di Jaime per recuperare lo scarabeo, ma scoprì che questi si era fuso nella spina dorsale di Jaime mentre il ragazzo dormiva.
Durante Crisi infinita, Jaime viene assunto da Booster per aiutare Batman nell'assalto al satellite Brother Eye (creato da Batman e divenuto in seguito senziente), dal momento che lo scarabeo è l'unica cosa che in grado di rilevarne la posizione. Utilizzando i poteri dello scarabeo, Jaime è stato in grado di trovare il satellite e indicarne la locazione al gruppo capeggiato da Batman, permettendo loro di sconfiggerlo.
Una volta sconfitto Brother Eye, Jaime scomparso dalla nave, apparentemente teletrasportato lontano dallo scarabeo, che ha cercato di sfuggire ad una delle Lanterne Verdi a bordo, John Stewart.
Jamie ha poi aiutato i Teen Titans nella loro lotta contro Lobo; al termine, sebbene Jamie è stato criticato per la sua mancanza di allenamento, i Titans gli hanno esteso l'invito a far loro visita e forse, un giorno, a far parte del team. Appare inoltre nella serie Teen Titans: The Judas Contract.

Altri media
Cinema
Nel 2015 la Warner Bros. ha avviato lo sviluppo di un film dedicato a Blue Beetle e Booster Gold, facente parte del DC Extended Universe.

Televisione
Blue Beetle appare nell'episodio 18 della decima stagione della serie TV Smallville.

Videogiochi
Blue Beetle è uno dei personaggi non giocabili presenti in DC Universe Online.

mercoledì 4 settembre 2019

Mutante (Marvel Comics)

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Un mutante, nell'universo Marvel, è un individuo che possiede un particolare tratto genetico chiamato gene-X che consente di sviluppare naturalmente abilità e poteri sovrumani. Il nome scientifico che nella finzione viene apposto alla loro specie è Homo sapiens superior. Vengono considerati la fase successiva dell'evoluzione umana dopo l'Homo sapiens sapiens.
Diversamente dai mutati, individui che manifestano i loro poteri dopo l'esposizione ad una qualche forma di energia, i mutanti nascono già provvisti di poteri che si manifestano dopo una certa età.

Storia editoriale
Il concetto Marvel di mutante fu sviluppato dall'editor e scrittore Stan Lee nei primi anni sessanta e portò alla creazione degli X-Men nel 1963: all'epoca adolescenti addestrati nell'uso responsabile dei propri poteri dal professor Charles Xavier all'interno della sua scuola, che sebbene temuti e odiati dal resto del mondo si prodigavano per renderlo più sicuro.
La Marvel considera Namor il primo mutante pubblicato (debuttò nel 1939), anche se gli venne assegnata l'appartenenza a questa specie solo parecchi anni dopo. Un altro mutante che è stato identificato come tale solo molto tempo dopo è Toro, presentato al pubblico nel 1940. Il terzo mutante presentato prima dell'avvento degli X-Men è stato Tad Carter, un uomo con poteri telepatici e capace di volare, apparso nel racconto L'Uomo nel Cielo di Amazing Adult Fantasy 14, del luglio 1962.

Tipologie di mutanti
Classificazione in base ai poteri
I mutanti si classificano a seconda del loro potere in 5 Classi. Questa classificazione viene utilizzata principalmente nei film realizzati sugli X-Men.

Classe 1: I mutanti di questa classe sono i meno potenti e i loro poteri sono minimi e consistono solo in piccole variazioni genetiche.

Classe 2: I mutanti di questa classe sono mediamente potenti e i loro poteri sono soprattutto fisici, raramente mentali.

Classe 3: I mutanti di questa classe sono mediamente potenti e questa classe comprende una vasta gamma di poteri, fisici e mentali. A questa classe appartiene la maggior parte dei mutanti della Terra.

Classe 4: I mutanti di questa classe sono molto potenti; dotati di poteri enormi, che possono essere manipolazione elementale, manipolazione dei corpi, manipolazione dei poteri mentali e doti sovrumane avanzate. Sono molto rari; alcuni esempi sono Tempesta, Emma Frost, il Professor X, Magneto e Pyro.

Classe 5: I mutanti di questa classe sono estremamente potenti e i loro poteri, sia fisici che mentali, sono praticamente illimitati. I mutanti di questa classe sono rarissimi e per ora solo uno ne è stato esplicitamente indicato come membro, ossia Jean Grey.

Impossibile inserire Franklin B. Richards in questa classifica perché considerato mutante "oltre" gli Omega. Ciò lo rende, potenzialmente (trattandosi di un bambino), il mutante più potente dell'universo Marvel.

I mutanti di livello Omega
Livello Omega è la definizione con cui vengono indicati i mutanti più potenti dell'universo Marvel, in grado di sviluppare pienamente il proprio potenziale genetico, in alcuni casi persino di modificare la realtà a loro piacimento od ospitare l'entità cosmica Fenice. Il termine fu utilizzato per la prima volta in Uncanny X-Men n. 207, ma non è mai stato completamente ed esaurientemente spiegato. Alcuni dei poteri che un livello Omega può possedere sono: immortalità, manipolazione di energia e materia, grandi abilità psioniche ed il potenziale per poter esistere anche al di fuori dell'universo fisico.
Di seguito la lista dei mutanti di livello Omega esplicitamente indicati come tali:
Elixir;
Jean Grey;
Scarlet (Marvel Comics)
Rachel Grey;
Tempesta (personaggio)
Kid Omega;
Legione;
Psylocke;
Franklin Richards - il suo potere è classificato "oltre" il livello Omega;
Uomo Ghiaccio;
Vulcan;
Cable;
Stryfe;
Nate Grey.
Del professor Xavier e di Emma Frost è stato scritto nei fumetti che possiedono una telepatia di livello Omega, ciò non significa automaticamente che essi possano anche essere considerati mutanti di livello Omega, solo che i loro poteri telepatici lo sono. Sempre di Emma Frost, al tempo in cui fu posseduta dalla Forza Fenice, fu anche scritto che possedette la potenza di un mutante di questo livello, ma fu appunto per un periodo limitato; allo stesso modo di Emma anche gli altri membri del gruppo definito come i "5 della Fenice" (Ciclope, Namor, Colosso e Magik) videro i loro poteri enormemente potenziati e raggiunsero lo stesso livello durante il periodo in cui furono posseduti da questa entità cosmica. Di Tempesta e di Chamber invece è stato scritto che hanno un potenziale per diventare dei mutanti di livello Omega, vale a dire che per il momento non hanno ancora sviluppato i loro poteri fino a questo livello, ma che hanno la possibilità di farlo.

Externi
Gli Externi sono potenti mutanti che godono del dono dell'immortalità; ognuno di loro rappresenta un concetto intangibile e sono tutti implicati nell'ascesa al potere di Apocalisse. Rob Liefeld s'ispirò alla saga di Highlander nell'ideazione dei background dei personaggi, ma la trama venne subito eliminata dalla dirigenza Marvel facendo uccidere quasi tutti gli Externi per mano di Selene.
Di seguito la lista degli Externi:
Absalom - disperazione
Burke - coraggio
Candra - astuzia
Cannonball - speranza
Crule - ferocia
Gideon - opportunismo
Nicodemus - saggezza
Saul - pazienza
Selene - corruzione
Apocalisse - distruzione

Changeling
I Changeling, o Sostituti, sono mutanti i cui poteri si manifestano già alla nascita, invece che con la crescita come normalmente succede. Un loro esempio è l'Uomo Multiplo. Il concetto dei Changeling è stato introdotto dallo scrittore Peter David nella serie X-Factor, senza mai essere esaustivamente spiegato.

