giovedì 5 dicembre 2024

Il Joker è mai stato umiliato?

Questo momento rappresenta uno dei rari casi in cui il Joker, spesso dipinto come il manipolatore supremo e maestro del caos, viene messo all'angolo da qualcuno che non ha nulla da perdere. La dinamica tra Joker e Charlie Collins è straordinaria perché ribalta completamente il solito copione: invece di vedere il Joker vincere grazie alla sua spietatezza o al suo ingegno, lo vediamo implorare pietà, disarmato dalla determinazione e disperazione di un uomo comune.

Perché funziona così bene

  1. La natura imprevedibile del Joker
    Il Joker prospera nel caos e si nutre della paura degli altri, ma in questo caso è Charlie a giocare su quelle stesse corde, mostrandosi imprevedibile e disposto a tutto. Questo lo rende il tipo di avversario che il Joker teme di più: uno che non segue le sue regole e non si lascia intimidire.

  2. Charlie Collins: il "nessuno" che diventa qualcuno
    Charlie rappresenta la persona media che, spinta troppo oltre, trova il coraggio e la determinazione di ribellarsi. È una lezione per il Joker, che valuta costantemente chiunque non sia Batman, vedendo il resto delle persone come semplici pedine.

  3. L'umiliazione del Joker
    Il Joker è un narcisista che vive per il dramma e per l'attenzione di Batman. Essere messo in ridicolo da un "miserabile nessuno" come Charlie distrugge temporaneamente il suo senso di superiorità. L'idea di morire per mano di qualcuno che non considera nemmeno un avversario degno è per lui il massimo dell'umiliazione.

  4. Il ruolo di Batman
    Batman che cavalca in questa scena è significativo. È una rara ammissione di quanto il Joker sia stato colpito nel cuore, non fisicamente, ma nella sua psiche. Charlie riesce a fare qualcosa che neanche Batman, con tutto il suo addestramento e la sua forza, riesce spesso a fare: spogliare il Joker di ogni potere.

Questo episodio dimostra che anche una persona comune può cambiare le regole del gioco quando smette di essere vittima e decide di affrontare le proprie paure. È una scena potente perché mostra che il Joker, nonostante il suo genio e il suo terrore, è vulnerabile quando qualcuno gli si oppone con risolutezza.

Charlie Collins rimane un personaggio unico per l'effetto devastante che ha avuto sul Joker. La sua minaccia di farsi esplodere lo colloca al di fuori della portata del solito modus operandi del Joker, costringendolo a riconoscere la possibilità di una sconfitta non spettacolare e senza gloria. La scena non solo ribalta la narrativa, ma umanizza la paura del Joker: un mostro, sì, ma un mostro che teme di perdere tutto nel modo più banale possibile.

Un piccolo momento che, per certi versi, riequilibra la bilancia tra il male e il bene.



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