martedì 15 ottobre 2019

Sukia

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Sukia è un personaggio immaginario dei fumetti protagonista di una omonima testata italiana di genere nero-erotica, ideato da Renzo Barbieri e Nicola Del Principe e pubblicato dalla Edifumetto dal 1978 al 1986, per 153 volumi.

Storia editoriale
La serie venne pubblicata dal 1978 al 1986 per 153 volumi dalla casa editrice Edifumetto, di proprietà dello stesso Barbieri.
La serie fu pubblicata in Italia, Germania, Francia e in America latina, dove, stampata in Colombia, fu distribuita per tutto il Sudamerica. La versione latinoamericana può essere trovata anche in Nordamerica.

Biografia del personaggio
Sukia è una vampira, analogamente a tanti altri personaggi del fumetto italiano degli anni settanta come Jacula, Zora la vampira e Lucifera.
Sukia Dragomic, figlia del conte Dracul, originario della Transilvania, che ha appreso da giovanissima la famigerata arte di impalare nemici e prigionieri - in accordo con la figura storica di Vlad Tepes - scampa alla violenza del padre uccidendolo, e, divenuta crudele, uccide anche sua sorella, dedicandosi poi ad ogni genere di sadismo, finché non viene murata viva, tanto che, nel 1724 viene rinvenuto il suo cadavere perfettamente conservato, che contaminato accidentalmente con del sangue, secondo la tradizione, la fa divenire vampira... Sukia vive attualmente a New York, e ha perduto la sua crudeltà, ma non la spietatezza, poiché spesso ha sete di sangue.
Dai lunghi capelli corvini, nell'aspetto, soprattutto nelle copertine più curate, opera dell'illustratore Emanuele Taglietti, si ispira all'attrice Ornella Muti, sex symbol dell'epoca.

Trama
Sukia è una vampira, figlia di un feroce condottiero romeno del XIII secolo, il Conte Dracul Dragomic, ma conduce comunque una vita apparentemente normale; è fidanzata con un giornalista di nome Alfred Bildiger, e durante un viaggio a New York, questi scopre casualmente la sua vera identità. Per impedire che Bildiger lo possa rivelare al giornale presso il quale lavora, Sukia lo morde sul collo vampirizzandolo e sopprimendolo per decapitazione, secondo i dettami vampireschi. Bill Thomas, amico e collega di Bildiger, testimone del macabro rito, inizia ad indagare su di lei pedinandola in lungo ed in largo. Nel corso della serie Sukia viaggia in giro per il mondo, accompagnata dall'effeminato servo Gary, e incontra persone e creature malvagie. Sukia è rappresentata come un'antieroina, poiché ne diviene volta per volta complice o nemica.

Comprimari
  • Gary, suo giovane e fedele servitore. È omosessuale e libertino. Nel corso della serie il suo aspetto cambia drasticamente, da effeminato a virile e nerboruto.
  • Bill Thomas, un giornalista determinato a svelare all'opinione pubblica la natura vampiresca di Sukia. È il principale antagonista di Sukia nella serie sebbene sia di nascosto innamorato di lei ed al contempo da lei odiato.
Impatto culturale
Il fumetto ha dato anche il nome ad un gruppo musicale californiano.


lunedì 14 ottobre 2019

Il dottor Oss

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Dottor Oss è un personaggio di Mino Milani e Grazia Nidasio, protagonista dell'omonima serie a fumetti per ragazzi, pubblicata tra il 1964 e il 1969 sul Corriere dei Piccoli.
La storia riprende le vicende del personaggio omonimo di Jules Verne, inventando nuove storie e introducendo alcune variazioni nel carattere del personaggio.
In questa serie di storie, il dottor Oss viene rappresentato (diversamente da Verne) come uno scienziato affascinante, altissimo e dallo sguardo magnetico, che indaga su una serie di casi bizzarri.
A stretto rigore questa serie non potrebbe definirsi un fumetto in quanto è organizzata in vignette mute, tutte della stessa dimensione, con una lunga didascalia sottostante.
Dopo la prima pubblicazione a puntate sul Corriere dei Piccoli, i sette episodi sono stati raccolti in un'edizione integrale nel 2013 dall'editore Comicout nel volume Il dottor Oss. Tutte le storie 1964-1969.