Le mutazioni secondarie
La mutazione secondaria è un fenomeno mutante che permette lo sviluppo di nuovi poteri o il potenziamento di quelli già presenti, spiegato da Bestia come la volontà di adattamento dell'organismo in situazioni di grande pericolo. Anche in questo caso la Marvel non ha stabilito un criterio specifico per lo sviluppo della mutazione secondaria, lasciando in mano agli autori le spiegazioni di volta in volta. Di seguito una lista di mutanti che ne hanno sviluppato una:

Polaris ha sviluppato il potere di incrementare la propria massa, forza e resistenza. È stata la prima mutante a manifestare una mutazione secondaria dopo che la sua presunta sorellastra Zaladane le aveva sottratto i propri poteri.

Bestia, aiutato da Sage, ha evoluto la propria fisiologia da quella di un primate, ad un felino dopo essere stato ferito mortalmente da Vargas.

Emma Frost, mentre si trovava sotto attacco delle Megasentinelle di Cassandra Nova, ha sviluppato la capacità di trasformare dapprima la sua epidermide e poi l'intero corpo, in una sostanza definita come diamante organico, che la rende quasi indistruttibile; quando però Emma si trova nella sua nuova forma diamantina, essa le impedisce di utilizzare la sua telepatia.

Angelo ha scoperto che il suo sangue conteneva un fattore rigenerante di guarigione, dopo essere stato ferito mortalmente da Black Tom. In alcuni casi il suo sangue è stato trasfuso con successo, per guarire altre persone.

Uomo Ghiaccio ha scoperto di aver sviluppato un'ulteriore mutazione quando anche i suoi organi interni hanno cominciato a congelare contagiando gli altri tessuti e intrappolandolo nella sua forma cristallina.

Black Tom ha sviluppato una fisiologia arborea oltre alla sua abilità di incanalare e reindirizzare energia attraverso il legno.

Gambit possiede un carisma ipnotico che gli permette di influenzare gli altri attraverso lo sguardo; questa capacità però funziona solo se le altre persone coinvolte ne sono all'oscuro, infatti una volta scoperto, questo potere non funziona più.

Altre versioni
Ultimate

Nella serie Ultimate Origins, prologo del crossover Ultimatum, i mutanti vennero creati artificialmente attraverso modificazioni genetiche nei laboratori di Arma X con sede ad Alberta, Canada, nel 1943. Utilizzando come base alcuni campioni del siero del supersoldato di Capitan America si cercò di ricrearne la formula iniettandolo al termine del processo di sintetizzazione in una cavia umana: James Howlett. Qualche tempo dopo l'attivatore venne rilasciato in forma aerea in tutto il mondo facendo sì che cominciassero ad emergere mutanti fra la normale popolazione terrestre.

martedì 3 settembre 2019

Antieroe

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L'antieroe (al femminile antieroina) è un personaggio protagonista in diverse opere narrative nei media che manca di alcune delle tradizionali qualità dell'eroe, come altruismo, idealismo, coraggio, nobiltà e forza d'animo, bontà, oppure dimostra qualità opposte.
Mentre il classico eroe mostra qualità superiori a quelle comuni, gli antieroi sono tipicamente inferiori al lettore come intelligenza, dinamismo o motivazione sociale: tanto che Robbe-Grillet parla di "questi eroi senza naturalezza e senza identità".
Il termine è talvolta usato in senso più ampio per comprendere l'eroe imperfetto o parzialmente cattivo, nella tradizione letteraria dell'eroe byroniano.
L'antieroe è perlopiù inteso dall'autore come oggetto della simpatia e dell'immedesimazione del pubblico, poiché, nonostante sia solitamente portatore di tratti negativi e quindi possa assumere il ruolo di personaggio cattivo, non è mai realmente o completamente malvagio, ma si è opposto al bene per altre ragioni, mascherando una personalità originariamente positiva. Dunque l'antieroe, anche quando riveste il ruolo di antagonista, si distingue dal cattivo che si oppone al protagonista nella vicenda per scopi puramente malvagi. Può anche ricoprire un ruolo meno importante e quindi secondario, ad esempio nelle figure di Tersite e Dolone nell'Iliade.

Storia
Precursori
L'archetipo antieroico è rintracciabile almeno fino ai tempi del Tersite di Omero; ed è stato identificato nel teatro greco classico, come pure nella satira latina e nella letteratura rinascimentale, come nel Don Chisciotte o la canaglia picaresca.
Queste figure sono tuttavia servite principalmente da antagonisti per l'eroe - o per il genere eroico - e solo poco a poco l'antieroe è giunto alla ribalta a pieno diritto, seguendo il processo che Northrop Frye chiama il centro immaginario "di gravità" che lentamente discende dall'aristocratico feudale al democratico urbano, spostando di conseguenza la letteratura dal poema epico all'ironico.
Nell'accezione contemporanea il termine "antieroe" è databile al 1714; e la fine del XVIII secolo ha visto un fine esempio del tipo ne Il nipote di Rameau, un dialogo satirico di Diderot, anche se qui il protagonista resta ancora posizionato in dialogo con un rappresentante normativo della posizione autoriale.
Il romanticismo ottocentesco, con la sua critica sociale, ha visto l'antieroe diventare ancora più importante, spesso nella forma del doppio gotico, fino a quando il personaggio principale di Memorie dal sottosuolo di Fëdor Dostoevskij ha portato la figura alla fioritura e all'indipendenza.

Apogeo
Basandosi su Dostoevskij, la prima metà del XX secolo ha visto l'apogeo dell'antieroe, prima in figure come K di Kafka, quindi negli scritti degli esistenzialisti francesi, come ne Lo straniero di Camus (1942) o La nausea di Sartre (1938) con i personaggi centrali senza radici e indecisi alla deriva attraverso le loro vite. Tra i personaggi antieroi nell'Ottocento ci sono quelli delle opere di Giovanni Verga (Ciclo dei Vinti) nonché poi quelli dei romanzi dei primi decenni del Novecento, cioè i romanzi della crisi e il romanzo psicologico. Oltre al già citato Kafka, si ricordano anche i personaggi delle opere di Italo Svevo (Una vita, Senilità, La coscienza di Zeno), Luigi Pirandello (nella narrativa e nel teatro), Proust (Alla ricerca del tempo perduto), James Joyce, Virginia Woolf, Robert Musil (L'uomo senza qualità), Thomas Mann (I Buddenbrook).
Un decennio più tardi, l'antieroe raggiunse la letteratura americana, per dominarla fino a metà degli anni sessanta come una figura solitaria alienata, incapace di comunicare - seppure più proattivo in genere del suo omologo francese - nelle opere di Jack Kerouac e Norman Mailer e di molti altri. L'equivalente britannico apparve nelle opere dei cosiddetti "Giovani arrabbiati" (Angry young men) degli anni settanta.
Le proteste collettive della controcultura degli anni sessanta (Il Sessantotto) videro gradualmente eclissarsi dal risalto nella narrativa l'antieroe solitario, benché non senza successive riprese in forma letteraria o cinematografica.

