giovedì 26 maggio 2022

Cosa significa il terzo occhio che appare sulla fronte di Doctor Strange nella scena del film Doctor Strange in the Multiverse of Madness, mentre cammina tranquillamente per le strade di New York?

Le possibilità sono due, entrambe scopiazzate in malo modo dal fumetto. La prima é che sia l'Occhio di Agamotto, che esce dall'amuleto che porta al collo e si posiziona sulla fronte quando deve eseguire incantesimi molto potenti o difficili.




La seconda é che rappresenti la croce di Ankh che compare sulla sua fronte quando il suo potere é al massimo.



Credo che nel film abbiano voluto accennare a questo ma per evitare le levate di scudi dai gruppi religiosi fondamentalisti hanno sostituito la croce di Ankh con il terzo occhio indù.


Qual è la storia di Gorr, il Macellatore di Dei nei fumetti Marvel?

Nacque 3000 anni fa su un pianeta il cui nome non viene rivelato. Su quel mondo la vita era molto difficile tra mancanza d'acqua e di risorse, terremoti e assalti di predatori. Nonostante la vita difficile o forse proprio per questo gli abitanti erano molto devoti ai loro dèi ma ciononostante le loro preghiere non venivano ascoltate. Gorr perse i suoi genitori da piccolo crescendo tra molte difficoltà e da adulto le cose non migliorarono: sua moglie Arra morì durante un terremoto e tutti i figli di Gorr seguirono il suo destino morendo in disastri naturali o altre disgrazie. Un Gorr pazzo di dolore per ció che avvenne alla sua famiglia e pieno di rabbia si convinse che gli dèi non esistevano, perché in caso contrario non avrebbero permesso che tutto questo accadesse ai loro fedeli. Per questa sua manifesta blasfemia fu in primo luogo osteggiato e poi esiliato dalla sua gente. Vagando nel deserto vide due superesseri che combattevano: uno era Knull, il creatore e dio dei simbionti



mentre l'altro era Capitan Universo, il possessore all'epoca dell'Uni-Potere.



Gorr capì allora che gli dèi esistevano davvero ma che erano degli esseri egoisti e privi di compassione, per cui quando Knull, ferito, gli chiese aiuto lui per tutta risposta gli prese la sua Necrospada e con quella lo uccise giurando di fare lo stesso con tutti gli dèi. Durante la sua crociata arrivò sulla Terra nell'Islanda medievale scontrandosi con un giovane Thor che riuscì a tagliargli un braccio. Dopo quella sconfitta Gorr capì che da solo non poteva far nulla per cui usò il potere della Necrospada per creare un suo esercito personale di guerrieri-ombra. In questo modo riuscì ad uccidere molti dèi e ad aumentare il suo potere attraverso la Necrospada. Riuscì anche a viaggiare avanti e indietro nel tempo e nelle altre linee temporali; su Terra 14412 si scontrò con un Thor in possesso del potere di Odino (King Thor) e con due Thor di altre dimensioni che unirono le forze e lo uccisero. Millenni dopo fu riportato in vita da Loki per uccidere Thor, ma il piano gli si rivoltò contro perché Gorr si riprese la Necrospada e si scontrò con lui e Thor venendo peró distrutto. La cosa non finì lí perché l'essenza di Gorr ormai risiedeva nella Necrospada e riportato in vita cercò di nuovo di uccidere Thor, venendo di nuovo sconfitto e decapitato. Alla fine fu di nuovo riportato in vita ma questa volta senza memoria e senza poteri vivendo in pace sul pianeta Indigarr. Gorr non ha nessun potere particolare; la sua forza é tutta nella Necrospada che gli consente di generare armi, volare a supervelocità tramite ali, alterare le dimensioni, creare eserciti di guerrieri-ombra e proteggerlo dagli attacchi nemici. É comunque dotato di una volontà di ferro ed é determinato a proseguire la sua missione, in questo é molto simile a Thanos.



martedì 24 maggio 2022

Qual è la debolezza di Scarlet Witch?

 

È un cannone di vetro. Qualsiasi attacco furtivo e lei se n'è andata. È fisicamente umana al 100%, quindi può essere facilmente colpita se non riesce a vederlo arrivare: attacco di gas invisibile, cecchino a lungo raggio, laser attraverso la testa, cassaforte caduta da un'altezza. La lista è infinita.

Se vede un attacco, probabilmente può negarlo, ma se ti avvicini a lei e le dai un pugno anche se sei un attaccante di livello umano, potresti farla fuori.


lunedì 23 maggio 2022

Quali momenti dell'anime mi hanno fatto dire WTF?

 Shingeki no Kyojin ha così tanti momenti WTF per me!ATTENZIONE SPOILER!

1. La mamma di Eren viene mangiata viva dal titano sorridente.


2. La mamma di Connie.


3. Armin che mangia Bertolt.



4. Levi che affetta il Titano Bestia



5.Annie è la femmina Titan



6.Eren ha mangiato suo padre!