domenica 13 ottobre 2019

Condorito

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Condorito è un personaggio a fumetti cileno creato da un autore molto famoso nell'America Latina, René Ríos Boettiger, conosciuto come Pepo.
Condorito è un condor che vive nella città immaginaria di Pelotillehue protagonista di storie molto brevi che terminano spesso con una battuta che causa lo svenimento di un personaggio col suono onomatopeico caratteristico di "Plop!"


sabato 12 ottobre 2019

Cucciolo e Beppe

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Cucciolo e Beppe sono due personaggi immaginari dei fumetti protagonisti di una serie a fumetti dalla lunga vita editoriale, Cucciolo, ideati nel 1940 da Giuseppe Caregaro, proprietario delle Edizioni Alpe, e dal disegnatore Rino Anzi insieme alla collaborazione di Federico Pedrocchi.
Nati come animali antropomorfi chiaramente ispirati a Topolino e Pippo, successivamente vennero ripresi da Giorgio Rebuffi che li revisionò profondamente svincolandoli definitivamente dalle origini ponendo le basi per una fortunata vita editoriale durata fino alla fine degli anni ottanta. Vennero pubblicati su varie testate pubblicate dalle Edizioni Alpe dagli anni quaranta agli anni ottanta e la serie principale esordita nel 1952, Cucciolo, venne edita fino al 1989 per oltre 600 numeri.

Storia editoriale
Esordi e periodo anteguerra
I personaggi esordiscono graficamente molto simili a Topolino e Pippo nella collana Gli albi di Scimmiottino delle Edizioni Alpe, nel n.76 del 4 settembre 1941 con la storia "Cucciolo e la scure miracolosa", scritta da Federico Pedrocchi con lo pseudonimo di Antonio Carozzi e disegnate da Rino Anzi, alla quale seguiranno altre storie fino alla chiusura della testata nel dicembre 1941 sostituita dalla nuova testata Gli Albi della Fantasia, una collana contenitore pubblicata dal 1942 al 1943 e che alternava storie di Cucciolo di Federico Pedrocchi ad altri personaggi come Coriolano di Walter Faccini e riduzioni di fiabe classiche o romanzi epici.
I due personaggi ricompaiono in altri quattro Albi di Scimmiottino, poi, dopo l'uscita del n. 84, Cucciolo e il bandito Musonero (13 dicembre 1941) la pubblicazione passa da quindicinale a settimanale e assume il nome Gli Albi della Fantasia. Per disposizioni governative, le nuvolette e la divisione in vignette sono bandite dai periodici per ragazzi e pertanto la nuova collana si distingue dalla precedente per la presenza delle didascalie al posto dei fumetti. Nella nona storia coi due personaggi, Cucciolo al concorso inventori (n. 4 del 15 febbraio 1942), vengono radicalmente trasformati, venendo disegnati non più come animali umanizzati, graficamente molto simili ai personaggi della Disney, Topolino e Pippo, ma come persone, senza che venga fornita alcuna spiegazione nella trama, mantenendo però le caratteristiche psicologiche e caratteriali e vagamente la fisionomia della precedente versione; cambia il vestiario che ora è malamente rattoppato.
La coppia Cucciolo e Beppe compare fin dal primo numero della serie (Cucciolo e la stellina spenta, 15 gennaio 1942), la quale, come la precedente, pubblica anche riduzioni di fiabe classiche come il Gatto con gli stivali, saghe cinquecentesche come I Paladini, vicende umoristiche come Bagolino Frottolini di Da Passano. Nel n. 32 del 1943 compare il primo di 9 albi di Coriolano, allenatore dello scimmione Pantaleo. Scritta e disegnata da Walter Faccini, è l'unica altra serie della collana a sopravvivere nel dopoguerra e a continuare per anni su Gaie Fantasie e di Cucciolo, illustrata anche da Giorgio Rebuffi, Luciano Bottaro, Antonio Terenghi;
Nel racconto "Nella terra dei sosia" (n. 33, 1943) illustrato da Roberto Peroni, Cucciolo indossa un cappello floscio e, come Beppe, acquisisce il caratteristico ciuffo; i due cominciano gradualmente a invecchiare, trasformandosi da bambini in ragazzi di età imprecisata. Nel corso di quella storia, i due scoprono una tribù di uomini preistorici tutti uguali tra loro e con l'identico nome "Poldo", personaggi che ritornano in altri tre albi (nn. 35, 48 e 52). La collana - che come la precedente pubblica alternativamente varie serie - si interrompe con il n. 64 del 1943.