Nel contesto videoludico
A causa del ricco numero di trame nell'ambito videoludico venutosi a costituire nel corso del tempo, vi è un numero di antieroi piuttosto elevato appartenenti a diversi videogiochi. Alcuni sono diventati delle vere e proprie icone nel contesto videoludico: tra questi Kratos di God of War, Max Payne dell'omonima serie, l'Agente 47 di Hitman, Shadow the Hedgehog di Sonic, Cole MacGrath di Infamous e i diversi protagonisti di intere serie come Grand Theft Auto e Saints Row.

Nel lessico sportivo
L'antieroe nello sport non è tipicamente un giocatore di squadra; sfida la burocrazia, imposta il suo profitto finanziario oltre la fedeltà al club, eppure acquisisce ancora un grande seguito di fan, per mezzo della sua attualizzazione dell'archetipo del ribelle. Due esempi di antieroi sportivi molto conosciuti sono Zlatan Ibrahimović e Mario Balotelli.

Nel wrestling
Nel wrestling l'anti-eroe viene detto tweener, infatti agisce per se stesso mettendosi spesso sia contro i face (ovvero i buoni), sia contro gli heel (i cattivi). L'esempio più noto è quello di The Undertaker.

lunedì 2 settembre 2019

Livelli di censura moderna ridicoli: vogliamo condividere qualche esempio?




Questo non è solo ridicolo ma fa anche incazzare.
Recentemente Topolino nel numero 3307 ha pubblicato in copertina un rifacimento di un celebre quadro a olio di Carl Barks, Always another rainbow.
Trovate la differenza.
Esatto, gli hanno tolto il fucile in nome di un folle politically correct.
Ma gli hanno lasciato il cinturone con le munizioni.


Bane

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«Distruggeremo Gotham. E dopo, quando avremo finito e Gotham sarà... cenere... avrai il mio permesso di morire.»
(Bane rivolto a Bruce Wayne ne Il cavaliere oscuro - Il ritorno)


Bane, noto in Italia anche col nome Flagello, il cui vero nome è Eduardo Dorrance, è un personaggio dei fumetti DC Comics creato da Chuck Dixon (testi) e Graham Nolan (disegni). È uno dei peggiori nemici di Batman comparsi più di recente.
Dotato di una forza sovrumana dallo steroide "Venom" che gli viene iniettato nel corpo tramite dei cavi direttamente collegati con le sue vene, Bane ha una muscolatura estremamente possente ed è solito tenere il proprio volto coperto da una maschera simile a quella dei luchadores messicani.
A inizio anni novanta, quando fece la sua comparsa nella città di Gotham, Bane spedì Bruce Wayne sulla sedia a rotelle per un lungo periodo, mostrandosi così come uno degli avversari più pericolosi dell'Uomo Pipistrello.
Si è classificato al trentaquattresimo posto nella classifica dei più grandi cattivi nella storia dei fumetti secondo IGN.


Storia editoriale
Chuck Dixon, Graham Nolan e Doug Moench hanno creato il personaggio per la trama del fumetto Batman: Knightfall, anche se non si sa per quali elementi del carattere di Bane bisogna ringraziare Dixon e Moench. Dixon ha scritto la storia della prima apparizione del personaggio (La vendetta di Bane), con i disegni di Graham Nolan. Non è ben chiaro quanto abbia influito nella storia di Bane Denny O'Neil (sceneggiatore veterano di molte storie su Batman e autore del romanzo di Knightfall, omonimo adattamento del fumetto). O'Neil aveva precedentemente creato Santa Prisca, il luogo della nascita di Bane, in The Question e del veleno "Venom" (apparso per la prima volta nelle pagine di Legends of the Dark Knight n. 16-20, e successivamente ristampato in versione brussorata). Nelle pagine di Azrael, O'Neil ha introdotto la comprensione da parte di Bane di come il "Venom" sia diventato una dipendenza e una debolezza responsabile delle sue precedenti sconfitte.

Biografia del personaggio
Prima apparizione a Gotham
Figlio del rivoluzionario Edmund Dorrance, più noto in seguito come il Re Serpente, viene condannato dalla nascita a scontare la pena del padre sfuggito alla giustizia dell'isola di Santa Prisca in un carcere di massima sicurezza, Peña Duro, dove viene sottoposto sin dall'infanzia ad innumerevoli torture che lo hanno trasformato in uno psicopatico pluriomicida. A dispetto dell'aspetto nerboruto e villoso, Bane non si avvale solo della tremenda forza fisica per i suoi piani, ma ha anche un intelletto molto sviluppato e perfino versato nelle arti umanistiche, grazie agli insegnamenti di un ex-gesuita compagno di prigionia. Questa caratteristica lo avvicina per un certo verso ad Edmond Dantès, protagonista del Conte di Montecristo, educato in carcere dall'Abate Faria. In questo particolare si evince l'iniziale intenzione di Dixon di farne quasi un "anti-batman" visto che il Conte di Montecristo (insieme a Zorro) è una delle fonti di ispirazione primarie per la figura del Crociato col Mantello. I dottori del carcere lo usarono come cavia per un potente steroide, il "Venom", che aumentava tremendamente le facoltà fisiche; grazie al nuovo vigore ottenuto, Bane evase dal carcere e raggiunse Gotham City.

Lo scontro con Batman
«The Batman is Gotham City. I will watch him. Study him. And when I know him and why he does not kill, I will know this city. And then Gotham will be mine!»

(IT)
«Batman è Gotham City. Lo osserverò, lo studierò. E quando saprò perché non uccide, conoscerò questa città. E allora Gotham sarà mia!»
(Bane in Batman: La vendetta di Bane)


Arrivò infine a Gotham City con l'intento di conquistarla, e ciò lo portò inevitabilmente a scontrarsi con Batman, di cui Bane riuscì a scoprire l'identità segreta. Avendo studiato per anni le biografie dei migliori strateghi della storia, Bane ideò un astuto piano per sconfiggere definitivamente il Cavaliere Oscuro: organizzò una maxi-evasione dal carcere di Gotham, talmente violenta che provocò la fuga di orde di criminali per le strade della città, compresi quelli più pericolosi come ad esempio il Joker o lo Spaventapasseri. Batman riuscì a fermarli tutti, non senza riportare ferite e, quando praticamente esausto tornò alla Batcaverna, trovò Bane ed Alfred, privo di sensi. Bane fracassò la schiena a Batman e lo scagliò da una finestra, assumendo il controllo della comunità criminale. Assieme ai suoi complici Trogg, Zombie e Bird, conquistò tutte le famiglie della mala di Gotham, ottenendo, con l'intimidazione e la violenza, il potere assoluto dei traffici della città. Nel frattempo il mantello di Batman passò da Bruce Wayne a Jean-Paul Valley; il nuovo Batman, nonostante le raccomandazioni del suo predecessore, affrontò il possente criminale, venendo in un primo momento battuto; in seguito però, utilizzando un costume da combattimento corazzato e un equipaggiamento più letale, affrontò nuovamente Bane, riuscendo a sconfiggerlo, in quanto Jean-Paul riuscì a privarlo del "Venom", da cui Bane sembrava essere dipendente.