7.La testa di Eren è stata colpita da un colpo di arma da fuoco!



8. Ymir non è una dea né qualcuno che ha fatto un contratto con il diavolo!


9. Le mura dell'isola di Paradis sono fatte di titani impazziti!



Ed è per questo che ogni volta che guardo o leggo Shingeki no kyojin, sembro sempre così:



Come fa Galactus a mantenere l'equilibrio nell'universo mangiando i pianeti?




Galactus è un essere da cui dipende l'equilibrio dell'universo intero. Concepito come una forza della natura cosciente, le sembianze apparenti di Galactus sono il risultato dell'interpretazione che il cervello degli umani dà a tale forza. Generalmente gli esseri senzienti vedono l'entità come un umanoide corazzato e dal caratteristico elmetto a due lobi. Sotto l'elmetto si dice che vi sia pura energia, ma almeno una volta ha mostrato il suo vero volto, non molto simile a quello di Galan (Galactus è uno dei pochi esseri sopravvisuti alla fine del precedente universo). Alla stessa stregua di un fenomeno cosmico (come i buchi neri o le stelle), non va attribuita a Galactus alcuna etica di base: egli, infatti, si definisce oltre il bene e il male e distrugge i pianeti per poter "mangiare", come un uomo uccide gli animali per nutrirsene, seppur conscio del fatto che ciò sia doloroso.  



sabato 21 maggio 2022

APPROFONDIAMO L'ASPETTO PSICOLOGICO DI TETSUYA TSURUGI, JUN HONO E KENZO KABUTO

 


L'approccio realistico alla psicologia dei personaggi scarsamente esternato in Mazinga Z, trova finalmente libertà di espressione ne Il Grande Mazinga: Tetsuya, Jun, Kenzo Kabuto sono fuor di ogni dubbio, individui mossi da grandi Ideali.
Tetsuya in particolare, è un ragazzo che ha trascorso tutta la sua vita da solo ad allenarsi in visione dei futuri combattimenti con Mikenes; non ha le limitazioni di un uomo comune, ma la freddezza e il comportamento bieco di un uomo che è nato e vissuto col solo obiettivo di sterminare gli emissari dell'Imperatore delle Tenebre.
Per lui non esiste il divertimento: al contrario di Koji, quasi sempre ritratto in momenti di svago, Tetsuya è sempre rinchiuso nella Fortezza Delle Scienze, la base militare costruita e diretta da Kenzo Kabuto, o occupato in qualche allenamento.
Egli stesso è solo una macchina da guerra, educata sin dall'infanzia a considerare il combattimento come unica dimensione entro cui esistere.
Se non c'è da menar le mani con qualche inviato del Regno delle Tebebre, la sua vita perde di senso: Tetsuya ha affetti (Jun e Kenzo), ma non ha amici, nè prospettive.
Come egli stesso racconta nell'episodio #16 della serie TV Il Grande Mazinga, intitolato: "Sorgi Principe di Mikene!" Dopo aver superato un periodo di avversione per gli addestramenti a cui lo costringeva il dottor Kabuto, ha poi cominciato ad amarli, cioè ad auto-compiacersi del fatto di sacrificare tutta la sua vita al compimento della missione che gli è stata affidata.
È per questo motivo che prova disprezzo e odio verso la Squadra Getta o contro Koji: essi, secondo lui, sono solo ragazzini saliti a bordo dei propri robot per caso, senza avere coscienza dell'importanza della propria missione.
Per Tetsuya che ha sacrificato ogni attimo della propria esistenza al fine di diventare il pilota de Il Grande Mazinga, è dunque un'insopportabile mortificazione venir considerato sul loro stesso piano.
La platealità dei suoi atti suicidi durante la battaglia a fianco di Getta Robot e nell'ultimo scontro con i Mikenes (combattuto sotto gli occhi di Koji), sono dunque per lui un modo per ribadire la sua 'superiorità' rispetto ai colleghi.
Se poi consideriamo il fatto che la sua vita non ha senso fuori dal campo di battaglia, si possono comprendere ancor meglio le ragioni della sua propensione per i gesti da kamikaze.
Su Jun pilota di Venus Alfa e fidanzata di Tetsuya: il suo colore della pelle la porta a soffrire di un complesso che spesso la conduce ad atti sconsiderati.
Peraltro l'idea di rappresentare Jun una mulatta fu di Gosaku Ota, ma colpì la TOEI ANIMATION CO. LTD. Japan, tanto da convincerla a trasporre in animazione il capitolo ed inserirlo nell'episodio #19 della serie televisiva Il Grande Mazinga, intitolato: "Giovane sangue sulla neve".
Infine su Kenzo Kabuto si possono fare le stesse considerazioni: ricreato come cyborg dal padre Juzo al solo scopo di costruire l'arma che possa battere le Armate di Mikenes, Kenzo passa la maturità tra la progettazione de Il Grande Mazinga e della Fortezza Delle Scienze e l'addestramento dei piccoli Tetsuya e Jun.
Anche nel suo caso combattere il Regno delle Tenebre è l'unica missione che dà senso alla vita, cosicchè non esita a sacrificarsi pur di annientare gli invasori provenienti dal sottosuolo e salvare la vita di Tetsuya che ha sempre ritenuto un elemento troppo prezioso per essere sacrificato.