Dopoguerra
Nel 1948 le storie dei personaggi ritornano in tre supplenti della collana I Grandi Racconti Illustrati nei quali vengono ristampate quasi tutte le storie in cui i due protagonisti sono ancora animali antropizzati. Il terzo supplemento "Il Natale di Cucciolo", pubblica un'avventura inedita, "Pranzo di fine anno", a firma - nell'ultima vignetta - di E. Raineri. Almeno due delle avventure come animali antropizzati, "Cucciolo e l'aeroterracqueo di Beppe" e "Cucciolo e le superstizioni di Beppe", sono ridisegnate alla fine degli anni cinquanta con i protagonisti in forma umana con i titoli "L'aeroterracqueo" e "Beppe super superstizioso"; l'autore è probabilmente Raffaele Cormio. Nell'aprile 1949 esordì una nuova testata, "Gaie Fantasie" che alterna la ristampa di materiale anteguerra a quello inedito e che successivamente sarà nota anche come Fantasie Allegre e Le Gaie Fantasie di Cucciolo, costituita da albi mensili di 48 pagine in grande formato. All'inizio la serie ristampava racconti tratte dalle collane Gli Albi della Fantasia e Gli Albi di Scimmiottino, sia di Cucciolo che di altri personaggi come Coriolano, e nel 1952 inizia a pubblicare quasi esclusivamente materiale inedito e, salvo rare eccezioni, i personaggi mantengono l'aspetto di ragazzi dell'ultimo periodo de Gli Albi dell'Allegria; abbigliamento e certi particolari del volto variano a seconda del disegnatore ma Cucciolo è sempre caratterizzato dalla presenza del cappello floscio che porta fino al 1953. Alla realizzazione delle loro nuove avventure contribuiscono Rino Anzi, Lina Buffolente, Roberto Peroni, Egidio Gherlizza, Giuseppe Perego, Dario Guzzon. Un altro illustratore anonimo realizzò una versione di Cucciolo in stile disneyano, con gli occhi a torta. Tra i copertinisti ricorrono il non meglio noto "Adry", autore anche del racconto "I due leoni", Franco Aloisi, Luciano Bottaro, Lina Buffolente, Carlo Gentina, Egidio Gherlizza, Dario Guzzon, Giuseppe Perego, E. Raineri.