Dopo Knightfall
Successivamente agli eventi narrati in Batman: Knightfall, Bane, una volta riuscito a ricostruire il suo possente fisico muscolo per muscolo e a disintossicarsi dal Venom, si reca a Santa Prisca dove interroga il prete gesuita, che lo aveva cresciuto ed educato in Peña Dura, sulla vera identità di suo padre. Il prete gli spiega che suo padre potrebbe essere uno fra quattro uomini: un rivoluzionario, un dottore americano, un mercenario inglese e un banchiere svizzero. Bane, dopo aver ucciso il gesuita, parte per Roma alla ricerca di quest'ultimo e qui fa la conoscenza di Ra's al Ghul, il quale, ritenendolo un nuovo potenziale compagno per sua figlia Talia, lo nomina suo erede, ruolo che in passato aveva scelto per Batman prima che quest'ultimo lo tradisse.
Ritornato a Gotham, Bane affronta Nightwing (Dick Grayson) in un combattimento corpo a corpo venendo sconfitto ma riuscendo a scappare, successivamente affronta nuovamente Bruce Wayne, tornato nel frattempo a indossare i panni del Cavaliere Oscuro. Batman ottiene la sua rivincita con Bane e, finalmente, riesce a sconfiggerlo in un unico combattimento.
In seguito, Bane combatte Azrael nella storia Angel and the Bane. Ha poi un ruolo comprimario nella storia "Terra di nessuno" nel quale si mette alle dipendenze di Lex Luthor intenzionato a conquistare Gotham, ma viene convinto da Batman a lasciare il piano del filantropo di Metropolis. Dopo la sconfitta di Ra's al Ghul, Bane intraprende una campagna per distruggere Lazarus Pit e, contemporaneamente, fa la conoscenza di Black Canary.
Bane arriverà persino a credere che suo padre sia Thomas Wayne, cosa che in seguito si rivelerà infondata dopo un test del DNA.
Bane, in seguito, scoprirà che il suo vero padre è il mercenario inglese Sir Edmund Dorrance, soprannominato Re Serpente. Bane e Batman si alleeranno per combattere Dorrance e, nel combattimento, Bane sarà ferito e salvato da Batman.

Crisi infinita
In Crisi infinita n. 7, Bane attacca Metropolis insieme ad altri criminali e riesce ad uccidere l'eroe Judomaster.

One Year Later
Bane riappare in One Year Later alla ricerca dei due Hourman (Rex e Rick Tyler) per chiedergli aiuto. Dopo aver guadagnato la loro fiducia, Bane racconta ai due eroi di come abbia cercato inutilmente di porre fino al traffico di droga a Metropolis e, contemporaneamente, abbia scoperto l'esistenza di un nuovo guerriero a cui è stato iniettato il "Venom". In realtà tale storia era stata inventata da Bane per potersi avvicinare a Rex Tyler, che si scopre essere uno dei responsabili della nascita del "Venom". Alla fine della storia, Bane rimane sepolto tra le macerie del penitenziario Santa Prisca dove era iniziata la sua vicenda. In séguito, Bane riappare ancora vivo e riesce a portare la democrazia nel suo paese. Dopo aver scoperto che le elezioni erano state truccate da Computron, uno dei Rainbow Raiders, Bane fa precipitare il paese in una guerra civile e affronta Thomas Jagger, il figlio di Judomaster, venendo sconfitto ma risparmiato da quest'ultimo.

Segreti Sei
Dopo esser stato reclutato da Amanda Waller nella Squadra Suicida, di recente si è aggregato alla squadra di mercenari nota come i Segreti Sei; qui Bane ha mostrato lievi segni di redenzione, in quanto pare abbia abbracciato la fede in Dio, inoltre ha cominciato a provare un forte sentimento paterno verso Scandal Savage, figlia di Vandal Savage, verso la quale è iperprotettivo, tanto che, per aiutare lei e la squadra da un assalto di criminali (in quanto avevano messo una taglia sui Sei), Bane ha assunto una dose di Venom.

Poteri e abilità
Bane è dotato di un'intelligenza e una determinazione ai limiti delle possibilità umane, pari a quelle di Batman; è anche estremamente colto ed esperto di strategia, tattica, comando, investigazione, chimica e meditazione. Inoltre parla molte lingue come spagnolo, francese, tedesco, russo, mandarino, inglese, dhari e latino. Dotato pure di eccezionale memoria e con la sua notevole abilità investigativa, in un anno è stato in grado di dedurre l'identità segreta di Batman. Proprio per queste sue abilità, Bane è in assoluto uno dei nemici più intelligenti e astuti del cavaliere oscuro.
Lo straordinario addestramento ricevuto da Bane lo ha reso esperto nel combattimento corpo a corpo (dalle arti marziali a tutte le altre tecniche, passando per un suo personale stile), nell'uso di qualsiasi arma (da fuoco, esplosiva, da lancio o bianca che sia) e nella guida di qualsiasi veicolo (sia terrestre, sia marino, sia aereo).
La somma di tutte queste qualità sia fisiche che marziali rendono Bane un nemico più che temibile per chiunque gli si pari davanti, sia gente con poteri sia senza. In più di un'occasione è riuscito a tenere testa e delle volte anche a surclassare eroi del calibro di Batman, Freccia Verde, Azrael e Nightwing e a mettere k.o. criminali come Killer Croc e Re Squalo.
A livello fisico, dispone di forza, resistenza, velocità, agilità e riflessi ai limiti delle possibilità umane, anch'esse dello stesso livello di quelle del Cavaliere Oscuro. È anche capace di simulare la propria morte, abbassando momentaneamente i suoi segni vitali sotto la soglia rilevabile dalle attrezzature mediche. Tuttavia, inizialmente, il suo vero potere risiede in una delle armi più insidiose dell'universo DC, il Venom, un potentissimo super-steroide dagli effetti non permanenti che, iniettato direttamente nel cervello, aumenta le capacità fisiche di chi lo assume fino a livelli sovrumani e ne incrementa sensibilmente il tasso di adrenalina e il volume muscolare. Sul piano fisico, la sostanza pone Bane molto al di sopra del suo nemico giurato, tanto più che quella da lui utilizzata è una variante super-concentrata dello steroide. Per assumerne una dose ogni volta che ne ha bisogno, il supercriminale fa uso di uno speciale infusore ricaricabile, collegato direttamente al suo corpo. Tuttavia, successivamente agli eventi di Knightfall, Bane non fa più uso del Venom, poiché la sostanze crea nell'utilizzatore una forte dipendenza e, con l'utilizzo prolungato, anche dei seri danni fisici collaterali; tuttavia, di recente, Bane si è iniettato nuovamente la sostanza, assumendone una dose per salvare Scandal Savage, la figlia di Vandal Savage, dall'attacco di un'orda di criminali e ricominciando, da quel momento in poi, a fare uso costante del super-steroide.
Bane è da considerarsi uno dei supercriminali più pericolosi di tutto l'universo DC Comics, tenendo presente che è uno dei pochissimi personaggi a essere riuscito a sconfiggere in combattimento Batman. Dopo Joker e Due Facce, è il supercriminale più pericoloso di tutta Gotham City.

Altre versioni
Nel crossover Marvel vs. DC, Bane affronta in combattimento Capitan America, venendo sconfitto.
Nell'universo Amalgam viene fuso col soldato pazzo della Marvel Nuke, diventando uno dei criminali della serie Bruce Wayne: Agente dello S.H.I.E.L.D.