ARPIA SILEN


(Silen - Sirèn - Madame Shilaine - Sirene - Selene - Siren - Silene - Shirenu - シレーヌ)

L'Arpia Silen è una è un demone ed ex-amante di Amon prima che questi venisse rinchiuso nel corpo di Akira Fudo divenendo Devilman. Possiede due antenne sulla testa attraverso le quali invia impulsi elettrici per controllare i suoi due artigli da rapace collocati nelle braccia.

Silen compare nel secondo capitolo del manga, posandosi sul tetto di casa Makimura e giurando di uccidere Devilman.

Dopo aver scatenato una pioggia fittissima e aver fatto velare di nubi la luna, grazie ai suoi poteri mentali, la demone evoca due suoi subordinati, i demoni Agwel e Ghelmer, che scatena contro la famiglia Makimura.

Nell'attesa che i suoi scagnozzi compiano lo sterminio, Silen manifesta una sempre maggiore ansia, temendo e al tempo stesso pregustando lo scontro con Devilman, chiedendosi se sarà capace di sconfiggerlo e riflettendo su quanto Amon (il demone che alberga nel corpo di Akira) sia più forte adesso che non quando era padrone della propria coscienza.

Alla fine, quando Agwel e Ghelmer vengono sconfitti da Akira Fudo, Silen decide di intervenire e attacca Akira trafiggendolo con gli artigli e paralizzandolo con onde elettriche che ne inibiscono i poteri.

Akira pieno di vergogna supplica l'arpia di ucciderlo subito, per non dover sopportare la vergogna della sconfitta, ma Silen gli comunica che lo aspetta una morte molto più lenta e dolorosa, avendo intenzione di consegnarlo nelle mani dei cento generali dell'Inferno.

A questo punto, quando per Devilman sembra giunta la fine, ecco intervenire in suo aiuto Ryo Asuka, che ha inspiegabilmente percepito il pericolo che minacciava l'amico, e che spara due colpi di fucile a Silen dando così ad Akira la possibilità di trasformarsi in Devilman.

Silen, dopo aver sparato un artiglio contro Ryo Asuka (l'arpia può infatti separarsi a piacimento dai suoi artigli) dichiara guerra a Devilman, giurando di ucciderlo al posto dei generali infernali, e i due iniziano così il combattimento.

Dopo una breve colluttazione aerea, i due precipitano nel bosco sottostante dove combattono ferocemente.

Ed è qui che Silen si scopre in difficoltà essendosi privata di un braccio, e con le antenne richiama l'artiglio che, roteando come un frisbee, colpisce Devilman per due volte, mozzandogli un braccio ed aprendogli un profondo squarcio nell'addome.

Devilman allora comprende che l'arpia controlla i suoi artigli rotanti con le antenne e la colpisce estroflettendo le sue corna e catturando le antenne di Silen, su cui trasmette una scarica elettrica, stordendola e facendole perdere il controllo dei suoi artigli.

Ripresasi dall'attacco di Devilman, Silen viene di fatto usata da questi per manovrare l'artiglio rotante a suo piacimento; Devilman indirizza così l'artiglio rotante verso Silen, che rimane trafitta dalla sua stessa arma.

Accecata dalla rabbia, la demoniessa, benché ferita, attacca nuovamente Devilman, ma l'uomo diavolo le strappa un'ala assieme a mezza faccia, riducendola in fin di vita.

A questo punto Silen invoca l'aiuto del re demone Zenon, chiedendogli la forza di sconfiggere Devilman, prima di morire.

Alle suppliche disperate di Silen, Zenon (dopo aver distratto Devilman aizzandogli contro alcuni demoni di basso livello) risponde inviandole Kaim, un enorme demone quadrupede simile ad un rinoceronte con due lunghissimi corni.

Questi è innamorato di Silen e conscio del fatto che lei è ormai condannata, decide di sacrificarsi per farla vivere quel tanto che basta per sconfiggere il suo avversario.

Così dopo averle rivolto la struggente frase "Silen sei bellissima anche coperta di sangue", Kaim si suicida offrendo il suo corpo all'arpia, che non può fare altro che fondersi con esso.

Grazie alla ritrovata forza, Silen si scaglia contro Devilman ferendolo mortalmente e vincendo così il combattimento.

Tuttavia non potrà mai dargli il colpo di grazia, poiché Silen morirà pochi istanti dopo, stroncata dalla ferita mortale inflittale da Devilman.

Il duello si conclude così con Devilman che osserva il cadavere della sua nemica stagliarsi maestosamente contro le luci del tramonto, e non può fare a meno di pensare quanto quel demone spietato e sanguinario sia incredibilmente bello.