Anni cinquanta
Nel 1950 fecero la loro apparizione i personaggi di Bombarda (Cucciolo contro Bombarda, n° 18), dei tre nipoti Tip, Top e Tap (Cucciolo e Tip, Top e Tap, n° 20, disegni di Roberto Peroni). Nell'episodio Caccia grossa (L'isola del tesoro e altre storie, n° 27, 1951) esordì come autore Giorgio Rebuffi mentre "Le istantanee di Beppe" (n° 12, 1952, testi di Carlo Chendi) è l'esordio di Luciano Bottaro mentre con "Cucciolo e Beppe parrucchieri provetti" (n° 20, 1952) ebbe inizio la produzione di Umberto Manfrin; "Negli abissi del Mar-Mellata" (n° 5, 1954, testo di Cesare Solini) e "Vacanze in Africa" (n° 13, 1954) sono rispettivamente la prima storia di Tiberio Colantuoni e di Franco Aloisi. Le trame erano inizialmente semplici e infantili e, per tutto il 1952, si alternarono con quelli più elaborati realizzati da Rebuffi spesso su testi di Roberto Renzi per la testata dedicata Cucciolo in formato libretto, in cui Cucciolo e Beppe erano rappresentati come adulti. Il punto di congiunzione tra le due versioni dei personaggi è l'albo "La banda del filo" (n°5, 1953) disegnato da Rebuffi, in cui compare anche Tiramolla. Le pubblicazioni continuarono fino al 1956, con 144 uscite divise in tre serie in tre diversi formati, numerate a partire da 1 a ogni annata e con numerosi supplementi tra cui nel 1953 "Cucciolo in 3D", il primo albo italiano a tre dimensioni, sull'onda del boom dei fumetti tridimensionali pubblicati negli Stati Uniti.
La popolarità del personaggio fu sancita dall'uscita di un albo omonimo in formato "libretto", lo stesso adottato con grande successo nel 1949 dal Topolino della Mondadori. L'editore Caregaro riteneva infatti di possedere una carta vincente per battersi con quella testata, e in effetti per alcuni anni Cucciolo costituì il principale concorrente della testata della Mondadori. La prima uscita in formato "libretto" fu l'albo "La strenna di Cucciolo", supplemento al n°29 di "Gaie Fantasie" del 15 agosto 1951 con il racconto Al fuoco! di Giorgio Rebuffi; il primo numero della serie di Cucciolo uscì il 1º gennaio 1952. In questa testata, Rebuffi, che si autoritraeva nelle vesti del disegnatore "Mister Alt", reinventò la coppia di personaggi ora del tutto affrancati dai modelli grafici disneyani. Divenuti adulti, Cucciolo e Beppe entrarono a far parte della middle-class lavoratrice (anche se la loro occupazione non è chiara) muovendosi in un ambiente sempre più urbanizzato; quello che all'inizio era denominato "Il villaggio" diventa gradualmente una città poi battezzata per breve tempo "Cucciolopoli". Nell'avventura I"l 1º congresso", il personaggio di testata organizzò un grande incontro tra i protagonisti delle storie pubblicate in quel numero del mensile, Fox, Bingo Bongo e Coriolano; altre serie di contorno, molte delle quali già note ai lettori di Gaie Fantasie, apparvero nei numeri successivi. Per mezzo di brevi raccordi Rebuffi collega le varie storie di ogni albo con un filo conduttore, nell'intento di creare un mondo unificato analogo all'universo Disney. L'autore realizzò numerosi altri racconti "metafumettistici", in cui veniva eliminata la cosiddetta "quarta parete" e i protagonisti della vicenda parlavano direttamente con il lettore o interagivano con la realtà del lettore, per esempio cancellando le armi dell'avversario con una gomma da disegno. Inventò inoltre nuovi e apprezzati personaggi come il cugino menagramo Giona (1954), l'imprendibile Fantasmak (1954), La Peppa (1956), il cosacco Ivan Ilià (1958), il "Luposki della steppa" Pugacioff (1959); attribuì un cognome a Beppe ("Dei Bepponi", nel racconto "Il certificato"[28]), e affinò le caratteristiche di personaggi già esistenti, come Bombarda, presentato nell'albo "Il Bar di Beppe" come un oste disonesto e manesco (Gaie Fantasie n° 16, 1952), divenne poi malfattore a tempo pieno, e infine, grazie a Rebuffi, un quasi-ex-furfante a sua volta vittima del Lupo Pugacioff.
Il più noto personaggio creato graficamente da Rebuffi è Tiramolla, ideato da Roberto Renzi, che fece la sua comparsa nel n° 8 (1952) in una storia Il mistero della villa; il successo del personaggio fu tale che il 16 luglio 1953 le edizioni Alpe gli dedicarono un albo che portava il suo nome con le stesse caratteristiche di "Cucciolo". Dal n 14 del 1962 Cucciolo pubblicò in copertina il marchio "Garanzia Morale", associazione di editori italiani che assicurava l'assenza di disegni e situazioni non adatte allo scopo di evitare una minacciata pre-censura governativa simile a quella cinematografica.