Altri media
Film
Nel film del 1997 Batman & Robin, diretto da Joel Schumacher, Bane fa il suo esordio sul grande schermo interpretato dal wrestler Robert Swenson come antagonista secondario del film. Rispetto al fumetto, viene rappresentato come un tirapiedi dalla scarsa intelligenza, brutale e capace di pronunciare solamente qualche parola, semplificando molto le sue origini e il suo carattere, cosa che ha contribuito all'insuccesso del film.
Appare nel film d'animazione Batman: Il mistero di Batwoman (2003) dove è doppiato in originale da Héctor Elizondo. Il film fa parte del DC Animated Universe.
Bane è uno dei due antagonisti principali del film Il cavaliere oscuro - Il ritorno (2012), assieme a Talia al Ghul, nel quale viene interpretato da Tom Hardy. In questa pellicola la personalità di Bane è molto simile a quella del fumetto, presentando la grande intelligenza e abilità tattica che lo avevano caratterizzato sin dalle sue prime apparizioni su carta. È sul piano fisico che il personaggio presenta differenze sostanziali rispetto alla sua controparte cartacea: Bane ci viene presentato come un uomo completamente calvo, che indossa sempre abiti di stampo militare (incluso un giubbotto antiproiettile) e una maschera elettronica simile ad una museruola, la quale gli fa respirare costantemente un potente antidolorifico, atto a non fargli soffrire gli atroci reumatismi lasciati da un vecchio intervento mal riuscito.

Televisione
Bane compare in quattro serie ed un film del DC Animated Universe:
Bane appare nell'episodio Killer chimico della serie animata Batman, in cui viene presentato come un terribile mercenario evaso dal carcere sudamericano di Peña Duro grazie al siero del supersoldato che veniva testato nella struttura, Il Veleno, sostanza che diventerà poi la sua più potente arma. Bane giunge a Gotham City per eliminare Batman su commissione di Rupert Thorne, ma in verità trama per impossessarsi del suo impero criminale segreto a lavoro compiuto. Il Killer Chimico riesce a ridurre in fin di vita Killer Croc e a catturare Robin, ma al termine dello scontro finale con l'Uomo Pipistrello, sul punto di spezzargli la schiena, viene da quest'ultimo sconfitto tramite un malfunzionamento indotto al sistema di somministrazione del Veleno del supercriminale, che gli causa un'overdose.
Bane fa anche una breve comparsa nella serie Superman.
Nella seconda serie sul Cavaliere Oscuro, Batman - Cavaliere della notte, Bane appare più volte: in un incubo di Barbara Gordon, nel quale uccide Batman e il Commissario Gordon stesso, in una squadra di supercriminali accompagnato dal Pinguino e dall'Enigmista (verrà sconfitto da Superman, camuffato da Batman) e nel lungometraggio animato Batman - Il mistero di Batwoman, dove il Pinguino, Rupert Thorne e Dukaine gli chiedono aiuto per eliminare Batwoman e, successivamente, Batman.
In Batman of the Future, Bane appare come un anziano ormai sulla sedia a rotelle, parzialmente disintossicato dal "Venom", che gli viene comunque somministrato a piccole dosi.
In The Batman, Bane appare con la pelle rossa e molto più grosso rispetto al fumetto. In questa serie è doppiato nel primo episodio da Joaquim de Almeida, mentre nelle successive apparizioni da Ron Perlman e Clancy Brown.
Bane appare nel film d'animazione Batman Unlimited: Fuga da Arkham.
Appare nel film d'animazione Superman/Batman: Nemici pubblici dove affronta Superman e Batman, venendo alla fine sconfitto da Capitan Atom e dalla sua squadra.
Bane appare, interpretato da Shane West, nella quinta e ultima stagione della serie Gotham.

Videogiochi
Bane appare nei seguenti videogiochi:
Batman & Robin, sviluppato da Probe Entertainment e Tiger Electronics (1998)
Batman: Chaos in Gotham, sviluppato da Ubisoft (2001)
Batman: Gotham City Racer, sviluppato da Sinister Games (2001)
Batman: Rise of Sin Tzu, sviluppato da Ubisoft Montréal (2003)
LEGO Batman: Il videogioco, sviluppato da Traveller's Tales (2008)
Batman: Arkham Asylum, sviluppato da Rocksteady Studios (2009)
DC Universe Online, sviluppato da Sony Online Austin (2011)
Batman: Arkham City, sviluppato da Rocksteady Studios (2011)
Il cavaliere oscuro - Il ritorno, sviluppato da Gameloft (2012)
LEGO Batman 2: DC Super Heroes, sviluppato da Traveller's Tales (2012)
Injustice: Gods Among Us, sviluppato da NetherRealm Studios (2013)
Batman: Arkham Origins, sviluppato da Warner Bros. Games Montréal (2013)
Batman: Arkham Origins Blackgate, sviluppato da Armature Studio (2013)
LEGO Batman 3: Gotham e Oltre, sviluppato da Traveller's Tales e Feral Interactive (2014)
Injustice 2, sviluppato da NetherRealm Studios (2017)

domenica 1 settembre 2019

Paperopoli

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Paperopoli (in inglese Duckburg, nelle prime edizioni italiane era chiamata Paperinopoli o Paperlandia) è, insieme a Topolinia, una delle due immaginarie città in cui abitano i personaggi della Disney. Venne ideata da Carl Barks ed esordì in alcune storie pubblicate sulla rivista Walt Disney's Comics and Stories per ovviare all'imperante confusione di quegli anni. Paperopoli è situata nel Calisota, uno stato immaginario degli Stati Uniti d'America. Qui risiedono Paperino con i tre nipotini e gli altri personaggi come Paperina, Paperon de' Paperoni e Nonna Papera.
Dal confronto con la reale geografia degli Stati Uniti, quella dei territori ove sorge l'immaginaria città di Paperopoli, nella versione di Carl Barks potrebbe verosimilmente corrispondere alla zona di Morro Bay tra San Francisco e Los Angeles, mentre in quella successiva di Don Rosa, viene posizionata in corrispondenza della città di Eureka, nella contea di Humboldt, nel nord della California.
È presente anche nelle serie animate televisive statunitense DuckTales - Avventure di paperi e DuckTales e nel film animato Zio Paperone alla ricerca della lampada perduta.

Storia immaginaria
Nell'area dove sorgerà Paperopoli, conosciuta con il nome di Nova Albion, nel 1579 Sir Francis Drake fa erigere un forte che battezza Drake Borough. Successivamente, nel 1818, la costruzione viene ceduta al colono Cornelius Coot che lo rinomina Forte Paperopoli (en.: Fort Duckburg). Coot costituisce poi, grazie al secondo emendamento, la milizia Truppe delle Marmotte (Woodchucks Militia) e con questo drappello difende la collina della fortezza dagli attacchi degli inglesi prima, e, successivamente, dagli indiani e dagli spagnoli.
Nel 1830 nasce il figlio di Cornelius Coot, Clinton, che in seguito fonda le Giovani Marmotte (Junior Woodchucks), gruppo con il quale insegna ai giovani paperopolesi l'amore e il rispetto per la natura realizzando un manuale derivato dalle perdute informazioni provenienti dalla Biblioteca di Alessandria. Malgrado integrata negli Stati Uniti la città continuò a godere di una certa autonomia, arrivando addirittura a possedere una propria ambasciata, come uno Stato indipendente.
Nel 1899 il figlio di Clinton, Casey Coot, cede la proprietà del vecchio forte e dell'originario poggio di Paperopoli, chiamato collina Ammazzamotori, ad un giovane Paperon de' Paperoni, che successivamente vi costruirà il suo famoso deposito di denaro (Money Bin). L'altura venne presto fatta bombardare dal presidente Theodore Roosevelt su richiesta delle Giovani Marmotte che ritenevano Paperone un invasore straniero. De' Paperoni si trasferì sulla collina solo nel 1902 insieme alle due sorelle Matilda e Ortensia.
Nel Novecento, anche grazie all'impulso economico del magnate de' Paperoni, Paperopoli si trasforma da borgo agricolo in una città industriale.
Il "Forte Paperopoli", sede originaria delle Giovani Marmotte, il corpo eco-militare fondato da Clinton Coot, è stato successivamente ritrovato dagli oggi pluridecorati discendenti di Cornelius, Qui, Quo, Qua, salvandolo dalla distruzione cui era destinato nella "Falegnameria de' Paperoni".