Anni sessanta e declino
Giuseppe Caregaro diresse la casa editrice fino al 1963, anno della sua morte, che segnò l'inizio del declino delle Edizione Alpe. Gli autori come Bottaro e Rebuffi passarono a lavori più remunerativi e artisticamente più soddisfacenti e la produzione di nuove storie - realizzate da Gino Esposito ("Gino Scott"), Mario Moletti, Alberico Motta, Attilio Ortolani ("Attor"), Michele Seccia, Maria Luisa Uggetti e, soprattutto, Sante Villani, in arte Vilsa e Carlo Signoroni, in arte Willi's - non riuscì però a replicare il successo del periodo d'oro degli anni cinquanta e sessanta.
Fin dagli anni cinquanta Cucciolo comparve in un'infinita serie di ristampe, albi speciali, raccolte nei formati più disparati. Alla fine, dopo effimeri tentativi di rinnovamento, Cucciolo e tutte le altre testate della Casa Editrice Alpe chiusero nel 1987 e i diritti delle storie e dei personaggi vennero ceduti alla casa editrice Fratelli Vallardi che nel 1990 tentò un rilancio del personaggio nell'ambito del progetto della testata Tiramolla, un settimanale graficamente identico a Topolino pubblicizzato con un grande battage pubblicitario ma caratterizzato da storie di minore qualità. A giugno del 1993 ne venero interrotte le pubblicazioni; nell'ottobre dello stesso anno la casa editrice Comic Art provò a riproporla in albi mensili in bianco e nero, ma la collana chiuse dopo tre numeri per problemi di copyright.

Ristampe e fan fiction
Dagli anni novanta le storie di Cucciolo e Tiramolla sono oggetto di ristampe e recuperi filologici. In particolare le Edizioni Annexia hanno pubblicato fra il 2014 e il 2015 otto volumi dedicati ai due personaggi. Marco Pugacioff è autore di alcuni racconti “fan fiction” interpretati da Cucciolo e Beppe; ha ristampato a bassa tiratura le primissime storie dei personaggi, comprese quelle in cui essi compaiono in versione animale e dando un perché alla trasformazione da cagnolini a bambini.



giovedì 10 ottobre 2019

Dan Cooper

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Dan Cooper è un personaggio a fumetti ideato negli anni cinquanta dal belga Albert Weinberg. È un aviatore canadese coinvolto in avventure che spaziano dallo spionaggio alla fantascienza. Le sue storie a fumetti furono pubblicate sulle pagine della rivista Tintin. In Italia parecchie storie di Dan Cooper vennero pubblicate a puntate sul Corriere dei Piccoli alla fine degli anni sessanta e nelle raccolte Classici Audacia e ne Gli Albi dell'Ardimento.

Elenco episodi
Edizione italiana
Classici Audacia n 4 (1964) - Delta blu (Le triangle bleu, 1957)
Classici Audacia n.5 (1964) - Il padrone del sole (La maitre du soleil, 1958)
Classici Audacia n.7 (1964) - Il muro del silenzio (Le mur du silence, 1959)
Classici Audacia n.11 (1964) - Missione in Liberia (Operation Jupiter, 1959)
Classici Audacia n.14 (1965) - Destinazione Marte (Cap sur Mars, 1960)
Classici Audacia n.18 (1965) - Duello in cielo (Duel dans le ciel, 1962)
Classici Audacia n.21 (1965) - Prigionieri della banchisa (Coup d'audace, 1963)
Classici Audacia n.25 (1965) - La squadriglia dei Giaguari (L'escadrille des jaguars, 1964)
Classici Audacia n.28 (1966) - Il segreto di Dan Cooper (Le secret de Dan Cooper, 1965)
Classici Audacia n.31 (1966) - I tre cosmonauti (3 cosmonautes, 1966)
Classici Audacia n.34 (1966) - "Fantasma 3" non risponde (Fantome 3 ne repond plus, 1967)
Classici Audacia n.37 (1966) - Gli acrobati del cielo (Acrobates du ciel, 1968)
Classici Audacia n.45 (1967) - Le tigri del mare (Tigres de mer, 1969)
Classici Audacia n.49 (1967) - Il mistero dei dischi volanti (Le mystere des soucoupes volant)
Classici Audacia n.55 (1967) - Panico a Cape Kennedy (Panique a Cape Kennedy - 1970)
Corriere dei Piccoli anno LX n.12 (1968)- Le Folgori d'oro (Les hommes aux ailes d'or, pubblicato a puntate)
Albi Ardimento anno 1 n.1 (1969) - Le Folgori d'oro (Les hommes aux ailes d'or - 1970)
Albi Ardimento anno 1 n.6 (1969) - SOS nello spazio (SOS dans l'espace - 1971)
Albi Ardimento anno 2 n.4 (1970) - Salvataggio sulla luna (Apollo appelle Soyouz - 1973)
Albi Ardimento anno 2 n.11 (1970) - Spionaggio a Minosse (L'affaire Minos - 1974)
Albi Ardimento anno 3 n.4 (1971) - La sfida
Albi Ardimento anno 3 n.9 (1971) - Caccia all'uomo - Il canyon degli spiriti


Captain Paragon

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Paragon, o Captain Paragon, è un supereroe immaginario, un personaggio pubblicato dalla AC Comics come personaggio di supporto in Femforce. Inizialmente, questo personaggio aveva un suo fumetto, poi si unì ai Sentinels of Justice.

Personaggio
Charlie Starrett era un manovale in un ranch nel 1800, che assunse l'identità di Latigo Kid. Agli inizi del Novecento, un'organizzazione segreta lo migliorò fino a trasformarlo in Captain Paragon. Aiutò a fondare i Sentinels of Justice al fianco di Nightveil, Stardust, Commando D e Scarlet Scorpion in Captain Paragon and the Sentinels of Justice n. 1. Successivamente, le Sentinelle originali furono sciolti dai militari e rimpiazzati da altri eroi, che non si conciliavano bene con la loro precedente versione. Starrett obiettò, quando fu scelta Jennifer Burke per guidare le nuove Sentinelle della Giustizia sotto il nome in codice di Paragon. Questo portò le Sentinelle originali a ricoprire il ruolo di consulenti per la nuova squadra.
Captain Paragon è sposato con la leader delle Femforce Miss Victory, Joan Wayne. Di fatto, è un noto alleato della squadra.


mercoledì 9 ottobre 2019

Sabrina Spellman

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Sabrina Spellman è un personaggio immaginario ideato da Nell Scovell e protagonista della serie a fumetti Sabrina, vita da strega (Sabrina, The Teenage Witch). È figlia di uno stregone e di una donna umana. Dal fumetto sono stati tratti tre film per la TV, una serie televisiva, Sabrina, vita da strega, e diverse serie animate. Nel 2014 il personaggio ha subito un reboot con una nuova serie a fumetti intitolata Le terrificanti avventure di Sabrina a cui è ispirata la serie TV omonima prodotta da Netflix nel 2018.

Storia editoriale
Il personaggio esordì nel n. 22 della serie a fumetti Archie's Mad House nel 1962. Era destinata a non apparire più ma ai lettori piacque e perciò fece ritorno qualche numero dopo; fece poi regolari apparizioni nella serie a fumetti Archie's Laugh TV-Out, pubblicata dal 1969 al 1985, per 106 numeri complessivi. Sabrina ha anche avuto un fumetto dedicato, Sabrina, The Teenage Witch, dal 1971 al 1983. Il personaggio compare occasionalmente in altri fumetti dello stesso editore, la Archie Comics, dove fa visita a personaggi come Archie, Betty Cooper, Veronica Lodge, e Jughead Jones.
Graficamente il personaggio si è modificato negli anni risultando, rispetto alle origini, molto diverso, diversamente dagli altri personaggi della serie di Archie, la cui fisionomia è rimasta piuttosto fedele nel tempo. Fra gli autori delle storie ci furono Nancy Holder, Diana G. Gallagher e Mel Odom.