Caratterizzazione
Paperopoli è una metropoli di grandi dimensioni e all'avanguardia (conta 1.316.000 abitanti) industrialmente avanzata.
Paperopoli appare spesso caotica e molto trafficata; nonostante ciò è caratterizzata soprattutto da villette monofamiliari e dispone di ampi spazi verdi. La città conta numerosi quartieri; è assai estesa, sul modello di Los Angeles, e, come quest'ultima, rispetto alla sua vasta estensione non è molto popolosa, uno dei quartieri più recenti si chiama Paperonia Village. Inoltre, la capitale del Calisota ha una tangenziale che parte dal casello "Paperopoli Sud" della I-90 e si immette nella I-45; è lunga 20 km, con quindici uscite. Paperopoli dispone di ben dodici linee della metropolitana. Tali moderne vie di comunicazione sono state tutte costruite grazie ai soldi di Rockerduck e del sindaco. La Banca centrale emette le banconote dello Stato e conia le monete, mentre le Poste stampano i francobolli locali. Sotto la città, infine, esiste l'agglomerato abitativo originale, sprofondato a causa di un terribile cataclisma: tra questi cunicoli si è nascosta, per un certo periodo la Banda Bassotti. Tra queste gallerie si trovano anche numerose caverne che da Shacktown (tradotto in italiano come quartiere Agonia), un sobborgo povero di Paperopoli, finiscono sotto il
Deposito di Paperone.
In un'isola poco al largo di Paperopoli è collocata pure una copia in scala minore della Statua della Libertà, innalzata contestualmente alla sua gemella più famosa. A causa dei materiali scadenti con cui fu edificata la struttura andò incontro ad un veloce declino, rimase inagibile e dimenticata dai paperopolesi per molti decenni finché, in occasione del centenario della costruzione, venne restaurata con un intervento finanziato da Paperone, che ne modificò l'effigie a propria immagine per l'occasione. La bandiera e lo stemma dello Stato sono rappresentati da un papero giallo (o dorato) in campo rosso.
Il clima di Paperopoli è spesso caldo e soleggiato nel periodo estivo, mentre durante l'inverno si alternano giornate serene a frequenti piogge e anche abbondanti nevicate.
Visto che la città si affaccia sull'Oceano Pacifico sulla Baia di Paperopoli, il clima è dunque tipicamente oceanico temperato.

Punti di interesse
Il deposito di Paperone sulla collina Ammazzamotori.
Il palazzo di Rockerduck.
Il palazzo presidenziale.
Il municipio, con la statua di Cornelius Coot nella piazza antistante. In alcune versioni, invece, la statua si trova al centro del parco pubblico.
Il club dei miliardari, frequentato anche da Paperone e Rockerduck.
La sede del Papersera, un quotidiano locale di proprietà di Paperone.
La sede di La Voce di Paperopoli, un quotidiano locale di proprietà di Rockerduck
Il porto.
Il casinò.
Il campanile Big Bob, nella piazza principale. Viene utilizzato a capodanno per fare il conto alla rovescia.
Il laboratorio e la casa di Archimede Pitagorico.
La scuola media Cornelius Coot, frequentata da Qui, Quo e Qua che è anche la sede del giornalino mensile
Le case dei personaggi principali (Paperino, Paperina, Gastone, Brigitta, ecc.).
La sede del club delle Giovani Marmotte.
La cattedrale di Notre Paper, dove si aggira un falso fantasma.
La fattoria di Nonna Papera: situata nei pressi del vicino borgo di Quacktown, è stata anche la dimora di Paperino da giovane.
La Ducklair Tower.
Duckmall Center, grande centro commerciale noto anche per la sua mascotte, il pulcino Waldo.
Le poste centrali.
La banca centrale.
Il carcere.
Lo stadio, dove gioca la squadra di calcio del Paperopoli, il cui proprietario è Paperon de' Paperoni; la squadra dalla fondazione ha vinto trenta scudetti, stabilendo così il record (alle sue spalle vi sono i rivali dell'Ocopoli, che ne hanno conquistati la metà).
La biblioteca comunale.
Il covo della Banda Bassotti, una vecchia roulotte rubata rivestita da lastre dorate (presente nella storia "Il segreto di Nonno Bassotto" sul Topolino n.2259).
Le officine Fabriconi i.n.c., produttrice di piegabaffi, galosce, lampioni a gas. È la più vecchia industria di Paperopoli. Viene comprata da Paperone per produrre il "ROBIOLASTEX", "coso" inventato dal miliardario per non fare brutta figura nell'aver comprato l'azienda più fallimentare del mondo.
Il quartier generale della P.I.A., il servizio segreto di Paperone
Il teatro.
L'aeroporto.
Il cocuzzolo del misantropo, sulla cima c'è la casa di Dinamite Bla ove è l'unico abitante col suo cane e le sue galline. La sua superficie è buona parte coltivata a melanzane. È sita nei pressi di Paperopoli.

Personaggi
Paolino Paperino
Paperina
Qui, Quo e Qua (Giovani Marmotte)
Ely, Emy, Evy (Le Gioiette)
Anacleto Mitraglia
Mr. Jones (Disney)
Cip & Ciop
Gastone Paperone
Paperoga
Malachia
Paperon de' Paperoni
Paperetta ye ye
Battista
Brigitta McBridge
Filo Sganga
Miss Paperett
Rockerduck
Lusky
Archimede Pitagorico
Edi
Pico de Paperis
Banda Bassotti
Chiquita
Gran Mogol
Spennacchiotto
Moby Duck
Amelia (Disney)
Abitanti della periferia di Paperopoli
Nonna Papera
Ciccio
Dinamite Bla

I Love Paperopoli
Ad agosto 2017, la casa editrice Centauria avvia insieme alla Edizioni Panini la pubblicazione seriale della collana I Love Paperopoli, con cadenza settimanale; ogni uscita contiene un dossier su un luogo e un personaggio della città, oltre alle parti di un plastico componibile; la collana era inizialmente limitata a 50 uscite, ma Centauria ha deciso di prolungare la pubblicazione fino a 100 uscite. Le parti del modello comprendono un certo numero di basi che si agganciano tra loro, edifici più o meno noti già composti o divisi in più parti: il Deposito, le case private di Paperino, Gastone, Paperina, Paperoga, Pico de Paperis, Archimede e altri; la Rockerduck Tower, la sede del Papersera, la Borsa Valori, il Club dei Miliardari, il Municipio, la sede delle Giovani Marmotte, la fattoria di Nonna Papera e quella di Dinamite Bla e così via, e numerosi personaggi: Zio Paperone con il fido maggiordomo Battista, Paperino, Qui Quo e Qua in tenuta da Giovani Marmotte, il Gran Mogol, Archimede Pitagorico con l’aiutante Edy, Paperina, Gastone, Paperoga, Pico de Paperis, Filo Sganga, Brigitta McBridge, Paperinik, Amelia, Rockerduck, Nonna Papera, Ciccio, Dinamite Bla, Spennacchiotto, la Banda Bassotti con il cane Otto x Otto, Anacleto Mitraglia, Bum Bum Ghigno e un poliziotto, alcuni dei quali con i propri veicoli privati come la 313 di Paperino. Ogni dossier, pensato come un fascicolo pieghevole, contiene sull'altra facciata una storia disney, in genere incentrata sul personaggio o edificio descritto.