Altri media
Televisione
Serie televisive
Il primo adattamento del fumetto fu un film TV con l'omonimo titolo nel 1996. Da questo film partirà la serie televisiva Sabrina, vita da strega nello stesso anno. La serie televisiva Sabrina, vita da strega è stata prodotta dal 1996 al 2003, realizzando sette stagioni. Le prime quattro vengono mandate in onda dalla ABC, le ultime tre dalla Warner Bros. Sabrina in ogni occasione viene interpretata da Melissa Joan Hart. Ci sono invece persone differenti ad interpretare il ruolo di Harvey, Hilda e Zelda nella serie TV rispetto al film da cui prende spunto. Marnie (il nome della migliore amica di Sabrina nel film), ha un nuovo nome, Jenny Kelley, ma rimane la migliore amica di Sabrina. Sono stati girati altri due film: Sabrina - Vacanze romane (1998) e Sabrina nell'isola delle sirene (1999). Tutti e tre i film sono indipendenti dalla serie televisiva.
Nel settembre 2017 esordì la serie Le terrificanti avventure di Sabrina (Chilling Adventures of Sabrina), spin-off della serie televisiva Riverdale. Il progetto, inizialmente sviluppato dalla Warner Bros. Television e dalla Berlanti Productions per la stagione televisiva 2018-2019 della CW, avrebbe mostrato una versione più cupa e tesa della storia di Sabrina, secondo la linea dell'omonima serie a fumetti (in Italia Le terrificanti avventure di Sabrina). Il 1º dicembre 2017 la serie è stata acquisita da Netflix, la quale già distribuisce Riverdale internazionalmente, ordinando formalmente la produzione di due stagioni da 10 episodi ciascuna. L'episodio pilota sarà scritto e diritto da Roberto Aguirre-Sacasa, che sarà anche produttore esecutivo insieme a Greg Berlanti, Sarah Schechter, Jon Goldwater e Lee Toland Krieger. Il 5 gennaio 2018 viene annunciato che Kiernan Shipka interpreterà Sabrina. Il 5 febbraio 2018 viene annunciato che Jaz Sinclair interpreterà Rosalind Walker, la migliore amica di Sabrina.

Serie televisive animate
Il primo cartone animato, Archie e Sabrina, fedele al fumetto, fu mandato in onda nel 1969 sulla rete televisiva americana CBS. in questa versione Sabrina è ancora come era stata originariamente concepita, una ragazza alta e slanciata, con i capelli bianchi e le lentiggini. In seguito riappare protagonista nella propria serie animata del 1971, Sabrina the Teenage Witch.
Nel 1999, a seguito della fortunata serie televisiva live action Sabrina, vita da strega, al personaggio venne dedicata una nuova serie d'animazione, con un ruolo da protagonista, Sabrina, prodotta dalla DIC Entertainment (all'epoca di proprietà della Disney) con la sceneggiatura di Josh Stolberg e Sean Abley. Malgrado il notevole successo di pubblico, la produzione non superò il numero di 65 episodi, per via della legge dei 65 episodi interna alla Disney. Sabrina qui ha solo 12 anni e frequenta la scuola media. Oltre alle zie Hilda e Zelda e Salem, è presente anche lo zio Quigley, che non ha poteri ed essendo il più vecchio è anche il più saggio e cerca sempre di tenere a bada tanto Sabrina quanto le esuberanti zie. La più cara amica di Sabrina è Chloe Flan, una ragazza afro-americana, che è l'unica ad essere a conoscenza delle doti magiche di Sabrina. Nel telefilm la sua migliore amica è Jenny Kelley, successivamente Valerie Birkhead e infine Dreama, ma nessuna delle prime due sa dei suoi poteri mentre la terza è una strega come lei. Per il resto la serie animata è molto simile alle prime quattro stagioni della serie televisiva.
Nel 2003 è stato prodotto il prosieguo della serie e del film d'animazione del 2002 tratto da essa, Sabrina - Amiche per sempre, dal titolo Sabrina: La mia vita segreta (serie di 26 episodi trasmessi in Italia sul canale Frisbee). In questa serie la migliore amica di Sabrina si chiama Maritza e non è al corrente dei suoi poteri, inoltre Sabrina ha una rivale che si chiama Cassandra, la nipote della regina delle streghe Enchantra.
Nel 2013 è stata prodotta un'ulteriore serie animata incentrata sul personaggio, Sabrina vita da strega (Sabrina: Secrets of a Teenage Witch), realizzata in Computer grafica 3D. In questa serie sono presenti ancora una volta i personaggi storici di Harvey, Salem, le zie Hilda e Zelda ed Enchantra (già apparsa nella serie animata del 2003), a cui sono stati affiancati nuovi personaggi.

Biografia del personaggio
È nata da Edward Spellman, stregone, e Diana, mortale. Suo padre ha almeno 4 sorelle: Vesta, che appare una sola volta nella prima stagione di Sabrina, vita da strega, Hilda e Zelda, le zie che ospitano Sabrina (fino alla quinta stagione della stessa serie televisiva) e Sophia, una strega che vive a Roma identica a Sabrina. Quest'ultima, come ogni membro della famiglia Spellman, ha anche un gemello cattivo; la sua si chiama Katrina. I suoi genitori hanno divorziato quando aveva dieci anni e la sua matrigna si chiama Gail Kippling Spellman, che vive col padre a Parigi e il figlio avuto dal nuovo matrimonio, Donald. Irma invece è la matriarca della famiglia Spellman, molto temuta per la potenza dei suoi poteri. Sabrina ha anche molti altri parenti, come il cugino Larry, zia Beulah, la cugina Zsa Zsa e Marigold. La figlia di quest'ultima, Amanda, apparirà in molti episodi dando spesso il tormento alla povera Sabrina, anche se avrà un ruolo fondamentale per il finale della serie televisiva. Sabrina ha una nonna, morta quand'era piccola, che ha rivisto a sedici anni grazie a un biglietto magico regalatole dalle zie Hilda e Zelda.
Non si conosce l'esatto anno di nascita di Sabrina Spellman, visto che nelle diverse serie TV ella compie il suo sedicesimo compleanno in anni completamente differenti. Sabrina è un personaggio attivo, capace di prendersi in giro e di prendere in giro l'ossessione per le mode, gli approcci difficili con gli adulti e le tipiche contraddizioni degli adolescenti.
Nel corso delle sette stagioni della prima serie televisiva live action si assiste a una vera e propria maturazione della streghetta: all'inizio è una giovane adolescente un po' timida e imbranata, ma in seguito, anche grazie alla buona educazione ricevuta dalle zie, riuscirà a compiere sempre le scelte giuste, anche quelle che possono cambiare la vita.
Sabrina, in quanto strega, può far apparire e scomparire oggetti e persone, levitare e muovere gli oggetti con la sola forza della mente, teletrasportarsi e fare molte altre cose semplicemente sfregandosi la guancia e pensando alla magia da compiere.

Nella serie live action Sabrina, vita da strega, il gesto magico è stato cambiato con un più semplice puntare il dito: spesso, prima di farlo, pronuncia anche una formula in rima, soprattutto quando deve fare incantesimi più specifici, come far nevicare o diventare muta. Quando ha bisogno di trovare un incantesimo per risolvere un problema consulta il libro magico, che le è stato regalato dalle zie per il suo sedicesimo compleanno. A volte non basta il dito e così ricorre al laboratorio di sua zia Zelda per creare ad esempio cibi e bibite magiche. Altre volte, nella serie della DIC, la ragazza chiede consiglio a uno spirito che vive in un vaso nella cucina di casa: l'effetto della magia che ne deriva, però, non è sempre quello che Sabrina voleva, in dipendenza da effetti che Sabrina non aveva tenuto in conto.