Citazioni
Paperopoli è citata dal cantautore italiano Max Manfredi nella canzone "Sottozero", contenuta nell'album Le parole del Gatto pubblicato nel 1990.

sabato 31 agosto 2019

Il grande Blek

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Blek Macigno, noto anche come il grande Blek, è un personaggio immaginario protagonista di una serie di strisce a fumetti realizzata negli anni cinquanta dal gruppo EsseGesse, formato dai tre sceneggiatori e disegnatori Giovanni Sinchetto, Dario Guzzon e Pietro Sartoris, pubblicato dall'Editoriale Dardo. Raggiunse una tiratura di 400.000 copie settimanali ed è stato più volte ristampato, imponendosi non solo in Italia ma anche sul mercato europeo dove sono state realizzate versioni del personaggio da altri autori italiani e stranieri.


Storia editoriale
Il personaggio esordì il 3 ottobre 1954 nella Collana Freccia dell'Editoriale Dardo che venne realizzata dalla EsseGesse fino al 1965 quando i rapporti tra gli autori e l'editore si interruppero  abbandonando il personaggio che sarà prima portato avanti in Italia da altri autori e poi sarà prodotto da altri in Francia e in Jugoslavia.  Il personaggio continuò a essere pubblicato nella stessa collana fino a ottobre 1967 per 654 albi a strisce divisi in 33 serie.
Durante la gestione della EsseGesse la collana raggiunse presto tirature di 300 mila copie alla settimana, imponendosi non solo in Italia ma anche sul mercato europeo con un successo che si mantenne costante per tutti gli anni cinquanta e nei due decenni successivi raggiungendo tirature fino alle 400 mila copie e, come ricorda Giovanni Sinchetto «[...] il successo non si fece attendere, fu lungo e duraturo. Negli anni d'oro, Blek vendeva 400.000 copie a settimana, più di Miki, più di Tex, più di tutti». Il personaggio venne pubblicato con successo fino al 1965 quando la EsseGesse, per conflitti sorti con il direttore responsabile, decise di interrompere la collaborazione nonostante la vasta popolarità di cui ancora godeva la serie; il personaggio rimase nelle disponibilità dell'editore che decise di pubblicarne nuove avventure affidandone la realizzazione ad Amilcare Medici e a diversi disegnatori. L'ultimo numero firmato dal trio di autori è il terzo della XXVII serie e i loro successori non riuscirono a mantenere gli stessi standard di qualità tant'è che in poco tempo le vendite calarono disastrosamente. In Italia dopo la conclusione della serie inedita il personaggio venne ristampato numerose volte. Nuove storie vennero realizzate in Francia dove il personaggio conobbe un nuovo successo a scapito di uno stravolgimento di alcuni aspetti come le sue origini. L'esclamazione usata dagli inglesi in tutta la serie, il famoso "Goddam", la cui traduzione letterale è una bestemmia, rimane senza censure in un periodo di puritanesimo assoluto come gli anni cinquanta.
Negli anni settanta, nella collana Freccia Pocket, vennero editi undici volumi con le storie inedite in Italia di produzione francese. Solo nel 1994 Dario Guzzon, unico superstite del trio, riprese la collaborazione con la Dardo realizzando nuove serie di strisce pubblicate in una collana che si conclude nel 2003 dopo 225 numeri anche se le storie nuove realizzate appositamente sono solo quelle edite fino al n°45 mentre il resto sono ristampe delle avventure scritte da Carlo Cedroni.

Ristampe
Le storie del personaggio sono state ristampate varie volte dall'Editoriale Dardo, in diverse collane di diverso formato, già a partire dal 1956 con la Collana Prateria fino al 1957 quando esordisce una nuova serie della collana che pubblica in ogni albo sia le avventure del personaggio che quelle di Capitan Miki edita fino al 1976 per 345 numeri. Una seconda ristampa, Gli Albi del Grande Blek, verrà edita dal 1963 al 1972 in formato libretto a colori presentando anche materiale inedito in Italia realizzato per il mercato francese. Altre collane di ristampe, che presentavano sia storie del personaggio che di Capitan Miki, furono la Collana Scudo, edita dal 1967 al 1970 per 30 numeri, la Collana Freccia, dal 1968 al 1977, per di 45 volumiMiki e Blek Gigante, edita dal 1970 al 1976 per 147 numeri e concludendo le pubblicazioni con storie inedite e che riprese dal 1976 al 1977 per altri 16 volumi che ristamparono cronologicamente la serie a strisce; seguì poi la Nuova Collana Prateria, edita nel 1977 per 12 volumi.
Negli anni ottanta vennero pubblicate in appendice alle storie del Comandante Mark pubblicate sula Nuova Collana Araldo, dal n. 222 al n. 280.
Negli anni novanta l'editore ripropose le storie del personaggio in formato bonelliano nella collana Blek, edita per 52 volumi dal 1990 al 1994 e nella collana Il Grande Blek Gigante, edita per 16 volumi dal 1990 al 1995 che proponeva storie realizzate per il mercato francese. Successivamente nella Collana Reprint venne edita una serie di 226 volumi divisi in 22 serie pubblicati dal 1994 al 2003 in una confezione con quattro albi a striscia dei quali tre erano una ristampa anastatica e il quarto presentava nuove storie realizzate da Mario Volta e disegnate da Lina Buffolente e Vladimiro Missaglia oppure adattamenti di materiale realizzato per il mercato francese; seguirono poi Il Mitico Trapper Blek, serie di 37 volumi pubblicata dal 2000 al 2001 con la ristampa cronologica e completa delle prime tre serie. Dal 2002 le Edizioni If hanno ristampato le storie sia italiane che straniere del personaggio.

Edizioni estere
Gran parte del materiale prodotto in Italia verrà stampato tradotto anche all'estero come a esempio in Francia dove riscontrerà un notevole successo (300.000 copie) e che dopo la conclusione della produzione italiana verranno realizzate storie appositamente per il mercato francese scritte da altri autori che tra l'altro in una storia apocrifa sul passato di Blek stravolgeranno alcune caratteristiche del personaggio. Anche in Jugoslavia il successo fu notevole (100.000 copie a numero) tanto che negli anni ottanta verranno realizzate nuove storie da disegnatori e sceneggiatori locali. Dal 1980 ben cinquanta nuove avventure furono realizzate in Yugoslavia da Bane Kerac, Pavel Koza, Branko Plavsic, A. Muminovic, alcuni dei quali apparsi per la prima volta in Italia sui volumi giganti del Grande Blek del 1992.
Nel 1957 la prima avventura di Blek viene pubblicata a Londra con il titolo "Blake the trapper" nella collana edita dalla casa editrice "Miller & Son" che pubblicava materiale western d'importazione senza però molto successo.
Tra il 1978 e il 1984 alcuni nuovi episodi vengono realizzati in Grecia per il settimanale MPLEK (Blek) dall'artista Byron Aptosoglou[38].
Si possono ricordare inoltre l'edizione jugoslava: 1975, Lunov Magnus Strip (128/995), slovena: 2000, Veliki Blek (1/41+1sp), serba: 1994, Razanova Strip Blek Stena (2/22) e croata: 2005, Blek. Inoltre esce nei paesi nordici, nel 1957, col nome Davy Crockett nella testata Praerie Bladet e di recente in Norvegia edito dalla Thule (9 volumi dal 2001/2005). Esistono longeve edizioni pure in Grecia e Turchia.
In Spagna viene pubblicato come Blek el gigante nel 1956 (ma i fascicoli sono senza data) dalle Edic. Toray, nella collana Selección de Aventuras (2ª serie), dai numeri 60 al 129.

Genesi del personaggio
Nel 1953 il trio EsseGesse scrisse una storia che venne pubblicata a puntate in appendice della rivista a fumetti Cagliostro intitolata "Il Piccolo Trapper" nella quale compaiono aspetti e personaggi che si ritroveranno in Blek. Gli autori decidono di lasciare il ragazzino ma di sostituire il cupo e rozzo Black con un gigante alto, bello, sorridente e con lunghi capelli biondi di nome Blek Macigno. La figura del trapper Blek deriva dall'interpretazione dei personaggi presenti nelle letture giovanili dei tre autori di opere ambientate durante le guerre anglo-francesi nelle colonie americane come L'ultimo dei Mohicani, anche se poi le avventure del personaggio verranno ambientate durante la successiva Rivoluzione Americana.

Biografia del personaggio
Blek è un atletico trapper dai lunghi capelli biondi che indossa sempre un cappello di marmotta, un gilè di pelliccia che copre il torace e dei pantaloni rossi. Per combattere usa principalmente le mani nude ma usa anche il fucile "Kentucky" usato dai cacciatori americani dell'epoca. Conosciuto come Blek Macigno per la sua stazza e la sua forza lotta per raggiungere l'indipendenza dell'America coloniale contro il predominio inglese scontrandosi frequentemente con le giubbe rosse. Comprimari fissi delle sue avventure sono un coraggioso adolescente, Roddy Lassiter, e lo scienziato professor Cornelius Occultis. Non sono presenti personaggi femminili. Le spalle del personaggio sono il piccolo orfano Roddy e il Professor Occultis, truffatore ma colto e raffinato con conoscenze mediche e pare sia venuto con i genitori di Blek in America quando l'eroe era solo un bambino.
Nelle "Origini di Blek" scritte da Marcell Navarro e illustrate da Jean-Yves Mitton si riscrivono completamente le origini del personaggio: Blek è nato a Saint-Malo in Bretagna il 27 novembre del 1749 col nome di Yannick Leroc, figlio del cartografo del Re, Diodato Leroc e il nome della madre è Maria. Dopo molte rocambolesche avventure Yannick diventa un corsaro che lotta contro pirati e negrieri con una nobiltà d'animo che ricorda i celebri personaggi di Emilio Salgari. Con il padre divenuto vedovo Yannick parte all'esplorazione dell'allora inesplorato passaggio a nord-ovest del continente americano. Ma la nave fa naufragio e Yannick perde suo padre. Il giovane gigante francese viene salvato dagli esquimesi con cui rimane a vivere un periodo di pace e serenità per poi partire per il sud verso il San Lorenzo dove viene catturato dai Montagnais o Innu (in italiano più semplicemente gli Algonchini). Al palo della tortura viene graziato «e da quel giorno presi il nome Blek, che in indiano vuol dire appunto "dai capelli d'oro". Divenni anch'io un indiano! Dimenticai la mia nascita, le mie origini, la mia razza! ero completamente felice!» In conclusione di questa avventura salva la moglie e la figlia dell'avvocato Connoly, prigioniere dell'esercito inglese, e l'avvocato lo nomina capo indiscusso dei trapper.
L'autore Bane Kerac pubblica in Yugoslavia nel 1980 sulla rivista Strip Zabavnik l'episodio "Cuore spezzato" nella quale Blek incontra una guerriera indiana chiamata Piccolo Piede che sposa ma perde subito dopo un attacco al forte inglese "Killer". Si scoprirà che in realtà Piccolo Piede è ancora viva ma ricomparirà solo dopo alcuni anni.

Impatto culturale
  • Il grande Blek è un film del 1987 diretto da Giuseppe Piccioni. Il titolo fa riferimento alla passione del giovane protagonista per il mondo dei fumetti e in particolare alla collana degli albi del grande Blek, molto popolari negli anni '60.
  • Alla fine degli anni '80, Gianfranco Manfredi, che aveva già fatto lo sceneggiatore della serie televisiva di Valentina, ha la possibilità di una co-produzione con il Canada e vuole realizzare un telefilm su Blek Macigno. Purtroppo il progetto, per problemi di produzione, salta. L'unico buon risultato del contatto con Casarotti è la nascita dello sfortunato Gordon Link (agosto del 1991), realizzato graficamente da Raffaele Della Monica.
  • Storie del personaggio sono state realizzate amatorialmente da Sergio Franzini con il breve episodio "Coccarde nere"; Corrado Civello ha realizzato su testi di Luciano Spanò, l'episodio "Il pipistrello è vivo"; Civello ha inoltre realizzato anche tre storie a fumetti di Capitan Miki. Ed infine Marco Pugacioff ha realizzato molte altre avventure di Blek, tra cui "L'amour et la mort" su testi di Bernard Pericon,[51] in cui si viene a sapere che Piccolo Piede ha avuto una bambina da suo marito e "Sfida al diavolo", in cui Blek Macigno muore.
  • Una canzone di Mario Castelnuovo del 1988 è dedicata al personaggio.
  • Sul n. 141 di Kiwi del gennaio del 1967 vi compare una pubblicità della società Festa di Parigi che reclamizza una maschera di Blek per l'imminente carnevale.
  • Nel 2010 esce in edicola una collana intitolata "I protagonisti del Fumetto 3D" della Hobby & Work in cui in ogni numero vi è un fascicolo illustrato con allegata una statuina. Tra i numerosi personaggi (Tex Willer, Il comandante Mark, Capitan Miki, Tiramolla) vi è al n. 11 anche Blek Macigno.
Curiosità
  • In Francia le edizioni Lug che pubblicavano le storie di Blek realizzano in tiratura limitata una medaglia con in bassorilievo il volto di Blek con la scritta Blek Le Roc da regalare ai lettori come premio per le cento migliori lettere inviate.
  • Incredibile svarione storico sul numero 25 (L'isola degli agguati 1) della ristampa in corso della Gazzetta dello Sport - grandi Opere. A pagina 35, il dottor Occultis, in un negozio di antiquariato, attribuisce, ad un orologio tedesco, la data di costruzione 1860 !!! Essendo un fumetto ambientato nelle Americhe pre indipendenza (cioè pre 1776) è davvero singolare che questo errore sia sfuggito a tutte le varie ristampe e correzioni che si sono avvicendate per 65 anni!!!